i racconti erotici di desiderya |
Era una notte buia e tempestosa |
Era una notte buia e tempestosa. Una sera di quelle che piove come Dio la manda.Poca voglia di uscire,ma si esce,si va a bere una birra con gli amici al pub sotto casa.Servono le birre schiumanti e l'acqua picchietta con fare austero sui vetri del pub. I boccali si svuotano,le menti si annebbiano ed è arrivato il momento dei saluti.Arrivo a casa,mi spoglio e rimango in boxer.Il mio stomaco mi avverte che il vuoto emotivo che sentivo negli ultimi giorni non è ancora passato.Accendo il pc mentre sorseggio un bicchiere d'acqua.Come al solito la mia amica internauta Manuela è connessa.Gran donna Manuela!49 anni di passione e storie di vita vissuta,ora un marito sempre in giro per lavoro e una figlia all'università.Ci sentiamo ormai con frequenza da circa 2 mesi,una rapida conoscenza in una qualsiasi chat e poi un rapporto virtuale fatto di chiaccherate interminabili con la notte a farci da spettatrice.Quella sera era giù,così riverso su MANUELA tutti i miei dubbi,le mie incertezze e quel vuoto emotivo che mi divora dal di dentro.Lei ascolta,mi risponde in maniera sintetiva,poi si alza,si accende una sigaretta e mi scrive”il vuoto dentro di me lo sento anche io,questa notte è troppo buia per me,dobbiamo illuminarla”.Comincia a passarsi la lingua sulle labbra e poi gioca con la sigaretta che spegne di lì a poco.Sento una fitta allo stomaco e percepisco un formicolio all'altezza del basso ventre.Il mio prode pene comincia a destarsi dal sonno e fa capolino dai boxer neri.Il gioco va avanti,lei comincia a svestirsi con perizia e io osservo come un contadino di fronte ad una scultura di arte moderna:completamente inibedito.Toglie il suo reggiseno e si dipanano di fronte a me due seni piuttosto sodi,di bella conformazione e dai cappezzoli duri e grossi. A questo punto mi tolgo i boxer e comincio a masturbarmi con foga mentre le comincia a stuzzicarsi con le dita.Vedo la sua lingua giocare trale labbra,sento le mie mani calde stringere forte il mio scettro di carne e sbircio le sue dita all'interno della grotta nascosta. Sento il sangue ribollirmi,mi alzo e dal mio pene esce una stringa di scarpa da tennis di liquido seminale che plana con dolcezza sulla mia scrivania.Io mi siedo,Manuela mi guarda e mi dice”Ho come l'impressione che questo inverno le notti saranno molto buie”.MI manda un bacio,poi chiede la connessione.Era venuta anche lei e io avevo un nuovo peccato da farmi perdonare
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