i racconti erotici di desiderya

Era lei nel fumo di una sigaretta

Autore: Luaway
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L’attesi davanti un cinema alla periferia di Napoli, e come ogni volta l’emozione mi scoppiava dentro. La vidi arrivare e come prima cosa cercai, con i miei, i suoi occhi per carpirne la profondità e capirla. Facemmo conoscenza, stesso lì, in un bar, davanti due caffè e un martini. Lei, loro, mi parlavano, mi domandavano, ma il mio unico interesse era ammirare lei, la sua bellezza, i suoi capelli cascanti d’oro, le sue labbra, i suoi seni pesanti, il suo sorriso, le sue mani curate, il suo corpo di donna fatta, e mi perdevo nel pensiero che ben presto tutto quel ben di dio, orgoglio dell’anima e del sano, per una notte, sarebbe stato mio. Ogni tanto inspirava del fumo dalla sigaretta, e la sua immagine di donna statuaria in un vestito nero , scarpe col tacco e col bocchino della sigaretta in bocca, dava idea di donna viziosa e morbosa di sesso, mostrava sicurezza, esperienza, e quasi mi sottometteva la sua presenza, nella mia mente rividi la scena di un film dove un lui maturo intraprese una relazione illegale con una giovanissima lolita. Entrammo in camera e preparammo l’atmosfera, con goduria, poichè sapevamo cosa ci spettava quella notte. L’imbarazzo c’è sempre ma il calore lo scioglie subito; così mi avvicinai a lei per farle sentire che l’avevo già duro ma anche per sentire il suo odore di donna , mentre le mie mani erano già nei suoi capelli. Ma quanto mi piacciono i suoi capelli!!!, godevo ad accarezzarli. La baciai e il mio corpo era già stretto al suo, finalmente sentivo il suo calore entrarmi dentro. In quell’istante proiettai il pensiero fuori dal mio corpo immaginando di vedere dall’esterno il suo corpo maturo vicino al mio giovane. Ero sul letto e stavo attento a vederla spogliarsi, poichè proprio in quei gesti così semplici manifestava il suo essere matura, sicura di se e padrona della situazione e a me piaceva immaginare di sentirmi imbarazzato, intimidito, piccolo, sentirmi mentalmente sottomesso e proprio in questa condizione mentale volevo scoparla con dominanza. Ad un tratto era spogliata e potevo ammirare la sua biancheria sexy, nera, tale che i pubici erano in chiaro- scuro. L’immagine incantò la mia mano che in un istante si trovò a frugare quella vagina umida sconquassandola. Sul letto cominciò, da viziosa qual’è, a toccarmi, alla ricerca del mio cazzo che ben presto fu accolto tra le sue mani. Passò quasi subito a prenderlo in gola, la sua lussuria non poteva attendere così come non poteva attendere la sua fica ad essere leccata. Gliela leccai per molto, assaporandola come potevo anche col spumante; mi venne in bocca mentre la leccavo. Il mio pensiero era avere i suoi umori dentro di me. Il suo desiderio maggiore era prenderlo a pecora da dietro mentre spompinava il cazzo dell’altro. Mi alternai a leccargliela e a farmi spompinare per tutta la notte; mentre ogni tanto inspirava fumo dalla sigaretta.





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