i racconti erotici di desiderya |
Era alle prime armi.... |
Un giorno lessi un annuncio dove una ragazza ventitreenne cercava un Padrone virtuale. Mi decisi a scriverle, era la prima volta per lei, ma lo era anche per me.
Il giorno successivo mi rispose e così, dopo esserci scambiati i contatti di una chat, decidemmo di intraprendere questa “dominazione” a distanza. Era una ragazza mora, bel fisico, lavorava in un centro commerciale come impiegata negli uffici che dirigono la struttura. Aveva deciso di pubblicare quell’annuncio per esaudire una sua fantasia, ma che non avendo mai provato una cosa del genere le sembrava la via più giusta per capire quanto questo mondo le calzasse addosso. “ci sei?” “Sì, Signore” “emozionata?” “sì, ma mi sento anche strana” “tranquilla, è normalissimo. D’ora in poi voglio che mi racconti tutto quello che ti succede durante il giorno, come ti senti, cosa fai. Ogni sera dovrai relazionarmi sui compiti che ti ho assegnato, documentando con foto! Non devi tralasciare nulla, hai capito?” “sì, Signore” “bene, come sei vestita ora?” “indosso una tuta, una maglietta, felpa, slip e reggiseno.” “ok..prima regola, mai indossare biancheria intima in casa. Quindi togliti subito quella che hai indosso.” “sì….sì signore” “ti do subito la seconda regola…dovrai essere sempre ben depilata su tutto il corpo, non devi trascurare nemmeno un centimetro” “sì Signore, sarà fatto” “bene, brava. Ora voglio che tu inizi a toccarti, continua fino a che non vieni” Passò qualche minuto, dopodichè “ecco Signore, sono venuta come Lei mi aveva ordinato” “bene, d’ora in poi potrai toccarti e venire solo dopo che io te lo avrò ordinato. Per questa sera sono stufo di averti tra i piedi..domani come volevi vestirti per il lavoro?” “jeans, maglia, maglioncino” “direi che non ci siamo…domani andrai con gonna, collant, camicetta e giacchetta. L’intimo in pizzo.” “ma non sono mai andata al lavoro così! Capiranno che c’è sotto qualcosa” “pensi che me ne possa importare qualcosa? Inventati una scusa. E visto che protesti pure, infilati un tubetto di rossetto nella figa! Ti dirò io quando potrai toglierlo. Ora vai a dormire. ciao” “sì signore….buona notte.” La sera seguente ricevetti questa mail. Salve Signore, oggi come mi ha ordinato sono andata lavoro vestita con gonna e camicetta..devo dire che il rossetto che avevo dentro mi ha fatto sentire parecchio a disagio. Sul bus mi sembrava di essere osservata da tutti, come se tutti sapessero cosa nascondessi. Al lavoro è stato molto difficile nascondere il mio imbarazzo ed ogni volta che mi muovevo lo sentivo sempre di più. Per fortuna poco prima della pausa pranzo è arrivato il suo messaggio…sono andata in bagno, ho tolto il tubetto e ho leccato via i miei umori prima di metterlo in borsetta. Nonostante tutto sotto ero tutta bagnata. Avevo voglia di toccarmi, di provare piacere, ma mi sono fatta forza ed ho resistito visto che non avevo avuto il permesso di farlo. Verso le 18 sono tornata in bagno, mi sono tolta le mutandine, le ho messe in borsa e mi sono risistemata. Ovviamente durante il ritorno a casa mi sono sentita ancora più a disagio, mi sentivo completamente nuda e mi sembrava che tutti volessero saltarmi addosso. Questo pomeriggio mi è anche arrivato un messaggio da una delle mie migliori amiche. Lei è lesbica ed ultimamente ha avuto degli strani atteggiamenti nei miei confronti. Ha detto che mi vorrebbe vedere domani sera perché deve parlarmi da sola. Non so che fare..e se poi ci prova? A me piacciono gli uomini! Resto in attesa di una sua risposta. Poco dopo ci trovammo in chat… “ho letto che hai fatto quello che ti avevo detto, ma hai dimenticato una cosa..” “no signore! Ho fatto tutto!” “vedi, io mi fiderei anche, ma le foto non le hai mandate…come faccio a sapere che hai fatto ciò che ti ho chiesto” “mi scusi signore, mi sono dimenticato di allegarle, le mando subito….mi scusi, non capiterà più, lo prometto” “non metto in dubbio che non succederà più….però non hai fatto quello che ti avevo chiesto…ora dovrai essere punita…prendi un vibratore, delle mollette e il dentifricio…e vedi di fare veloce!” “ma io non ho un vibratore” “allora prendi una candela….muoviti!” “ecco signore, ho tutto quello che mi ha chiesto” “bene, ecco cosa devi fare…spogliati completamente, prendi i capezzoli tra i pollici e gli indici, tirali e ruotali per 10 volte. Poi prendi due mollette ed applicale ai capezzoli.” “fatto signore…fa male!” “lo so…ma è quello che ti meriti per non aver fatto quello che ti avevo chiesto! Ora prendi la candela, lubrificala un po’ se vuoi, poi infilala nel culo e sieditici sopra!” “ma…non ho mai fatto entrare nulla nel mio buco…” “e allora? Dovrei pregarti di farlo? Muoviti forza!” “come vuole signore” “ho fatto…anche questo fa un po’ male…mi sento violata” “bene, ora voglio che allarghi le gambe, metti un po’ di dentifricio su un dito e poi massaggia per bene il clitoride per 5 secondi, poi metti le mani sopra la testa.” “signore grazie per avermi permesso di andare a lavarmi…il dentifricio mi bruciava un sacco e appena mi muovevo candela e mollette si facevano sentire un sacco” “era quello che ti meritavi…ora sai quello che ti aspetta se non fai quello che ti dico…è giunta l’ora di andare a dormire…da questa notte dormirai nuda…e ricordati che non puoi toccarti! Domani andrai al lavoro senza mutandine…indosserai una gonna un po’ più corta di quella di oggi e delle autoreggenti. Buona notte” “un attimo padrone!!! Come faccio con la mia amica domani sera?” “che palle che sei!! È così semplice…andrai vestita con leggins e t-shirt…sotto nulla…senti quello che ha da dirti…e se ci prova con te…beh lasciala fare…vedrai che ti piacerà…fammi sapere come è andata!” Salve mio signore, ecco il resoconto della mia giornata…sono andata al lavoro senza slip, mi sono sentita a disagio, ma meno di ieri…mi sto forse già abituando? Anche al lavoro era già un po’ meno strano…almeno fino a quando non mi ha scritto dicendomi di tenere la camicetta più slacciata…doveva vedere le occhiate dei colleghi e degli uomini quando sono andata a mangiare. Il resto della giornata è trascorso nell’agitazione per l’incontro con la mia amica. Come mi hai ordinato tu ho messo leggins e maglietta e sono andata da lei. Mi ha aperto la porta con un mega sorriso, devo ammettere che è proprio carina. Ci siamo sedute sul divano ed abbiamo iniziato a parlare del più e del meno fino a quando lei non ha messo una mano sulle mie gambe ed ha iniziato ad accarezzarle spingendosi sempre più su…poi si è accorta che sotto i leggins non portavo niente, mi ha chiesto come mai. Le ho raccontato tutto. Mi ha dato della cagna. Mi ha baciata. Ha detto che visto che mi piaceva tanto per quella sera sarei stata anche la sua schiava. Mi ha fatta spogliare, inginocchiare e leccarle i piedi, poi la figa per un’eternità. Quando sono tornata a casa ero confusa…poi mi sono messa del dentifricio sul clitoride…bruciava, ma mi bruciava di più aver obbedito ad una persona che non fosse Lei mio signore…la prego di perdonarmi..” |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Mplf1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 01/02/2014 19:57:37 | |
Giudizio personale: | come e' possibile che ci sia gente cosi' | |
|
||
Autore: | Coppiaxxlpd | Invia un messaggio |
Postato in data: | 01/02/2014 17:33:21 | |
Giudizio personale: |
Troppo facile prendere le punizioni per chat si devono scontare ai piedi del padrone... aspetiamo la seconda parte |
|
|