i racconti erotici di desiderya |
E se domani e ribadisco se... |
Lei- Che ne dici di trovare qualcosa di nuovo che ravvivi il nostro desiderio? Lui- Non è che si possa inventare molto…è una questione di testa, non di posizioni o di vestiario: certo, un paio d’autoreggenti e un bel sedere all’aria possono aiutare, ma quello che conta, è l’approccio mentale, è la testa che deve lubrificarsi d’erotismo nell’attesa dell’incontro. Lei- Lo so: hai ragione. Allora vuol dire che non ti amo più? No, non credo. Ho solo bisogno di stimoli nuovi; forse, è solo un momento d’apatia. Sarà questo caldo esagerato o i mille impegni di questo periodo, ma il punto rimane lo stesso, quando penso a noi due, non riesco a comporre i tasselli che mi devono portare all’eccitamento. Lui- E quindi? Lei- E quindi niente! Ti faccio partecipe di un mio stato d’animo; non mi piace fingere orgasmi, ne fare la geisha senza provarne il piacere. Lui- Non ti ho mai chiesto di fare la geisha, anche se mi piace comandare caratterialmente, ti ho sempre lasciato libera nel nostro rapporto. Lei- Lo so, lo so… il problema può essere che non mi sento libera abbastanza Lui- Spiegati meglio. Lei- Ultimamente, per mantenere alto l’eccitamento mentale, mi trovo a pensare a giochi erotici più scabrosi… Lui- Continua…entra nei particolari, sono curioso di sapere cosa ti passa per la testa. Lei- Prometti che non t’incazzi? Lui- Non lo prometto, ma farò il possibile… Lei- Ok. Ti faccio un esempio. L’ultima volta che abbiamo fatto l’amore, mentre io soddisfacevo il tuo sesso con la bocca, ho cercato i tuoi occhi e li ho trovati chiusi, allora, ho guardato al lato del letto, in quel tuo specchio immenso intarsiato a mano, che tu hai comprato apposta per guardarci nei momenti dell’amore; mi sono vista in quella posizione, prona, tra le tue cosce, con il sedere alzato e ho immaginato l’entrata di uno sconosciuto nella stanza, che approfittando della situazione mi possedeva senza chiedere permessi, solo per il gusto di fottermi: quel pensiero indecente ha stimolato il mio piacere, con le dita, approfittando del fatto che tu avevi ancora gli occhi chiusi, sono scesa tra le mie labbra e toccandomi, sono venuta insieme con te… Lui- Cazzo…E da quando hai cominciato ad avere bisogno di questi stimoli extra- coppia? Lei- Non lo so di preciso; è stato tutto naturale, un escamotage contro il mio appannamento erotico… Lui- Ho capito, ma, più o meno, da quanto? Lei- Circa un mese… Lui- Guarda caso, da, quando siamo stati in crociera e abbiamo conosciuto quella coppia di scambisti con cui abbiamo fatto amicizia…hai scopato con lui? Lei- Non dire stupidaggini! Sai bene che se dovessi andare con un altro, non sarebbe per uno stupido desiderio fisico: vorrebbe dire che tra noi tutto è finito! Lui- Comincio ad avere dei dubbi su quello che penso di sapere…Qualcosa o qualcuno, deve avere stuzzicato i tuoi desideri. Lei- ad ogni modo si, centrano loro o esattamente lei, la sua dolce compagna. Lui- Patrizia? Quella svampita? Quella tutta curve e poca testa? Lei- Proprio lei! La biondina che hai detto avresti sbattuto volentieri sul tavolo della camera, la bambolina con la faccia da innocente e il viso d’angelo, che hai giudicato solo per il suo corpo. Una sera, esattamente quella dove tu sei andato a giocare al casinò con Paolo, il suo compagno, lei, dietro un paio di cocktail alcolici, ha sciolto le redini mentali e si è lanciata in una serie di racconti intimi vissuti con lui e, ti assicuro che a sentirla, è ben altro che un angelo… Lui- Adesso sono proprio curioso e come vedi, anche molto eccitato. Lei- Vedo, vedo… Lui- Quindi, i tuoi ultimi pensieri erotici sono legati ai suoi racconti Lei- In parte si, è sicuramente servita a farmi spaziare con la mente. In realtà, loro lo fanno organizzandolo, mentre, io ho messo la variante dello sconosciuto che s’approfitta di me; mi ha riportato alla mente pensieri e desideri latenti, che avevo nascosto nei meandri di qualche cassetto mentale. Lui- Vuoi farlo davvero? Lei- Non lo so, onestamente, non lo so…Una cosa e pensarlo, una cosa è farlo, però di sicuro ha contribuito a stimolare il mio erotismo. Lui- Cazzo, questo tuo desiderio mi spiazza! Non credo che sarei mai capace di dividerti con un altro, per quanto mi giudico abbastanza aperto nel sesso, il pensiero di vederti posseduta da un membro che non sia il mio, mi fa impazzire di gelosia… Lei- Lo so amore, ma è giusto che tu sappia dei miei ormoni impazziti… Lui- Porco giuda, quello che mi hai raccontato, mi ha eccitato, ho immaginato, mentre raccontavi, ma adesso, a mente fredda, col senno di poi, sto male…pensare che qualcuno sia stato dentro di te, mi fa soffrire… Lei- E se la terza persona fosse una donna? Lui- Oh diavolo…c’è anche la variante femminile? Ma quanto è troia quella Patrizia? Lei- Amore, non usare parole improprie, io sono una puttana perché vengo con te, pur essendo sposata? Lui- Che c’entra, sono casi diversi. Lei- No, sono solo varianti sul tema, modi alternativi per raggiungere un obbiettivo: però non hai risposto alla mia ultima domanda; se fosse una lei? Lui- Non nascondo, che è un pensiero passatomi per la mente, ma mai da quando sono con te, tu soddisfi tutti i miei desideri erotici; però dovendo scegliere… Lei- Sono solo pensieri? Lui- A dire il vero, una volta l’ho fatto in tre con una ragazza straniera portata da un mio amico, ma lei, era una perfetta sconosciuta, solo sesso per divertimento, uno sfogo in comune. Lei- Però l’hai fatto Lui- Si… Lei- E adesso puoi giudicare per esperienza: è questo desiderare e non sapere cosa si prova, che m’inebria e mi tormenta... Lui- Amore, ti avviso che fino a che stai con me, questo dubbio ti rimarrà! Adesso, se ti fa piacere, puoi spegnere la luce e fantastichi, l’importante, è che sia io quello che abbracci... Lei- È già una piccola variante, un inizio di novità sulla strada dei miei desideri… Lui- Oh, mio Dio, mi sono messo con un’assatanata del sesso… Lei- Zitto e baciami Maurizio, o nel buio, devo chiamarti Paolo?… |