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Dieci giorni


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Si...dammelo tutto..amore, ti amo...più forte, ancora. Ancora due colpi, lo estraggo dalla sua fica , lo avvicino alla sua bocca e carezzandomelo con indolenza arrivo ad un tiepido orgasmo liberatorio che le disegna astratte geometrie di sperma sul viso....lei estasiata lo lecca svelta come se dovesse volatilizzarsi...smaniosa di avere qualcosa di mio dentro di lei...

io felice che quell'ennesima parodia dell'amore sia terminata alla svelta.

Roberta è una bellissima donna, molti giurerebbero il falso pur di averla anche solo un minuto..ed io sono qui infastidito dalla sua presenza, quasi provo pietà per questa femmina che dopo pochi giorni spalanca il suo essere per accogliere la mia noia.

Quando l'ho conosciuta ho subito capito che non avrei dovuto mettere sul piatto gli ancestrali rituali del corteggiamento, è bastato un rapido sguardo nei suoi grandi occhi azzurri per leggere la sua anima di cagna in cerca del padrone. Del boia che la facesse soffrire, che le facesse il dono di farla piangere per la sua ragione di vita, amare.

Dieci giorni sono bastati a farle dire Amore, come se questa parola enorme, fosse stata da sempre compressa nelle sue tasche in attesa di una ragione per essere estratta.

L'indifferenza mi coglie ad ogni suo palpito. Con lei faccio sesso, solo sesso, non tocco il cielo, tocco il suo corpo splendido come fosse i tasti di un'auto prossima alla rottamazione, senza riguardo. Stringo, spingo, esagero per spremerne il massimo che possa dare una ragione alla mia eccitazione. Esploro il suo culo, la bocca, la fica come fossi un bambino viziato, lo voglio perchè lo voglio, oggi, subito, adesso.

Domani, non so. Lei mi ha donato se stessa, senza condizioni.

Ed io sento che non è giusto, non è quello che voglio.

Non voglio regali, non voglio un amore gratuito.

Dieci giorni, forse posso ancora rimetterle in tasca il suo giocattolo.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Skyline Invia un messaggio
Postato in data: 22/04/2008 03:36:09
Giudizio personale:
Bravo come al solito, nella sintesi come nel racconto.

Autore: Cagliostrus Invia un messaggio
Postato in data: 02/10/2007 22:50:58
Giudizio personale:
Lavorando spesso fino a tardi, tardi arrivo a leggere, con occhi stanchi e meningi intorpidite.

\"Che orrore!\" sono le ultime parole di mister Kurtz in \"Cuore di tenebra\" di Joseph Konrad. Ultima apocalittica visione sulla sua vita e sulla Vita.

Questo rievocano le mie meningi intorpidite, alla lettura di queste righe ghiacciate. Contrappunto maschio (crudele, freddo, FELINO) all\'ultimo sogno struggente (e melenso) prodotto da Veneretascabile.

Due narcisismi antipodali?
Materia e anti-materia?
Se si incontrassero si annichilirebbero a vicenda, oppure un nuovo universo sarebbe generato? ...esperimento interessante... sarebbe!

Autore: DrakEva Invia un messaggio
Postato in data: 02/10/2007 20:02:10
Giudizio personale:
Splendida rappresentazione di uno stato d\'animo, nemmeno tanto infrequente.
Perche\' e\' vero, spesso cerchiamo di possedere il \"SUV\" ultimo grido, bello, maestoso, fiammante ed invidiabile, pero\', in fondo al cuore portiamo e rimpiangiamo la vecchia \"500\" pre-nurargica che ci emozionava e ci riempiva di passione.


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