i racconti erotici di desiderya |
Dal dentista |
Il dottore e’ nell’altro studio, in leggero ritardo. La segretaria fa accomodare il ragazzo nell’altro studio e lo fa accomodare sulla poltrona. “Il dottore arrivera’ subito, intanto tu rilassati”
La segretaria ha visto che e’ nervoso, ma forse farlo aspettare gia’ su quella specie di strumento di dolore e tortura non lo aiutera’... e infatti e’ cosi’, ma lei non se ne accorge, o non se ne cura. Uscendo chiude la porta dietro di se’, e il ragazzo resta solo. Sente pero’, dall’altra parte del muro, il rumorino inconfondibile del trapano... Non gli resta altro che cercare di convincersi che lui ha BISOGNO del dentista, anche se e’ la prima volta che si decide a venirci e’ gia’ fortissima la tentazine di scappare via. E’ impegnato in una specie di training autogeno, una sorta di preparazione a quello che dovra’ succedergli, quando si apre la porta, ed entra una ragazza in camice bianco. Lui sobbalza visibilmente, e lei lo nota. Il ragazzo invece nota che il camice fascia stretto un corpo molto ben fatto, e lascia scoperte lunghe gambe affusolate. “Sono l’assistente del dottore, buongiorno!” I due sono coetanei, poco piu’ di vent’anni, e se si fossero incontrati in un contesto diverso, chissa’... Questo lo pensano entrambi. Lei cerca di metterlo a suo agio, si informa, saputo che e’ la sua prima volta si sforza di tranquillizzarlo, ma nonostante lo sforzo di risultare tranquilla e rasserenante vede che non ci riesce. Dal suo punto di vista, per il ragazzo vedersela passare di fianco, sentirne il profumo e indovinarne il taglio della biancheria sotto il camice di certo non lo aiuta. Quando lei non si accorge che, trafficando con una scatola di materiale si e’ sbottonato il camice per un paio di bottoni, il ragazzo inizia ad essere nervoso anche per altro, oltre alla prospettiva del trapano che sente incessante dall’altro studio. Poco dopo lei si avvicina di fianco alla poltrona, e un po’ per sdrammatizzare un po’ per portarsi avanti col lavoro, mette al collo del ragazzo una specie di grande bavaglino. Si accorge che il ragazzo le guarda la scollatura, e anche che il seno e’ quasi scoperto. Le scappa da ridere, un po’ per la gaffe un po’ per l’evidente imbarazzo del ragazzo, che aumenta quando lei si rialza e nota nei pantaloni del paziente un altro, inequivocabile segno del suo imbarazzo. Un po’ la intenerisce cosi’ terrorizzato, un po’ si sente in colpa per averlo messo ancora piu’ in crisi, e si decide. Chiude a chiave la porta, torna di fianco al lettino e lo guarda negli occhi, restando con il camice semiaperto sui seni straboccanti dal reggiseno di pizzo. “Vedo che non stai pensando solo al dentista, pero’... eh?” Decisa, gli appoggia la mano sulla patta dei pantaloni, e lui sobbalza, quasi fa per rialzarsi dalla sedia, ma... “Ssssst!” Lo zittisce, e si china a dagli un veloce bacio sulle labbra. “Stai tranquillo... Vuoi dirmi davvero” e inizia a muovere la mano sulla stoffa tesa dal sesso del ragazzo, gonfio e duro “che ti dispiace?” “E a proposito...” con l’altra mano slaccia ancora un bottone del camice, liberando il reggiseno, e subito dopo lo sbottona dal basso fino a scoprire le mutandine “...mi piace il bianco... E a te? Piace?” Lui non ha la forza di parlare, ma la faccia e altre parti del suo corpo esprimono a sufficienza il suo parere. Lei prende a stringere la patta dei pantaloni del ragazzo, e si sente eccitata dalla situazione e dall’espressione di lui, fino a iniziare ad accarezzarsi tra le gambe. “...devo fare tutto io?” La ragazza sta cercando di sbottonare i pantaloni di lui, che finalmente si scuote e si da’ da fare. Poco dopo, lei stringe in mano il suo sesso eretto e lo masturba lentamente, e ripete la domanda avvicinandosi di piu’ alla poltrona. “Devo fare tutto io?”, si sfila gli slip mettendoli nella tasca del camice e allarga un poco le gambe, prende una mano del ragazzo e la appoggia al sesso caldo. Adesso la mano di lei sul suo sesso si fa piu’ decisa, accompagna quella di lui tra le sue gambe, prima timida e morbida, poi piu’ calda e decisa. Finalmente lui si decide, e quando appoggia due dita al suo sesso lei chiude gli occhi. Resta senza fiato per un attimo quando lui affonda, e riprende a muovere la mano sul sesso di lui seguendo il ritmo delle sue dita. I respiri accelerano, i gemiti sono soffocati, il piacere sale... lei sente il sesso del ragazzo tendersi sotto i movimenti della sua mano, e dentro di se’ sente crescere il piacere. “Puoi fare di piu’...” Il ragazzo ha gli occhi ciusi, ma non gli serve guardare per estrarre lentamente del suo sesso le dita inzuppate del piacere di lei, e per spostarle di poco... Quando lei sente il suo dito premere, riesce solo a sussurrare. “Ecco...”, e lui entra. Lei accelera la mano e lui la sua, il piacere dei due monta insieme, e quando lui sente il palmo della mano bagnarsi dell’orgasmo di lei, la ragazza sente il sesso di lui contrarsi ed esplodere... Restano per qualche attimo ad ansimare, silenziosi, poi lei si piega su di lui, lo bacia sulla bocca e velocemente appallottola il bavaglino che e’ servito per raccogliere qualcosa che non e’ stata saliva... Si riabbottona il camice, ma lascia vedere al ragazzo che lo slip resta nella tasca... Sblocca la porta, giusto in tempo per sentire nell’altra stanza il dottore lasciare l’altro paziente alle cure dell’altra assistente. Dopo qualche attimo, il dottore entra, e con un sorriso saluta il paziente. Gli chiede se e’ tranquillo, ma risponde l’assistente: “Si, dottore... il ragazzo e’ rilassato adesso... Vero?” |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Joseph62 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 15/12/2014 06:59:05 | |
Giudizio personale: | Bella storia, molto bella!! complimenti .......... | |
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Autore: | Bigpiolo70 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 29/03/2007 19:19:12 | |
Giudizio personale: | Scritto divinamente...complimenti | |
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