i racconti erotici di desiderya

Da etero a sborratoio (parte 02)

Autore: Ciuccia
Giudizio:
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DA ETERO A SBORRATOIO (Parte 02)

Entro nella piazzola di sosta lungo l'autostrada quando le prime luci dell'alba iniziano a rompere le tenebre, ci sono molti tir in sosta ma non si vede nessuno. Percorro lentamente il posteggio e, finiti i tir, vedo un camper con le luci accese all'interno.

Posteggio lì vicino e scendo. La brezza della prima mattina è frizzante, fresca, mi fa fremere e mi rendo conto di avere i capezzoli inturgiditi. Mi aggiro un po' per il piazzale quando la porta del camper si apre. Si affaccia un trans, di quelli grotteschi, volgari che mi urla "Vattene frocio! Non venire qui a toglierci il pane, brutto stronzo pompinaro!"

Lo guardo sorpreso. Sono così chiare le mie intenzioni? Gli facio un cenno perche smetta di urlare e mi avvicino. E' li che mi aspetta in piedi dentro il camper. Ha un fisico mascolino su cui sono state attaccate due tette enormi, il viso sembra deformato, truccato in modo grossolano e volgare, con capelli lunghi e biondi. La pelle scura, quasi nera. Veste una minigonna attilata che rende ancora più in risalto i fianchi stretti da maschio. Scarpe con tacco altissimo molto usate. Mi attende con aria impaziente e seccata e quando sono a pochi metri gli sorrido per stemperare la tensione ma mi accorgo di non aver ottenuto l'effetto desiderato. Certo che ha proprio un fisico atletico e muscoloso! Sono arrivato e lo guardo dal basso verso l'alto, io a terra lui dentro il camper, mezzo metro sopra di me. Stò per rivolgergli la parola quando mi sferra un calcio nello stomaco senza alcun preavviso.

Crollo a terra senza respiro.

Sono immobilizzato dal dolore ed inerme per la sorpresa. Mi rendo conto che è sceso perche sento che mi da altri calci sul corpo. Calci veri, calci forti, resi ancora più micidiali dalle scarpe.

Sembra che abbia smesso. Ci metto un po' a capire cosa succede. Mi rendo conto che è in piedi accanto a me... con un piede vicino alla mia faccia. Credo che voglia colpirmi ma mi accorgo che è fermo. Giro la testa verso l'alto ed ho una visione sublime e tremenda. La gamba possente che mi sovrasta... e più su vedo sotto la gonna. Non indossa mutande ed un pene nero e moscio pende verso di me. QUella visione mi fa dimenticare il dolore e la situazione: vorrei solo prenderlo in bocca. Mi avvicino al piede ed inizio a baciarlo in segno di sottomissione. Si allontana.

Dopo alcuni minuti riprendo le forze e riesco ad alzarmi. I colpi che ho ricevuto sono stati veramente forti e mi fanno male tutte le parti del corpo. Non c'è nessuno e la porta del camper è chiusa. Mi guardo intorno perplesso ed attendo. Sono tentato di risalire in macchina ed andarmene ma c'è qualcosa che mi trattiene. Alla fine decido e busso alla porta del camper.

Dopo un po' la porta si apre e compare un'altro trans. Questo è alto, slanciato, molto femminile e ben proporzionato. Anche la voce è soffice "Amore, non ti è bastato? ne vuoi ancora?".

Rispondo messamente guardandogli i piedi "Mi scusi, non era mia intenzione darvi fastidio, sono un pompinaro alle prime armi... posso salire?"

"Sali amore, e chiudi la porta" e così dicendo si gira mostrandomi un culo veramente strepitoso ed entra nel camper. Con un po' di cautela lo seguo e chiudo la porta dietro di me. Dentro gli spazi sono minimi ed i due sono seduti al tavolo nel fondo del camper, uno per lato. Mi avvicino un po' e sento il peso dello sguardo severo e seccato dei miei ospiti. In una situazione normale mi sarei seduto ma non c'erano sedie così dopo qualche secondo d'imbarazzo mi misi in ginocchio guardando terra.

Il trans più massiccio scoppia in una risata fragorosa mentre l'altro mi dice "Amore, devi capire che noi campiamo con i camionisti, ogni pompino che fai ci rubi 20 euro"

Sempre guardando terra rispondo "Mi scusi, non ci avevo pensato, non era mia intenzione... ho solo tanta voglia di svuotare cazzi..."

Il trans più massiccio mi interrompe "Frocetta! guardami in faccia e dimmi la verità, hai così tanta voglia di succhiare cazzi?"

Lo guardo negli occhi e dico solo "si"

"Ce li hai 50 euro?"

"Si, perche?" rispondo ingenuamente sorpreso.

"Forza dammeli e succhia il mio di cazzo intanto... ma sappi che questa notte ho inculato una checca e non sono riuscita a lavarmi bene! Ah ah ah aha ha ah"

Senza fiatare prendo il portafogli dalla tasca, non ci sono rimsto molti soldi ma mettendo assieme diverse banconote arrivo a 50. Glieli porgo. Li prende divertito. Appoggio a terra il portafogli e mi sistemo sotto il tavolo... per farmi spazio l'altro si alza... e va a distendersi sul letto sopra il posto guida.

Alzo col viso la minigonna e compare uno splendido cazzo davanti a me. Lo prendo avidamente in bocca ed inzio a succhiarlo. E' disgustoso il sapore! Sa di merda, piscio, sborra, cazzo e chissà cos'altro! Ma è stupendo averlo in bocca... e pomparlo appassionatamente. Sento i muscoli della bocca farmi male, evidentemente tutti i pompini fatti precedentemente mi hanno provato, ma non smetto un attimo il mio movimento lento e regolare. Sento che si stà gonfiando e diventa nodoso. E' un vero piacere sentirlo scorrere sotto le mie labbra. Devo tenere la bocca spalancata per non toccarlo con i denti, è lungo ma non lunghissimo ma molto grosso. Mentre lo pompo il mondo sembra sparito, esiste solo questo cazzo torrido e durissimo che mi scorre nella bocca. Una sensazione fantastica, di appagamento, di piacere estremo.

Dopo un tempo indefinito mi accorgo che si irrigidisce ... stà per sborrare... ritrae il cazzo in modo di avere solo la cappella in bocca... succhio con forza e sento che mi si riempie la bocca di sborra calda. Sento le pulsazioni del cazzo tra le mie labbra e provo un piacere sconosciuto per la soddisfazione di aver fatto godere quel stupendo cazzo.

"Amore, non ingoiare" sento dire dall'altro trans. Apro gli occhi e accorgo che mi stà riprendendo con una videocamera.

Il cazzo ormai moscio mi esce dalla bocca e resto a labbra socchiuse con un'espressione ebete ed un filo di sborra che mi cola dalla bocca. "Apri bene quella bocca da pompinaro e fa vedere tutta la mia sborra" dice divertito il trans che ho spompinato. Allora orgoglioso mi giro a favore della telecamera ed apro la bocca quanto posso. E' piena di sborra ed un po' ne esce colando lungo il mento. Non posso far a meno di ammirare il trans che stà riprendendo tutto. E' nudo, altissimo, completamente depilato, con un pene molto piccolo.

"Amore, da bravo, sputa la sborra nel piatto che è per terra" Un po a malincuore mi accuccio e facio uscire tutta la sborra. "Bravo amore, ed ora leccala come una brava cagna pompinara" Eseguo felice di porter ingoiare finalmente quella sborra che mi sono guadagnato incurante del fatto che mi stà riprendendo in primissimo piano mentre lecco avidamente quella sborra fino all'ultima goccia. Raffreddata sul piatto è ancora più disgustosa ma la divoro come fosse il più dolce dei nettari.

"Amore, ora devi succhiare anche il mio"

Smetto di leccare il piatto ormai vuoto ed alzo il busto rimanendo in ginocchio. Mi trovo il cazzetto di fronte alla bocca e lo ingoio tutto facilmente. E' una strana sensazione succhiare un cazzetto così piccolo. Rapidamente diventa durissimo e muovo la testa avanti ed indietro molto rapidamente facendolo scorrere tra le labbra. Sento che inizia ad ansimare "Ahhh ahhhh siii ammmmore. Succhiami tutto il succo" Credevo che stesse venendo ma quello strano orgasmo che lo faceva fremere tutto non esplodeva ancora nella mia bocca. Continuavo a pomparlo avidamente e con forza. lo avevo stretto abbracciandolo attorno ai lombi. Spingevo la mia bocca tutta attorno al suo cazzo mentre mi dava violenti colpi di pube come se mi stesse scopando. Stringevo forte e cercavo di coordinare i movimenti mentre continuava a scoparmi la bocca. "Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh" un urlo disumano... gutturale... che non assomigliava nulla alla voce soffusa a cui ero abituato "bavi puttana!" ed inizia a sborrarmi in bocca mentre continua a sbattere il pube sulla mia faccia. Mi riversaa in gola una quantità impressionante di sborra rovente, decisamente disgustosa, che bevo goloso.

Quando ha finito si stacca... e va a sedersi. Ora la videocamera è in mano all'altro che sembra aver ripreso tutto divertito. "Amore, sei stato bravo, erano mesi che non venivo... sai... gli ormoni mi stanno rendendo femmina"

Trascorrono alcuni minuti di silenzio... in cui si consolida la complicità e l'intimità senza bisogno di parole.

"Ora devi pagare il secondo pompino che hai fatto alla mia sorellina"

Cerco il portafogli che avevo lasciato a terra e non lo trovo. Mi rendo conto che è sul tavolo.

"Hai solo sette euro ancora, è un po' poco non credi"

"Si, certo, posso andare ad un bancomat e portarvi il resto"

"Ci hai preso per delle stupide? Te ne vai e non ti vediamo più!"

Lo guardo sorpreso e stupito... attendendo un suggerimento.

Vedo che ha ripreso la videocamera e stà riprendendo di nuovo. Non capisco ma presto mi si avvicina l'altro. Io sono sempre in ginocchio a suoi piedi. "Amore, apri bene la bocca che devo svuotarmi la vescica"
Mi giro sorpeso e mi ritrovo il cazzetto scapellato tra le dita a pochi centimentri dalla mia bocca. Senza pensarci la apro e subito un zampillo fino ma intenso mi entra in bocca. Sento il piscio caldo che mi riempie la bocca e ben presto inizia a gorgogliare. "Bevi stupido frocio non vorrai mica sporcare!!!" mi rimprovera quello che stà riprendendo. Così ingoio il piscio mentre altro continua a riempirmi la bocca... ed ingoio ancora ed ancora. Quando ha finito mi porge la cappella che provvedo immediatamente ad accogliere tra le labbra e pulisco con la lingua.

Ridono divertiti "Amore, sei proprio portato per fare il pompinaro".

Lo guardo negli occhi "Grazie" è l'unica cosa che riesco a dire.

"Frocetta, ho trovato il modo in cui puoi sdebidarti nei nostri confronti" lo guardo attendendo che mi spieghi "questa mattina ti offrirò ai camionisti al posto nostro, io chiederò solo 10 euro per l'uso del camper e con le mance che ti farai dare potrai pagare il tuo debito e forse ti resterà anche qualcosa"

La soluzione mi pare geniale. "Si, la ringrazio per l'opportunità che mi da".

Non avevo ben capito cosa sarebbe successo di li a poco. Mi fecero distendere sul tavolo all'insu con le spalle sul bordo del tavolo e la testa rivolta indietro. Così chi entrava trovava la mia bocca spalancata e poteva fare il suo comodo.

Il trans alto si sistema nel letto sopra il posto guida con la telecamera in mano ed un sorriso malizioso stampato in viso mentre l'altro scende dal camper.

Dopo pochi istanti entra il primo, si abbassa pantaloni e mutande e me lo sbatte in bocca senza dire nulla. Mi scopa con colpi violenti e frettolosi ed ho difficoltà a trovare il coordinamento. Viene presto riempendomi la gola ed esce dalla mia bocca. Immediatamente un'altro che era dietro al primo me lo mette in bocca. Questo ha il preservativo calzato. E' disgustoso il sapore del lattice. Viene rapidamente e lascia il turno al successivo.
Si succedono rapidamente, qualcuno usa il cappuccio ma la maggior parte no. Non ho il tempo di gustarmi il cazzo che subito vengono e si allontanano lasciando lo spazio al prossimo. Bevo sborra e ricevo colpi di cazzo in gola. Senza tregua, senza tempo di riprendermi tra l'uno e l'altro.

Poi come per magia finisce.
Il trans alto è davanti ame... con il suo cazzetto a pochi centimetri dalla mia faccia. "Amore sei stato bravissimo erano tutti contenti, quanto ti sei fatto dare di mancia?" Io sono perplesso... aveva visto benissimo che nesuno mi aveva lasciato nulla. Mi sorride e si avvicina "Forza amore, leccami le palle che ne ho tanta voglia"

Si avvicina ancora e facilmente posso leccargli le palle vista l'altezza. E' una sensazione nuova... piacevolissima... e stò prendendoci gusto ma mi accorgo che il suo cazzetto resta moscio... ma cio non di meno continuo imperterrito.

"Cazzo! non posso lasciarvi soli un istante che subito non perdete tempo per divertirvi voi due!" dice fragorosamente entrando l'altro. Io continuo a leccare e sembra che riesca a dargli piacere anche se non c'è erezione.

"Io per il camper ho fatto 320 euro ed erano tutti contenti, hanno detto che questo frocio di merda è più bravo di noi!"
"E' vero, guarda come mi succhia le palle... si vede che ce l'ha nel sangue la voglia di cazzo... sembra nato apposta per fare lo sborratoio"
"Quanto si è fatto dare di mancia il frocio?"
"Nulla... era così impegnato a pigliare cazzi che non ha chiesto nulla... eh eh eh"
"E' proprio una troia, bere tutta quella sborra senza chiedere nulla! Ah ah ahah ah".

Continuano a parlare e scherzare ancora... mentre io sono preso dall'attività di leccare le palle e fin che ho quei gingilli in bocca non mi interessa gran che di tutto il resto.

"Amore, per adesso basta, sei stato tanto bravo" e si allontana di qualche centimetro. Resto a bocca socchiusa... e lo posso guardare negli occhi... in quella posizione. Sporge la testa in vanti e mi guarda negli occhi... è dolcissimo... socchiude le labbra... e fa colare un filo di saliva... mi cade sul viso... corregge la posizione e mi entre in bocca... e bevo anche il suo sputo.

Si allontana.
L'altro mi domanda ironico "Allora... ti sei bevuto un sacco di sborra ma non hai fatto su neanche un euro. In più hai succhiato le palle alla mia sorellina e per questo ci devi altri cento euro. Per cui in totale ce ne devi 150. Come pensi di pagare il tuo debito, frocetto?"

Resto perplesso. Lentamente scendo dal tavolo e riassumo una posizione eretta... mi siedo sulla panca accanto al tavolo.

"Amore, quello non è il tuo posto, accomodati in ginocchio per terra" dice con una dolcezza incredibile.

Ubbidisco... mentre loro si siedono.

"Amore, facciamo così, ti accompagnamo con il camper ad un bancomat così puoi ritirare i soldi che ci devi, però dovrai darci qualcosa per il tempo che perdiamo, per la benzina, per l'autostrada... ora sono stanca e non voglio fare conti e mi sento generosa, ci darai solo 500 euro e saremo pari, non voglio aproffittare di te che in fondo sei un bravo ciucciacazzi"

Resto interdetto, non so cosa dire.

"Bravo! Sei un frocio del cazzo, uno sborratoio di merda ma una soluzione l'hai trovata!" dice l'altro alzandosi. Si avvia al posto di guida e mette in moto. Il camper si muove.

L'altro distende le gambe sotto il tavolo e si stiracchia. Spontaneamente mi avvicino ed inizio a massaggiarglele delicatamente. Il viaggio dura una mezz'ora di silenzio surreale in cui l'attività di massaggio sembra appagare entrambi.

Il camper si ferma. "Amore, dammi il tuo bancomat e dimmi il pin così posso scendere a prendere i soldi"

Non obietto nulla. Ormai sono senza volontà nelle sue mani. Gli do il bancomat e dico solo "cinque zero due sette quattro".

Prende il bancomat, scrive il codice su un pezzo di carta. si infila la minigonna ed un top, le scarpe altissime... e scende strizzandomi l'occhio.

Dopo un paio di minuti risale "Amore, il tuo bancomat mi ha dato solo 1000 euro ma non ti preoccupare, farò finta che bastino."

Lo guardo in modo interrogativo. Stò per parlare ma ricevo una ginocchiata in volto. Il camper riparte mentre sono a terra mentre si siede di nuovo sulla panca... appoggia un piedede sul mio petto e con il tacco dell'altro gioca nella mia bocca.

Resto inebetito a smalitre il dolore e la fatica delle ultime ore che ormai si fa sentire decisamente. Passivamente lascio che il tacco lunghissimo si faccia spazio nella mia bocca aperta.

Il camper si ferma. "Alzati amore, siamo arrivati, ricomponiti e scendi"

Mi alzo e cerco di mettermi a posto. Mi da il mio portafogli "Ho mimesso il bancomat dentro e ti ho lasciato i sette euro che avevi". "Grazie" rispondo senza il coraggio di guardarlo in faccia. Prendo un biglietto da visita e glielo porgo "Spero di porterla incontrare di nuovo, la ringrazio di tutto".

Scendiamo dal camper e troviamo fuori l'altro che ci aspetta. Ormai è giorno e la luce mi abbaglia. Siamo sul bordo del parcheggio ed il camper ci nasconde alla vista del resto del parcheggio.

"Frocetto, ho voglia di pisciare, mettiti in ginocchio" dice il trans robusto con decisione. Ormai abituato ad obbedire senza discutere mi inginocchio. Allarga oscenamente le gambe ed alza la minigonna esponendo quell'arnese stupendo del tutto moscio. Istintivamente apro la bocca e chiudo gli occhi. Con mia sorpresa sento il piscio che mi colpisce sui capelli... e cola sul viso... sul corpo. Resto immobile... apprezzando quella doccia calda e ristoratrice. "Brava sorellina, innaffia bene questo frocio cuicciacazzi hi hihihihihi"

Resto li in ginocchio ad occhi chiusi anche quando il piscio finisce. Sento il rumore dei loro tacchi allontanarsi, la porta del camper chiudersi, il motore avviarsi. Sento che se ne stanno andando ed avverto il sole che mi riscalda la pelle, mentre l'odore del piscio che mi ricopre mi distrae.

Apro gli occhi e mi accorgo di non essere nella piazzola di sosta dove avevo lasciato l'auto. Mi guardo in giro.... sono nel piazzale della stazione di servizio dove tutto è iniziato... una dozzina d'ore fa.

Trovo la forza per raggiungere una panchina appartata in un angolo di quel piazzale... mi siedo e crollo in un sonno profondo.

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racconto frutto di fantasie e desideri che si intrecciano osceni nella mente repressa di una troia pompinara... che non trova il coraggio di realizzarsi.

alessandra, troia svuotacazzi

(graditissimi commenti pubblici e contatti di ogni tipo)


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Finocchione Bx Invia un messaggio
Postato in data: 16/06/2019 18:29:12
Giudizio personale:
Bisogna fare attenzione alle malattie perché e proprio a rischio poi loro che nemmeno si lavano puzza di pipi e uno schifo succhiarglielo non voglio giudicarti ognuno deve fare quello che vuole infatti tu sei libero di farti scopare però poi si paga questa voglia che non si riesce a reprimere io ti auguro che tu stia bene.

Autore: Finocchione Bx Invia un messaggio
Postato in data: 16/06/2019 18:29:06
Giudizio personale:
Bisogna fare attenzione alle malattie perché e proprio a rischio poi loro che nemmeno si lavano puzza di pipi e uno schifo succhiarglielo non voglio giudicarti ognuno deve fare quello che vuole infatti tu sei libero di farti scopare però poi si paga questa voglia che non si riesce a reprimere io ti auguro che tu stia bene.


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