i racconti erotici di desiderya

Come una chiacchierata

Autore: Giulio43
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Premetto che non è nelle mie intenzioni scrivere un libro (non troverete un racconto che seue un filo logico, ma solo flash di pensieri scritti come venuti in mente), né tantomeno un discorso ruffiano o aprire un blob dal titolo “trasgressioni…istruzioni per l’uso”, non spero nella condivisione generale, ma solo un rispecchiarsi da chi passa per le stesse emozioni. Non è stata una ispirazione, ma queste giornate uggiose che, invece di cazzeggiare col pc, mi hanno fatto immaginare di essere seduto in un salotto con una coppia amica e di aver instaurato con loro un discorso (in verità ne uscirà un monologo) basato sul mio pensiero, sulle mie esperienze e sulla mia analisi riguardante le coppie e la trasgressione (notare che ho ripetuto tre volte MIO, quindi è chiaro che parlo esclusivamente di ME e del MIO punto di vista, nel quale forse qualcuno vi si potrà riconoscere e condividere, mentre magari per la maggior parte, saranno altre fesserie da aggiungere alle tante altre già sentite). Trattandosi di riflessioni buttati così come venuti in mente, mi riservo soltanto di tanto in tanto qualche modifica a correzione di impostazione, ma non di concetto, di passaggi non esposti al meglio.



LA TRASGRESSIONE NEL SESSO? E’ difficile da capire per chi l’ha solo sognata e mai provata!



Voglio affiancare, per un fatto statistico (4% in italia), per similitudine e per sensazioni diverse ma simili, la trasgressione nel sesso a quella di qualsiasi gioco (sono un buon giocatore), d'azzardo o passatempo.



Poichè, come in ogni settore, esistono dei livelli, eliminerò delle categorie che per considerazioni personali non mi coinvolgono:



1) quelli in cerca di uomini equini (in quanto ritengo non abbiamo nulla a che spartire con quelle persone che nel sesso, oltre al piacere fisico, ritengono importante e di base anche il piacere mentale con tutte le sensazioni che ne scaturiscono. Per quanto mi riguarda, ho superato il centinaio di donne che mi hanno offerto il loro letto e parte di loro avevano compagni per l'appunto "equini", ma non mi sono mai sentito fischiare un buuuu anzi, ho sempre apprezzato gli ulteriori inviti - nel gioco non mi diverte e non mi appassione vincere con una cascata di carte buone, mi piace la partita);



2) i frequentatori di privè (nulla in contrario, ma sà di organizzato e scontato, oltre ad infrangere quella privacy a cui tengo tanto, esce fuori dai miei schemi di "misurata complicità" e poi non ci tengo a leggere un libro del quale ne conosco il finale, anche per la considerazione che la donna non è un ammasso di carne inutile attorno ad un buco, tale situazione non m'intriga - solo nel gioco preferisco i casinò o i tornei organizzati);



3) i cercatori di persone di colore (non è per un fatto razzistiso, ma reale preoccupazione di portare a casa malattie per un gioco che, a quei livelli, non vale il rischio. E' un fatto oggettivo per il fattore igienico-sanitario dei paesi dai quali provengono e sempre un fattore igienico-sanitario per le condizioni nel quale vivono in italia. Ovviamente non è l'interezza, ma una buona percentuale, che non puoi analizzare davanti un caffè - mi piace il gioco, ma non mi gioco la casa);



4) i logorroici, maleducati, cafoni e perenni insodisfatti (nel gioco mi piace averli sempre avversari).



Eliminati da questa analisi anche tutti coloro i quali sono convinti che sia solo un diversivo per scopare con un uomo o una donna diversa o, peggio, una scopata a buon mercato, rimangono gli amanti di questi momenti, diversi da tutti gli altri, perché fortemente legati al coinvolgimento nella propria massima espressione dell’intimità, del coinvolgimento di uno/a sconosciuto/a.



L'approccio, il contatto, la conoscenza, la reale sensazione di trovarsi sotto esame, il primo spiraglio di essere stati accettati, l'attesa del primo passo del lui di coppia (non credo che a casa di amici ci si alzi per andare a farsi un caffè), l’imbarazzo di denudarsi e mettere in mostra i propri “presunti difetti”: un seno un pò cadente, dei fianchi non proprio scolpiti, glutei che non sono del tutto marmorei, qualche cuscinetto di troppo, bucce d’arancia, entrare in sintonia con il compagno della donna per trovare il cosiddetto "giusto feeleng" e mille altre stupidità che fortunatamente vengono sopraffatte dallo scatenarsi dei sensi e dal desiderio, con la consapevolezza di offrire tutto di se stessi, senza riserve e senza falsi pudori. Quante emozioni… quante sensazioni. Imbarazzo, emozioni, passione, situazioni che coinvolgono ogni parte del tuo corpo e del cervello, un ricominciare sempre da zero con sceneggiature non sempre scontate dove il sesso, grande tabù, diventa solo una riassuntiva definizione di tutte le sensazioni messe in campo.



Nella vita di tutti i giorni sono la normale persona che ogni giorno si reca a lavoro e vede scorrere la propria vita nella monotonia della quale siamo tutti stanchi. Una donna, a volte un’amante, solite cose che si possono leggere anche tra le pieghe di un libro di storia, ovvero cose normalmente accadute da sempre, ma per lo più riservate ai ricchi ed ai grandi del passato che non dovevano dar conto dei loro “vizi”.



L'età? Ogni tanto qualcuno arriccia il naso o si crea problemi per l'età. Non possore essere certo io a criticarli per questo, in quanto ricordo ancora che frequentavo le scuole medie quando pensavo di mio padre come già vecchio (ed aveva solo 35 anni). Però mi consolo due volte sapendo (oltre ad essere sicuro di poter dare molto) che anche qui le statistiche dicono che un uomo in salute, intorno ai 45 anni è al massimo della propria sessualità e sensualità (ovviamente questo è solo un dato statistico che nulla ha a che vedere con criteri soggettivi quali l'attrazione, la stimolazione o i preconcetti) e, seconda consolazione, immaginarli in un prossimo futuro. quando saranno gli altri ad arricciare il naso nei loro confronti.



Invidio quelle coppie che fuori da ogni ipocrisia sono arrivate alla determinazione che, meglio di finire alla meschina e reciproca clandestina cornificazione, hanno scelto di salvare il proprio amore condividendo e realizzando le proprie voglie e fantasie. Le sensazioni di cui parliamo non si possono comprare in nessun negozio, sono sensazioni portate dalla passione e, per loro natura, dettate dall’istinto.



Certo - e ne comprendo le difficoltà – molte coppie hanno le loro difficoltà a lasciarsi andare in un “salto nel buio” in un rapporto a tre che vede molti uomini difficilmente equilibrati nel riuscire a capire cosa significhi vita coniugale e gioco di trasgressione anzi, per molti trattasi di una zoccola che scopa con altri con il consenso e davanti al marito, povero “cornuto” e rammollito che non riesce più a soddisfarla.



Ma, ahinoi, il “beone” di turno non ha capito che di un cazzo ne siamo tutti in possesso e che molte volte anche la sua donna finge un orgasmo pur di non compromettere il suo esile equilibrio mentale che, dal canto suo, con tutta la sua buona volontà e nonostante gli sforzi culturali, non ha capito che la sua più grande avversaria è la monotonia. Entrare nel corpo di una donna, oltre che piacevole, è molto facile e non richiede particolari attenzioni, se non quelle dei gustosissimi e piacevoli preliminari, ma cosa diversa è cercare anche per un solo momento di entrare nell’intimità di quel piccolo nucleo familiare, non può e non deve né essere pensato e né essere consentito, perché cadrebbe il discorso del “gioco” e diventerebbe qualcosa di squallido, come molta attenzione richiede la sottile linea di confine tra erotismo e volgarità che, senza il cervello sempre connesso a tutto il resto del corpo, si rischia di essere ricordati per sempre, ma nel cassetto mentale delle esperienze più negative.



Noi, del cosiddetto sesso forte, non vogliamo accettare un concetto che è puramente fisico e cioè, che una donna per la propria conformità può far godere diversi uomini contemporaneamente, mentre un uomo può far godere (forse) una donna alla volta (non trascurando il periodo di pausa, prima della rimessa in funzione dell’attrezzo). Non per nulla, anche quando si gioca tra coppie, il più delle volte i due maschi ed una delle due donne si dedicano a turno ad una femmina e raramente, o quasi mai, il contrario. Un singolo che gioca con più di una coppia nello stesso momento, vedrà sempre almeno due maschi su una donna (con momenti di tre) e l'altro temporeggiare sull'altra donna con sesso tradizionale, in attesa che arrivi anche per quella donna il turno di "confusione" e del "tutto occupato".



Quando mi è capitato di leggere la mail di qualche coppia che mi chiedeva: “scusa, ma se già trasgredisci con delle coppie perché ne cerchi altre?”. Mi avvalgo del quinto emendamento e cioè “della facoltà di non rispondere” e continuo nella ricerca (non maniacale, ne accanita) di possibili nuove emozioni, che solo nuove persone possono darmi.


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