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Come fui sverginato (parte seconda)


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(parte seconda)











- Calma - replicò - non preoccuparti. Mi piace solo appoggiarlo all’esterno sul buchino...sentire la punta del pene avvolta dalle tue morbide chiappe. Calmati tesoro mio, ti voglio bene, non voglio farti del male. Mi basta il gran piacere mentale di immaginare l'inculata... mi basta immaginarla -







Blandendomi con quelle rassicurazioni, accarezzandomi e spingendomi con delicata essenzialità, mi fece chinare in avanti in maniera che il capo fosse più in basso dell’estremità posteriore. I glutei erano pronti a cullare il bimbo. La posizione, sussurrò, lo intrigava enormemente. Ero un automa nelle mani del suo padrone. Provavo piacere ad accontentarlo, ne presi coscienza in seguito ripercorrendo mentalmente quei momenti.







Le sue mani, forti, possenti, che accarezzavano vigorose i miei fianchi, passavano sui capezzoli induriti dal desiderio che il mio essere provava, e tornavano ad afferrarmi i fianchi, lisciavano il mio giovanile pendulo addome, entrando nell’area pelvica ed incanalandosi verso l’asta tesa che circuiva fra il pollice e il medio, stimolando il flusso di liquido prostatico. Trasalivo ogni volta che le sue dita sfioravano il frenulo. Mi si infiammavano le meningi nell’attesa di esalare l’ultimo sperma. Soffrivo e godevo nell’attesa pregando che non finisse mai, ma che pur avesse un termine.







L’inferno si spalancò improvviso dentro il mio ano. Fu un ribollire di carni roventi che si accartocciavano nel delirio di un momento. L’inganno ruppe ogni indugio e si fiondò nel mio interno. Avvertivo violento il buio che mi circondava; annaspavo cercando di gridare tutto il dolore che quegli istanti di tregenda mi elargivano con tanto livore. Dimenai le anche, spingendo le mani contro il suo bacino, quasi a schiodarlo dal povero corpo martoriato. Ma ogni mio sforzo era vano! Mi attanagliava con mille mani, con il peso della sua possanza fisica avanzava fino a farmi piangere; silenziosamente piangevo dentro la mia gola riarsa, dentro i miei occhi asciutti, nel mio animo ferito di essere umano violentato! Lo sfregamento violento irritava il povero ano preso alla sprovvista fino a farmi dolere in tutte le giunture. Supplicai di uscire da me, pregai di non farmi soffrire più.







La sua risposta fu dolce, rassicurante, e contrastava con la forte presa che esercitava sui miei fianchi, tipica di chi si è impadronito dell’altrui corpo. Infatti era ingannevole!







- Devi star fermo – disse – per non farti male devo uscire delicatamente perciò non devi dimenarti, ti conviene collaborare. Ora rilassati, io sto fermo, i tessuti del culo si distenderanno e uscirò facilmente. -







Ancora una volta la mia mente abbindolata dalla voce suadente mi indusse a seguire i consigli. Sentii che la verga indietreggiava nel mio colon traumatizzato, scivolando verso l’esterno, ma d’improvviso.... un affondo poderoso e violento mi rigettò nell’inferno facendomi rabbrividire e sudare freddo, mentre disperatamente la mia psiche urlava.







- E’ dentro, sta fermo che ti laceri! - disse per ottenere ancora una volta la mia collaborazione - Per uscire dovrò farlo piano, perché è tutto dentro fino alle palle -







Stetti fermo stringendo i denti, e stette fermo anche lui. Ansimavo. I miei fianchi erano sempre prigionieri delle sue forti mani, ma ormai non lo sentivo più come un estraneo, ma quasi come un male dovuto. Poi cominciò effettivamente ad arretrare, piano, e.... subito dopo a spingere, di nuovo, e poi di nuovo! Arretrava e avanzava, ritmicamente. Mi stava scopando, e non potevo sottrarmi: ero prigioniero. Delle sue forti mani, del suo desiderio. Forse anche della mia indole, giacché quando mi chiamò “bella puttana mia” non mi sentii offeso!







Nel frattempo i tessuti del mio povero culetto avevano cominciato ad assuefarsi alla dilatazione, con la conseguenza che il dolore si attenuava fino a scomparire lasciando il posto ad un leggero bruciore; lui ormai mi scopava energicamente, come forse aveva immaginato e desiderato di fare sin da quando ci eravamo sfiorati nel cinema. Ma nella mia mente stava accadendo qualcosa di strano: sentivo che un pò di piacere si stava unendo al dolore, anzi stavo scoprendo che il dolore stesso può esser fonte di piacere, di un piacere sofisticato, di alto livello perché coinvolgeva non solo il corpo ma anche la mente!







Mi riscoprii eccitato, e mentre mi scopava sbattendo ripetutamente il bacino sulle mie natiche...... sborrai impetuosamente, inondando il pavimento!. Era come una fontana che zampillava allegra senza che nessuno la toccasse. Uno, due tre, quattro, cinque violenti zampilli, sei, sette, otto liquidi rivoli di sborra fluirono dall’opercolo della povera asta sbattuta dal retro e costretta a trovar sfogo al vulcano interiore che gli bruciava il deretano!







Aveva cantato, l’implume uccello, senza che mano lo avesse toccato! Il piacere provato nella mente sballottata dall’imprevista piega degli avvenimenti, la goduria prostatica provocata dall’ingresso dell’estraneo organo cavernoso aveva donato al giovane uccello un insopprimibile e inimmaginato orgasmo!







Dopo pochi istanti le sue mani divennero una morsa d’acciaio e le mie viscere furono invase da una sensazione di intenso calore e gioia profonda: la belva umana urlava il suo orgasmo apostrofandomi malamente con voce roca, sentii le sue energie versate nel mio corpo. Lui era impetuosamente esausto, io ero incredibilmente felice!







Si accasciò un attimo su di me, poi si sollevò tirandomi con sé. Mi tenne stretto al suo petto, il respiro affrettato come dopo una lunga corsa, io compresi che quella sera non solo avevo provato la piacevole sensazione di essere posseduto, ma che era cambiata la mia vita. Orizzonti nuovi mi si schiudevano, orizzonti che nella vita mi hanno spesso consentito di poter entrare in comunicazione profonda con le donne.







Per un pò mi tenne fermo nel suo abbraccio, poi cominciò ad accarezzarmi mentre mi baciava teneramente sul collo. Mi abbandonai fra le sue tenere e forti braccia, poi carezzai le sue mani, con le mie spalle interamente poggiate sul suo petto. Provavo una felicità nuova!







Non saprò mai chi è stato l'ignoto che ha saputo violentarmi con tanta determinata concupiscenza, ma sarei lieto di poterlo ritrovare per ringraziarlo.









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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Ankenoi Invia un messaggio
Postato in data: 24/08/2011 12:34:45
Giudizio personale:
Ben scritto, sa trasferire al lettore non solo eccitazione fisica ma anche emozioni. Un racconto davvero splendido.

Autore: Traxxy Invia un messaggio
Postato in data: 18/04/2008 19:08:22
Giudizio personale:
straeccitante!!!

Autore: ARIETE1957 Invia un messaggio
Postato in data: 21/03/2008 15:42:56
Giudizio personale:
Posso dirti che è bellissimo vedere godere un uomo, fargli raggiungere l\'orgasmo, senza che quest\'ultimo si tocchi il proprio cazzo. E\' capitato anche a me. Io sdraiato e lui seduto sul miocazzo, andava su e giù, faceva tutto lui, il suo ano si inposessava del mio cazzo e dopo raggiunse l\'orgasmo, sborrandomi addosso, sulla mia pancia. Non avevo mai creduto che un uomo potesse raggiungere l\'orgasmo senza toccarsi. L\'aveco constato con i miei occhi e grazie alla complicità dei nostri corpi, del suo ano e del mio cazzo. Complimenti per la tua avventura. Potessi riviverla noi due. Ciao.

Autore: Xpallox Invia un messaggio
Postato in data: 18/02/2008 00:39:09
Giudizio personale:
avevo solo sbagliato,scusa..........

Autore: Xpallox Invia un messaggio
Postato in data: 15/02/2008 01:09:48
Giudizio personale:
mmmmmm invidia

Autore: Traxxy Invia un messaggio
Postato in data: 13/02/2008 00:53:03
Giudizio personale:
mi sono eccitato ed ho desiderato essere io al tuo posto

Autore: Federikatrav Invia un messaggio
Postato in data: 11/02/2008 16:27:39
Giudizio personale:
molto bello...complimenti!

Autore: Brownstone Invia un messaggio
Postato in data: 11/02/2008 09:26:57
Giudizio personale:
Le sensazioni che hai suscitato sono state veramente forti, il tuo vocabolario molto forbito e l\'uso della lingua italiana impeccabile (una volta tanto). Bravissimo

Autore: Enzo51 Invia un messaggio
Postato in data: 10/02/2008 20:12:22
Giudizio personale:
speo che ci gratiferai con altre tue avventure

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