Francesco dopo alcune volte che aveva sfiorato il buchino nell'accarezzarmi i glutei inizio a fermarsi sullo stesso ed inizio a inumidirlo ed ad entrare piano piano prima una , poi due ,tre dita ed inizio con le dita umide ad esplorarne l'interno con lenti movimenti rotatori ed andando avanti ed indietro . Con sorpresa la cosa mi piacque Luigi mi menava sapientemente L'uccello E Francesco mi lavorava il buchino ormai allargato con tre dita nerbute e grosse (faceva il facchino) con sapienza tanto che fui il primo a venire. Io ero venuto ma Luigi e Francesco no. Anzi erano più infoiati di prima. Francesco non si accontento più della mia mano la levo e mi fece capire che avrebbe voluto che continuassi con la bocca. Non avevo mai fatto un esperienza del genere ma non riuscii a dire di no anche perchè gentilmente accompagnava la mia testa verso il suo uccello iniziai a slinguazzarle la cappella era gradevole , turgida ,violacea e pulsante, poi lentamente iniziai ad ingoiare quell'uccello fremente e grosso tante che l'ingoiavo con fatica. Mi ricordai alcune scene di vari film e cercai di imitare l'arte del bocchino, l'ingoiavo tutto in gola poi ritornavo alla cappella lavorandola di lingua prima di ritornare ad ingoiarlo tutto di nuovo. nella posizione in cui ero non riuscivo più a menare l'uccello di Luigi, anzi di Luigi mi ero completamente dimenticato. Presi conoscenza della presenza di Luigi in quanto pur impegnato con Francesco sentii che delle dita entravano nel buchino già lubrificato da Francesco. ma non erano più le dita di Francesco, erano più calde, umide e molto esperte, iniziarono ad esplorarmi tutto entrando molto il profondità e nel contempo mi riempivano di vasellina librificandomi a lungo poi sentii che si ritiravano e, pensai che peccato mi piaceva il loro andare e venire, ma non feci in tempo a pensarlo che ebbi la senzazione prima,poi la certezza che qualcosa di molto piu grosso delle dita si era apoggiato allo sfintere ed inesorabilmente, lentamente inizio a farsi largo ad entrare piano piano ma senza fermarsi faceva breccia dilatandomi al massimo lo sfintere che inizio a farmi bruciore , Luigi continuo a penetrarmi fino ache mi sentii impalato dal cazzo da un giocattolo di 26 cm x 20. Entrato tutto in profondità resto per un attimo fermo, sordo alle mie lamentele per poi iniziare a stantuffare avanti ed indietro con cadenza lenta ma regolare ed ogni volta mi penetrava sempre più in profondità tanto che sentivo il suo scroto sbattere ogni volta che arrivava a fine corsa, persai che mi aveva rovinato, invece dopo un po , con mia sorpresa, sentii le viscere che ad oghi avanzamento si aprivano un po di più e alla fine si erano adattate alla misura del cazzo di Luigi che accoglievano completamente,. come un fodero di spada, tutta per la sua lunghezza e grossezza la verga infuocata dura vibrante. Con meraviglia sentii che il bruciore spariva ,per far posto ad una strana senzazione mista tra il bruciore ed il piacere ,era piacevole quella verga che ti faceva sentire l'ano e le viscere dilatate e piene, mi piaceva quell'andare avanti e indietro, prima lento ed uniforme, poi sempre più veloce, con lo sfintere aperto al massimo per adattarsi a quel grosso palo di carne che mi riempiva impalandomi tutte le viscere ,lo sentivo enorme, palpitante, caldo ,turgido ,vivo e mentre Luigi con gli ultimi veloci e frementi colpi di reni mi riempiva di sperma mi accorsi che anch' stavo venendo. Non feci in tempo a riposare un attimo che il cazzo di Francesco volle la sua parte , mi penetro con tale forza che pensai fossero entrati anche i coglioni, iniziando a stantuffare veloce e deciso, ed io assaporai meglio il secondo assalto, ormai l'uccello di Luigi mi aveva sverginato ed anche se asinino l'uccello di Francesco, entro agevolmente non trovando che una debole resistenza nello sfintere dilatato dal passaggio di Luigi. Mi piaceva lo stantuffare di Francesco era un piacevole avanti ed indietro e mi era tornata quella senzazione di pienezza che mi faceva star bene, dopo un po anche Francesco si svuotò con innumerevoli spruzzi di sperma dentro di me e con notevoli sussulti del cazzo che vibrando mi fece di nuovo venire e per la prima volta sentii vibrare anche lo sfintere , in un aprirsi e chiudersi senza fine mentre ancora ospitavo il cazzo do Francesco che così provo ancora più piacere e l'apporto di sperma fu tale che mi sentii come se avessi fatto un clistere, tanto che dovetti correre in bagno a svuotarmi e poi feci una doccia calda e rilassante. Mentre mi lavavo non persavo che al piacere provato ad essere sodomizzato, mi era piaciuto un sacco nonostante che lo sfintere assomigliasse ormai più ad una figa allargata e slabbrata.Ma dovevo di fronte a Luigi e Francesco salvare, almeno quella, la faccia, uscii dal bagno e me ne andai dicendo che mi avevano teso una trappola ed erano fortunati se non li denunciavo e che non mi avessero in futuro più cercato. Tornato a casa solo e stanco con le reni e qualcos'altro a pezzi andai a letto ma non dormii quella notte avevo sempre davanti i cazzi di Francesco e Luigi E un dubbio mi venne" non sarò mica diventato BISEX".
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