i racconti erotici di desiderya

Colloquio di lavoro

Autore: Twingo
Giudizio:
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Commenti: 2
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Era da troppo tempo che cercavo un lavoro… mi barcamenavo con lavori saltuari, senza uno stipendio fisso, davanti a me niente più prospettive, né futuro. Ventotto anni, un’inutile laurea in giurisprudenza ottenuta con troppa fatica e nessuna valida esperienza lavorativa al seguito.

Ora mi trovavo lì, di fronte a quell’uomo brizzolato che pareva essere uscito fresco fresco da una telenovela di basso costo, a raccontare la mia squallida storia di una vita vissuta forse troppo timidamente.

L’annuncio recitava la ricerca di una segretaria di direzione, un ruolo importante, forse troppo… fissavo quell’uomo di successo, troppo pieno di sé, con la consapevolezza di quella che non ha alcuna possibilità di reggere il confronto con la concorrenza.

Mi incensò esageratamente, al punto di farmi pensare di essere vittima di uno stupido scherzo, quando all’improvviso, dopo aver fatto una breve telefonata nella quale impartì rigidamente alla propria attuale segretaria l’ordine di non disturbarlo per alcun motivo, si alzò dall’enorme poltrona e si diresse alle mie spalle.

“Lei mi piace, signorina…” mi sussurrò nell’orecchio, mentre la sua mano scorreva sulla mia coscia infilandosi sotto la gonna.

Rimasi come ipnotizzata, incapace di fare qualunque cosa… continuò ad elencarmi le mie virtù e di quanto avrebbe avuto bisogno di me, mentre mi sbottonava la camicetta ed intrufolava le grosse mani nel reggipetto.

Avrei voluto urlare e scappare, ma ero una preda troppo facile per lui… la sua sicurezza sovrastava completamente la mia disperazione. Lui era il vincitore con tutte le carte in mano e se vi era anche solo una possibilità di vincere qualcosa, dovevo giocarmi l’unica carta che in quel momento avevo a disposizione.

Cominciai ad ansimare profondamente quando lui mi fece alzare e dopo avermi sfilato gonna e camicetta fece scorrere lentamente le mani sul mio corpo, ovunque.

Mi sfilò i collant accarezzandomi le gambe, giocò con i miei pesanti seni dopo avermi sfilato il reggipetto e quando fui nuda mi fece mettere a novanta gradi sull’elegante scrivania, poggiando i seni sugli incartamenti che la imbrattavano.

Sentii il suo membro scivolare dentro di me e mi domandai sul come agire… da una parte volevo urlare tutto il mio godimento per farlo eccitare ulteriormente e farlo sentire ancora più forte, dall’altra ero terrorizzata dal fatto che qualcuno ci potesse sentire.

Decisi infine di fregarmene di tutto ed iniziai a gemere rumorosamente, incitandolo ad aumentare il ritmo della scopata.

Lui mi afferrava le natiche e spingeva sin dove riusciva ad arrivare e la sua cappella si gonfiava nella vagina, accendendomi di lunghi brividi di piacere…

Mi abbandonai completamente, inarcando la schiena, roteando il culo ed offrendomi a tutte le sue voglie. La vista del buchino così offerto, così a portata di cazzo, lo fece sprofondare in uno stato di completa frenesia…

“Sarai la mia segretaria puttana!” urlava, mentre si apriva un varco tra le mie natiche. Il suo grosso scettro di potere mi riempiva completamente il culo, confondendomi in un caleidoscopio di dolore e piacere…

urlai con tutto il fiato che avevo in gola quando liberò il suo seme dentro di me, strizzandomi le tette e palpandomi avidamente le natiche così facilmente conquistate.

Prima di farmi rivestire, mi limonò lungamente, tenendomi tra le sue braccia e facendo scorrere le lunghe dita nella mia fessura.

Mi lasciò con la promessa di una telefonata per fissare la data nella quale avrei dovuto iniziare il mio incarico presso la sua azienda.

Ma la telefonata non arrivò mai e ricontattarlo fu praticamente impossibile.

Mi ero presentata da lui alla disperata ricerca di una lavoro nella sua azienda, ma fu solo lui a lavorare nella mia.







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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Spiritolibero Invia un messaggio
Postato in data: 19/01/2007 21:15:34
Giudizio personale:
trasgressivo

Autore: Tettomane74 Invia un messaggio
Postato in data: 24/09/2006 20:20:54
Giudizio personale:
finale a sorpresa, molto carino


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