i racconti erotici di desiderya |
Cinema porno |
Ciao sono Marina 44enne e BBW e assieme al mio cuckold ho deciso di regalarmi una serata in un cinema porno del nord Italia.
Ho scelto tale posto, perché ho sempre pensato che è frequentato da vecchi porci libidinosi, i quali non si fanno scrupoli a tirarselo fuori e farsi svuotare solo per la voglia di scaricare. Quella sera, entrati all’interno del cinema, dopo aver scoperto il mio décolleté e messo in bella mostra le mie grosse mammelle, ho fatto un breve giro di perlustrazione, e avendo visto che vi erano già circa 30 maschi, e che l’età media era attestata sui 55 - 60 anni, senza perdere tempo, mi sono seduta al primo divanetto della platea, con accanto il mio cornuto consapevole di cosa avrei fatto di lì a poco. Premetto che amo essere usata da vecchi porci con le loro palle piene, i peli ispidi e bianchi, perché li reputo veramente depravati e perversi, e non hanno ritegno ad usarmi come merito, volendo solo svuotare per il mio e loro piacere. Comunque, appena seduti, è stato l’inizio della mia felicità; sono stata circondata dal primo gruppo di maturi famelici i quali hanno iniziato a frugarmi e palparmi tutto il corpo, mentre altri iniziavano a tirarselo fuori. Chi si masturbava per preparalo al dopo e chi era già a cazzo dritto pronto all’uso. Ho iniziato a dedicarmi a questi ultimi, iniziandoli a succhiarli e segarli contemporaneamente, mentre venivo stordita dall’odore forte e pungente di quelle cappelle e dai rumori dei loro rantoli. Da brava pompinara poi, ho visto chi era già pronto per schizzare e a catena di montaggio, ho iniziato a farli svuotare uno dopo l’altro. Nel mentre il mio cornuto invitava chi ne avesse voglia a segarsi e sporcarmi ovunque volessero. Invito che è stato subito accolto così che, tra le venute in bocca e gli schizzi caldi e odorosi degli altri osservatori, sono stata usata come una latrina e una sboratoio per vecchi porci. A ogni svuotata in bocca, guardavo il mio uomo e con uno sguardo di complicità poi sputavo tutto per terra formando così mano mano una piccola pozzanghera. Gli ultimi rimasti in attesa del loro turno, iniziavano ad apostrofare il mio cornuto dicendogli che avrei dovuto finire di lavorare anche i rimanenti piselli perché ero solo una vacca in carne nata solo per mungere e svuotare cazzi. Alla fine sono riuscita a farli scaricare tutti, e ancora completamente lavata e sporcata da tutta quella sbora, guardavo il mio cuckold, dicendogli quanto mi era piaciuto cornificarlo. Lui impazzito di piacere mi baciava avidamente condividendo la mia bocca ancora saporita e odorosa, e masturbandosi, schizzava subito a terra nella pozzanghera che avevo tra i piedi. Tornati in albergo, ancora odorosa di cappelle e incrostata di sbora, permettevo al mio dolce cornuto di odorare tutto il mio corpo usato, per poi addormentarsi sopra le mie morbide forme, ancora piacevolmente sporche e intrise di tutto quel liquido seminale maschile. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Franco56 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 25/11/2022 16:42:50 | |
Giudizio personale: | insomma | |
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Autore: | Cavallo888 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 20/11/2022 18:29:09 | |
Giudizio personale: | certamente la signora e una buon gustaio e di questi tempi non e che si trovano tanto facilmente e non solo, se volete fate un fischio | |
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