i racconti erotici di desiderya

Chi l'avrebbe mai detto

Autore: Distintosex
Giudizio:
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Ultimamente ho letto qualche racconto e devo dire che leggi oggi, leggi domani, mi è venuta voglia di raccontarvi una storia che ho vissuto un paio di anni fa e che di tanto in tanto rivivo.

Un bel giorno arrivo' a lavoro una nuova collega carina ma un pò trascurata nella cura del sè, maq con tanta intelligenza e tanta cultura.

Inizialmente avevamo instaurato un pessimo rapporto di lavoro infatti c'erano state alcune divergenze che avevano creato una spaccatura.

Si litigava spesso e non si perdeva occasione per non mettersi in confronto.

Passavano le giornate la osservavo e avevo notato che però non era così male, anzi aveva delle movenze e una voce molto sensuale che avevano già messo a lavoro la mia fantasia.

Notavo il suo modo di vestire, il suo trucco, i suoi sguardi e avevo intuito che c'era qualcosa che non quadrava anche se lei voleva sembrare una donna imperturbabile, inespugnabile, fedele e sicura di sé.

Di tanto in tanto si notava un perizoma e un bel sederino, di contro il seno molto piccolo, ma una bocca carnosa e molto dolce.

Ma ecco la svolta, un pomeriggio abbiamo iniziato il turno da soli, lei era li seduta che lavorava al computer e io seduto che leggevo dei documenti, ma uno studiava le mosse dell'altro.

Le chiesi con voce ferma se aveva intenzioni di continuare a lavorare al pc o se mi concedesse il piacere di scambiare quattro chiacchiere con me.

Alla mia domanda lei spense di scatto il pc e rivolgendosi verso di me mi disse" se hai intezione di parlare della tua vita privata eccomi, anzi prima parlo di me poi mi parli di te ma con molta sincertità, ci stai???"

quella reazione e quelle parole mi fecero capire che l'immagine che lei si era creata era solo una maschera, una copertura, la donna tutta cultura, casa, lavoro, fedeltà altro non era che una donna con molte insicurezze, incertezze e tanta voglia di essere sbattuta alla grande.

Dopo pochi giorni riuscimmo a trovare qualche minuto per noi e ci incontrammo.

Appena ci vedemmo lei subito passo' nella mia auto, entrata sentivo il suo imbarazzo, il suo respiro era più forte e la voce sicura e regolare mostrava dei segni di cedimento, indossava una gonna lunga e degli stivali neri, i suoi occhi neri e grandi mi davano l'impressione che cercassero dei miei movimenti o una mia iniziativa.

Il mio pisello era già teso e duro come una mazza di ferro e avevo una gran voglia di irrompere nella figa di quella donna così altezzosa e sicura di sé, già mi vedevo le sue gambe spalancate che accoglievano il mio bel membro.

Allungato il collo cercai di baciarla ma lei cercò di allontanarmi ma al secondo tentativo rispose ponendo la sua lingua dolce e delicata nella mia bocca incerta.

Subito le risposi muovendo la mia lingua e delicatamente feci scivolare le mie mani sotto la gonna, dopo averle accarezzato le coscie arrivai sino al perizoma.

Spostato leggermente il perizoma infilai il mio medio con delicatezza nella sua fessura calda e umida e sentii il suo primo gemito, dopo averle allargato la passera con delicatezza ma con decisione la invitai a farsi togliere l'intimo e lei senza problemi agevolò i movimenti, così infilai la mia testa sotto il gonnellone e inizia a lavorare di lingua gustando la sua bella passera così inebriante e decisamente vogliosa.

Ad un certo punto lei con forza decise di prendere il mio cazzo tra le mani e dopo averlo tirato su e giù x un pò se lo infilò quasi tutto nella sua bocca che diventò molto larga e accogliente.

In quel momento tutte le idee che mi ero fatto su di lei crollarono e questo fece si che gli ormoni impazzissero provocando in me un'emozione unica e impetuosa così dopo che lei lo ebbe gustato avidamente le aprii le gambe e infilzai la sua passera senza pietà.

Dopo averla sbattuta con cura, con soddisfazione, forza, delicatezza pensavo di avviarmi per la via dell'eiaculazione, ma lei mi meravigliò ancora chiedendomi di penetrarla nel secondo canale.

Dopo essersi girata a pecora mi invitò ad essere delicato e a seguire le sue indicazioni, ma dopo che il mio pisello la ebbe perforata per bene, mi invitò a cavalcarla senza pietà e da non credere, godeva, godeva, veniva e veniva come una vera troia, come una zoccola con urla e movimenti che accompaganvano il mio menare, facendo anche riferimento a Caterina di Russia.

Per concludere con mia immensa meraviglia quando si accorse che stessi venendo con decisione prese ad abbeverarsi come un'assetata, con avidità e quando succhiò fino all'ultima goccia dopo averlo premuto per bene lo mollò e la sua espressione fu di soddisfazione, gioia e sazietà e disse "perchè sprecare tutto questo ben di Dio, questo è Ambrosia , il nettare degli Dei non si spreca!!"

Altro che donna







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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 04/08/2009 09:45:21
Giudizio personale:
Capisco che non è semplice scrivere e raccontare momenti di vita vissuta, si cade sempre nel dare per scontato quello che proviamo e che vediamo; prova a riflettere sul tuo racconto ed a scrivere, trascinandoci nel vedere ed immaginare il racconto vissuto. Ciao!


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