i racconti erotici di desiderya

Canevale a venezia


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Carnevale di Venezia

Piazza San Marco ,mi ritrovo in mezzo ad una miriadi di persone in maschera di tutti i tipi dalle più staravaganti alle più classiche,non mi è mai piaciuto mascherarmi ma in questo marasma sembro io quello in maschera con i miei jeans i mie classici occhiali a goccia senpre infocati sul mio naso a proteggere il mio sguardo,da quello di tutto il mondo.

Atraverso la piazza con il mio zaino sulla spalla diretto al mio albergo quando una goccia cade sulla lente dei mie occhiali appoggio lo zaino a terra li sfilo e con il bordo della mia maglietta cerco di asciugare il vetro verde dei miei Ray-Ban, in quel momento vengo catturato da un profumo inebriante,non so descrivere quell’aroma ma forte e delicato allo stesso tempo,mi volto ancora con lo sguardo basso intento ad asciugare,alzo gli occhi e la vedo è di spalle con abito da dama del settecento color ebano quell’enorme parrucca bianca, era in un gruppo di persone e rideva felice di godersi quel momento ,poi come se avesse percepito la mia presenza si voltò,i nostri occhi si incrociarono e il suo sorriso sembro spegnersi per un attimo, i nostri sguardi si intrecciarono per qualche istante era stupenda le labbra carnose dipinte di un rosso fuoco spiccavano sul quel viso reso candito dalla cipria bianca,una mascherina celava il suo volto, ma la cosa che mi colpi furono gli occhi blu.Blu ma un blu particolare acceso vivo ,poi si volto e continuò la sua conversazione, sgrullai un attimo la testa come per rientrare in me mi rimisi i mie occhiali feci un bel respiro e zaino in spalla ripresi la mia strada verso l’hotel.

Non era il massimo come accoglienza ma era l’unico dove avevo trovato una camera, mi viene consegnata la chiave ed indicate le scale secondo piano qui non c’è ascensore, non c’è problema rispondo io non lo prendo mai.

La camera invece si rivela quasi una sorpresa, è molto grande calda e molto ben arredata con stoffe alle pareti e quadri con enormi cornici,butto lo zaino in terra accendo la tv e senza neanche toglermi le scarpe crollo sul letto , le voci che provengono dalla tv hanno un effetto sonnifero su di me e mi appisolo ripensando a quel profumo e quei occhi.

Riapro gli occhi convinto chissa quanto aver dormito mi alzo di scatto ma verificata l’ora mi rilascio cadere sul letto e fisso il soffitto per alcuni minuti poi decido di farmi una bella doccia per togliermi di dosso la stanchezza e gli odori del viaggio.

Altra sorpresa non c’è la doccia ma una stupenda Iaguzzi nera inserita in un rivestimento rosa antico,riempo la vasca fino a bordo e mi immergo le bollicine dell’idromassaggio messo al minimo rilassano il mio corpo e cosi stando mi addormento.

Lo squillo del telefono appoggiato sul bordo della vasca mi riporta alla realta e dopo aver risposto mi rendo conto che è ora di cena ,esco dalla vasca mi asciugo poi appoggio le mani sul lavabo e mi guardo allo specchio ,la barba di due giorni che incomincia a imbiancare il mio viso,prendo la schiuma e la spalmo delicatamente per poi rasarmi con cura, .

Una passata di dopobarba arinfrescare il viso mi vesto e mi reco nell’holl dell’otel alla ricerca del ristorante,appoggiato al bancone della reception sfogliando il deplian delle gite in battello vengo catturato di nuovo da quel profumo,mi volto ma non vedo nessuno solo un gruppo di ragazzi cerco di riuscire ad associare quel profumo a qualcuno ma niente quando butto gli occhi su una ragazza di spalle con capelli nero corvino, penso no non può essere lei mi rivolto e continuo la mia lettura quando ad un certo punto la sento ridere, è lei non ci sono dubbi, ma è in compagnia e le mie più represse fantasie si spengono vedondola abbracciare un uomo e baciarlo delicatamente sulle labbra,mi dico bene basta cosi non ci pensare più e vattene a cena,errore madornale cercar di capire le donne e infatti mentre mi recavo verso la sala ristorante passandole accanto lei si volta mi guarda scrutandomi dal alto verso il basso e i suoi occhi si incrociano di nuovo per un attimo con i miei io cerco di sorriderle ma la muscolatura del mio viso non risponde mentre lei mi lancia un accenno di sorriso .

Seduti a due tavoli di distanza con il mio defilato al suo sguardo sulla destra ho passato tutta la serata a guardarla e cercando di percepire il momento giusto per poter incontrare il suo sguardo,ma niente non mi degnò neanche di un occhiata,finita la cena ,lei alza e reca veso il bagno io aspetto qualche minuto e decido di seguirla , i lavelli erano nella parte comune dei bagni e la trovo che si tava rfacendoil trucco ,vado nel bagno degli uomini e quando esco mi reco verso i lavelli per lavarmi le mani ,mentre sono intento ad asciugarmi le mani sotto quella specie di fon lei estrae un taccuino dalla borsa e inizia a scrivere alcune cose su un foglio,poi con un colpo deciso lo strappa lo piega iun due si volta verso di me e facendo scorrere le sue dita sul mio viso e giu lungo il colla fino al petto lo infila nel mio taschino e sussurrando all’orecchio mi dice piacere sono Eva.

IL suo profumo cosi da vicino era ancora più inebriante e io ero rimasto imbambolato e non riuscivo neanche a presentarmi.

E’ in quel momento che lei percependo il mio stato di imbarazzo mi dice l’ì c’è il mio numero più tardi chiamami sfiorò le mie labbra con le sue si voltò e mentre se ne stava andando trovai la forza solo per dire si più tardi che vuol dire, lei si volto e mentre si allontanava sorridendo mi disse più tardi..

Rimasi appoggiato al lavabo non so per quanto tempo a fissarmi allo specchio non credendo a quello che mi sava accadendo poi infilai le dita nel taschino e tirai fuori il biglietto e inizia a leggerlo .

Ciao sono Eva il mio numero è 3200000000 e se vuoi pui chiamarmi dopo la mezzanotte….

Non riuscivo a crederci quell’angelo mi aveva dato un appuntamento si telefonico ma un appuntamento.

Esco dal bagno sembrava che cmminassi a due palmi dal pavimento ci incrociamo di nuovo io faccio con fatica finta di non vederla e lei invece con molta naturalezzanon mi considera proprio.

Dieci e trentacinque cavolo ancora il tempo non passa più il caffe l’ho preso e sono già troppo nervoso per prenderne un altro mi vuovo tra la holl e il bar impazzientemente, decido di uscire a fumare,furi nel bagliore delle luci riflesse nei canali accendo il mezzo toscano tirando una forte boccata non fa freddo e cerco di non ensare a lei , mi appoggio alla balaustra del ponte guardando le gondole passare con quei tarchiati turisti tedeschi e penso però romantici,faccio l’ultimo tiro al mio sigaro guardo l’orologio cazz…….ancora le undici e dieci,vabbè me ne vado in camera.

Salgo le scale due alla volta e apro la porta butto la giacca sulla poltrona sfilo le scarpe e i pantaloni vado in bagno appoggio le mani allo specchio apro lacqua e spremendo il tubetto del dentifricio sullo spazzolino inizio a lavarmi i denti mentre riempo la vasca da bagno.

Mi sdraio e appoggio il mio telefonino sul bordo undici e quarantacinque penso mi rilasso un attimo chiudo appena gli occhi stanchi del viaggio iniziato quella mattina alle quattro, errore fatale…………………

Mi sveglio di scatto rischiando l’affogamento mi giro a cercare il telefono lo prendo in mano e cazz…………………0045 mezzanotte e quarantacinque esco di scatto dalla vasca e incurante di star bagnando tutta la moquett della stanza cerco nel taschino il foglietto digito il numero primo squillo secondo terzo quarto e penso ho perso l’occasione della mia vita, tastino rosso e butto il telefono sul letto e mi sdraio.

Due minuti dopo sento la vbbrazione del telefono che mi indica l’arrivo di un nuovo messaggio ero talmente depresso che non volevo neanche leggerlo pensando che fosse uno dei soliti messaggi delle chat telefoniche,poi come un automa prendo il telefono in mano e spingo il tasto leggi messaggio,appare come per incanto il tuo numero e il messaggio chi è che mi chima a quest’ora?

Risposi immediatamente al messaggio spiegando chi ero e dopo spinto invio stetti sdraiato sul letto con il telefono in mano ad aspettare la risposta che non arrivò cia sms ma con uno squillo e poi un altro risposi pronto e dal’altra parte una voce delicata e sublime mi disse ma non mi dovevi chiamare a mezzanotte?

Cercai di scusarmi con lei che voleva farmi pesare sempre di più il mio ritardo come se cercasse una scusa per non proseguire ,e quando ero li li per pensare adesso mi da la buona notte e il ci risentiamo se ne esce ma te sei solo in camera?

Rimango un attimo ipnotizzato e lei ei ci sei?perche sai io divodo la camera con un amico e qui non posso,pronto,pronto lei insisteva ed io paralizzato non riuscivo a rispondere poi si si ci sono scusa ,si sono solo in camera silenzio totale e allora io pronto pronto ci sei e dall’altra parte sento si mi dici il numero della camera o devo bussare a tutte le porte dell’hotel?

24 secondo piano seconda porta a destra del corridoio , ok dammi dieci minuti e riagganciò.

Mi alzai dal letto di corsa mi infilai un paio di box e i miei jean preferiti un pizzico di profumo presi in mano la camicia pensando la infilo o mi faccio trovare senza poi decisi di infilarla,èassaro i dieci minuti passarono venti muniti passo mezz’ora le inviai un messaggio ma non ebbi risposta e depresso stavo pensando se uscire o mettermi a dormire ma sapevo che non avrei dormito e cosi decisi che forse era meglio uscire,

mi infilo la giacca vado per aprire la porta e ti trovo lì davanti a quell’uscio nell’atto di bussare, esordisci dicendo stavi spiando dallo spioncino ?e io veramente me ne stavo andando e te imbronciata come te ne stavi andando non ti vedevo non rispondi ai messaggi ho pensato questa mi da buca, e lei ho il telefono scarico e l’ho spento dopo che ci siamo sentiti,ma mi fai entrare o vogliamo rimanere qui nel corridoio?

Ed io prego prego ci mancherebbe, lei entra e mentre io chiudo la porta lei alle mie spalle si sfila il soprabito che le nascondeva il corpo mi volto e vedo lei di spalle che appogia sulla poltrona il soprabito piegandosi un poco ,fuso bianchi che fasciano i suoi fianchi il piccolo perizoma che si nota sopra la cinta dei pantaloni mette in evidenza il suo come definirlo lato b stupendo una vitina stretta e fascia addominale ben tornita un top nero a fasciare il suo seno con amplia scollatura e che fatica non poco a intrappolare quello spettacolo di seno terza abbondante forse anche quarta.

Ti volti e mi dici allora?

Ero rimasto un attimino imbambolato difronte a si tanta bellezza,con un gesto sinuoso togli il fermaglio che teneva arruffati i tuoi capelli e roteando la testa gli ridai la loro naturale posizione ,nero corvino lunghi fino a metà della sua shiena che spettacolo mi siedo sul letto e rimango imbambolato a guardarla .

Lei si avvicina a me e tenendomi la testa ferma tra le sue mani avvicina il suo viso al mio e accosta le sue labbra sulle mie guancie e scorrendo delicatamente arriva fino a mettere in contatto le sue labbra con le mie mi spingi sul letto fino a farmi sdraiare sento il profumo della tua pelle il tuo seno spinge sul mio petto il tuo pube sulla mia pancia ,mentre mi baci cerco di trovare il sistema per slacciare quel top ma non ha fermagli, lei se ne accorge e mi intima di femarmi ,mi gela con il suo sguardo e si solleva poi accennando un sorriso si sfila il top mettendo a nudo uno splendore di seno turgido sodo e con i capezzoli che sembravano essere disegnati tanto erono fuori e belli, mi ritrovo con il mio viso tra quelle tette leccandole e succhiandole,mordendole i capezzoli mentre la mia mano piano piano corre lungo il suo corpo,prima sulla pancia giocando con l’ombelico poi accarezzandole le gambe partendo dal ginocchio fino ad arrivare allinterno coscia e sentendola irrigidirsi mi fermai, ma lei continuando a baciarmi si sfilo le scarpe e pantaloni mettendo in mostra due gambe lunghe liscie e vellutate, con lo scorrere delle mie dica su quelle cosce sentivo l’adrenalina scorrere in me sempre più velocemente,il mio respiro si faceva affannoso ed anche il suo si cominciava a sentire.

La feci sdraiare e mentre la mia lingua correva sulla parte alta del corpo, le dita della mia mano sfioravano la parte bassa del corpo scivolando senza problemi verso l’interno coscia,piegò leggermente le ginocchia permettendomi di arrivare al bordo del perizoma che sfiorai delicatamente spostandomi verso il centro si sentiva il calore della sua passeria che aumentava, le spostai delicatamente da una parte e sorpresa sorpresa notai , completamente rasata bella liscia e profumata non mi trattenni e portai la mia lingua a contatto con le grandi labbra della sua fica,.

In ginocchio sul bordo del letto con la mia testa tra le sue coscie e le sue mani che tenevano la mia testa spinta sulla fica,la mia saliva si mescolava ai suoi umori colando fino a bagnarle anche il bordo del buchino del culo , si muoveva e smaniava,la penetravo con la mia lingua allargala con le mani e penetrandola dietro con le dita…………………………………………………………..

Il suo corpo si inarcava e gemeva per il picere che provava non riusciva a tenere fermo il suo corpo si volta e carponi sul letto mi ritrovai il suo stupendo sedere stampato sul mio viso, mi sollevai e le presi i fianchi e la tirai a me i suoi glutei sbattuti sulla mia pancia mentre il mio cazzo struciava sulle grandi labbra ,lo indirizzai piano nella giusta direzione e fu in un attimo risucchiato i suoi movimenti ritmati venivano interrotti da soste e sembrava che cercasse di farlo arrivare dove lei voleva, mentre le mie mani le allargavano le chiappe e il mio dito prendeva possesso del suo culo.

Si defilo e mi fece sdraiare e prima fece scorrere la sua lingua lungo la mia pancia e lungo tutta l’asta ancora inbevuta dei suoi umori poi si sollevo e se lo infilò dall’alto in uno smorza candele intusiasmante,vedevo il mio cazzo entrare ed uscire i suoi seni ballarmi davanti agli occhi,poi dun tratto si fermo si sollevò sempre mentre mi guardava negli occhi lo prese in mano e se lo appoggio al buchino sempre nella stessa posizione, ci mise un po ad entrare ma dopo pochi secondi e di spinte se lo prese tutto appoggiando le sue mani sui miei ginocchi per scaricare meglio il peso lo gurdavo entrare ed uscire mentre lei con una mano si dilatava la fica e si martellava le grandi labbra,.

Godemmo in contempranea le venni nel culo sentivo lei gemere di piacere,poi si sollevo e la mia sborra le colo dal buco gacciandomi sulla pancia lo prese in mano e con la lingua lo ripuli tutto .

Poi si alzo e si reco al bagno si lavo io ero sul letto che cercavo di riprendere le forze e sperando di continuare ma lei usci vestita dal bagno e appoggiandosi allo stipide della porta mi disse: è stato bello ma devo andare.Ci rivedremo dissi, e lei voltandosi dalla porta della camera sorrire non disse nulla e si chiuse la porta dietro di se.

CONTINUA.



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