i racconti erotici di desiderya

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arrivati in hotel, facemmo una bella doccia, ovviamente facendo una grande scopata, Anna non sapeva cosa volevo fare.

Si mise un abito lungo nero, con spacco laterale , da ambedue i lati che arrivava quasi alla vita, quindi non mise intimo poi saliva con uno scollo profondissimo sulla schiena, davanti due spalline fini che coprivano a malapena le aureole, era uno schianto; scendemmo e ci accompagnarono nella saletta dove avevo prenotato la cena, avevo chiesto di avere Carmela come cameriera, Anna si accorse di lei e mi guardò, le dissi sottovoce da questo momento fai tutto ciò che desideri, mi baciò, sorrise e si rivolse a Carmela, le chiese come fosse, lei la guardò e le disse che si era preparata benissimo per suo marito, Anna rise, le disse che non si era vestita cos' per me; incuriosita le chiese, allora per chi si era vestita così sexy, si avvicinò a lei e le disse, per te !. La guardò con un misto di stupore e piacere, poi balbettò, allora ti piaccio; Anna si avvicinò e la baciò con passione e lei portò le mani sullo spacco dell'abito, dopo un certo tempo passato così, ci sedemmo ed Anna le disse che l'aspettava nella nostra camera, intanto io avrei dormito sul divano, dato che domani sei di festa, aggiunse, passeremo la giornata insieme.

Ci mettemmo a mangiare, dopo di che salimmo, in camera Anna mi chiese se aveva esagerato, le dissi che era stata perfetta.

verso le 23, andammo a letto, lei in camera io sul divano; ora proseguirà lei a raccontare.

verso le 24 sentii bussare, poi aprirsi la porta, era lei era veramente carina, mi prendeva un casino, era in jeans con dei sandali bassi ed una camicetta, sotto la quale s'intravedeva il reggiseno; entrò titubante e mi chiese se era uno scherzo o era vero, mi avvicinai, ero nuda, le levai la camicetta e poi il reggiseno, cominciai a leccare e succhiare i capezzoli, gemeva dal piacere, ero eccitatissima, la gettai letteralmente sul letto, levai i sandali e le sfilai i jeans, le strappai le mutandine.

La mia bocca scese sulla sua pancia perfetta, mi soffermai sull'ombelico, quindi proseguii verso la sua fichetta calda, lei si spostò e ci trovammo in un 69 favoloso, sentivo la sua lingua leccare, succhiare era una cosa mai provata, io la imitai, gemevamo godendo come matte, dopo diversi orgasmi, mi fece mettere le gambe sulle sue spalle poi cominciò a mettermi due dita in fica, era meraviglioso, poi ne aggiuse una terza, mi faceva andare di fuori, poi furono quattro poi, lentamente sentii che entrava la sua manina calda, mi stava scopando con la mano, poi seppi che si chiamava fisting, arrivò ad infilare la mano fino al polso e cominciò a scoparmi, mi fece impazzire dal piacere, arrivai a squirtare.

Dopo questo ci addormentammo una abbracciata all'altra-

La mattina dopo Guido entrò in camera con un vassoio della colazione per noi due, lo lasciò e se ne andò di là, facemmo colazione baciandoci ed accarezzandoci, poi facemmo la doccia insieme, lei cominciò a lavarmi la schiena e la sua mano cercava la mia fica, ma le dita andavano anche sul buchetto posteriore, poi, con le mani prese tra le dita i miei capezzoli e li strizzava bene bene, all'inizio pensai che era impazzita, poi cominciai a godere mi sentivo la sua puttana, si rivestì, io misi una mini chiara perizoma in tinta, camicetta di lino senza reggiseno ed uscimmo, presi la range e ci recammo in un cento estetico; Carmela mi guardava, le dissi di lasciarmi fare; arrivate ci facemmo fare una pulizia inguinale, poi levare tututti gli inestetismi dei piedi e mettere lo smalto, lo stesso con le mani, erano quasi le 12, le dissi ora andiamo a pranzo, un bellissimo ristorantino sulla costiera, ci comportammo come due innamorate, mano nella mano, piedi che toccavano; dopo il pranzo andammo in un paio di boutique per acquistare abbigliamento: lei tentò di protestare, ma le dissi che se mi voleva bene doveva fare come volevo io, lei accondiscese, avevo saputo che mi voleva bene, cosa reciproca.

Mentre andavamo in boutique, mi disse questa sera si va in un localino di sole donne, ti va bene? Le risposi, certo Amore, mi guardò a bocca aperta, la presi per mano ed entrammo nel negozio, vidi subito un abito che mi piaceva, molto corto, bianco con spalline che coprivano appena i capezzoli, lei lo prese come me, la proprietaria mi disse che la mia amica aveva i miei stessi gusti, la guardai e le risposi che non era la mia amica, ma la mia compagna, la baciai e ce ne andammo; il prossimo negozio era di scarpe, optammo per dei sandali alla schiava con tacchi da 12, poi l'accompagnai a casa, si scusò se non mi faceva salire ma era tutto in disordine, ci baciammo e gli dissi che alle 21 sarei stataa sotto casa.

Tornando in hotel mi fermai in oreficeria ed acquistai un anello di fidanzamento, mi aveva presa-



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Victor972 Invia un messaggio
Postato in data: 16/11/2020 17:51:48
Giudizio personale:
un pò frettoloso, ma ugualmente eccitante... delizia la mia indole feticista


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