i racconti erotici di desiderya |
Brezza marina |
Quella che ti sa regalare la brezza marina è una piacevole sensazione e quel giorno di un assolato agosto leggera soffiava dal mare verso la spiaggia. Sembrava un giorno come tanti, sole, mare, relax, insomma, tutto come sempre. Percorso il sentiero che precedeva il paradiso, mi accorsi che, nonostante fosse ancora mattino presto, c'era già un bel pò di gente; il mare era fantastico così come il sole, intento a baciare quei corpi vestiti solamente dei loro colori mentre quella leggerissima brezza dolcemente li accarezzava. Liberatomi finalmente del costume mi sdraiai, ci misi poco a chiudere gli occhi, la notte a lavoro e il viaggio mi avevano un pò frastornato. Ma purtroppo la quiete durò poco, una voce interruppe bruscamente il mio sonno.. sentii chiamarmi una, due, tre volte, mi voltai e la sagoma di Simone, un amico di vecchia data, mi si parò davanti.. Simo, più a destra, ecco, bravo. così va bene.. aprire gli occhi e accecarmi non sarebbe stato proprio il massimo. Ci salutiamo e si comincia a parlare del più e del meno. Nel frattempo, però, avevo bisogno di mettermi gli occhiali da sole.. troppo chiari i miei occhi per resistere ai suoi raggi.. quel sole che, col passare del tempo, si faceva sempre più intenso.. il caldo cominciava a farsi strada e con esso anche la temperatura della spiaggia, lievitata da qualche lei di coppia veramente interessante a cui lanciavo, di tanto in tanto, qualche occhiatina nei momenti in cui Simone era intento a fare altro, come lanciare qualche pietra in mare oppure rovistare nel suo marsupio alla nevrotica ricerca di qualche mini accendino che tanto amava collezionare. Mi ripeteva spesso, se scopassi tanto quanto fumo sarei l'uomo più felice di questo mondo. Ci salutammo promettendoci che una sera saremmo andati a bere qualcosa insieme; lo seguii con lo sguardo mentre andava via, mi accorsi che non era solo, con lui c'erano altre 2 persone che non conoscevo e, nonostante il suo invito ad unirmi a loro, preferii restarmene da solo, quel giorno mi andava così. Intanto, si era fatta già metà mattinata e un bel bagno era quello di cui avevo bisogno, anche per svegliarmi un po'.. l'acqua era bellissima e cristallina, un tuffo e di ritorno in spiaggia a lasciarmi asciugare dal sole; così pensavo io ma il movimento, a mio dire sospetto di una coppia, che avevo già notato appena arrivato in spiaggia, stravolse i miei piani. Niente da dire, gran bel stravolgimento; li seguo con la coda dell'occhio e vedo che s'incamminano verso la scogliera.. lui al collo portava una macchina fotografica, lei aveva addosso solamente un pareo che portava con eleganza, nonostante ai suoi piedi non ci fossero nè scarpe nè tacchi vertiginosi ma solamente un normale paio d'infradito. Aspetto qualche attimo, il tempo di saperli già dall'altra parte della scogliera e m'incammino anch'io verso quei grandi massi.. arrivato fino in fondo oltrepasso una grande siepe, mi arresto all'improvviso e mi ci nascondo dietro.. faccio per scorgermi quanto basta ed eccomi li, nel bel mezzo di un book fotografico, dove lei giocava col pareo, in pose sensuali ed ammiccanti, mentre il suo uomo era intento a non perdersi un solo attimo di quei momenti. Toh, eccolo lì, spettatore fortunato di un film che da sempre mi ero immaginato.. quel giorno, quella mattina di un ferragosto ormai alle porte, si stava avverando un mio sogno. Toccai la siepe, chiusi e riaprii gli occhi e realizzai che ero proprio io e, soprattutto, che mi trovavo a vivere quell'esperienza che tante volte mi ero immaginato nella mia testa. Qualche altro scatto e poi via verso quella galleria abbandonata.. appena un cenno istintivo di saluto e l'emozione che dentro di me sentivo farsi sempre più forte. Abbracciati e sorridenti, mano nella mano, s'incamminano verso l'uscita della galleria mentre io li seguo a debita distanza.. ma non vanno via, chissa', forse la voglia di qualche altro scatto, pensai, avrà preso, nel frattempo, il sopravvento; ed eccola li, a mostrare tutta la sua grazia e tutta la sua femminilità al marito fotografo e a me, spettatore fortunato. Di spalle e con le mani appoggiate alla ringhiera la sua bellezza volteggiava nell'aria, quel suo profumo e il suo visino da birbante mi avevano stregato.. l'emozione provata dalla siepe si era fatta più grande e sentivo crescermi dentro l'adrenalina.. un balbettante mio "posso avvicinarmi?", quindi un cenno con la testa di lei ed eccomi li, al suo fianco. Devo ammettere che da vicino era ancora più bella, con quel suo seno favoloso e quella sua pelle finemente abbronzata.. le diedi un bacio sotto l'orecchio e il suo profumo continuava a farmi impazzire; dolcemente le accarezzai il seno fino a baciarlo, mentre notavo che suo marito per un attimo si era arrestato, ben felice di contemplare la sua meravigliosa donna. E che donna.. afferrò il mio membro e si chinò mettendosi in posa, non poteva mancare uno scatto del genere.. felice il suo lui e felicissimo io.. uno, due e poi ancora un altro.. "brava così, non muoverti.. ferma così.. bravissima"; poi fui io ad inginocchiarmi verso il suo piacere mentre le sue mani afferravano i miei capelli.. "ancora un altro scatto, ferma così".. Si voltò, regalandomi il suo culo; ero eccitatissimo, il mio membro era sempre più duro.. le toccai le sue fantastiche natiche fino ad aprirgliele per poi avvicinarci prima la bocca e poi la lingua.. aveva un buon odore, si chinò leggermente appoggiandosi al cancello. Ti piace? Da morire le risposi.. continuai a leccarglielo, i suoi gemiti di piacere mi mandavano fuori di testa. All'improvviso mi fermo', adesso tocca a me! E la vidi lentamente avvicinarsi al mio piacere.. che bocca favolosa che aveva, cominciò a prenderselo in bocca, ci sapeva fare, eccome se ci sapeva fare, prima con le mani e poi senza continuava nel suo gioco, mentre ero io adesso ad accarezzare i suoi capelli biondi. Ogni tanto mi guardava con quei suoi occhi belli e blu, quando invece li richiudeva potevo ammirarne il suo viso intento a spompinarmi con passione ed energia alternate a qualche momento di dolcezza. Di tanto in tanto sentivo una voce che mi ricordava di non essere soli io e lei in quel momento; era il suo uomo che molto eccitato ci guardava estasiato. Intanto il mio piacere saliva sempre di più.. daiii che vengo.. sì mi disse, lo voglio tutto in bocca; non finì di pronunciare quelle poche parole che copiosamente le inondai la sua bellissima ed accogliente bocca. Speravo che fossero attimi senza fine quelli che stavo vivendo ma alla vista del pareo che aveva, nel frattempo, raccolto da terra, mi accorsi che il mio viaggio stava volgendo al termine.. "ci sono i bimbi in spiaggia ad aspettarci".. in quel momento, lo ammetto, ho maledetto l'apertura della scuola a settembre, anticiparla ai primi di agosto, no eh?! Ci fu un saluto e uno scambio di sorrisi; rimasi lì, fermo per un pò, mentre uno stridente frinire delle cicale accompagnava i miei pensieri che andavano ad infrangersi nella bellezza di quella piacevole brezza marina.
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