i racconti erotici di desiderya

Borgata abbandonata vissuta da lei

Autore: Cioccolatopiccante
Giudizio:
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Commenti: 1
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Arrivati al rifugio sento subito un impeto di catapultarmi fuori: di camminare tra gli alberi e la neve. Di abbandonare lo stress della città e di ritrovare un più intimo contatto con la natura.

Soprattutto di stare al tuo fianco, uomo dei boschi, così mi viene da chiamarti.



“Forse per via di una camicia a quadrettoni e del luogo che ci accoglie.”



Arrivati alla borgata, quale crediamo essere la meta, mi sorprendi con il tuo fugace bacio.



“Forse il più bel bacio appassionato che tu mi abbia mai dato.”



Mi avventuro tra le case diroccate, sperando di essere travolta di passione, di essere messa al muro. Ma ti sei fermato a quel bacio. Peccato!



Ora non ho voglia di prendere iniziative. Desidero sia tu a farti avanti.

Folli pensieri mi assalgono.



“Non posso resistere di arrivare al rifugio, la strada è ancora troppo lunga.”



Il luogo mi ispira passioni misteriose. Compare l'idea di essere sorpresi da abitanti di altre borgate con il binocolo puntato,da residenti della stessa borgata o da qualche animale di passaggio.



“Tutto questo mi eccita moltissimo.”



A questo punto il desiderio di una nuova folle avventura erotica prevale sul viaggio alla scoperta di nuovi luoghi.

Varco la porta di una casa, la curiosità mi fa pensare a quello che è successo quando un incendio ha fermato il tempo. Raccolgo una vecchia chiave. Un souvenir di quella giornata.

Vedo che vuoi uscire, ansioso di trovare il posto adatto per una nuova avventura. Allora ti guido lontano dalla strada asfaltata, che ci porterebbe ad un altra borgata, verso un prato alle pendici degli alberi.

Esploro la zona. Sarebbe perfetta se fosse un po' più nascosta.

Bastano pochi minuti sdraiato sul prato e ti addormenti.



“Non mi voglio arrabbiare. Ma dove è finito quel gioco di sguardi e di intesa? “



Non posso guardarti riposare. Altrimenti ti salterei addosso.



“Cerco di farti riprendere dalla stanchezza che hai accumulato.”



Allora vado in giro esplorando la zone.

Gli scarponi sono fradici. Ho camminato a lungo e i pensieri più strani mi son venuti alla mente.



“Ma voglio che sia tu a catturarmi nella trappola del sesso.”



Non resiste, al mio ritorno continui a dormire.

Da bambina impertinente inizio a farti i dispetti: ti mordo le orecchie, le labbra e ti salto addosso con tutto il mio peso.



“La lotta è sempre un buon motivo per finire a fare l'amore.”



Mi assicuro del tuo risveglio solo quando mi porti a fianco al larice e inizi a baciarmi.

Mi sento nuda agli sguardi. Questa volta non mieccitano più. Ma come per magia dalla valle si sta alzando la nebbia. Sembra che l'uomo dei boschi abbia tirato le tende dal basso verso l'alto. Una spessa tenda bianca opaca e umida.



“Niente altro è stato così puntuale.”



Lunghi baci vogliosi si accompagnano ben presto con duri colpi del tuo membro nella mia profonda, accogliente, calda e umidissima fica.

Non sento il freddo, ma soprattutto non sento dolore dei tuoi ripetuti colpi della schiena contro la dura e fessurata corteccia..



“Quando il piacere prevale sul dolore o il dolore si trasforma in piacere capisco che sono subentrata in uno stato di stordimento.

Oggi voglio essere posseduta.”



Gli chiedo di sbattermi, di non trattenersi per paura di farmi male. Si sorprende e si eccita. Questo mi eccita ancor di più e ci vuole poco che arrivi all'orgasmo.



“Lo ricorderò come molti altri.”



Il piacere è ancora intenso. Desidero che l'uomo dei boschi possa ricordare questa avventura come unica.



“No alla routine ci diciamo sempre.”



Glielo prendo in bocca, come desidera. Delicatamente e poi velocemente mi muovo, cerco di avvolgertelo per proteggerlo dal freddo.

Dopo poco lo riprende. Penso di non essere sufficientemente brava: il freddo e la posizione mi fanno muovere con difficoltà. Lo lascio fare.

Si sbatacchia il cazzo come meglio desidera, allora gli lecco le palle, così sensibili che devo fare molta attenzione.

Con le dita arrivo al suo culo,



“So che gli piace, so che gode da impazzire quando gli metto un dito nella fessura proibita.”



Ansima, mi incita a continuare, si muove freneticamente e alla fine il suo sperma mi finisce su per il naso. L'inclinazione della mia testa gli fa raggiungere subito la gola e quasi mi fa soffocare. Un grido lo riporta alla realtà.

Si pulisce e mi lascia in solitudine a cercare di riprendermi dal piccolo shoc. Guarda goduto il panorama e ripensa ad un altro fantastico e meraviglioso orgasmo.

Mi promette una lunga notte. In realtà cade addormentato dopo un ennesima discussione di lavoro giunta sul suo cellulare. Qui tra i boschi dove cerca pace, relax e sesso.

Aspetterò la prossima sorprendente e goduriosa scopata.



“Non posso permettermi di avere risentimenti negativi verso l'uomo dei boschi che mi aiutato a tirar fuori tutte le fantasie che avevo deposto con cura e parsimonia nel baule dell'eros.”


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Advanced_Nikita Invia un messaggio
Postato in data: 18/05/2010 09:31:38
Giudizio personale:
\"Fessura proibita\".... no comment


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