i racconti erotici di desiderya

Attilio & priscilla part.2

Autore: Romeodp
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Sessualmente era come se appagati avessimo preso una pausa, non ne parlavamo, facevamo poco sesso ed in maniera sbrigativa, come se dopo quella sera avessimo timore di andare oltre, come avessimo visto il punto di non ritorno che avrebbe potuto cambiare la nostra vita per sempre.
Io non riuscivo a togliermi dalla mente quella inculata spettacolare, con Priscilla che godeva come la una porca e nell’immaginario la vedevo mentre la penetravo a pecorina con lei che si godeva il cazzone di Tony in bocca. Un’immagine che mi dava sensazioni fortemente contrastanti, libidine/gelosia.
Quello che mi spaventava non era l’aspetto sessuale, ma il timore che la cosa potesse sfuggirmi di mano rischiando così di perdere mia moglie. Non avrei mai potuto accettare di perderla per la mia stupida voglia di trasgredire, lei si era rilevata molto più disinibita di quanto avrei potuto immaginare ed il suo modo di godere, in quei momenti, diveniva per me un propellente della libido.
Questi erano i miei tormenti, ma i suoi?
Forse il dubbio se raccontarmi la verità o meno sulla sua falsa amica….? Il desiderio di ripetere certe esperienze senza di me?
Una sera appena a letto Priscilla prese l’iniziativa “sai..? ho sentito la mia amica, è logorata dal desiderio di ripetere quelle esperienze, dice che non riesce a togliersi dalla mente l’intensità degli orgasmi avuti sentendosi al centro dell’attenzione, essere leccata e presa in più modi ed avere più cazzi a disposizione. Ma sarà impazzita? Può una donna sentirsi così depravata?” chiese.
Ci siamo, pensai, cosa si sta inventando ora? Usa la sua amica per dare sfogo alle sue fantasie o vuole testare quanto anch’io sia depravato? “Ma…” risposi “forse una donna se non ha inibizioni morali può essere portata a fantasticare rapporti multipli. Del resto il sesso di coppia è una regola morale che ci siamo dati per etica e religione, posso capire che una volta superato il confine, i limiti che ci imponiamo possano essere frantumati dalla lussuria, ma, a questo punto consiglia alla tua amica di andare in terapia, altrimenti potrebbe perdere il controllo”.
“Tu dici?” ribadì “comunque lei continua a sperare che possa riaccadere, senza che il marito lo sappia, dice di non sentire sensi di colpa”.
“Problemi suoi, comunque” conclusi “Buona notte amore”.
Il mattino seguente in ufficio ripensai a quanto detto da Priscilla ed a mente lucida tutto era più chiaro, lei desiderava ripetere l’esperienza ma non aveva il coraggio di coinvolgermi, di mettermi a conoscenza di quanto realmente accaduto e di quanto da quel momento si sentisse intimamente maiala.
Ok, pensai, ora la sistemo io.
Preparai una nuova falsa partenza e per ulteriore conferma delle sue aspettative, la invitai a seguirmi, per poter fare shopping nel pomeriggio in Via Montenapoleone e farmi compagnia la sera.
Lei, ovviamente declinò l’invito, adducendo di non sentirsi molto in forma per un viaggio così breve.
Il piano ora era di toglierli la sete con il prosciutto, quattro uomini oltre me e Nicole avrebbero fatto parte del commando.
Già dalla mattina della farsa partenza sentivo la libido montare e la fantasia galoppare. Sarei stato regista della più grande opera pornografica, con interprete principale la porcona di mia moglie. Si, con la telecamera avrei ripreso tutto, volevo documentare quanto Priscilla sarebbe stata maiala.
Questa volta aspettammo fino alle ore 24:30, per essere certi di trovarla addormentata, dato che probabilmente sperava nella visita.
Quando entrai la trovai profondamente addormentata, allora come concordato, Nicole usando la sola benda sugli occhi e sfiorando con le labbra la sua bocca la svegliò. “Ciao” disse Nicole “ ti ricordi di me?” Priscilla annuì con la testa. “Abbiamo voglia di giocare di nuovo con te, se vuoi questa volta ti lasciamo libere le mani per partecipare attivamente, ma devi promettere che non toglierai la benda dagli occhi, se invece non vuoi giocare possiamo accontentarti, andiamo via e tutto finisce qui. Cosa ne dici?”
Priscilla per un momento (che sembrava interminabile) rimase in silenzio, poi quasi stesse facendoci un favore disse “ok visto che vi siete scomodati… accetto, ma vi prego non fatemi del male” e sfoggiò un sorriso che era tutto un programma.
Con un gesto tolse il lenzuolo che la copriva e, sorpresa, era già nuda e completamente rasata.
Era certa che avrebbe ricevuto questa visita od era soltanto una sua grande speranza?
Perché depilarsi poi? Non lo aveva mai fatto.
Probabilmente nell’ipotesi che sarebbe accaduto si era preparata al meglio, sul piano estetico ed igienico.
Era evidente quindi che bramava spingersi oltre ed io a questo punto ero curioso ed eccitato nel voler scoprire quale sarebbe stato il suo limite.
La cosa che appariva certa, era il suo alibi mentale, la costrizione ed il fatto di non conoscere i suoi “stupratori” oltre, ovviamente, al fatto che io non sarei mai potuto venirne a conoscenza annullava i sui freni inibitori.
Feci cenno a Nicole di iniziare, mentre io mi accingevo a disporre la telecamera sul cavalletto.
Nicole rapidamente denudatasi si sdraiò delicatamente sul corpo di Priscilla, avvolgendola completamente e pressando con il seno contro il suo in un abbraccio voluttuoso seguito da un intensissimo bacio con la lingua.
Priscilla, prima sorpresa, ricambiava con pari passione se non maggiore.
Due donne nude, avvinghiate con le lingue intrecciate in un vortice di passione lesbo, era l’immagine migliore per scatenare il delirio.
I quattro ragazzi si erano già denudati con le aste tese pronti a portare il loro contributo di lussuria.
Nicole esperta e molto coinvolta, come da copione, si girò in posizione 69 su Priscilla e leccando la sua clitoride, prese con le mani da sotto le natiche le grandi labbra massaggiandole ed aprendole lentamente spalancando la sua fessura all’imminente penetrazione di uno di quei pali che ormai si avvicinavano minacciosi. Priscilla come fosse un’apprendista, riproponeva su Nicole gli stessi movimenti.
Le due vulve si dischiudevano sotto la pressione delle dita, aprendosi come dei boccioli sotto i raggi del sole, mostrando il diaframma vaginale pulsante e pregno di umori, in attesa famelica del manglio di carne infuocato entrare prepotente nel profondo delle loro intimità.
Con la telecamera stavo riprendendo tutto con primi piani da sballo.
Il mio cazzo era teso all’inverosimile.
A quel punto Tony prese l’iniziativa portando in prossimità della bocca di Nicole il suo arnese che ben lubrificato dalla saliva fu indirizzato subito nella fessura tra le grandi labbra di Priscilla. Dall’altro lato accadeva la stessa cosa con l’asta tesa di uno degli altri ospiti nella vulva di Nicole.
I due ragazzi presero a pomparle lentamente, penetrandole per tutta la lunghezza delle loro aste e suscitando vibrazioni di piacere in entrambe ad ogni spinta.
Le due continuavano a leccarsi a vicenda in un crescendo di piacere incontrollato.
Come da istruzioni feci cenno ai ragazzi di iniziare il carosello. Dovevano occuparsi alternativamente due delle loro vagine e due dei loro ani.
Cominciarono cosi dopo aver lubrificato per bene le loro aste ad incularle ed a scoparle alla pecorina senza soluzione di continuità, scambiandosi di posto a rotazione ogni dieci affondi nelle loro carni. Ciò come previsto dava respiro ai ragazzi che avevano delle pause tra una penetrazione e l’altra e nel contempo non davano tregua a Priscilla e Nicole che venivano sbattute con continuità da una girandola di cazzi davanti e di dietro. Tutto ciò le portò in breve all’apice del piacere. Dopo il primo orgasmo che prese entrambe quasi contestualmente feci cenno a Nicole di lasciare il campo soltanto a Priscilla e prendere il mio posto alla telecamera. Priscilla ancora scossa dalle vibrazioni di piacere, fu sollevata di peso e calata sull’asta di Tony, piegata in avanti sul suo corpo con le natiche al cielo, libera di sbattersi l’ enorme membro dentro il suo ventre.
Il cazzo mi tirava ormai da farmi male, ma non volevo ancora partecipare, volevo essere l’ultimo a godere del corpo di mia moglie.
Priscilla prese a far scorrere su e giù l’asta di Tony nella sua fica, con sempre maggiore profondità e velocità, più si sbatteva più perdeva il controllo ed il senso di cosa stesse dicendo.
“Dio, che bello, che cazzone, cosi, cosi, tutto…tutto dentro, siii che bello, è enorme, non venire, non venire, dai siii, anche dietro, uno nel culo, ne voglio uno anche nel culo” quasi supplicava.
Io stavo per venire senza neanche averla ancora toccata. Accennai con la testa ai ragazzi di dare seguito alla richiesta ed il più lesto si piazzò immediatamente tra le sue natiche. Priscilla era talmente infoiata, bagnata ed aperta che assorbì il secondo cazzo come fosse precipitato in una voragine. Il suo ano era rimasto lubrificato, dilatato e pulsante per il prolungato trattamento precedente, la sua vagina gonfia di piacere e piena di umori.
Lei si era ormai letteralmente piantata l’uccello di Tony, fino giù alle palle ed immobile si godeva il maltrattamento riservato al suo ano dai colpi inferti dall’ariete di turno con continui sussulti di piacere.
Il primo dei ragazzi in breve sborrò il suo piacere nel suo orifizio e rapidamente fece spazio al secondo. Priscilla era ormai prossima al delirio, ormai il suono che usciva dalle sue labbra era soltanto “si..sii…si..si” ogni colpo che riceveva era un “siii..”.
Questo ampliava la libido di chi la stava montando. Rapidamente uno dopo l’altro versarono il proprio seme nell’intestino di mia moglie con Tony, ancora armato, ben piantato ed immobile nella sua vulva. Mi avvicinai col membro teso pronto ad esplodere. Dal suo ano colava verso la vagina lo sperma ricevuto dai ragazzi a cui si aggiungevano gli umori delle sue ripetute venute e parte del lubrificante usato nel suo di dietro.
Era meravigliosamente invitante, poggiai la cappella sull’asta di Tony, all’ingresso della vagina ed iniziai a premere lentamente.
Vedevo il mo cazzo farsi spazio tra le pareti vaginali ed il cazzo di Tony, lo sentivo scivolare dentro nonostante l’ingombrante presenza dell’altro. Era una sensazione del tutto nuova ed eccitante. Stavo scopando mia moglie a due cazzi e lei sembrava non aspettasse altro. Si irrigidì, si alzò sulle braccia per fare pressione verso i due cazzi ed inizio a gemere ed a rantolare dal piacere. “scopatemi, spaccatemi la fica, più forte, dai, ancora, Dio mi uccidete, Dio non resisto, haaa, Bast..a, Bastaaa” Venimmo in una esplosione di orgasmi all’unisono, Priscilla schizzò fuori dall’ abbraccio carnale e presa da vibrazioni di piacere si accasciò su un fianco del letto. “Credo sia svenuta” apostrofò Nicole. “Ok dissi, approfittiamo per andarcene, credo che non dimenticherà facilmente questa esperienza”.
Rapidamente ci ricomponemmo ed uscimmo di casa.
Arrivato in macchina mi raggiunse un messaggio al telefonino, era Priscilla : Amore mio infinito, già mi manchi moltissimo, è stato travolgente ed immensamente meraviglioso, ora però torna da me, voglio dormire abbracciata a te. Ps: la prossima volta mi fai togliere la anche la benda sugli occhi?....


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