i racconti erotici di desiderya

Attilio & priscilla part.1

Autore: Romeodp
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Che palle…., dovevo fare qualcosa, non era possibile. La nostra storia stava lentamente andando alla deriva.
L’amore se non alimentato da una buona intesa sessuale è destinato lentamente ad esaurirsi.
Io l’amavo ancora, ma la crescita comune, sul piano sessuale, non solo non c’era stata ma si era invertita nelle aspettative.
Lei, Priscilla, era come si sentisse appagata, svolgeva il suo compitino sessuale quando proprio non poteva evitarlo e si metteva tranquilla fino al successivo “obbligo matrimoniale” .
Le sue prestazioni erano ormai ridotte al rapporto vaginale “missionario”. Altre posizioni erano poco gradite.
Di tanto in tanto qualche fellatio forse per evitare altre mie richieste.
Non era così all’inizio, c’era passione, anche lei prendeva iniziative, non sconvolgenti ma comunque azioni che partivano da lei e tutto faceva pensare ad una possibile crescita di libido e di esperienze di coppia.
Pian piano invece, vedevo sempre più limitare le sue iniziative e frenare le mie.
Se provavo a toccare il tasto pornografia mi faceva sentire un povero guardone depravato, se accennavo al possibile ausilio di giocattoli sessuali mi dava del matto come fossi un pervertito incallito, rapporti anali esclusi categoricamente. Tutto condito, per farmi sentire al massimo della colpa, dalla solita frase “ ma cosa ti prende? sei insoddisfatto? Non ti basto più? Non ti piace più fare sesso con me?”.
Eppure sentivo che anche in lei c’era la porca che ogni uomo desidera avere per compagna, ma la porca era maledettamente repressa, dalla pigrizia fisica, dalla morale bigotta e dalla timidezza di fondo di esprimersi liberamente e compiutamente.
Le parole non sarebbero state più sufficienti, dovevo trovare un crack, qualcosa che rompesse definitivamente questo andazzo, tutto tranne una lenta agonia sentimentale e sessuale.
Presi così l’iniziativa e decisi di mettere in pratica quello che più volte avevo fantasticato.
“Amore domani dovrò andare a Milano e se concludo la transazione dovrò trattenermi almeno un altro giorno per organizzare le cose”. Dissi mentre mi radevo la barba.
“ Preparami la solita 24h, parto alle 11 da Fiumicino”.
“ Perché non vai in treno, mi sentirei più tranquilla” rispose.
“Amore sai che mi annoio in treno e poi è più rapido il rientro” ribadii.
Il piano era partito, ora dovevo trovare ciò che mi occorreva e non avere incertezze.
Il cloroformio, una escort con compagno e tutto il necessario reperito via internet…… tutto era organizzato, non restava che aspettare il giorno dopo.
La mattina salutai come tutto fosse normale ed ovviamente invece che a Fiumicino mi recai nel mio ufficio per sistemare alcune pratiche in attesa dell’arrivo della sera.
Priscilla regolarmente intorno alle 22,30 andava a dormire, perché lei ha sempre sostenuto di avere bisogno di otto/nove ore di sonno.
Alle 23,00 con i miei complici (a pagamento):
- lei Nicole, notevole, avrebbe potuto essere una top model se solo avesse saputo gestirsi meglio
- lui, Tony (nome d’arte), ovviamente palestrato (giusto per la situazione) fisico perfetto e cervello assente.
Avevo istruito entrambi, in qualunque momento io avessi dato il segnale avrebbero dovuto interrompere quello che stavamo facendo e dileguarsi rapidamente.
Volevo testare gradualmente le reazioni di Priscilla per evitare danni irreparabili.
Sarei entrato io cautamente in casa e se l’avessi trovata sveglia avrei finto che l’ arrivo anticipato fosse una mia sorpresa e per quella sera sarebbe finita così.
Loro sarebbero stati pagati ugualmente ed avremmo rinviato ad altro momento quanto organizzato.
Girai le chiavi nella toppa lentamente e solo in quell’attimo realizzai quello che stavo facendo, un momento di panico, una malcelata speranza di trovarla sveglia in contrasto al desiderio perverso di trovarla addormentata. Capivo che sarebbe stata la notte di non ritorno, in un verso o nell’altro. Non avrei avuto il coraggio di ripetere il tentativo, il cuore in gola, ora o mai più, mi dissi e varcai la soglia.
Silenzio assoluto, come previsto Priscilla era già nelle braccia di Morfeo. Mi avvicinai al letto e con del cotone imbevuto di cloroformio mi assicurai che il suo sonno prendesse il totale sopravvento. Ciò fatto segnalai a Nicole e Tony di raggiungermi.
Insieme spogliammo completamente Priscilla, operazione questa che già mi stava eccitando, vederla nuda ed impotente sotto gli occhi di estranei ed in balia delle mie trame mi aveva fatto superare le perplessità. Vedevo gli sguardi dei due complici, scorrere dalla cima dei capelli all’alluce dei piedi della bella addormentata, compiaciuti ed ammirati. Anche loro pregustavano quello che da lì a poco sarebbe avvenuto.
Con delle manette (parte del corredo di acquisti via internet, ricevuti, ovviamente, in ufficio) fissammo i polsi alla spalliera del letto con le braccia aperte in posizione crocefisso. Alle caviglie due sciarpe di seta legate ai lati opposti della rete del letto in modo di tenerla ben aperta ma con lunghezza tale da permettergli movimenti in senso verticale.
Dio quanto era bella, tutta nuda con il pelo ben curato a fare da cornice alle labbra rosa appena dischiuse.
Il mio arnese era in fase crescente e la salivazione in aumento, così come la respirazione. Anche Nicole e Tony sembravano particolarmente interessati ad avviare i giochi, erano anche loro evidentemente eccitati, nonostante il loro fosse un lavoro.
La bellezza di Priscilla doveva aver amplificato le aspettative ed il loro coinvolgimento.
A quel punto le aggiungemmo una benda sugli occhi ed una sulla bocca e ci spogliammo completamente nudi anche noi.
Non potei trattenere un’esclamazione di apprezzamento per Nicole, letteralmente spettacolare, con un seno perfetto, due natiche da urlo ed un viso fiabesco, così come notai che Tony non aveva soltanto i muscoli ipertrofici, ma in particolare, oltre la dimensione complessiva del pene un glande decisamente rilevante.
Ora era tutto pronto, stava a Nicole iniziare come da istruzioni, con un batuffolo impregnato di aceto stimolò il risveglio di Priscilla, che dopo qualche secondo di torpore realizzò di trovarsi nelle condizioni in cui era.
Nuda, legata ed in balia di sconosciuti.
Iniziò a dimenarsi e tentare di urlare, senza ovviamente riuscire ad emettere poco più che dei gemiti. A quel punto la voce femminile di Nicole, ferma ma rassicurante “Stai calma, calma, non vogliamo farti del male, calmati o peggiori la situazione. Ascoltami bene, non abbiamo trovato contanti o preziosi in casa e ci dispiacerebbe andare via con un nulla di fatto, perciò abbiamo deciso di divertirci un po’, se non urli ti togliamo la benda dalla bocca e ti diverti anche tu, altrimenti al primo urlo saranno guai. Hai capito quello che ti ho detto?
“ Priscilla annuì con la testa, la respirazione a duemila, probabilmente terrorizzata. “non urlerai vero?” continuò Nicole. Priscilla scosse la testa in segno di conferma. Tony le tolse il bavaglio e subito Priscilla implorò “non fatemi del male, vi prego, mio marito vi darà tutto ciò che vorrete” la mano di Nicole si posò delicatamente sulla sua bocca e gli sussurrò “quello che vogliamo ora è qui, rilassati” e sostituì la mano con le sue labbra in un bacio saffico tenero e non invasivo.
Priscilla rimase con le labbra serrate ma chiaramente sorpresa dalla delicatezza di quel bacio, il suo affanno respiratorio andava normalizzandosi.
Fu in quel momento che contestualmente io e Tony prendemmo possesso dei suoi capezzoli, leccandoli e ciucciandoli con dolcezza.
“Ma cosa state facen…” Priscilla fu di nuovo interrotta dalle labbra di Nicole sulle sue.
Noi continuavamo a leccare i suoi capezzoli e Nicole voluttuosamente penetrava con la sua lingua nella bocca di Priscilla che, dopo un accennato tentativo di scostarsi si abbandonò a quell’invasione calda ed umida. Subito dopo Nicole si tolse e sostituì la lingua con un suo capezzolo tra le labbra di Priscilla.
Il respiro di mia moglie dopo aver preso regolarità di ritmo, cominciava di nuovo ad aumentare velocità. Questa volta però non era paura, cominciava ad uscire qualche gemito di piacere.
“Ora basta, vi prego lasciatemi, non, non…” tentava ancora di difendere il suo onore, proprio in quel momento Nicole si spostò di nuovo per affondare il suo volto tra le sue gambe ed in luogo del capezzolo, Tony, accostò il suo arnese teso alle labbra di Priscilla. Cominciò a strofinare l’asta con leggere pressioni del glande ad entrarle in bocca, lei teneva le labbra serrate, come rifiuto a voler continuare quel gioco che fino ad un momento prima poteva sembrare di sole donne che le permetteva di sentirsi rassicurata dal rischio di essere violata e stuprata selvaggiamente.
Quell’improvviso strumento sulle labbra aveva dato contorni diversi a tutta la vicenda.
Capito il messaggio Tony si ritrasse e lasciò Nicole sola a slinguare la clitoride di Priscilla, cosa che sembrava gradire e rilassare nuovamente, visto come accompagnava con il bacino la pressione della lingua.
Forse aveva realizzato che non ci sarebbe stata alcuna violenza ma soltanto ciò che lei avrebbe assecondato.
Presi allora l’iniziativa e mi posizionai in ginocchio tra le gambe di mia moglie, iniziando a strofinare la cappella tra le sue grandi labbra, senza penetrarla e lasciando lo spazio a Nicole per continuare con la lingua a leccare il suo bottoccino.
La cosa generò probabilmente la resa della resistenza. L’eccitazione di Priscilla aumentava a vista d’occhio, sia per i movimenti del suo bacino a pressare verso il mio membro che per i suoi gemiti di apprezzamento.
Feci cenno a Tony di riproporre il suo cazzo sulle sue labbra e fu spettacolare vedere come lo accolse, con la lingua prima, come a testarne i contorni ed il sapore e dischiudendo le labbra poi lasciandolo scivolare come un cono gelato, fino ad accoglierne tutto il glande nella bocca. Contatto, questo tra le labbra, che impennò la libido di Priscilla, forse per le dimensioni di quel corpo carnoso che le occupava tutta la bocca, forse per la contestualità della lingua di Nicole e del mio cazzo tra le sue gambe, mai avevo visto quella quantità di umori che colavano dalla sua vagina.
Ormai aveva abbattuto i timori e le paure ed evidentemente voleva sfruttare al meglio la situazione, senza sensi di colpa, perché impotente ed impossibilitata a sottrarsi a quanto stava accadendo.
Aveva preso a gemere con maggiore intensità ed a pressare il bacino per essere penetrata. Ingoiava famelica e con evidente passione quel mostro turgido che aveva preso ad andarle su e giù fino in gola.
Io ero già pronto per esplodere, tutta quella situazione mi aveva fatto salire la libido al massimo e la sensibilità del mio cazzo era fuori controllo.
Vista la lubrificazione naturale che colava dalla sua natura verso l’ano, pensai di provare quello che desideravo dal primo giorno che la conobbi e che mai mi aveva concesso.
Puntellai il glande sul roseo pertugio anale con lievissima pressione, senza spingere con forza, sentivo il diaframma ben chiuso senza segni di cedimento.
Non volevo causarle dolore, cominciai così a pressare lievemente con movimenti rotatori della cappella come a cercare maggiore spazio prima di affondare. Nel frattempo Tony continuava a scoparla in bocca con ritmo costante e Nicole a leccare la sua clitoride. Per mia meraviglia Priscilla non tentava di ritrarsi ma era lì abbandonata e concentrata su quel tentativo di intrusione. Sensazione per lei veramente sconosciuta. Sentivo il suo ano pulsare come in prossimità di un orgasmo e sorpresa delle sorprese stavo entrando in quel buchetto da me sempre desiderato.
La cappella, millimetro dopo millimetro, era ormai dentro la morsa del suo ano ed io non riuscendo più a trattenere l’orgasmo, uscii fuori di scatto per sborrare sulla faccia di Nicole e sulla natura di Priscilla che continuava ad essere leccata con insistenza.
Vista la mia eiaculazione Tony si tolse dalla sua bocca e repentinamente si posizionò tra le gambe di Priscilla scostando anche Nicole. Puntò l’arnese ed affondò implacabile nella sua vulva, Priscilla emise una specie di rantolo vidi vibrare il suo ventre da scosse di piacere e capii che finalmente stavo vedendo in mia moglie la maiala che desideravo, porca e lasciva capace di godere liberamente dei piaceri della carne.
Non volendo che finisse rapidamente il suo stato di goduria mi posi su di un suo capezzolo, ciucciandolo con passione ed invitando Nicole a prendere possesso dell’altro.
Tony continuava a sbatterla con veemenza era instancabile, la pompava senza soluzione di continuità, sentivo Priscilla in stato di goduria permanente, non so quanti orgasmi abbia provato viste le continue scosse e contorsioni che produceva.
Il cazzo mi era tornato dritto, decisi allora di approfittare anche io del materiale disponibile, mi misi dietro lo splendido fondo schiena di Nicole ed entrai nel suo culo in un sol colpo, come un coltello affonda nel burro. Ora stavo inculando Nicole mentre davanti ai mie occhi Tony pompava mia moglie. Una cosa che la mia fantasia non avrebbe mai potuto farmi comprendere per intensità emotiva e fisica, una situazione perversa ed incredibilmente voluttuosa, cominciai a pompare il culo di Nicole con sempre più forza, su e giù per tutta l’asta fino a battere con forza la pancia sulle sue natiche. Tony come se fosse una sorta di sfida prese a malmenare selvaggiamente con la sua mazza la vagina di mia moglie.
Era ormai un delirio di godimenti, Nicole masturbandosi mentre le sbattevo con sempre più violenza il culo fu la prima ad arrivare implorandomi di sfondarla, di non smettere mai. Ciò portò Priscilla ad unirsi al delirio urlando si anch’io, anch’io, si sfondami, spacchami la fica, godo, godooo…. Le due donne erano in totale delirio.
Nicole sembrava impazzita, continuava a spingere le sue natiche sulla mia pancia ed a roteare il bacino nel tentativo di farne entrare di più, feci cenno a Tony di venire a sostituirmi, viste le dimensioni notevolmente maggiori delle mie.
In un attimo vidi Tony, evidentemente più esperto di me di tali situazioni, infilarsi tra le sue gambe, sotto di lei e penetrare la sua fica senza che io uscissi dal suo culo.
Priscilla era come fosse svenuta, in uno stato di appagamento che l’aveva privata di ogni volontà.
Io attore di una doppia penetrazione mai provata nella vita dentro un culo da oscar. Era veramente troppo, sentii una forte pressione alle tempie un calore pervadere il mio ventre ed a seguire un’ esplosione di sperma senza precedenti. Contestualmente, finalmente, anche Tony esplose il suo orgasmo nella vulva di Nicole che con qualche vibrazione residua si accasciò sul suo corpo in estasi.
Erano passate non meno di tre ore dall’inizio dei giochi, congedai Tony e Nicole dopo aver di nuovo addormentato Priscilla con una piccola quantità di cloroformio e ricomposi il tutto come nulla fosse successo. Le tolsi le manette la pulii dagli umori calati copiosi dalla sua passera la rivestii, facendo sparire ogni traccia di quanto avvenuto e me ne andai in ufficio a passare il resto della notte in attesa del (finto) rientro il giorno successivo.
La mattina dopo la chiamai dal telefonino per comunicarle che sarei rientrato per ora di pranzo e per testare il suo stato d’animo.
Per me la serata precedente era stata un’esperienza incredibile, non ero riuscito a dormire un minuto, le immagini, di mia moglie con quell’enorme cazzo in bocca mentre la iniziavo alla sodomia, i suoi orgasmi multipli e la doppia penetrazione a Nicole, non abbandonavano la mia mente.
Ma lei? Cosa sarebbe accaduto? Come avrebbe reagito a mente fredda? Avrei dovuto dirle la verità?
Ero in ansia, dovevo sapere al più presto le sue sensazioni.
Lo stupore fu appunto quando mi rispose senza la minima inflessione emotiva, come nulla fosse successo, anzi talmente normale che mi comunicò che non l’avrei trovata a pranzo in quanto aveva appuntamento con il parrucchiere e quindi ci saremmo visti in serata.
Se non era agitata, se addirittura aveva preso impegni dal parrucchiere, se non aveva necessità di incontrarmi, di parlarmi o semplicemente di rifugiarsi nelle mie braccia, nelle braccia della persona più vicina, fidata e sentimentalmente legata. Cosa era accaduto?
Aveva rimosso, come fosse stato solamente un sogno od era stato semplicemente un incubo da cancellare?
Ormai avrei dovuto aspettare la sera, per indagare cautamente e cercare di capire gli effetti di quanto accaduto.
La sera arrivai a casa con un po’ di preoccupazione ed appena entrato rimasi basito, mi stava venendo incontro una sconosciuta meravigliosa, bellissima “Priscilla” balbettai “co..cosa hai fatto? Co..come ti sei combinata?” Aveva i capelli lunghissimi castani con colpi di sole luminosissimi, un trucco accurato ma non pesante, un vestito a tubo aderente, abbondantemente sopra il ginocchio, smanicato con scollatura da urlo.
“Perché non ti piaccio?” rispose “ti avevo detto che sarei andata dal parrucchiere…”
“Ma, sei completamente trasformata, il taglio, il colore dei capelli, l’abbigliamento, sei stupenda!”
“Trovi? Ho fatto il colore, l’extensions ed ho rinnovato un po’ il guardaroba, niente di eccezionale.”
“Il risultato è eccellente” aggiunsi.
Oltre all’immagine anche lo sguardo sembrava diverso, più radioso, come fosse pervasa da una nuova linfa vitale, una sorta di euforia post traumatica.
Ed ora? Pensai, che tipo di reazione produrrà questa situazione? Ne debbo parlare o lasciare che sia lei ad affrontare l’argomento? Questi ed altri mille interrogativi tempestavano la mia mente.
Lei in effetti appariva molto tranquilla e serena, possibile che la notte passata non aveva lasciato traccia?
Pensai di aspettare e vedere gli sviluppi, anche se credevo che, quanto meno, avrei dovuto fare il pompiere, lo psicologo o il marito comprensivo e partecipe del trauma subito.
Misteri della psiche femminile mi dissi.
Durante la cena finalmente Priscilla affrontò l’argomento, ma in maniera del tutto inaspettata. “Attilio” esordì “posso farti una confidenza sulla quale dovrai mantenere il segreto più assoluto? Sai riguarda un’amica e non dovrai chiedermi mai chi sia, perché è una cosa molto intima e delicata.”
“Ma certo amore, sai quanto sono discreto, se pensi di poterti confidare puoi farlo in tutta tranquillità” risposi, pensando che fosse un ottimo escamotage per affrontare l’argomento.
“Di cosa si tratta di così misterioso?”
“Sai, ho incontrato questa amica che non vedevo da un po’ di tempo, sentiva il bisogno di confidarsi con una persona di fiducia per aiutarla a capire cosa fare, per un consiglio, se cercare di dimenticare o se addirittura dare continuità ad un aspetto di se che non conosceva.”
“Ok, ma se non mi spieghi di cosa stiamo parlando…” la interruppi.
“Ma certo” riprese “Vengo al punto, è stata stuprata, o meglio è stata oggetto sessuale di un trio di rapinatori, che l’unica cosa che hanno preso è stata proprio lei, infatti….” E raccontò in tutti i dettagli quello che (lei) aveva vissuto la sera precedente. Dopo la cronaca inserì le sensazioni che (l’amica) aveva provato e che mai avrebbe immaginato. Il tutto gli era piaciuto talmente che non riusciva a pensare ad altro.
Era stata alle prese con due cazzi contemporaneamente, di cui uno enorme, era stata per la prima volta penetrata analmente, anche se non compiutamente, era stata leccata, baciata e carezzata da un’altra donna, era venuta, ripetutamente, in uno stato di estasi mai percepito prima nella sua vita.
“E quindi, il suo problema?” Chiesi. “Non sa se denunciare l’accaduto, se confidarsi con il marito?”
“No, no il suo problema è che la cosa si è ripetuta la settimana successiva e la cosa gli è piaciuta ancora di più, perché si è aggiunto anche un altro uomo, lei ha ottenuto di avere le mani libere rimanendo con la sola benda sugli occhi ed ha potuto partecipare attivamente.”
“Alt” interruppi “co…cosa stai dicendo? C’è stato un seguito?”
Sapevo che ora stava inventando, ma a che scopo? Aveva completamente rotto gli argini inibitori e voleva farmi intendere qualcosa? Voleva vedere le mie reazioni a tali esperienze di vissuto? Od era semplicemente una sua speranza di sviluppo futuro?
“Ma come è possibile che questi abbiano rischiato una seconda volta uno stupro?” replicai.
“Non è stato proprio uno stupro, sembrerebbe che siano dei professionisti, non di rapine, ma una sorta di gruppo per la liberalizzazione sessuale per l’abbattimento delle inibizioni, loro non violentano, rendono partecipe la prescelta, così almeno gli hanno spiegato.”
E’ impazzita, pensai, ma cosa sta inventando?
Decisi di stare al gioco “ e, cosa è successo la seconda volta?”
“Ancora più bello, ha detto. Si e fatta penetrare da tutti di dietro stando a pecorina, mentre l’altra lei da sotto le leccava la clitoride. Non avrebbe mai creduto, ha confessato, se non l’avesse provato direttamente che l’ano potesse dare tanto piacere, ma poi è stata presa in più posizioni, anche due insieme, uno in bocca ed un altro sotto, insomma un delirio di orgasmi.”
Nel sentire mia moglie parlare palesemente di sesso (di sesso perverso) in maniera cosi coinvolta, mi aveva provocato un’erezione incontrollata.
Avevo forse ottenuto la moglie che volevo?
“Ma che tipo di consiglio ha voluto da te? “
“Mi ha chiesto se fosse il caso di parlarne con il marito, se fosse il caso di essere sincera e chiedere al marito di rivivere in qualche modo quelle emozioni insieme.”
“E tu cosa gli hai detto?” Risposi sempre più infoiato.
“La mia risposta è stata decisa: Sei Pazza? Capisco che possa esserti piaciuto come dici, ma coinvolgere tuo marito, mai, potrebbe essere l’inizio della fine del vostro rapporto. Chi ti garantisce l’aspetto sentimentale? Un conto è fare le cose sotto la copertura morale della costrizione, un altro lasciarsi andare alla lussuria. Con che coraggio guarderesti negli occhi tuo marito dopo che lo hai informato di aver goduto come una matta con altri od addirittura facendolo davanti a lui? Meglio evitare. Ho fatto bene? Il marito pensi potrebbe mai accettare…?Rimasi un attimo perplesso, non sapevo cosa rispondere ne cosa avesse realmente in mente. Voleva prima sincerarsi come un marito potesse accettare una simile avventura o in particolare come “io” avrei considerato tale situazione?
“Ma lei, in effetti, cosa si aspetterebbe dal marito una volta messo al corrente? Sai ogni situazione potrebbe essere diversa. Se il marito è uno particolarmente geloso o possessivo è un conto, se è innamoratissimo e poco bigotto è un altro, sai bisognerebbe conoscerli meglio, non saprei…” Risposi.
Finimmo di cenare andammo in soggiorno e Priscilla esordì di nuovo “Sai, mi dispiacerebbe se succedesse a me e fosse un altro a prendermi di dietro, dopo averlo sempre negato a te e scoprire anche che è piacevolissimo.” Così dicendo si voltò di spalle e chinandosi in avanti a gambe tese e leggermente divaricate mise in evidenza il suo maestoso fondo schiena. E’ la tua sera fortunata, evitiamo che possa accadere anche a me che sia un altro il primo a prendermi la verginità anale.” Cosi dicendo alzò il vestito e mostrò il suo fondoschiena, già completamente nudo.
Rimasi di stucco, seduto sulla poltrona, quasi incredulo, mia moglie stava finalmente chiedendomi di prenderla di dietro, si di incularla, in maniera ferma, decisa, convinta.
Mentre ancora incredulo sentivo gonfiarsi la patta dei pantaloni, lei si adagiò con il busto sul tavolo da pranzo a gambe ben divaricate, perfettamente a novanta gradi e aprendosi le natiche mi invitava a procedere. “Fai piano” fu l’unica ammonizione che mi fece.
Mi avvicinai con l’asta ormai tesa al suo massimo, ma non potevo pensare di penetrarla istantaneamente, così mi inginocchiai ed immersi il mio viso tra le sue natiche iniziando a leccare il suo buchino rosa. Sentii subito il piacere che stava provando, il respiro era subito aumentato ed i suoi gemiti accompagnavano i movimenti della lingua.
Con la mano prese subito a frugare tra le sue grandi labbra, scorrendo dalla clitoride all’ingresso della vagina. Si le stava piacendo, ciò mi stimolava ancora maggior libido.
I suoi umori e la mia saliva avevano preparato l’orifizio, che aveva preso a pulsare lievemente, come volersi dischiudere all’imminente invasione.
Mi alzai puntai l’ariete sul buco dischiuso e mi fermai.
Volevo assaporare quel momento per il maggior tempo possibile, poi iniziai ad esercitare una lievissima pressione, vedevo il suo ano plasmarsi sul glande, dischiudersi lentamente per poi ritrarsi come a voler rigettare l’intruso e subito dopo rilassarsi per cedere più spazio al glande.
Ciò si ripeteva con frequenza ritmica. Era come stesse mimando un delicatissimo pompino con l’orifizio anale concedendo ad ogni pulsazione più profondità al mio cazzo.
“Piano amore, piano, altrimenti mi fai male” le parole di Priscilla mentre il bacino pressava e roteava per agevolare la penetrazione. “E’ bello, è veramente bello, siii…” continuava masturbandosi sotto.
Ora tutta la cappella era dentro, avevo già voglia di venire ma sentivo il suo piacere montare e non volevo interrompere questo momento magico.
Entrata la cappella con un’altra piccola pressione sprofondai con tutto il membro nel suo culo. “Dioo, godooo” quasi urlò al primo irrefrenabile orgasmo “dai sbattimi, sbattimi, così inculami, inculami, dai che bello siiii” Stava godendo con tutto il mio palo dentro e sembrava non bastasse tanto spingeva verso il mio ventre. “ Sii..” mi lasciai andare “ti inculo troia, ti sfondo il culo, zoccola siii godo, godo anch’io, siii” presi a sbatterla con violenza inaudita, seguì l’esplosione del mio sperma devastante per potenza e quantità. Priscilla dopo sussulti ripetuti, pervasa da orgasmo anale e clitorideo si accasciò liberando il mio arnese dalla morsa del suo ano.
Ano che rimase qualche secondo meravigliosamente dilatato, in quello che mi sembrò uno spettacolo nello spettacolo.
“Non posso crederci” sussurrò “è stato sublime, ti amo infinitamente Attilio.”
“Perdonami amore” risposi “forse ho esagerato con parole e irruenza ma ero come in trance, stavo godendo veramente come mai prima.” “ E’ stato bellissimo fu la risposta rassicurante, anzi proprio quel modo di prendermi mi ha fatto perdere il controllo. Ma sia chiaro, ti è permesso soltanto quando facciamo sesso” e giù una grassa risata.
Da quel giorno sembravamo due come due innamorati alle prime armi, tutte gentilezze, attenzioni….


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Bisexlussuriosi Invia un messaggio
Postato in data: 15/01/2015 13:24:53
Giudizio personale:
Se fosse veritiero è molto eccitante, comunque ben raccontato. Complimenti, eventualmente volete provare con me ho un bel cazzone.


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