i racconti erotici di desiderya

Aspettando il marito...


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Francesca scese dalla macchina e si avviò a casa. Aveva avuto una giornata intensa al lavoro e finalmente era finita. Era arrivata a casa, sapeva che il suo compagno sarebbe arrivato tardi quella sera e quindi se la prese comoda. Iniziò a levarsi i vestiti mentre raggiungeva il bagno. Prima la giacca nera, poi la gonna, restando in intimo, calze e scarpe. Il rumore dei tacchi si sentiva nella casa vuota. Passò davanti all'armadio che c'era nel corridoio che portava all'ingresso e la sua figura si riflettè sullo specchio dell'anta. Si osservò, guardò il suo fisico e un sorriso le increspò le labbra. Le venne una sorpresa da fare al suo compagno. Mentre si guardava allo specchio, le sue mani iniziarono a levare anche quei pochi indumenti che aveva. Prima il reggiseno ed i suoi bellissimi seni sodi vennero fuori, non più costretti da quel capo di abbigliamento. Con le dita si accarezzò un capezzolo ed un brivido di piacere le percorse la schiena. Poi le sue mani iniziarono ad accarezzare il suo corpo e arrivarono all'elastico delle sue mutandine e guardandosi sempre, iniziò a denudarsi completamente......


....le mutandine pino piano discesero le sue gambe ancora con le calze. Se le levò completamente. Il suo fiore venne alla luce, completamente depilata si osservò attraverso lo specchio. piano piano la sua mano raggiunse la sua intimità e si accarezzò piano. piccole ondate di piacere le attraversarono il corpo. Aprì un pò di più le gambe e si accarezzò un pò più decisa. Si morse il labbro con i denti. gli stava venendo voglia. Si guardò e noto i suoi occhi brillare, da predatrice, si era eccitata solo osservandosi allo specchio. Non vedeva l'ora che il suo compagno arrivasse, per fargli trascorrere una notte che non si sarebbe diemnticato. decise che era arrivato il momento di prepararsi, lui srebbe arrivato da lì a poco e voleva fargli una sopresa. Si diresse verso il bagno. Si levò le scarpe prima di entrare, poi con molta calma, si levò le calze. Aprì il box doccia e fece scorrere l'acqua per farla diventare calda e poi entrò....

L’acqua era ancora fredda e con un po’ di impazienza attese che diventasse della temperatura desiderata. Ne aveva veramente bisogno dopo una giornata così dura e difficile in ufficio. Bagnò il piede con delicatezza e sentì che era piacevole. Si gettò sotto lo scroscio ed iniziò a massaggiarsi il corpo con le mani insaponate. L’acqua scivolava piacevolmente sul suo corpo liscio ed un brivido la coglieva qua e la nelle parti intime quando un rivolo di sapone l’accarezzava dolcemente. Il suo corpo abbronzato era sinuoso, ben fatto e lai lo sapeva benissimo…si piaceva! La doccia durò una decina di minuti durante i quali si lavò con accuratezza tutto il corpo per piacere a se stessa e soprattutto al suo uomo che attendeva con ansia. Pensava tra se e se che cosa avrebbe potuto preparare per il suo uomo, per piacergli cosa avrebbe potuto fare al suo uomo, per piacergli…a lei piaceva essere sempre nuova per lui, sconosciuta…..come se fosse un’altra e non Francesca….anche a lei questa cosa eccitava ed entrambe giocavano così

Franco era in ufficio. Stava finendo il suo lavoro e non vedeva l'ora di tornare a casa. Era tutto il giorno che aveva una certa voglia e una volta a casa l'avrebbe spenta. Pensava già al corpo nudo di sua moglie, ai giochi che voleva provare quella sera. Per l'occorenza, le aveva anche comprato in pausa pranzo, un bel completino nel negozio di intimo che si affacciva sulla strada. La commessa l'aveva convinta a prendere una chemise trapsarente corta bianca. Era lì che si immaginava la serata quando ricevette una telefonata. Era un suo amico che non vedeva da molto, si era trasferito a Londra e si fermava solo due giorni. Era in un un viaggio di lavoro e gli sarebbe piaciuto rivedere i vecchi amici. Franco non ci penso due volte. Lo invitò a cena. Si diederò appuntamento da lì a cinque minuti al bar di fornte l'ufficio e poi l'avrebbe portato a cena a casa. Prese il telefono, provo' a telefonare a sua moglie, ma non rispose. Pensò che forse non era ancora rientrata. Pensò che non ci sarebbero stati problemi, perchè molto probabilmente avrebbero ordinato una pizza.

Tiziana stava rientrando in macchina verso casa dopo una giornata snervante. Parcheggiò la vettura in garage. Faceva caldo e sotto la camicetta si sentiva le gocce di sudore scendere tra i seni. Aveve voglia di una doccia e rinfrescarsi. La giornata era molto bella ed il sole illuminava ancora ogni cosa. Salì di corsa le scale e raggiunse l'ascensore. Giunse al piano....l'ultimo. Entrò in casa ed iniziò a spogliarsi lasciando cadere i suoi indumenti nel tragitto che la separava dal bagno. Entrò che era già nuda, aprì l'acqua ed uno scroscio la bagnò completamente. Sospirò di gioia nel sentire il suo corpo accarezzato da quell'acqua dolce. Rimase lì ferma pensando che 10, 100, 1000 mani l'accarezzassero al posto dell'acqua e questo l'aveva stranamente eccitata, lei che non aveva mai pensato anche lontanamente ad un'altro uomo oltre suo marito. Questo la sapaventò non poco perchè sentiva una strana eccitazione crescere dentro di se. Si lavò in fretta ed uscì dalla doccia, prese l'accappatoio e si asciugò un pochino. Si diresse sull'enorme balcone e senza pensarci sopra si sdraiò sul grande lettino prendisole facendo baciare il suo corpo nudo dal sole ancora caldo. Spostò leggermente l'accappatoio dai seni facendoli uscire in tutta la loro prorompenza di una quarta abbondante e liberò anche le gambe forti e muscolose alzando le ginocchia. L'accappatoio scese leggermente e si adagiò sul lettino. Era tranquilla tanto era da sola a casa.....

Francesca usci' dalla doccia. Non sapeva che suo marito gli avrebbe portato un ospite. Lo scrosciare dell'acqua le aveva impedito di sentire la suoneria del telefono. Nuda andò in camera, apri' il cassetto dove teneva gli indumenti che usava per giocare con suo marito. Quella sera si sarebbe vestita da puttana, perchè sapeva che a suo marito le piaceva quanso era vestita così. Scelse di mettersi le calze in pizzo rosso con il reggicalze coordinato. Poi scelse un microtanga e lo mise sopra in modo da farsi scopare con le calze, così non le avrebbe tolte. Poi prese il reggiseno, anche quello in pizzo che lasciava intravedere i suoi capezzoli eccitati. Prima di infilarselo, si guarò allo specchio e la sua mano non potè che non andare a stuzzicarne uno. Appena le sue dita lo sfiorarono, ebbe un brivido, si morse il labbro e chiuse gli occhi. Se lo stuzzicò un pò e poi stuzzicò anche l'altro. Sentiva il suo fiore bagnarsi. Aprì gli occhi e si guardò allo specchio e nella sua mente si disse che quella sera si sentiva veramente troia. Prese il reggiseno e se lo infilò. Poi per finire il lavoro, si truccò anche, un bel rossetto fuoco per risaltarele sue labbra e un ombretto viola. Si alzò e si ammirò. Non era male, sembrava proprio una puttana di alto bordo. Andò ad aprire la scarpiera e prese le scarpe per le grandi occassioni, un paio di sandali anche quelli rossi con allacciatura alla schiava. Continuò ad ammirarsi allo specchio. Per concludere si mise la vestaglia corta nera di pizzo, compratagli da suo marito durante un viaggio a Parigi. Ora era pronta. Si avvicinò alla finestra e guardò se vedeva la macchina di suo marito arrivare, ma il suo sguardò fu catturato dalla vicina di sotto, sua amica, che stava prendendo il sole nuda....

Anna era solita prendere il sole nel pomeriggio sul balcone e Francesca lo sapeva, spesso l'aveva vista ed aveva indugiato lo sguardo sul suo corpo bellissimo, depilato ed abbronzato. Era lì a pochi metri da Lei ed avrebbe desiderato accarezzarlo. Improvvisamente Anna aprì gli occhi evide che Francesca era sulla finestra che la fissava; fece finta di niente, ma conoscendo Francesca e le sue tendenze che Le aveva confessato tempo fa, iniziò ad accarezzarsi il seno con entrambe le mani indugiando sui capezzoli fino a farli crescere a dismisura per l'eccitazione. Francesca considerava Anna una bellissima ragazza, ma non aveva osato andare oltre con Lei...era un suo desiderio nascosto, ma era rimasto lì, non era andata oltre. Anna aveva capito di piacerLe e voleva divertirsi un pò...con lei quel pomeriggio..

Francesca si morse il labbro. Vedere Anna accarezzarsi quei bellissimi seni la stava eccitando ancora di più. Come se avesse avuto vita propria, la mano di Francesca iniziò a seguire gli stessi movimenti di Anna. Iniziò ad accarezzarsi i seni da sopra il suo intimo. Anna la osservava, si guardarono negli occhi. Ora la mano di Anna iniziò a stringersi un capezzolo e Francesca fece la stessa cosa. Era indurito e appena lo toccò un brivido di piacere le percorse il corpo. Anna lo vide e un sorriso le increspò le labbra. La sua mano lasciò il seno e lentamente si accarezzò l'addome e scese ancora di più. Nel mentre si allargò le gambe e mostrò alla sua vicina il suo bellissimo fiore depilato. Francesca fece lo stesso, si muovevano come se fossero la stessa persona davanti allo specchio, l'unica differenza era la lingerie di Anna. La mano di Francesca scese giù anche lei e arrivò al suo fiore. La mano accarezzò le sue mutandine umidite dai suoi umori....

Spostò leggermente le mutandine ed incominciò a sfiorare con il dito medio il clitoride che nel frattempo si era ingrossato a dismisura dandole un piacere profondo. Dal piacere che si stava dando le cedettero le ginocchia e per un attimo socchiuse gli occhi sospirando profondamente. Allargò più le gambe per agevolare il piacere che si stava dando. Anna intanto aveva accentuato i suoi movimenti per vedere cosa avrebbe combinato Francesca. Ormai Francesca ammirava quel corpo completamente nudo che aveva tanto desiderato e Le era venuta voglia di fermarsi e scendere da lei. Si voltò per ricomporsi mettersi addosso qualcosa e scendere, ma con su meraviglia vide che suo marito ed il suo amico erano seduti tranquillamente sul divano dietro di lei ed avevano assistito allo spettacolo di Francesca che si stava masturbando pensando di essere sola. Il suo viso divenne rosso dalla vergogna e cercò di coprire le sue nudità come meglio poteva, ma non ci riusciva nonostante l'impegno. Suo marito ed il suo amico erano lì che l'ammiravano e con un mezzo sorriso le dissero...perchè ti sei fermata?...continua dai che sei fantastica. Francesca non sapeva se essere scocciata o eccitata...o meglio eccitata lo era ancora, e non sapeva cosa fare. Allora suo marito la invitò a sedersi tra loro due sul divano.....

CONTINUA



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Rotterdam19 Invia un messaggio
Postato in data: 01/03/2011 12:25:04
Giudizio personale:
Ecchedè?...un romanzo?


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