i racconti erotici di desiderya

Appendicite

Autore: Vergognosa
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Non mi piace inventare o forse non sono capace. Questa è una storia vera. Avevo 19 anni quando dopo dei doloretti fastidiosi a un fianco ho scoperto di avere l'appendice e dover essere operata. Siccome avevo gli esami di maturità imminenti, il medico mi diede da fare delle punture per sfiammare un po' e darmi il tempo di fare gli esami. Siamo alla fine degli anni 80. Lì sul momento il cuore ha iniziato a battermi per paura e imbarazzo. Imbarazzo a scoprirmi il sedere e imbarazzo a far vedere la mia paura visto che non ero più una bimba. La mattina seguente prima della scuola passo alla ASL per farmi fare la puntura. Si presenta una infermiera anzianotta. Mi abbasso i pantaloni col cuore a 3000,lei con fare rapido mi solleva il lato delle mutande infilandomele in mezzo alle natiche tipo perizoma, un po' di ovatta e Zac mi pianta l'ago nel sedere. Un dolore terribile, poi mi liquida. Ripenso tutto il giorno alla puntura perché la sera devo tornarci. Verso le 18 mi incammino. A differenza della mattina trovo 3 postazioni. Mi avvicino, cerco di sbirciare. Vedo un infermiere maschio, l' imbarazzo mi va alle stelle, nella stanza accanto c'è una donna, nell'ultima non so. Mentre penso vengo chiamata dove c'è lui. Il panico. Il cuore batte all'impazzata. Voglio scappare. Entro. C'è anche una giovane infermiera. Spero ci pensi lei. Mi sdraio. Lui è lì, mi abbasso i pantaloni, ricordo dell'infermiera della mattina e mi aspetto da un momento all'altro di sentire le mutande tra i glutei ma la ragazza afferra l'elastico superiore e mi scopre tutto il sedere. Ho un sussulto. Stringo il sedere sprofondo nella vergogna. Sento sfiorare la pelle è lui che mi dice: rilassa il sederino altrimenti ti faccio male. Mi sfiora di nuovo e mi viene davanti. Credo di essere viola in viso, sono tremendamente a disagio. Lui mi guarda e mi dice: dai, non ti vergognare. Sai quanti culetti vedo al giorno? La vergogna è fuori controllo. Voglio sprofondare, sparire, disintegrarmi. Cerco di ammorbidire il sedere, lui mi passa l'ovatta e mi sembra interminabile. Poi sento improvvisamente l'ago entrare nel culetto, brucia ma il dolore passa in secondo piano. La vergogna è alle stelle. Dopo una lunghissima puntura mi passa di nuovo l'ovatta. Sembra durare una vita. Poi interviene lei e mi ritira su alla meglio le mutande. Saluto alla svelta e sparisco. Tutta la sera solo quello è il mio pensiero e l'imbarazzo si accompagna a eccitazione. Dal giorno dopo, per tutte le 10 punture rimanenti lo cercherò sempre. Mi farà di nuovo la puntura a culetto scoperto per almeno altre 5 volte e sarà eccitazione pura.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: HotPig Invia un messaggio
Postato in data: 16/07/2021 01:17:11
Giudizio personale:
Bravo popolo che si

Autore: Max_ora Invia un messaggio
Postato in data: 22/01/2021 15:35:58
Giudizio personale:
immagino te.... ma anche lui..... bel racconto


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