i racconti erotici di desiderya

Annalisa 2

Autore: Etabeta34
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La ragazza venne a trovarmi molte altre volte ed ogni volta ne inventava una nuova. Capitava anche che venisse a trovarmi senza preavviso causandomi così delle difficoltà con mia moglie, dovendo inventare sempre delle scuse per giustificare il mio ritardo. Con il passare del tempo scoprivamo sempre nuove frontiere: ricordo per esempio la prima volta che la inculai: fu lei a chiedermelo. Io desideravo quelle chiappe sode e non mancavo mai di leccarle il buchino insieme alla fighetta. Lei apprezzava molto i miei passaggi con la lingua e contraeva lo sfintere e gemeva inarcando la schiena per schiacciare il suo buco sulla mia bocca.

Una volta mentre era seduta sul mio viso ed io leccavo il suo buchino affondando la lingua sempre più, ad un certo punto si mise alla pecorina. Io continuai subito a leccarla tenendogli le chiappe aperte con le mani quando all’improvviso mi disse” cosa aspetti ad incularmi? Prendilo, è tuo!”. Io, eccitatissimo, non persi tempo, il suo buco era già ben lubrificato, gli piazzai il cazzo in bocca per farglielo inumidire e lei abbondò con la saliva rendendolo umido e pronto alla penetrazione. Il cazzo entrò lentamente e gradatamente, “ si dai inculami” chiedeva e dopo qualche colpo Annalisa cominciò a dimenarsi come una ossessa, mentre il cazzo arrivava a fine corsa. Le assestavo dei colpi via via più profondi, fino a diventare secchi e decisi, mentre lei cominciava a toccarsi la figa. Raggiunse l'orgasmo mentre io ancora la scopavo e mi chiese di sborrarle dentro. Io le montai sopra e dopo qualche altro colpo deciso le allagai il culo, continuando a tenerlo dentro fino alla fine.

Quando cominciai a pensare che forse stavo innamorandomi di lei, così come era apparsa, improvvisamente sparì dalla mia vita. Le sue visite si interruppero lasciandomi un senso di tristezza e di vuoto che non riuscivo a colmare, almeno fino a ieri.

La rivedo in agenzia dopo forse un anno dall’ultima volta, accompagnata dalla stessa amica che era con lei quando mi apparse la prima volta. Erano entrambe bellissime.

“Ma che bella sorpresa! Cominciavo a preoccuparmi: pensavo che ti fosse successo qualcosa!” Era a dir poco arrapante come al solito e l’amica non era da meno. Erano vestite in maniera sportiva, con jeans attillati e top che esaltavano le tette giovani e sode. Tra le due traspariva un affiatamento fuori dal comune, si lanciavano spesso delle occhiate di intesa.

“In effetti qualcosa mi è successo, ma niente di grave” rispose Annalisa con un sorriso.

“Bè, comunque dimmi: di cosa hai bisogno? Un biglietto per Roma?” cercai di essere professionale o forse provavo a manifestare un po’ di risentimento per la sua lunga assenza.

“No, non vado più a Roma, sono qui di passaggio con la mia amica che era curiosa di conoscere il tuo ufficio, sai gliene ho parlato così tante volte… ma se sei impegnato possiamo passare dopo la chiusura, dopo la palestra, sempre che tu non abbia impegni, si intende!” Mi disse abbassando il viso e guardandomi con uno dei suoi sguardi migliori. Sembrava tutto già visto, anzi sono sicuro che Annalisa stesse giocando con me per lasciarmi nell’incertezza.

“Per te questo ed altro, allora ti aspetto”, risposi constatando quanto le fu facile vincere il mio finto risentimento. Ero già rapito da mille pensieri.

Passai il resto della giornata a fantasticare.

Dopo la chiusura arrivarono in agenzia e dato che il pretesto ufficiale della visita era la curiosità di Cristiana (questo era il nome dell’amica) verso i locali dell’ufficio, le accolsi e le portai a fare un giro per visitare i vari ambienti , per poi concludere il giro nella sala direzione che aveva visto me e Annalisa protagonisti di favolose scopate.

Cristiana era anche più arrapante di Annalisa con i suoi short cortissimi e la pancia scoperta e durante il giro avevo notato che spesso si tenevano per mano, come usano fare fra di loro le adolescenti.

Annalisa esordì: “allora? Non sei curioso di sapere cosa mi è successo e perché non vado più a Roma?”

“Certo che sono curioso, è solo che oggi non mi sembrava il caso... così davanti a tutti di farti domande personali, ma dimmi: che è successo?”

“E’ successo che non vado più a Roma perché non sto più con il mio ragazzo”

“Mi dispiace, ora allora sei single?”

“Bè non proprio, nel frattempo mi sono fidanzata di nuovo”

“E con chi?”

Annalisa e la sua amica si guardarono con un sorriso malizioso, si abbracciarono e unirono le loro labbra e le loro lingue in un bacio tanto appassionato quanto arrapante.

Io raggiunsi in un istante un grado di eccitazione incredibile ed il mio cazzo rischiava di strappare i boxer tanto violenta era l’erezione. “Forse ti scandalizza la cosa…”, disse Cristiana con un tono falsamente preoccupato. “No, anzi” risposi, “penso che sia la cosa più bella che mi sia mai capitato di vedere….”

Prima ancora di riprendermi dallo stupore che mi aveva rapito, mi ritrovai in un sandwich tra le due che mi abbracciavano ed accarezzavano. Annalisa era davanti e avvicinò la sua bocca alla mia offrendomi la sua lingua profumata, Cristiana subito le si mise di fianco cercando di unire la sua lingua alle nostre. Ci divertimmo a baciarci in tre e quasi dimenticavo che avremmo potuto passare a cose più interessanti. Fu Cristiana che si pose dietro Annalisa e cominciò a spogliarla. Proseguimmo così in silenzio e prima ancora che avessi il tempo di spogliarmi completamente erano entrambe completamente nude, poggiate al divano con i culi in bella mostra. Mi affrettai subito a mettere alla prova la mia abilità con la lingua passando dal culo di una alla figa dell’altra e viceversa, avendo cura di non tralasciare nessun buco. Le ragazze emettevano dei mugolii di piacere e si baciavano durante le mie leccatine. Ad un certo punto, all’improvviso, si alzarono e si esibirono in un sessantanove che, se anche mi escludeva momentaneamente, mi concedeva l’opportunità di sedermi in poltrona ad assistere ad uno spettacolo che finora avevo visto solo in video o in foto. Le ragazze erano senz’altro innamorate: lo si capiva dal modo in cui si abbracciavano e dall’intensità con la quale ognuna leccava l’altra. Io mi godevo lo spettacolo. Annalisa venne per prima, dichiarando il suo piacere ed interrompendo per un attimo di leccare la figa di Cristiana, che posizionata sopra si rialzò e le riavvicinò la figa alla bocca per raggiungere subito dopo un orgasmo così intenso che le fece vibrare il corpo e piegare il capo su un lato. Raggiunto il loro piacere, mi si avvicinarono e mi baciarono a lungo facendomi sentire il loro sapore. Cominciarono poi a dedicarsi a me, regalandomi un pompino a due bocche: riuscivano ad ingoiare tutto il cazzo e si alternavano regolarmente unendo di tanto in tanto le loro lingue e mentre l’una ingoiava e leccava il cazzo, l’altra leccava le palle o saliva a farmi assaggiare la lingua intrisa di sapori. Continuarono quasi fino a portarmi a quel punto di non ritorno oltre il quale sarebbe esploso il mio orgasmo, poi considerai anche la loro abilità a riconoscere quell’attimo fatidico, ma in quel momento restai per un attimo deluso e incuriosito quando, contemporaneamente, come ubbidendo ad un copione preordinato, si interruppero e dopo uno sguardo di intesa mi fecero sdraiare spalle a terra. Mentre cercavo di indovinare chi delle due si sarebbe impalata sul mio cazzo, Cristiana si sedette sul mio viso: “dai, fammi provare quello che facevi ad Annalisa!” mi disse cominciando a strofinarmi la fighetta sul viso. Mi soffocava quasi in certi momenti, ma io godevo di quei suoi movimenti, mentre Annalisa si pose subito davanti all’amica abbracciandola, baciandola ed incitandola a strofinarmi il viso per bene: “si, dai, bagnagli tutto il viso con la figa… ora lascialo un po’ a me” e Cristiana si spostava indietro facendola accomodare. La cosa era così eccitante per me che sarei potuto venire senza toccarmelo se avessero continuato, intanto mi godevo le due fighe ed i buchetti stretti e lisci dei culi che usavano la mia faccia come uno zerbino. Si strofinarono sulla mia faccia fino a raggiungere un nuovo orgasmo. Cristiana questa volta fu la prima e lasciò il mio viso pieno del suo umore alla mercè dell’amica, che non appena ebbe la possibilità di averlo in esclusiva cominciò a strusciarsi sempre più freneticamente fino a gridare il suo piacere ed a rischiare di soffocarmi.

Leccai tutto con passione e mi ci volle un po’ per riprendermi dallo stordimento che mi avevano provocato con i loro strusciamenti di figa ed anche loro erano provate dai due orgasmi. Il mio cazzo intanto non stava letteralmente più nella pelle, rischiava di esplodere. Volevo possedere le fanciulle ma ero consapevole che una qualsiasi penetrazione mi avrebbe provocato un orgasmo tanto violento quanto immediato. Se ne accorsero evidentemente anche le fanciulle, che sfinite e soddisfatte si sdraiarono affiancate: “dai vieni, stupido…” mi invitarono sorridenti. Io scelsi Cristiana. Mi sistemai a cavalcioni sulle sue tette e cominciai a masturbarmi davanti al suo viso. Annalisa si avvicinò. Quando esplosi il mio piacere, lo feci sul viso di Cristiana, con Annalisa che si avvicinava e leccava tutto. Affondai nelle loro bocche che non tralasciarono neanche una goccia, continuando ad unirsi ed a scambiarsi il mio seme con le lingue.

Svuotato e felice pensai che era valsa la pena di aspettare tanto tempo per rivedere Annalisa.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: CoppiaL&T Invia un messaggio
Postato in data: 26/09/2010 11:06:14
Giudizio personale:
bellissimo racconto


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