i racconti erotici di desiderya |
Al cinema in bagno |
Ripreso dal mio annuncio per la città di Udine:
Ha una giacca nera di pelle e mi chiede di andare con lui in auto in un posto tranquillo, dice che ha letto il mio annuncio su internet, che sa che mi piacciono i cazzi grandi e che lui ce l'ha bello grosso. "Allora, stupenda troia, andiamo?", mi mette una mano sul culo e mi palpa con molta disinvoltura. Non è che non voglia andare con lui, anzi mi piace il suo approccio decisamente diretto, ma sono già d'accordo per trovarmi con un'altra persona proprio a quest'ora e ci tengo a mantenere gli impegni presi, così gli dico che magari se ne parla più tardi. "Più tardi non posso, tra poco devo andare, domani mattina lavoro". Gli ripeto che mi spiace e che ora non posso, poi mi giro e vado in bagno. Subito dopo di me sento entrare un'altra persona ma non ci faccio caso, entro nell'unica toilette, mi giro a metà per chiudere la porta e un uomo si infila dentro e mi guarda negli occhi: è ancora lui, giacca di pelle. Io non so fare di meglio che dire uno stupidissimo "Be'?", lui invece agisce: si gira, chiude la porta, si rigira verso di me, mi mette le mani sulle spalle e mi fa voltare faccia al muro. Un po' perchè ho tacchi di 10cm e non sono molto sicura sulle gambe, un po' perchè con gli uomini sono proprio passiva e riescono a farmi fare quello che vogliono, fattostà che lo assecondo, anche quando mi fa piegare ed appoggiare le mani al muro. Sento il rumore della cerniera lampo dei suoi pantaloni, mi alza la minigonna, scosta il perizoma, la sua cappella è tra i mie glutei, trova il mio buchino, spinge e mi penetra. Per fortuna prima di entrare in sala mi sono lubrificata ed allargata, altrimenti ora sentirei proprio male. Anche così, però, quando la cappella entra completamente, non riesco a trattenere un forte gemito. "Fai piano perfavore!", ce l'ha grosso davvero, me lo infila lentamente tutto dentro, mooolto lentamente, fino in fondo, e poi spinge forte tenendomi per i fianchi, fa così 3 o 4 volte e poi inizia a prendere velocità. Per me la cosa è estremamente intensa, trattengo a stento i gemiti e mi verrebbe da chiedergli di fermarsi, ma allo stesso tempo mi piace da morire, sono in bilico tra il dolore e il piacere, un luogo segreto e bellissimo. Dovrei cercare di 'difendere' il mio corpo, ma sento invece un impulso irresistibile che mi porta ad allargare le gambe, inarcare la schiena e spingere il fondoschiena verso di lui per metterlo a sua completa disposizione : è per questo impulso che so di essere una troia. Sento la porta del bagno che si apre e i passi di una persona che viene a fare le sue cose, il rumore ritmico del corpo di lui contro i miei glutei è forte, impossibile non udirlo, mi sento in imbarazzo e ho paura che possa nascere qualche problema per l'uso del bagno. Il nuovo arrivato resta immobile, probabilmente sta ascoltando, il toro che mi sta sbattendo se ne disinteressa completamente, continua a darmi colpi su colpi, ansima anche parecchio. Giro la testa col dito sulla bocca per invitarlo a non fare rumore, ma ha gli occhi chiusi ed è completamente preso dalla monta. Adesso anzi aumenta il ritmo e i colpi sono più forti, mi sa che si sta avvicinando all'orgasmo, le mie braccia sono stanche e devo appoggiarmi al muro con la testa. Penso alla persona che ci ascolta dietro la porta e stringo i denti per non fare gemiti o versi (in auto starei già uggiolando come una cagna), ma i suoi ultimi affondi mentre mi riempie di sborra sono così furiosi e spietati che non riesco a trattenermi e lascio andare una serie di brevi acute urla, mi vergogno da morire pensando che c'è uno sconosciuto che mi ascolta: una troia sì, ma una troia timida. Lui ha finito di farcirmi come un bignè ma non tira fuori subito la sua lancia, me la muove dentro piano ancora un po', poi si riveste, mi guarda per un momento negli occhi, mi dà un bacio sulla guancia, esce senza dire una parola e lasciando la porta aperta. L'uomo che era fuori ad ascoltare infila la testa dentro, mi esamina rapidamente con lo sguardo e poi fa: "Mi posso divertire un po' anch'io?". E' carino, e non so dire di no, "Va bene, vieni", e mentre mi entra dentro ripenso a giacca di pelle : per fortuna esiste davvero qualche toro come piace a me. Questo raccontino è di fantasia, ma mi piacerebbe davvero subire una violenza, uno stupro, in una situazione del genere, spero che qualcuno prima o poi lo faccia, senza avvertirmi ovviamente, ciao |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Porcellino_8 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 03/12/2008 02:57:16 | |
Giudizio personale: | il mio sogno sarebbe farmi stuprare da un bel negro dal cazzo enorme! | |
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Autore: | Alto Volume | Invia un messaggio |
Postato in data: | 31/10/2008 14:03:07 | |
Giudizio personale: |
ben scritto. .....da una (un?) generosa altruista....... |
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