Sembra essersi costituita una "nuova" forza politica denominata terzo polo, che proprio ieri ha presentato una mozione di sfiducia al governo. Cosa ne pensate? Era necessaria nel panorama italiano una nuova aggregazione politica composta da politici di vecchio corso provenienti da esperienze molto distanti tra loro, che fa riferimento ad un ipotetico centro non meglio identificato? Inoltre lo ritenete corretto, al di la di ciò che dice la costituzione, che essendo un pò datata avrebbe bisogno di qualche emendamento per renderla più attuale, che dei parlamentari eletti in uno schieramento se ne distacchino fondando un "nuovo" partito e quindi presentino una mozione di sfiducia contro il governo del quale fino a poco prima facevano parte? Ritenete che per fare una simile operazione sia necessario l'avvallo degli elettori oppure che lo si passa fare indipendentemente dalla volontà dei cittadini?
Personalmente non nutro alcuna fiducia nei confronti di questo famoso "terzo polo", e anzi mi viene un po' da sorridere pensando a quanti insulti spesso gli stessi "cofondatori" si sono lanciati tra loro quanto militavano in fazioni avverse.
Ma la politica, si sa, è anche questo schifo; ritengo questo polo un mero cartello pre-elettorale che, penso, farà la fine che ha fatto l'alleanza elettorale della sinistra estrema nelle scorse elezioni: chi ne ha sentito più parlare? L'elettorato li ha duramente puniti.
In questo caso parliamo però di una porzione di elettorato troppo ampia, quindi cosa prevedo?? Una situazione tripartitica - o tripolitica - con 3 poli equivalenti o quasi, quindi una situazione totalmente ingovernabile, con PD,PDL e questo polo con percentuali piuttosto simili, gli altri a rompere e scalpitare per un posto al sole.
E siccome la governabilità di questo paese, e le sue esigenze, non sono certo le priorità di questa classe politica - e della futura - dubito che riusciranno mai ad essere d'accordo su qualcosa, dubito che riusciranno a fare quel "governo di responsabilità nazionale" tanto decantato in questi ultimi tempi.
La vedo male, anzi, se possibile, peggio ... O "comunque molto meglio", se ragioniamo come chi pensa che B. sia la causa di tutti i mali del mondo, Haiti compresa.
l'Italia, purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista, non è pronta al bipolarismo, come ampiamente dimostrano le vicende attuali o le sistematiche liti durante le primarie, che invece altrove sono dimostrazione di coesione e coerenza. La situazione italiana attuale è figlia di una destra che, all'improvviso, si è accorta di essere schifata dagli eccessi del premier, dopo averli tollerati dal 1994 fin ora, e dei soliti partiti di centro, post-democristiani nostaligici, amanti a turno della destra e della sinistra, a seconda del vento. Personalmente non so quale legge elettorale possa garantire in questo scenario un minimo di stabilità, partendo dall'idea che trovo scandaloso che gli italiani non possano scegliere i loro parlamentari ma siano i partiti a deciderli. Vedremo come andrà, certo, in nessun altro paese civile occidentale succedono queste stesse cose, solitamente chi è senza maggioranza (come anche chi passa attraverso certi scandali, reati, ecc.) va dal capo dello stato e si dimette.
Non sono d'accordo con massimo, il bipolarismo è di fatto già entrato anche nella nostra cultura, del resto in tutte le democrazie funziona così: due poli ed alcuni altri piccoli partiti che si aggregano. Il terzo polo non può avere futuro quindi, non solo per lo schema politico attuale che si è delineato ma soprattutto perchè non è un'espressione chiara e distinta dagli altri due. Non solo, al loro interno c'è una grande confusione e divisione su diverse tematiche. L'unico collante è l'antiberlusconismo, che non può avere strategia politica di durata e nemmeno di consensi. Più che un terzo polo è una reunion di chi ha fallito politicamente (Fini, Rutelli, Casini etc) di chi esprime una politica autoreferenziale obsoleta che non trova riscontro nella logica di una nuova politica che all'ideologia ha sostituito il pragmatismo.
non esiste finché non si verifica l'approvazione del popolo attraverso il voto. bisognerebbe far qualcosa per evitare che si formino questi gruppetti senza capo né coda già da poco dopo le elezioni con conseguenti cambi addirittura di schieramenti. se un deputato/senatore per qualsiasi motivo si vuole tirare fuori dal partito in cui è stato eletto, dovrebbe dimettersi e uscire dal parlamento ed essere sostituito con il primo dei non eletti. questo sarebbe giusto sia per le istituzioni che per gli elettori.
figurarsi cosa posso pensare dei vari rutelli, fini e compagnia bella e mi auguro che anche gli italiani non si fidino di questi saltinmbanchi: l'ideale sarebbe estrometterli dal parlamento non facendoli raggiungere la soglia di sbarramento
Per me è una risposta chiara a chi credeva di poter imporre in Italia uno schema bipolare che non è assolutamente nel nostro DNA.
Del resto i 2 maggiori schieramenti apparte qualche tema secondario sulle cose grosse non hanno vere differenze, vedi missioni di guerra.
L'elettorato si è stancato di promesse e di modelli da "Ragionieri" avrebbe bisogno di ritrovare una spinta verso un modello di Italia che sia MIGLIORE.
Sapete a quanto ammonta il mancato gettito fiscale? 200 MILIARDI all'anno
Sapete quanto costa il debito pubblico ? 82 MILIARDI di euro all'anno.
Ecco altro che terzo polo..... se poi si capisce che il Gettito attuale proviene per il 73 % da lavoratori e pensionati e che il restante 27% possiede oltre il 70 % della ricchezza nazionale...
Ecco .. appunto altro che TERZO POLO.
Ha ragione il WebWaster il rischio per l'elettorato centrista sarebbe quello di scomparire un po' come era successo alla Sinistra prima che Vendola con la sua Sinistra Ecologia e Libertà riportasse gli italiani a rialzare la testa e a crederci, sì come in puglia dove da 0 % di energia rinnovabile siamo al 15% di produzione , dove l'acqua è pubblica, etc etc, dopo questa cura la SEL è il 4 partito Italiano.
Niente cartelli elettorali ci vuole coraggio, il centro può prendere esempio dalla Sinistra e sforzarsi di fare una Fusione a Caldo e non a freddo (come PD e PDL) e fare un vero soggetto politico altro che cartello elettorale.
Anch'io ritengo che il bipolarismo sia stata una conquista faticosamente raggiunta e che valga la pena di sperare che si perfezioni col tempo anche in Italia, superando il periodo iniziale in cui la contrapposizione "uno a uno" genera un'eccessiva litigiosità e il tentativo di annientare e/o screditare in toto la parte avversa. Secondo me questo è un "errore di gioventù" che dovrebbe sbiadire nel tempo.
Sempre che con un cosiddetto terzo polo, non si ricada nell'antica patologia, in cui, indipendentemente da chi vince, chi sta al centro fa da ago della bilancia imprescindibile per avere i numeri per governare: un'altra intramontabile DC mascherata, che sebbene ridimensionata, tornerebbe a farla da padrona.
L'unica speranza è che non raggiungano il quorum, ma è una speranza molto debole. Sinceramente sono pessimista.
