i racconti erotici di desiderya |
Viaggiando lentamente... |
Avevamo un appuntamento, ci scambiavamo messaggi da circa due mesi, conoscevo molto di loro… o meglio conoscevo molto di quello che avevano voluto dire… ma non ero nervoso, ero solo eccitato, avevo l’adrenalina alle stelle e non vedevo l’ora di scorgere la loro auto che si avvicinava.
Ecco, sono loro, mi lampeggiano… scendo dall’auto e aspetto che si fermino. Li saluto e salgo sul sedile posteriore. Lei, Maria, scende e risale sedendosi al mio fianco. Ora siamo pronti per partire ed Antonio si avvia verso la strada principale… Mi presento ufficialmente e loro fanno altrettanto, ma Maria mi da un bacio sulla bocca e mi dice che mi immaginava diverso. Strano, dalle foto che ho inviato non credo ci possano essere errori… sono sempre stato sincero, cosa vorrà dire? Inizio ad accarezzarle le gambe chiedendole cosa si immaginava, se le foto che le avevo mandato l’avessero fuorviata… Mi risponde che di persona sono più bello, molto più carino di quello che immaginava guardando le foto… Non arrossisco solo perché mentre parlavamo la mia mano era scivolata vicino al suo inguine, quindi credo che il mio volto già sia paonazzo… Antonio, alla guida, non si scompone, guida lento ed ogni tanto ci guarda dallo specchietto… Maria è molto eccitata, prende la mia mano libera e la porta sul seno, mentre apre e chiude le gambe… Le tiro fuori la camicetta dalla gonna ed inizio a toccarle il seno, ha i capezzoli già turgidi ed io li stringo e li tiro con le dita… Ogni tanto si morde le labbra, sarà perché nel frattempo le ho spostato la mutandina e le massaggio il clitoride con le dita? Continuiamo il nostro viaggio, una meta imprecisata che ci porterà, spero, ad un idillio di trasgressione. Maria mi sbottona il pantalone e prende il mio pene tra le mani, lo mette bene in mostra e continua con una mano a massaggiarlo. Con l’altra mano accarezza dolcemente il collo di Antonio che, alla guida, ci guarda e sorride. Ho ancora la mano tra le sue gambe, sento che si sta bagnando, che bella sensazione… smetto di toccarle i capezzoli, le prendo la testa e la porto verso il mio basso ventre. Si fa accompagnare il capo senza opporre resistenza, un buon segno… anche lei vuole giocare… Apre la bocca e con la lingua inizia a leccare la cappella e mi sega lentamente. All’improvviso si abbassa su di me e fa scivolare il pene in gola, poco alla volta… Sento il calore della sua gola avvolgere il mio membro. Sensazione indescrivibile. Con una mano oramai libera, le alzo la gonna e comincio a giocare con il suo culo… è bello grande e morbido… inizio con un dito, dolcemente. La sento gemere, rallento fino a quando non sarà tranquilla… Mi sta facendo un pompino, sono 10 minuti che lecca, mordicchia e succhia… Si è rilassata di nuovo, inserisco il secondo dito, con calma, non voglio che si faccia male. Ho un po’ d’esperienza, quindi sono consapevole che per quel rapporto ci vuole tempo, ed io di tempo ne ho in abbondanza… Maria continua a succhiare avida, ogni tanto lascia andare il pene e lecca i coglioni, li prende in bocca e li succhia… è brava, non mi aspettavo fosse così brava… E’ rilassata, molto rilassata, allora decido di provare a mettere il terzo dito nell’ano… Appena ci prova, ha un sussulto e con la bocca mi stringe il cazzo… si sarà fatta male, ma non demordo e continuo ad inserirlo… Era solo un morsetto, qualche gemito, ma nulla più… ci gioco un po’, voglio che l’orefizio si abitui a ricevere… Anche Maria se ne è accorta ed accelera il suo pompino. Forse ha proprio voglia che io le metta il mio cazzo nel culo… rialza la testa, si alza la gonna e si appresta a sedersi sopra di me. Mi chiede solo di non tirarla, sarà lei a scendere piano piano, non vuole sentire troppo dolore, quindi vuole fare da sola… Certamente non sarò io a fermarla, adoro il sesso anale… Si siede pian piano sul mio cazzo, all’improvviso la cappella entra e lei si ferma dando un piccolo urlo, in effetti quella e la parte più difficile, il primo contatto… dopo qualche secondo, con Maria che continua a gemere, inizia di nuovo a scendere sul cazzo… spero di non fare brutta figura e che l’erezione resista fino a quando non ha finito la sua discesa… Piano piano scende giù sul cazzo e i suoi gemiti sono sempre più forti… è arrivata in fondo, si siede e resta ferma qualche secondo… Io con una mano le tocco la figa e le do qualche colpetto con la mano. E’ bagnata, i suoi umori sono su tutte le cosce. Inizia a salire e scendere, oramai il suo culo si è abituato alla presenza del mio cazzo… lavorano bene insieme, sembrano fatti l’uno per l’altro… Intanto Antonio continua a guidare lento, Maria di tanto in tanto lo accarezza e gli da qualche bacio sul collo. Poi si abbassa in avanti, sento solo il rumore di una zip… Ha sbottonato il pantalone di Antonio e ha preso il suo cazzo in mano… lo sta segando. Lui guarda beato nello specchietto e sorride, io invece, tenendola leggermente alzata, do colpi decisi che la fanno gemere ogni volta. E’ più di 20 minuti che camminiamo, sposto Maria dal mio cazzo, mi tolgo il preservativo e la invito a continuare la sua opera di bocca e mani. Antonio è venuto già da un bel po’, il suo seme è sul tappetino, sotto i suoi piedi. Ma il mio voglio che Maria lo riceva in bocca e, se vuole, lo ingoi… Le prendo la testa tra le mani e, con molta decisione, le faccio ingoiare il cazzo… sempre più veloce, sento di dover venire e non voglio, vorrei che questo amplesso durasse tutta la notte… Ma la natura è natura ed io sono al limite, continuo a spingerle il cazzo in gola, poi all’improvviso vengo… Lei mi guarda quasi stranita, continua, ma non è soddisfatta… forse ho sbagliato a venirle in bocca? Non saprei, eppure in questi due mesi l’ho detto esplicitamente che adoravo inondare la bocca e la gola con il mio seme… Sono venuto, Maria con molta calma continua a leccarmi la cappella, la pulisce bene, poi con una salviettina imbevuta finisce a pulirla, sputa tutta nella salviettina e si ripulisce la bocca… Antonio si ferma, siamo in una pineta molto distante dalla strada… Scendiamo, Antonio si ripulisce e Maria fa altrettanto. Ci sono dei tavoli con le panche, ci sediamo e parliamo… Parliamo un po’ di tutto, del fatto che a Daniela non piaccia molto il rapporto anale perche, dice lei, non riesce a godersi bene l’amplesso… Parliamo di Antonio, contento anche solo di sentirla gemere ed urlare… Del loro rapporto, migliore, dopo la scoperta della loro sessualità… E mentre parliamo, lei continua ad allungare le mani sul mio inguine e mi dice che pur essendo venuta, le piacerebbe ricevere il mio cazzo nella figa… in effetti era venuta in macchina, ma io l’avevo penetrata solo analmente… Non potevo tirarmi indietro, era arrapante e poi io ed Antonio eravamo lì solo per soddisfare lei… Mi sbottono i pantaloni e prendo il cazzo, ancora nel periodo refrattario, e lo affido nelle sue mani. Mi siedo sul tavolo e lei inizia a tirarmi una sega, poi si abbassa con la testa e ricomincia a giocare con la lingua… Antonio si era spostato in modo da guardare tutto e continuava a toccarsi i pantaloni… Non ci vuole molto, il mio cazzo ricomincia ad indurirsi e Maria lo caccia giù in gola, quasi a soffocare… poi lo inumidisce bene e chiede ad Antonio di leccarle la figa in modo da bagnarla. Si inginocchia ed inizia a leccare figa e culo… sarebbe proprio uno spettacolino con i fiocchi se qualcuno potesse guardare, ma siamo soli… giusto il tempo di bagnarsi e Maria mi invita a scendere ed a possederla. La sdraio sulla panchina, le alzo le gambe e le metto il cazzo in figa… Non sono un superman, non ho i famigerati 25 centimetri, ma credo che a lei basti, ha gli occhi contenti mentre tira a se Antonio e comincia a baciarlo e a segarlo. Continuiamo per un po’ così, alternando forti colpi a strusciate più o meno poderose, quando mi chiede di farlo in maniera più violenta… sente il bisogno di venire ed io la accontento… All’improvviso i gemiti si fanno sempre più insistenti ed emette un gridolino… stavolta è venuta con il mio cazzo in figa e la lingua di Antonio che le lecca i capezzoli. Mi prega di sfilare il cazzo, ora le da fastidio sentirlo sfregare sul clitoride. La accontento, sfilo il cazzo e tolgo il preservativo. Lo metto tra le sue mani, in fondo adesso vorrei venire anche io e Maria non si fa pregare, inizia a segarmi. Antonio le chiede di mettersi con la pancia sulla tavola e chiede a me di possederla di nuovo nel culo… Mi rimetto il preservativo, inumidisco un po’ il culo e con calma lo rimetto dentro… I soliti gemiti e il solito dolore, ma poi tutto va meglio. Maria si contorce, forse non voleva un nuovo rapporto, ma era stato Antonio a chiedere, non io… Lui si siede sul tavolo, alza la testa di Maria e le mette il cazzo davanti alla bocca. Maria inizia con la lingua a leccarlo e poi gli fa un pompino… dopo pochi minuti viene, si alza e si pulisce. Anche io stò per venire, tolgo il cazzo dal culetto di Maria, sfilo il preservativo e le chiedo di farsi venire di nuovo in gola… Lei annuisce, si sdraia sul tavolo, io in ginocchio e lei inizia. Non ho capito cosa volesse fino a quando non sono venuto. Lo sperma stavolta era poco, lei ne prende una parte in mano e lo stende sul seno, riprende il cazzo in bocca e succhia voracemente in modo da non perderne neanche una goccia… sono così arrapato che le prendo la testa e con colpi forti le faccio scivolare tutto il cazzo in gola. Sono venuto, Maria toglie per un momento il cazzo dalla bocca e chiede ad Antonio di leccarle il seno e ripulirlo dal mio sperma, poi rimette il cazzo in bocca e segandomi e toccandomi i coglioni continua a succhiare… Antonio si avvicina ed inizia ad esaudire il desiderio di Maria che, con ancora il mio cazzo in bocca, geme… Oramai il mio pene si sta ritraendo, ma non vuole lasciarlo e, anche se moscio e piccolo, continua a tenerlo in bocca ed a succhiare… Dopo poco si alza, Antonio ha ripulito il seno, ci diamo tutti una ripulita ed iniziamo di nuovo a parlare. Mi spiega il perché abbia voluto che Leo le ripulisse il seno… E’ un modo come un altro per imporre me nella coppia… Vorrebbe che lui avesse esperienze bisex, ma non riesce a convincerlo… Io sono etero, e quell’affermazione non mi piace proprio… Maria mi guarda e, forse capendo che non sono disposto ad avere rapporti bisex, mi dice che le farebbe piacere che io fossi l’amico della coppia a lungo e che per le esperienze da far provare ad Antonio ci avrebbe pensato lei senza coinvolgermi attivamente… Ecco, era questo che volevo sentire… Ora sono tornato a casa, soddisfatto e consapevole di avere davanti un lunghissimo periodo di trasgressione e complicità con una coppia che mi ha accettato per quello che sono e non per quello che avrei potuto mostrare. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Ninetta69 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 11/07/2017 18:13:01 | |
Giudizio personale: | Mi sarebbe piaciuto essere Antonio | |
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