i racconti erotici di desiderya

Venduta per la firma di un contratto


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Se avete letto il mio racconto precedente, gia conoscete la mia storia e quello che sto patendo in ufficio con il "Porko", ma le conseguenze maggiori sono nate successivamente, quando insieme a lui sono costretta a spostarmi per tutta la provincia per recarci da clienti e fornitori. Tra fine ed inizio del mese, è sempre una data di queste occasioni, ed una mattina di Marzo, a fine lavoro, il giorno prima di un appuntamento con un cliente importante, esordì dicendomi che l'indomani avremmo dovuto concludere un grosso affare e che dovevo portare con me il necessario per essere Jessika, ed un vestito da sera, escluso intimo e calze al quale avrebbe provveduto lui. .."Cosa avrà in mente questo bastardo.." pensai nella mia mente, e lui incazzato .."hai capito troietta???".. feci un cenno con il capo ed andai a casa. Tutta la sera pensai a cosa avesse in mento il Porko, tante possibilità mi balzarono per la testa, ma alla fine mi arresi e non mi rimaneva che aspettare l'indomani. Nel frattempo preparai una borsa da viaggio con all'interno il necessario per trasformarmi in Jessika, parrucca, gioielli, tacchi, trucchi, ed un bell'abito da sera lungo trasparente in pizzo, ove si potevano intravedere le mie curve, all'intimo aveva detto che pensava lui. Andai a letto e nonostante gli sforzi non riuscii a dormire dall'agitazione. L'indomani mi recai in ufficio, e dopo aver sbrigato alcune pratiche, salgo in macchina con lui per recarci all'appuntamento prefissato con il cliente. Mi guardò in faccia e notato il mio viso stanco per la notte insonne, esordì dicendo "..stanotte non hai dormito, vero???...Sarai andata a succhiare cazzi sicuramente..puttanella mia...". Inutili le mie insistenti domande su cosa avesse in mente, ed ad un certo punto "..basta non rompere....stai un po' zitta ...anzi tienimelo bello duro come solo tu sai fare.." e lo tirò fuori dalla patta dai pantaloni, e prendendomi la mano la poggiò sul cazzo per potevo masturbare. Iniziai a fagli una sega, ma essendo il suo cazzo molto, ma molto spesso, a dir la verità non mi viene bene segarlo, tanto che lui un pò stizzito mi ordinò di bagnargnelo bene con la bocca per lubrificarlo, intimandomi di non farlo sborrare perchè ora non era il momento. Mentre mi alternavo con le mani e con la bocca e lui intento a guidare, sententolo ansimare, mi eccitai della situazione e, lasciatami scappare un pò la mano, gli feci raggiungere l'orgasmo, bello copioso e denso come sempre, preoccupandomi di trattenere tutto il suo sperma tra le mie mani per non farlo sporcare. Il Porko si infuriò ed immediatamente accostò la macchina in una piazzola; scese di scatto con i pantaloni ancora slacciati e venne dal lato del mio sportello come una furia. Aprì di colpo lo sportello e mi tirò fuori dalla macchina per i capelli .."sei una troia di merda..schifosa..bastarda.." mi insultò in tutti i modi .."ti avevo detto che non dovevi farmi sborrare..se non avevano l'appuntamento ti ammazzavo di botte.." e mi trascinò dall'altra parte della macchina. .." ora fammi pisciare stronza"..."e lavati le mani dalla mia sborra" Senza opporre resistenza ed un po' dispiaciuta per quello che era accaduto, presi il cazzo in mano e lo portai dietro un cespuglietto dove mi pisciò in mano, lunga e calda. Poi mi spinse la testa in giù e disse "ora puliscimelo bene". Mi inginocchiai e gli leccai il cazzo tutto intorno la cappella e nel buchino, ripulendolo dallo sperma e dalle gocce di piscio. "Ora andiamo e vedi di non farmi scherzi con il cliente.. dobbiamo fare bella figura o non ci firma il contratto delle forniture...e poi saranno cavoli amari con il capo". Salimmo in macchina e riprendemmo la strada. Arrivammo a destinazione, entrammo in un palazzo, e solo allora, salendo le scale vennì sopraffatta dalla paura, tanto che nel salire ebbi un attimo di esitazione fermandomi per le scale. Il Porko che mi stava dietro mi diede subito una pacca sul sedere.."muoviti, ci aspettano". Entrammo nello studio del cliente, un bell'uomo sulla sessantina, distinto e ben vestito, e dalle presentazioni anche simpatico. Non ci mettemmo molto a sbrigare e chiudere il contratto, infatti il cliente sembrava quasi avere fretta, quando ad un tratto si rivolse al Porko "..come promesso ho firmato il contratto...ora tocca a te mantenere le promesse". Immediatamente il Porko si rivolse a me e mi diede una busta con l'intimo che aveva portato lui, la aprii e vidi un bellissimo completo reggiseno/tanga nero in pizzo, reggicalze e calze nere velate.. "prendi anche la tua roba e vatti a cambiare in bagno... e sbrigati.." mi disse. Ubbidii senza dire una parola ed entrai in bagno a cambiarmi. Iniziai a truccarmi in viso e poi passare lo smalto nero sulle unghie delle mani, ai piedi lo avevo gia messo da casa. Indossai il reggiseno, il perizoma, ed agganciai le calze al reggicalze, eccitandomi sentendo in nylon che saliva lungo le cosce, ed un bel paio di decoltè nere con tacco dodici. Poi indossai il vestito, nero in pizzo trasparente, si vedevano bene le mie sinuosità; alla fine la parrucca nera ed entrai. Il clente rimase a bocca aperta e subito mi venne incontro dandomi un bacio sulle labbra; "..piacere Jessika"..dissi io, "il piacere sarò tutto mio.." disse lui . Il Porko invece era seduto su una poltrona a guardare. L'uomo iniziò a limonarmi con passione e sentivo che era ben eccitato, alternava baci in bocca e sul collo, tanto da provocarmi una erezione; appoggiai il mio cazzo al suo, ma questo capì che lo infastidì poichè si ritrasse e subito mi tirò con decisione la testa in giù per fargli un pompino. Gli tirai giù i pantaloni e le mutande, dai quali ne fuoriuscì un bel cazzo sui 18 cm; iniziai a succhiare come mio solito, cominciando dalla cappella, leccandola e bagnandola bene con la saliva, fino a quando non divenne viola dal piacere. Poi lo ingoiai tutto ed iniziai a spomparlo velocemente, alternando delle soste con il cazzo tutto in gola; questo mi procurava l'aumento di salivazione, che allontanando la bocca dal cazzo, permette di vedere i filamenti di saliva che lascia dalla bocca alla cappella. L'uomo alla vista di ciò si eccitò ancora di più e dalla sua bocca rilasciò uno sputo che cadde sul suo cazzo; immediatamente ingoiai il cazzo per prendere la sua saliva. A quel punto era talmente eccitato che avevo capito che stava per sborrare, così decisi di allontanarmi dal cazzo per evitare il prematuro orgasmo e mi dedicai a leccargli le palle, allorquando scesa più sotto per leccargli il buco del culo, appena messa la lingua all'interno del buco, ed affondando con forza, gridò di piacere sborrandomi copiosamente sulla schiena. Ripresi il cazzo in bocca per pulirlo, ed alla fine alzatami, mi diede un bacio .."tesoro sei stata stupenda.... mai nessuna donna è stata tanto abile con la bocca quanto te .... "mi diede un bacio sulle labbra ed andò via di fretta dicendo che aveva un appuntamento urgente, ma che noi potevano risistemarci con calma e poi andare via. Durante tutto questo, il Porko era rimasto fermo sulla poltrona, ma si vedeva bene che si era eccitato, dal gonfiore della patta dei pantaloni. Andai in bagno per struccarmi e rivestirmi e dopo circa una mezz'oretta andammo via. Durante il tragitto di rientro in macchina, non dissi una parola, al contrario del Porko che non smetteva di parlare dell'incontro, ancora tutto eccitato e complimentandosi di come mi ero comportata.
I giorni successivi seguirono con le solite sue richieste in ufficio per farlo godere, con seghe e pompini nel bagno, cosa che tutto sommato non mi pesava più di tanto, sebbene non provavo piacere nel farlo; ma purtroppo ne valeva il mio posto di lavoro. Poi una mattina di inizio del mese successivo, mi disse che l'indomani pomeriggio dovevano recarci dal cliente della scorsa volta e che quindi avrei dovuto essere nuovamente accondiscendente con lui per la conclusione del solito contratto di forniture di materiali informatici. Questa volta mi disse che la "Jessika" doveva portare con se solo il necessario per rimanere in intimo, ma doveva essere sexy e trasgressivo. Giunta a casa e presa dall'agitazione ed eccitazione, iniziai a provarmi allo specchio i vari completini a mia disposizione, ci tenevo molto a presentarmi sexy e trasgressiva. Alla fine optai per un corpetto nero misto a raso e pelle, a cui avrei agganciato delle calze a rete, un bel perizoma nero, guanti neri lunghi di raso, sandali nero tacco dodici ed una parrucca castano/rossiccia.
La mattina mi recai a lavoro portando con me la borsa che avevo preparato la sera prima e verso le quattro del pomeriggio il Porko venne a prendermi in ufficio. Durante tutto il viaggio, stranamente non disse una parola, ma capivo che era eccitatissimo, poichè nonostante seduto a guidare, si agitava molto per la smania di arrivare il prima possibile all'appuntamento. Arrivammo, ed entrati nell'ufficio, rimasi un po' basita poichè non vi era nessuno.."..vai in bagno a cambiarti.." disse il Porko.. "..ma come??? ed il contratto???.." dissi io, preoccupata per il lavoro.. "tranquilla, è gia tutto fatto e firmato"..mi tranquillizzo lui. Andai in bagno a prepararmi e truccarmi, solitamente impiego una mezz'oretta a farlo, ed in questo arco di tempo dall'altra parte sentivo un vociare e sghignazzi di persone. prima di entrare provai a spiare dal buco della serratura, ma non si intravedeva nulla, così presi un lungo respiro per farmi forza ed entrari. Appena entrata, rimasi immobile sulla porta per quello che vidi: vi erano tre uomini molto anziani, sulla settantina, supini sul divano, ai quali una giovane ragazza leccava a turno il buco del culo. La ragazza era una bella biondina, carina, dal viso dolce ed ingenuo, era totalmente nuda, aveva la pelle chiara e liscia, una seconda di seno, ed a dir il vero non sono sicura che fosse maggiorenne. Ero ancora sulla porta, quando vennero il Porko ed il Cliente a prendermi per mano e mi fecero inginocchiare sotto una scrivania. Mentre ero sotto la scrivania, il cliente si sedette e mi ordinò di succhiargli il cazzo da sotto il tavolo. Iniziai a succhiarlo e leccarlo con piacere, con la maestria di cui sono capace, mentre lui ammirava lo spettacolo alle mie spalle, di cui non sono in grado di raccontare poichè non staccando la bocca dal suo cazzo, non potevo vedere cosa accadeva alle mie spalle. Ad un tratto il cliente si alzò, ed insieme al Porko mi presero e stesero a terra, su una tovaglia in cellophane ai piedi del tavolo. Mi legarono le mani ai piedi del tavolo, con una stretta ben decisa che mi stringeva i polsi e poi mi misero un "morso di gomma" in bocca (gli amanti del sadomaso conoscono bene questi giocattolini) che non mi permetteva di parlare. Mentre ero a terra inerme ed immobile, riuscivo ad intravedere che gli uomini erano in cerchio intorno alla giovane ragazza, toccandola e palpandogli i seni e la bella fighetta liscia senza peli, ed a turno venivano spompinati. Quando ad un tratto, "..ora va da lei.." disse il cliente alla ragazza. La ragazzina si diresse verso di me ed iniziò a spominarmi facendomi indurire bene il cazzo, anche se a dir la verità non era una abile pompinara; .."..ora riempilo bene di saliva e salici sopra.." disse sempre il Cliente, conduttore dei giochi. La giovane mi guardò negli occhi un attimo e rilasciò sul mio cazzo tantissima saliva calda che mi fece diventare il cazzo durissimo, sentendo tutto quel calore ed umidità; poi salì su di me, prese il cazzo con la sua mano gentile e lo indirizzò alla fighetta; lo fece entrare pian piano, un po' per volta, dolcemente e quando fu tutto dentro gemette, soffermandosi per una decina di secondi con il cazzo in figa senza muoversi. .."dai comincia a cavalcare e falla godere, bambina mia.." disse il cliente. La ragazza iniziò a cavalcarmi, cominciò piano piano, mentre tutti gli altri erano intorno ad ammirare lo spettacolo, masturbandosi e palpando, leccando i seni. Poi la spinsero ad accellerare il ritmo, accompagnandola ed indirizzandola con le mani nei movimenti, ed io mi eccitavo sempre di più nello scopare quella fighetta stretta, fin quando gli sborrai dentro lasciandomi andare a dei mugusgni di piacere soffocati dal morso che avevo in bocca. Subito dopo anche la ragazza raggiunse il suo orgasmo, nel sentire la mia sborra calda che gli riempiva la figa, lasciando un grido di piacere e si accasciò sul mio petto. Ad un tratto il Cliente la tirò su e mentre si alzava dal mio cazzo, vedevo gocciolare dalla sua fighetta sperma misto a sangue; diedi una occhiata al mio cazzo ed era pieno di sangue. Rimasi confusa, non capivo se era sangue mestruale o l'ipotesi che fosse vergine; .." l'aveva fatto con il ciclo o l'avevo svergiata ..."..e mentre mi facevo queste domande, si avvicinarono a me gli uomoni che masturbandosi velocemente mi sborrarono addosso, riempiendo il mio corpo di sperma, caldo e denso. Era la prima volta che prendevo addosso tutta quella sborra e a dire la verità fu molto piacevole sentirla addosso, se non chè mi fosse donata da tre vecchi panciuti e pelati. Nell'attesa di essere liberata, che a dire il vero non ce la facevo più a tenere le braccia legate, si avvicinarono il Porko ed il Cliente, che tirati fuori i loro cazzi mi dissero "..ora lavati troia...lavati con questa bella pioggia calda.." e mi gettarono addosso una copiosa e calda pioggia d'orata lungo tutto il corpo, inondandomi dalla testa ai piedi. Ero ancora lì, a terra, immmobile ed inerme legata ai piedi del tavolo, ed inzuppata di sperma e piscio, mentre attorno a me venivo derisa e schernita. Ad un certo punto andarono tutti via e rimase solo il Porko che cominciò a sciogliermi dalle corde; mi recai in bagno per cambiarmi, ma lì non trovai la mia roba. Fui colta dall'angoscia "..ed ora come rientro a casa..???.." pensai; chiesi al Porko ma lui "..ed io che cazzo ne so dove sono i tuoi vestiti..dai sbrigati, vieni via così che non ho tempo da perdere ...e muoviti sta puttana di merda..". Ormani, rassegnata, non sapevo più che pensare e fare e, sporca e puzzolente di piscio e sperma, andammo via. Lungo il tragitto in macchina vi fù un silenzio tombale tra noi, sino a quando, giunti a circa cinquecentro metri da casa, accostò sulla statale e con tono minaccioso mi disse "..ora scendi e vattene...". Rimasi basita .."ma come ???..come faccio??..se mi vede qualcuno....".. e lui "..non te lo ripeto nuovamente...o scendi da sola o ti faccio scendere io..".; a quel punto non mi rimase altra scelta: scesi dalla macchian e mi diressi velocemente verso casa; camminavo a passo spedito lungo la statale, a testa bassa per non essere riconosciuta dagli automobilisti che transitavano. Ero quasi nuda, sembravo una prostituta da strada, con le braccia conserte cercavo di coprirmi sia dalla la vergogna che per il freddo, dovuto all'ormai sera ed ancora bagnata di piscio. Gli automobilisti che passavano mi suonavano e mi vergognavo da morire, ad un certo punto un camion dietro di me rallenta, mi lampeggia e suona; mi sta dietro, io accellero il passo oramai non manca molto per arrivare a casa. Il camion si ferma e scende un uomo robusto che si dirige verso di me; inizio a correre e lui mi insegue, ma improvvisamente inciampo e cado a terra, non è facile correre con i tacchi alti. Il camionista mi raggiunge e mi afferra per un braccio con forza mentre io cerco di divincolarmi. "..dove credi di andare troietta.." mi disse e con brutalità mi trascinò di peso a borso strada sotto una scarpata. Per un pò cercai di divincolarmi invano, l'uomo era alto e robusto e capii che era inutile cercare di scappare. Si tirò il cazzo fuori dai pantaloni, era già eccitato, un cazzo grosso e nodoso. Io rimasi ferma davanti a lui, quando ad un tratto mi tirò due ceffoni in viso con una violenza tale che solo al pensiero, ancora oggi sento il dolore sul viso "...che fai impalata..succhiamelo puttana... lo so che ti piace..troia.." mi disse con disprezzo ed eccitazione. Senza opporre alcuna resistenza al mio aguzzino iniziai a succhiargli e leccargli il cazzo, cercando di farlo godere il più in fretta possibile, al fine che l'incubo finisse presto. Aveva un cazzo molto doppio e nodoso, emanava un odore forte, dal sapore acre di piscio e sudore, aveva il pelo folto e bianco, un pò pungente e a fatica riuscivo ad ingoiarlo tutto. Accellerai il ritmo quando capii che era eccitatissimo, fino a quando l'uomo ti strinse con forza a se la testa, facendomi ingoiare tutto il cazzo in gola. Mi sentifo soffocare e mi mancava il respiro, quando ad un tratto la mia bocca venne invasa dal suo piacere, che mi scese direttamente giù per la gola. A quel punto ebbì come un rigurgito, il camionista mi liberò dalla presa, e sputai in terra il rimanente sperma che mi era rimasto in bocca. L'uomo mi fissò, ed all'improvviso mi scagliò un altro schiaffone che mi fece cadera a terra dicendo "...ti è piaciuto puttana ??.." ed andò via. Scoppiai a piangere, quando lo sguardo in lontanaza vide più in là il Porko, fermo a bordo strada appoggiato alla macchina, posizione dalla quale ner aveva gustato l'accaduto. Salì in macchina e si diresse verso di me "..dai Jessy dali in macchina che ti riaccompagno a casa..". Ancora in lacrime accettai l'invito e venni riaccompagnata a casa. Prima di uscire dalla macchina mi mise una mano sulla coscia "..l'hai capito o no che sei il mio giocattolo.." mi disse con tono soddisfatto. Salii di corsa a casa, oramai era sera, e desideravo solo immergermi in un rilassante bagno caldo, che mi ripulisse del ricordo di quella giornata.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Passionale_intrigante Invia un messaggio
Postato in data: 08/01/2013 18:55:48
Giudizio personale:
contenuto altamente erotico, complimenti...

Autore: Francesco18 Invia un messaggio
Postato in data: 18/03/2012 08:13:09
Giudizio personale:
eccitante


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