i racconti erotici di desiderya

Una terapia davvero speciale

Autore: Thorisin
Giudizio:
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Commenti: 1
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Ciao a tutti, vorrei raccontare la mia piccante esperienza con un’affascinante e distinta signora, proprietaria di un elegante negozio di abiti.

L’ho conosciuta come suo cliente, e chiacchierando mentre provavo degli abiti, lei viene a sapere della mia professione (sono un fisioterapista) e mi esprime con entusiasmo il desiderio di avere un massaggio rilassante su tutto il corpo… per sciogliere lo stress dell’impegnativa gestione del suo esercizio.

Nel mio lavoro mi capita di rado di assecondare una richiesta così diretta, ma la signora mi ha fatto scattare qualcosa, così le do la mia disponibilità, lasciandole il mio biglietto da visita.

Ci salutiamo e la cosa finisce lì.

qualche mese dopo torno a far visita al suo negozio, un po’ perché i capi esposti erano davvero interessanti, ma soprattutto per rivedere lei.

Appena entrato una giovane commessa mi si fa incontro per occuparsi di me, ma io, superando la mia naturale timidezza le chiedo di poter essere servito personalmente dalla titolare.

Così dopo qualche minuto lei arriva ed iniziamo a visionare gli abiti; di nuovo mi esprime il suo desiderio, questa volta non rimango sul vago e fissiamo un appuntamento per la settimana successiva.

Il giorno della “seduta” avevo un senso di anticipazione, la signora m’intrigava parecchio e d’altra parte non mi erano sfuggiti gli apprezzamenti neanche troppo velati che lei mi aveva riservato durante le prove degli abiti; dentro di me sospettavo (e speravo) che quella non sarebbe stata una consueta terapia.

Con un po’ di ritardo lei arriva nel mio studio io avevo già preparato il lettino, e dopo alcuni convenevoli inizia a spogliarsi.

Devo confessare che nonostante la routine del mio lavoro, vedere una bella donna che si spoglia davanti a me non manca mai di emozionarmi, a volte devo distogliere forzatamente lo sguardo, per evitare che la cosa appaia evidente.

Questa volta rimango a guardare… con un gesto rapido e naturale lei apre la zip posteriore del vestito e se lo lascia sfilare giù, rivelando un corpo sinuoso e tonico e una pelle levigata ed abbronzata; non indossa calze, ma un succinto tanga che mette in evidenza un fondoschiena… davvero notevole.

Continuando a chiacchierare si sfila con naturalezza il reggiseno, rivelando dei seni non grandi ma sodi e ben proporzionati; appagato da tanta vista la invito a sdraiarsi sul lettino e mi preparo ad iniziare…



Comincio un lento e profondo massaggio iniziando dal collo, per poi passare alla schiena, i glutei, le cosce, le gambe e i piedi fino alle dita.

Poi le chiedo di girarsi sulla schiena e ricomincio risalendo dai piedi in su, le braccia, le mani, le dita, e infine il viso, il collo e il torace fino a sfiorare i seni.

Il tutto dura circa un’ora, al termine della quale lei alzandosi con un sospiro mi dice "dopo un massaggio del genere potresti farmi tutto quello che vuoi...".

Le rispondo ridendo "proprio tutto? Guardi che la prendo in parola", e lei "quello che vuoi, tesoro".

…si riveste e concordiamo di rivederci la settimana successiva.



Con crescente eccitazione aspetto il giorno dell'appuntamento,

Lei arriva, si spoglia e nello stendersi mi chiede se deve tenere il tanga (l'unico indumento che indossa) o se è meglio toglierlo; con un tuffo al cuore le rispondo che in effetti il massaggio integrale risulta più comodo senza indumenti...

E così se lo sfila, lasciandomi di fronte allo spettacolo mozzafiato che potete ammirare in foto.

Col fiato corto do inizio al massaggio, questa volta con maggiore enfasi sulle manovre lente e avvolgenti e soffermandomi a sfiorare la sua pelle morbida ad ogni passaggio.

Sotto le mie dita sento che queste manovre non mancano di avere un certo effetto sulla signora.

Al momento di voltarsi lei ha un'espressione maliziosa e dopo qualche momento mi dice "sai, mi sono addormentata, e ho sognato di risvegliarmi con la tua testa tra le mie gambe".

Impiego qualche secondo per riavermi dalla sorpresa, e scegliendo le parole con cura le rispondo "che bel sogno! Ci sarebbe quasi da farlo avverare, no?"

"Magari…" risponde lei.

Riprendo il massaggio con lei distesa sulla schiena, e questa volta le mie mani non si limitano a sfiorarle i seni, ma li avvolgono, indugiando sui capezzoli, e strappandole sospiri e piccoli gemiti.

Le mie labbra sono a pochi centimetri dalle sue, sono sul punto di rompere gli indugi, ma decido di attendere ancora un po', rimandando tutto all'appuntamento successivo.

Una settimana di attesa, bruciante, tormentata, meravigliosa attesa, un sottile equilibrio di eccitazione e sofferenza che trovo sfibrante ma al tempo stesso irresistibilmente piacevole.



Il giorno convenuto sono teso come la corda di un violino, lei arriva puntualissima, e con 'nonchalance' si spoglia completamente già prima di stendersi.

Per un'attimo siamo in piedi uno di fronte all'altra, il suo corpo flessuoso nudo di fronte a me, incrocio il suo sguardo, ma di fronte a tanto sensuale magnetismo sono costretto subito ad abbassarlo.

Lei si stende prona, io inizio il mio lavoro, ma dopo alcuni minuti di manovre "classiche", i miei movimenti assumono un'impronta molto più sensuale; le mie mani le accarezzano il collo, le spalle, la schiena, arrivato ai fianchi mi soffermo sui morbidi glutei, avvolgendoli ed accarezzandoli senza più ritegno, arrivando anche in profondità tra le gambe.

Lei risponde con lenti movimenti sinuosi del bacino, mostrando di apprezzare la cosa, a questo punto mi decido, mi avvicino e le poso un bacio delicato sulla parte bassa della schiena, poi proseguo in giù arrivando al bacino, le bacio l'apice della piega tra i glutei e proseguo seguendola con le labbra e con la lingua.

Lei dapprima ha un piccolo sussulto, poi con un gemito riprende a muoversi sinuosamente.

Incoraggiato, abbandono ogni esitazione e mi muovo verso il basso, infilandomi con la lingua nella base delle natiche, fino a raggiungere le piccole labbra, calde e umide.

Le afferro delicatamente i fianchi con le mani e inizio a ruotarle il bacino, per metterla supina; lei si lascia guidare docilmente, così mi ritrovo davanti quello che per me è lo spettacolo più bello del mondo: le cosce aperte di una bella donna che mostrano un delizioso monte di Venere e le piccole labbra appena socchiuse che quasi ti invitano...

Mi avvicino e comincio a leccare e succhiare la parte interna delle morbide cosce, dal ginocchio scendo fino all'inguine, e inebriato dal suo odore mi tuffo tra le sue gambe...

Il suo sapore delicato ed il profumo della sua pelle mi pervadono e per lunghi minuti rimango immerso in quel vortice di voluttà, baciando, succhiando e leccando avidamente quel sublime concentrato di sensualità: la delicata pelle alla base delle cosce, la morbida peluria pubica, le grandi e piccole labbra di quel meraviglioso fiore che le donne possiedono, ed infine il sensibilissimo clitoride.

Il suo respiro si fa sempre più rapido il suo corpo è scosso da fremiti, le nostre mani si cercano, le dita si intrecciano; sento che il suo bacino si inarca, mi immergo ancor più in profondità e avverto una forte e prolungata contrazione pervadere il corpo della mia amante, dalle dita che stringono spasmodicamente le mie, alle gambe, che serrano la mia schiena in un formidabile abbraccio.

Infine lei lascia andare un profondo gemito e la sua presa si rilassa gradualmente, interrotta di tanto in tanto da brevi ma intensi spasmi.

Appagato dall'aver dato piacere ad una femmina così appassionata appoggio la testa su di lei, sentendo il suo respiro rallentare lentamente fino a normalizzarsi.

Dopo qualche minuto mi alzo ed inizio a spogliarmi, deciso a continuare.

Lei però mi chiede di avvicinarmi, così mi ritrovo in piedi al suo fianco; la sua mano mi accarezza delicatamente, ma questo è sufficiente ad eccitarmi; lei lo avverte e mi afferra con decisione, cominciando un lento movimento in su e in giù con una mano, mentre con l'altra si masturba senza ritegno.

La visione di quella splendida femmina che si contorce ed il suo tocco esperto in breve mi fanno arrivare al limite.

Le dico "signora, se continua così non resisto!", e lei "vieni tesoro, schizzami addosso".

Così mi lascio andare, e le schizzo abbondantemente sul viso, sul seno e sul morbido ventre.

Alla fine, esausto, mi lascio cadere su una sedia, stravolto dal piacere.



Dopo qualche momento passato in silenzio cominciamo a muoverci, mentre ci ricomponiamo lei mi spiega, quasi a giustificarsi, che per la penetrazione preferisce aspettare un po' e fare tutto con calma, perché le risulta spesso dolorosa.

Le rispondo che non c'è problema, non c'è nessuna fretta, e in tutta sincerità è stato fantastico anche così ...ma...



...lei è in piedi davanti al lettino e mi dà le spalle aggiustandosi i capelli, mi soffermo ad ammirarla e quel magnifico fondoschiena mi attira come una calamita, impossibile resistere!

Mi avvicino a lei e mi inginocchio come a rendere omaggio a quel monumento di sensualità; le mie mani sulle morbide natiche le strappano una piccola esclamazione di sorpresa.

Mi avvicino e poso delicati "succhiotti" sulla pelle vellutata, mi insinuo tra le sue gambe, divaricandole leggermente, mentre le mie mani salgono sulla sua schiena e la spingono delicatamente in avanti.

Ancora una volta lei si lascia guidare docilmente e si china lentamente in avanti, appoggiandosi sul lettino e lasciandomi di fronte ad un altro dei miei panorami preferiti: il culo di una bella donna chinata in avanti con le gambe aperte...

Le afferro i fianchi e con la bocca mi insinuo nel solco tra le natiche, cercando con la lingua il delizioso buchetto posteriore.



Lei si lascia sfuggire un prolungato mugolio ed inarca ancor più la schiena, offrendomi spudoratamente la parte più intima del suo corpo.

Mentre la mia lingua è deliziosamente impegnata, con la mano sinistra scivolo in avanti, sfioro il pube e proseguo verso il basso, fino a raggiungere con le dita il clitoride, che inizio ad accarezzare delicatamente.



Sopraffatta da questa doppia stimolazione la signora riprende a contorcersi, a sospirare e a fremere, sempre più spasmodicamente, fino a raggiungere un secondo orgasmo; questa volta è lei che è costretta a sedersi in tutta fretta.

Cosi dopo un po' di ben meritato riposo ci rivestiamo, e ci salutiamo, entrambi piacevolmente spossati ed appagati.

Da quella volta di tanto in tanto ci rivediamo, ed ogni volta dopo un profondo ed accurato massaggio mi immergo nelle sue grazie deliziandomi e deliziandola, e su sua richiesta concludo il tutto schizzandole addosso… ulteriori sviluppi possono anche aspettare!



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Coppiaxxlpd Invia un messaggio
Postato in data: 05/01/2014 11:11:42
Giudizio personale:
belissimo racconto sei arivato ad un passo dal paradiso...............


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