i racconti erotici di desiderya

Una slave ceduta


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Una telefona di prima mattina ,da parte di un vecchio amico mi invita a recarmi da lui per pranzo.

Ore undici dopo due ore di autostrada sono davanti al cancello della villa di Aldo, scendo , suono e il cancello si apre in automatico.

Inizia un breve percorso nel parco per arrivare alla villa di Aldo, mi viene incontro il tutto fare ovvero segretario , maggiordomo ecc…

Come al solito Aldo è vicino alla piscina sulla sdraio a prendere il sole.

Ciao Aldo come va dico con un sorriso di circostanza.

Aldo si alza mi viene incontro e con fare amichevole mi abbraccia dicendomi :Caro Alberto che piacere ,era già qualche tempo che non ci vedevamo vero?

Io prontamente rispondo: Sei tu che sei sempre in giro per il mondo.

Mi siedo con lui vicino a un tavolino quando a un tratto compare una ragazza ,Bionda occhi azzurri ,vestita con un gonnellino studiato apposta da non coprire niente ,una camicetta trasparente ,scarpe veramente orribili tipo zeppe da spiaggia il tutto senza mutande.

Si avvicina e va a inginocchiarsi al fianco di Aldo tenendo la testa bassa.

Lui fa finta di niente come se fossimo solo io e lui e non la degna di uno sguardo.

Continuiamo a parlare come se lei non ci fosse, nel mezzo della conversazione Aldo allunga una mano come se stesse accarezzando un cagnolino e mi dice :Sai Alberto devo andare in Brasile per affari e starci tre anni, ho pensato di cederti la mia Slave.

Io con aria sorpresa abbasso lo sguardo sulla Slave e vedo che con la coda dell’occhio lei mi guarda per poi tornare fissa con lo sguardo.

Aldo dico sorpreso :Sai che io raramente prendo Slave in questo modo, lui con voce decisa ,mi incalza confermando che non può portarla con se e l’unica è cederla.

Il mio sguardo ritorna sulla Slave ,Aldo si accorge che la guardo e gli ordina di alzarsi e di fare due giri su se stessa, cosa che velocemente esegue.

Mi accorgo che l’abbigliamento è il minimo quel gonnellino è finto e senza mutande sta mostrando tutto ,si vedono anche due strisce rosse sul culo che io prontamente faccio notare a Aldo e lui divertito mi dice che ieri sera si era lasciato andare più pesante del solito con Silvia.

Così apprendo che si Chiama Silvia ,la guardo con attenzione e vedo che ha un leggero rossore sul volto dovuto all’imbarazzo del momento.

Ok dico a Aldo :Quando vuoi che la vengo a prendere e lui prontamente :Te la porti via oggi dopo il pranzo perché domani mattina sono già sull’aereo.

Bene facciamo cosi controbatto e nel frattempo ci prepariamo a pranzare.

Silvia sempre vestita anzi svestita ci assiste nel pranzo servendoci tutte le portate personalmente.

Mentre finiamo di pranzare sto pensando a lei e a Aldo chiedo se conosce la sua storia.

Aldo è una brava persona ma come tanti Master sarebbe meglio che si comprasse un cane ,anzi neanche il cane , eppure i mezzi economici non gli mancano. In parole povere mi risponde fattela raccontare da lei la sua storia ame non interessa, non insisto e ci alziamo dal tavolo congedandoci reciprocamente con le solite promesse di rivederci ,aggiungo una domanda ,ma Silvia ha preparato i sui effetti personali e lui con un sorriso mi porge un sacchetto di plastica con dentro due magliette un pantaloncino e niente altro, io sorrido egli dico: Sei il solito e andando via verso l’uscita mi accorgo di avere al mio fianco silvia, che faccio salire sulla mia piccina.

Entriamo in autostrada mi cade l’occhio sul pube depilato di Silvia che è in mostra con tutto il suo splendore, la guardo e noto la mascherina rossa sul viso per l’imbarazzo, mi scappa di ridere e lei mi segue nella risata.

Certo che Aldo poteva fare qualcosa di più le dico con tono sarcastico e lei mi risponde : ha già fatto tanto per me.

La guardo sorrido e mi accorgo che praticamente ho una ragazza nuda in macchina, non possiamo neanche andare a prendere un caffè le dico ,conciata così ci arrestano per oltraggio al pudore.

Faccio una deviazione ,entriamo in città e andiamo da un amico che ha un negozio di abbigliamento, vediamo se ha qualcosa per te, lei mi guarda e annuisce :Si Padrone.

Arriviamo davanti al negozio di questo mio amico gli dico a Silvia di aspettare in macchina ,io scendo

Entro, ad accogliermi trovo lui Franco che con una stretta di mano mi dice: Quanto tempo che non ci vediamo Alberto finalmente sei venuto a trovarmi.

Dietro di lui la moglie una graziosa signora sulla quarantina ,anche lei :Caro Alberto finalmente ci sei venuto a trovare, nel frattempo due commesse si avvicinano ,io mi rivolgo a Franco e alla sua signora :ho la mia Slave mezza nuda in macchina avete qualcosa da darle.

E’ calato il silenzio Franco si mette a ridere la moglie diventa rossa e dice alle ragazze di andare a vedere la ragazza che tagli serve ,io sorrido con tutti e mi metto in un angolo godendomi la scena ,alla fine fanno scendere Silvia leggermente più vestita di quando era entrata in macchina, tra le due commesse una mi guarda e sorride credo che abbia capito tutto ,la moglie del titolare mi viene vicino e mi sussurra :Però è bella quando me la impresti.

La guardo e gli dico Marina hai la mano troppo pesante lo sai che le mie Slave sono speciali e lei con un sorriso mi controbatte :allora vengo io a fare la Slave.

Franco era poco più il la che rideva con fare sornione.

Con passo tranquillo vedo Silvia uscire dalla cabina del cambio abiti e devo dire che gli stava tutto a pennello, mancavano le scarpe ,chiedo a Marina di portarla a comprare le scarpe qui vicino ,Marina non vuole darmi dispiacere e acconsente .

Ritorniamo verso casa ,Silvia la vedo rilassata e mi guarda con gli occhi di chi si sente al sicuro.

Un Master percepisce quando la sua Slave è serena ,entriamo in casa ,lo sguardo di Silvia è attento a scrutare tutti gli angoli mi guarda e mi dice :Padrone ma qui è tutto in ordine ,rispondo: qui la donna delle pulizie viene due volte alla settimana e lei ribatte: Da Aldo ero io a fare le pulizie .

Accenno un sorrido guardandola negli occhi :Tu devi solo dedicarti al tuo Padrone.

Mentre Silvia prende confidenza con la casa io preparo la cena ,lei mi guarda stupita :Il padrone cucina? Continuando a tagliare e accendere i fornelli gli rispondo :Questa è arte piccola , stasera ho voglia di preparare qualcosa di speciale come benvenuto alla mia Slave.

Ceniamo come se fossimo al ristorante ,vino speciale per le grandi occasioni ecc…

Finita la cena ci accomodiamo in salotto lei indossando solo un accappatoi e io idem.

Silvia intuisce che il Padrone si aspetta qualcosa di speciale e senza esitare inizia a prendere nella sua bocca il mio cazzo ,mi accorgo che è una grande pompinara la guardo mentre si prende cura del mio membro ,lucidandolo con la lingua ,per poi ritornare a farlo sparire tra le sue labbra.

Alla fine vengo svuotandole tutto in bocca ,lei manda giù tutto e finisce di pulirmi con la lingua, poi guardandomi :sono stata brava? Abbozzo un sorriso: Si non avevo dubbi che quel porco di Aldo ti avesse insegnato a fare pompini.

Albert58



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Kalahan Invia un messaggio
Postato in data: 07/08/2016 13:46:30
Giudizio personale:
piacevole... come si diventa master?


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