i racconti erotici di desiderya |
Una proposta indecente |
Io e la mia ragazza avevamo deciso di passare finalmente un fine settimana di puro relax in un bell'albergo di Montegrotto Terme tra massaggi e piscina.
Durante il soggiorno, mentre eravamo entrambi nel bagno turco, avevamo fatto conoscenza con un simpatico sessantenne di Milano che diceva essere un conte. Le chiacchiere che avevamo fatto nell'hammam erano poi proseguite a bordo piscina tra un cocktail e l'altro gentilmente offerti dal "conte". Rolando, così si chiamava, era un habituè dell'Hotel e delle Terme. Era vedovo da 4 anni ma aveva ben superato la solitudine circondandosi, come diceva lui, di giovani amici che lo mantenevano al passo cion i tempi e non lo facevano pensare alla solitudine. Era un uomo molto simpatico e ancora in forma, nonostante un pò di pancetta e "qualche acciacco" come lo definiva Rolando. Per la cena del sabato sera fummo ospiti presso il suo tavolo. Dopo aver apprezzato lo squisito menù dello chef dell'hotel annaffiato con dell'ottimo vino che, dobbiamo essere sinceri, ci aveva messo tutti di "buon umore", fummo invitati nella sua suite per continuare a parlare e prenderci l'ultimo drink. Accettammo con piacere e saliti in camera ci accomodammo nel salottino sorseggiando dell'ottimo cognac. Le chiacchiere, col passare del tempo e dei cognac bevuti si erano fatte più intime e Rolando ci rivelò che da oramai 6 anni non aveva più visto una donna nuda dal vivo e che, dopo la morte della moglie non aveva più voluto avere nessuna storia, nemmeno di sesso. LE confidenze si fecero ancora più intime fino a quando, nonostante un pò di imbarazzo, il nostro amico Conte non ci fece una proposta. Se avessimo fatto sesso di fronte a lui (chiarì subito che non voleva essere assolutamente coinvolto) ci avrebbe ricompensati "generosamente". Tralascio i dettagli economici, vi dico solamente che la sua "generosità" ci avrebbe permesso di pagarci l'affitto di casa per i restanti 6 mesi... Inizialmente prendemmo la cosa come uno scherzo e ci ridemmo su ma al fermo e serio ribadire di Rolando capimmo che c'era ben poco da scherzare. Inutile dire che era la prima volta che ci ritrovavamo in una situazione del genere. La proposta era certamente allettante, per di più non prevedeva nemmeno un "tradimento" di uno di noi due e nessun coinvolgimento di terzi. Superato il primo imbarazzo e solleticati da questa offerta maliziosa decidemmo di accontentare il conte e "aiutarlo" a tornare "virtualmente" alla sessualità. Rolando, da vero uomo di parola, si precipitò a firmare subito un assegno che consegnò a me, dopodichè ci fece accomodare nella stanza da letto mentre lui si sedette su una poltrona con in mano il bicchiere di cognac. Elisabetta si avvicinò al bordo del letto e mi fece cenno di seguirla. Sicuramente il cognac le stava facendo un effetto disinibitore e capii che era lei che voleva condurre il gioco. Mi avvicinai a lei, la presi con decisione e iniziammo a baciarci appassionatamente. Mi sbottonò la camicia e iniziò a baciarmi e leccarmi il petto. Detti uno sguardo a Rolando che si stava godendo lo spettacolo con molta attenzione. Adesso toccava a me. Tolsi il top di Elisabetta e la lasciai in reggiseno di pizzo nero e gonna. Le slacciai la zip e feci calare lentamente la gonna scoprendole così il perizoma e le autoreggenti nere. Sentivo Elisabetta sempre più eccitata, Le tolsi anche il reggiseno e gli occhi del conte incontrarono per la prima volta i suioi capezzoli turgidi e appuntiti. Adesso veniva il momento del tanga. Rolando era sempre più eccitato e iniziava a muoversi freneticamente sulla poltrona. Misi Elisabetta in modo che mostrasse il suo sedere al nostro spettatore e lentamente le abbassai le mutandine lasciando in bella vista un culo mozzafiato. Adesso Eli era tutta nuda con indosso solo le calze e le scarpe alte con il tacco. Continandomi a baciare con una eccitazione quasi animalesca quasi mi strappò la camicia e scendendo con le mani lungo il mio stomaco mi slacciò la cintura e i pantaloni. Si abbassò in ginocchio di fronte a me e butatto giù anche i boxer si avvicinò alla mia verga che nel frattempo era diventata di marmo da quanto ero eccitato e iniziò a baciarla. Le presi la nuca e le spinsi la testa più vicino, a quel punto prese tutto il cazzo in bocca e cominciò a succhiare. Il conte aveva oramai perso ogni freno e lo vidi che anche lui si era liberato dei pantaloni e stava menandosi l'uccello sotto le mutande. Elisabetta continuava a spompinarmi emettendo a ogni ingoio un gemito di piacere. Stavo per venirle in bocca e allontanadola prima di sborrare la misi sul letto in ginocchio e la penetrai da dietro. La sua figa era bagnatissima, la scopai con violenza mentre lei gridava di piacere e guardava Rolando che si stava masturbando. Dopo averla scopata per qualche minuto con tutta la forza che avevo in corpo venni dentro di lei sborrando una quantità enorme di sperma. Ero esausto, ma Elisabetta non era ancora venuta e non era ancora soddisfatta, bruciacìva in lei ancora tutta la passione. Guardò il conte che ancora non era venuto e mi chiese in un orecchio se "poteva". Capii subito cosa intendeva dire, non ebbi niente da ridire anche se questi non erano i patti. Elisabetta si alzò dal letto, si diresse verso Rolando che non aveva ancora capito cosa stava per succedere. Gli tolse i pantaloni che erano rimasti a mezzagamba e le mutande, poi si inginocchiò davanti a lui, nuda e con la figa che ancora perdeva i miei umori e iniziò a fare lo stesso "servizio" al nostro nuovo amico. Il conte non credeva ai suoi occhi, Elisabetta stava spompinandolo con molta meno foga ma con una maestria veramente da troia consumata. Il conte prese la sua testa tra le mani e accompagnò le sue stantuffate iniziando a gemere sempre più forte fino al culmine. Preso da spasmi fortissimi venne dentro la bocca di Eli che rischiava quasi di soffocare tanto era la sborra che usciva da quel cazzo. Ma da grande donna continuò a succhiare fino a che la situazione non tornò alla normalità e Rolando si lasciò andare sfinito sulla poltrona. Ci rivestimmo, salutammo il Conte ancora stordito ma felice. Ci ringraziò e noi facemmo altrettanto per la reciproca "generosità". Elisabetta lo baciò sulla bocca con le labbra ancora macchiate del suo seme e ce ne tornammo in camera nostra sfiniti ma soddisfatti, non tanto per il "guadagno" ma per un'esperienza nuova e per aver dato un pò di gioia a piacere ad un uomo che sembrava non avere più la possibilità di godere del sesso. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Cosmo201 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 30/04/2012 23:51:28 | |
Giudizio personale: | realistico ed eccitante, ottimo | |
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Autore: | Tuareg25 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 17/07/2006 16:51:16 | |
Giudizio personale: | siete di sicuro una coppia fantastica complimenti | |
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Autore: | Drea10 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 04/07/2006 18:14:06 | |
Giudizio personale: | bè un racconto bellissimoe incredibilmente eccitante ...mi piacerebbe realizzarlo anche a me con la mia ragazza.....complimenti | |
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