i racconti erotici di desiderya |
Una giornata al mare |
Il tramonto in mezzo al mare è sempre bello, Valentina mi aiuta a tirare giù le vele ,è stata addestrata così bene che penso ,potrebbe fare anche regate oceaniche.
Si muove sul ponte con sicurezza ma la sua parte migliore è quando prende il sole nuda a prua. Avere una Slave in barca è proprio una figata. Entriamo a Camogli ,la manovra è sempre incasinata ci manca poco che mi porto via qualche barca ormeggiata nel mezzo del porticciolo. Valentina è attenta ,sarà il suo culo che mi distrae ,però alla fine ormeggiamo. I passeggiatori del tramonto sul molo con gli occhi le hanno già tolto il bikini che era già un pezzetto di stoffa molto ridotto. Spengo il motore lascio valentina armeggiare con le vele Genoa e Randa ,sfilo la scala e scendo per mettere in tensione le due cime di poppa :fatto ? dico a Valentina di mettere in tensione le cime di prua e lei prontamente mi conferma con un :Si Padrone. Ho visto fermarsi la gente sul molo e con un sorriso ho confermato che ero io il fortunato. Ci prepariamo per passare una serata nel ristorante della piazzetta ,la mia Slave indossa solo una maglietta con la scritta del nome della barca che gli passa davanti al seno ,credo che il ricamo sia proprio sul capezzolo destro, praticamente la maglietta copre appena il culo guarnito con una mutandina di pizzo. Il pizzo bianco fa sempre bella figura su una chiappa abbronzata. Lasciamo la barca e andiamo a prendere posto in piazzetta un tavolino ci aspetta. La visuale del porticciolo è totale ,vediamo l’ingresso, il molo sulla sinistra e il cantierino per il rimessaggio e piccole riparazioni alla nostra destra. Ordiniamo le solite cose estive ,insalatona con gamberi ecc… Ecco che lo sguardo divertito della gente mi fa notare un’altra barca che entra ,un due alberi di dodici metri. Dico a Valentina : Sarà dura farci stare il dodici ,non c’è tutto questo posto. La manovra come pensavo si fa faticosa. Guardo Valentina e lei capisce al volo ,si alza per andare a aiutare l’ormeggio che guarda caso è vicino alla nostra. Come si alza la mia Slave gli occhi dei presenti le fissano il culo che ondeggia alla grande ,mi diverto e lei ha capito e sorride. Alla fine il due alberi è ormeggiato ,l’aiuto di Valentina è stato determinante e ritorna sodisfatta seduta al mio fianco. Siamo dietro a cenare quando vedo arrivare il proprietario del due alberi ,ci guardiamo e parte una risata :Romolo sei tu ?:Alberto ,mi sembrava la tua barca. Romolo, vecchio marpione dello spettacolo anni sessanta. Con lui noto una ragazza alta come lui , pantaloncini e maglietta rossa, capelli castani, viso angelico ,pelle chiarissima. Romolo ha già capito che valentina è la mia Slave e introduce il discorso parlando della sua ragazza. Caro Alberto potresti occuparti della mia Cinzia ,lei è completamente vergine sull’argomento Slave :E’ solo vergine sull’argomento per il resto no. Parte una risata mia e di Valentina seguita da Romolo e Cinzia. La mia risposta: Caro Romolo Valentina si occuperà della tua Cinzia. Con un sorriso Valentina si dirige verso Cinzia e le da un bacio, già assaporo le carezze che guarderò farsi tra loro. Con Romolo ci scambiamo le avventure di navigazione fatte sulle rispettive barca quando la mia Slave mi chiede: Padrone posso portare Cinzia a vedere la barca, io con un sorriso annuisco sapendo già cosa succederà. Le due donne si dirigono verso il molo e rivolgendomi a Romolo: Ma la tua ha capito cosa è una Slave? Romolo : Caro Alberto non abbiamo avuto modo di approfondire il discorso con Cinzia ,è intelligente e sono sicuro che apprenderà velocemente le regole . Nel parlare si fa tardi e propongo di andare a trovare le due ragazze ,entrando le troviamo ,la mia seduta e Cinzia che lecca con voluttuosità i piedi di Valentina ,noto Cinzia con un collarino. Valentina guardandomi con un cenno di sorriso : Padrone, Cinzia impara velocemente , io guardo Romolo :Si vedo e la serata non è finita . Albert58 |