i racconti erotici di desiderya |
Una domenica iniziata come tante altre …. |
Voglio raccontarvi un viaggio in treno di inizio d'estate di qualche anno fa perché non è stato ordinario come tanti altri ma estremamente divertente.
Dovevo andare per lavoro ad un meeting nella sede centrale dell’azienda per cui lavoravo. Non avevo proprio voglia, ma se devi, non hai scelta. Quindi ho preso il treno nel pomeriggio per essere in hotel la sera e, quindi, puntuale all’indomani mattina per l’incontro. Sono salito sul treno, ho cercato uno scompartimento libero, mi sono seduto e ho preso qualcosa da leggere dallo zaino. Con alcune ore di viaggio davanti a me, era l’unica cosa da fare. Il treno partì perfettamente in orario e io cominciai a leggere. Ero seduto e totalmente rilassato ma le cose sarebbero cambiate velocemente. Dopo pochi minuti dalla partenza, una ragazza bruna sui vent'anni, magra, grandi tette e incredibilmente carina, aprì la porta dello scompartimento e chiese: “Sono liberi i posti?”. Ho risposto con un “Sì, è tutto libero. Puoi sederti dove vuoi!” Lei sorrise, prese la sua borsa, la posò su un posto vuoto e si sedette. Era davvero carina, indossava una gonna corta e una maglietta attillata da dove trasparivano in modo chiaro le sue forme. La ragazza aprì la borsa, prese anche lei un libro e cominciò a leggere. Avrei voluto continuare a leggere anche io, ma ora era più difficile con una presenza così carina nello scompartimento, semplicemente non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Mentre stavo sognando ad occhi aperti, sono stato svegliato bruscamente dal controllore che voleva vedere i biglietti. Gliel'ho dato, lui l'ha timbrato e poi me lo ha restituito. La ragazza frugò freneticamente nella borsa alla ricerca del biglietto, ma non riuscì a trovarlo. Non trovò nemmeno il suo porta documenti e i suoi soldi. Il controllore le disse che, se non fosse riuscita a trovare il suo biglietto, avrebbe dovuto pagarne uno nuovo. Ma la ragazza non aveva i soldi necessari, quindi il controllore le disse che avrebbe dovuto farle una multa e farla scendere dal treno alla successiva fermata. Ascoltando la discussione, ho chiesto quanto sarebbe costato il biglietto e mi è stato risposto che il costo era di 17€: “OK, nessun problema” risposi “pagherò io il biglietto alla ragazza!”. Il controllore ha preso i miei soldi ed ha emesso un nuovo biglietto, ha salutato ed è andato via. La ragazza ringraziandomi si presentò: “Sono Anna, grazie per avermi salvata. Non so proprio dove siano finiti biglietto e soldi. Li avrò dimenticati alla biglietteria o qualcuno mi ha derubato.” Risposi: “Oh, sono stato felice di averti aiutato, comunque mi chiamo Bruno.” Poi con una battuta ironica tanto per sdrammatizzare la vicenda appena conclusa continuai dicendo con un sorrisino: “Poi puoi restituirmi i soldi, ti lascio i dettagli del mio conto." Lei aggiungendo ironia alla mia ironia e mi rispose: “Posso inventarmi qualcosa di diverso e più divertente per rimborsarti il costo del biglietto.” Rimasi interdetto, non sapevo cosa volesse dire quindi spontaneamente mi venne di chiederle: “Cosa vuoi dire? La mia era una battuta, non è necessario ridarmi i soldi.” “Non ti darò indietro i soldi, penso ad altro. Te lo faccio vedere!”, sorrise in modo malizioso. Andò alla porta dello scompartimento, la chiuse e tirò le tende. Mi sentivo molto eccitato, avevo capito davvero quello che pensavo avrebbe fatto?! Lei venne di nuovo da me, si sedette proprio accanto e mise la mano proprio sul cazzo. Il mio piccolo amico se ne è accorto subito e premeva contro l'interno dei miei pantaloni. Sembrava che le piacesse che il mio cazzo le rispondesse direttamente. "Pensi che io sia carina?" chiese. "Sì, da quando sei entrata non riesco più a concentrarmi. Non riesco più a toglierti gli occhi da dosso." A queste parole, lei mi ha aperto i pantaloni tirando giù la cerniera e ha messo la mano dentro sul mio cazzo e me lo ha accarezzato attraverso i boxer. È stata una bellissima emozione, questo viaggio stava diventando sempre più eccitante. Gli ho fermato la mano e le ho chiesto: ”Pensi sia sicuro farlo qui, in uno scompartimento di un treno?” Lei rispose: "Oh, il treno si fermerà di nuovo tra molto tempo, non entra più nessuno dopo la precedente fermata e la tenda è chiusa, il controllore è già passato quindi non ripasserà, nessuno può vedere attraverso la porta!" probabilmente era proprio così, saremmo stati tranquilli per un po’, in ogni caso non mi importava. Lasciando libera la sua mano sono andato a fare un'escursione sotto la sua maglietta. Lì ho preso in mano una delle sue tette calde e l'ho massaggiata delicatamente, sembrava che le piacesse. "Oh, la maglietta è proprio fastidiosa, aspetta ..." con queste parole se la tolse, poco dopo il reggiseno era anch’esso sul sedile. I suoi seni erano davanti a me in tutta la loro bellezza, per me erano irresistibili, li presi con entrambe le mani e li massaggiai ben bene e poi vi seppellì il viso. Cavolo, è stato fantastico! Il profumo della sua pelle era inebriante. Lei, nel frattempo, ha infilato la mano sotto i miei boxer, continuando a masturbarmi, poi, molto velocemente ha abbassato un po' i miei pantaloni e i boxer in modo da avere libero accesso alla mia verga. Si avvicinò lentamente con il volto, leccò la cappella, poi giù per tutta l'asta, di nuovo su e... poi lo infilò completamente nella sua bocca. La sensazione calda e umida mi fecero fare dei gridolini di piacere e dissi: “Oh mio Dio, è così calda la tua bocca, semplicemente meravigliosa.” Succhiava e leccava in modo perfetto. Dentro, fuori, su, giù, sinistra, destra, veloce, lenta. Nel frattempo, ho provato a slacciarle la gonna, ci sono riuscito dopo qualche tentativo e la tolsi. Indossava un minuscolo tanga, uno spettacolo. Facendomi aiutare da lei, gli sfilai anche quello e rimase totalmente nuda davanti a me. Uno spettacolo bellissimo ed eccitantissimo. Lei lasciò andare il mio cazzo duro e si sdraiò sulla panca. Mi sono adagiato su di lei, prima l'ho baciata, poi ho spostato la lingua verso i suoi seni, le ho leccato i capezzoli, ... le è sfuggito un gemito: “Si … sì … mi fai morire … continua a scendere c’è la mia figa e il mio clitoride che ti attendono.” Continuai sul suo ventre piatto e sexy, sul pube, quindi direttamente tra le gambe. Cominciai leccandole la fessura con la lingua, ogni tocco la attraversava come un fulmine, vibrava di piacere. L’apoteosi fu quando presi con la lingua il suo clitoride e lo leccai intensamente. Con un gridolino di goduria mi disse: “Si … sì … mi piace … continua ti prego!” La sentivo vibrare poi, all’improvviso, mi disse: "Fanculo, fottimi, qui e ora, ora! Lo voglio tutto dentro." Non avevo bisogno di sentire altro, mi sono posizionato in modo da poter mettere il cazzo dentro, e l'ho spinto lentamente ma in profondità. Lei aiutò il mio movimento muovendo il suo ventre verso di me e mi ritrovai completamente dentro di lei. “Dai, vai, vai, scopami … scopami!” Ho iniziato con spinte lunghe e lente, poi più veloci e in profondità. Dentro, fuori, dentro, fuori, a volte completamente fuori e poi completamente dentro. Cavolo, è stato fantastico, quando oggi sono entrato nel treno non avrei mai immaginato di potermi scopare una bella e giovane ragazza arrapata. Ho tirato fuori il mio cazzo, mi sono seduto e gli ho chiesto: "Dai, siediti su di me e cavalcami!" Immaginavo che fosse ancora più eccitante farsi scopare da lei. Lei venne da me di spalle, si sedette sul mio palo e se lo infilò di nuovo dentro muovendosi su e giù con molta intensità. Con la mano si massaggiava il clitoride accentuando il suoi gemiti di piacere. Oh, mio Dio, pensavo che il mio cuore si sarebbe fermato a causa di tutta l'eccitazione, ero in estasi, faceva così caldo. Non avrei potuto resistere ancora a lungo, quindi l’avvisai: "Sto per venire!” Lei, subito dopo, mi disse: “Sto venendo anche io … trattieniti un attimo voglio godere!” poi quasi immediatamente dopo: Vengo … vengo … vengo!!!” Un fremito violento le percorse tutto il corpo, sentì la sua figa contrarsi e scorrere lungo il mio cazzo un getto di liquido caldo, in parte raggiunse il pavimento. Capì che quel rilascio di liquido fosse da mettere in relazione al suo godere, una sorta di eiaculazione femminile, era una cosa che non mi era mai successa prima. Direi molto bella come sensazione ed eccitante come situazione. Anna si è liberata velocemente, poi si è inginocchiata e mi ha succhiato il cazzo fino a farmi godere. Le ho sparato il mio seme direttamente in gola e lei l'ha ingoiata diligentemente tutto e mi ha leccato il cazzo fino ripulirlo completamente. Era stata una situazione davvero contorta, ma era quello che sognavo accadesse ogni qual volta viaggiavo in treno. Lei si è rivestita lentamente, io mi sono alzato i pantaloni e ci siamo seduti di nuovo. "Carissima, è stato fantastico!" era tutto ciò che potevo dire. “Anche per me, non l'ho mai fatto al primo incontro e soprattutto su un treno, non so cosa mi sia successo oggi, però è stato davvero fantastico. Sarebbe potuto entrare qualcuno da un momento all'altro e questo mi ha fatto eccitare in un modo indescrivibile." Non potevo che essere d'accordo con Anna, non avevo mai provato niente di più caldo. Poi arrivò l'annuncio della prossima fermana dove lei doveva scendere. Avevo recuperato tutte le mie forze dopo l’amplesso, avevo ancora del viaggio davanti a me per raggiungere la mia meta finale. Anna uscendo dalla scompartimento mi ha detto semplicemente: “Ciao, magari ci rivedremo sul treno, ne sarei felice!”, poi se n’è andata. Istintivamente ma irrefrenabilmente, ho preso velocemente il mio zaino e sono corso fuori dal treno per provare a parlarle ma, sfortunatamente, lei era già in compagnia di un uomo. Il treno nel frattempo è ripartito. Ho pensato: “Bene, allora prenderò il prossimo per continuare il mio viaggio.” C’era ancora del tempo di attesa, quindi, sono andata in un negozio a comprare qualcosa da bere e poi sono tornata ai binari. Anna e il suo amico erano ancora lì, mi sono seduto su una panchina per attendere il treno. Ho tirato fuori il libro per leggere nell’attesa. Ho visto che il ragazzo che era con Anna mi stava osservando, probabilmente tra di loro avevano parlato di me. Ho cercato di concentrarmi sul mio libro, ma ovviamente era difficile perché non riuscivo a togliermi Anna dalla testa. Il solo pensiero di lei mi faceva drizzare il pene. Il giovane si accorse che ero distratto e pensieroso e, quindi, si avvinò e si presentò: “Ciao, mi chiamo Domenico. Stai leggendo qualcosa di interessante?" Lo guardai e risposi: "Piacere, io mi chiamo Bruno. Beh, in realtà non è particolarmente interessante, speravo di distrarmi un po’ nell’attesa del treno!" "E’ dove stai andando?” Ho pensato per un momento: “Cosa vuole questo qui? Magari è geloso della sua ragazza, speriamo bene.” Quindi gli ho risposto: “Sto andando ad un seminario di lavoro programmato per domani mattina!” “Oh sì, io invece oggi torno finalmente a casa dopo tanto tempo.” Pensai: “Interessante … ma perché me lo dice?” Sfortunatamente non riuscivo ancora a togliermi dalla testa Anna che nel frattempo era andata via. Era evidente la mia eccitazione dal gonfiore dei miei pantaloni. Ho provato a nasconderlo, ma senza successo. Domenico l'ha notato e ha iniziato a sorridere: "Vedo che sei eccitato, come mai?" Ero imbarazzato, ho cercato di trovare una scusa, ma non ha funzionato; quindi, gli ho risposto in modo provocatorio immaginando che lui sapesse già tutto: "Ho avuto un vero e proprio incontro di sesso una ragazza molto sexy prima sul treno, e beh, è stato davvero carino fare sesso con lei!” Ho iniziato a sorridere. Domenico non ha manifestato nessuna reazione, quasi si immaginasse le mie parole, quindi disse: “Non avevi paura che qualcuno vi vedesse?”, “Sì, sì, ma ad un certo punto questa paura è svanita, ero troppo eccitato! Purtroppo, sarà difficile che ci possa essere un seguito con quella bella ragazza.” Lui rispose: “Non è detto, c’è sempre la possibilità di un ulteriore round. Io credo che ad Anna possa interessare. E anche a me.” Rimasi interdetto a quella risposta, mi sono guardato intorno e non vedendo Anna che evidentemente era andata via, mi feci coraggio e gli dissi: “Dove e quando, in un altro viaggio in treno? Improbabile.” Domenico rispose:” No, a casa mia. Io ora ci vado e se vuoi puoi venire con me. È proprio qui di fronte alla stazione. Può darsi che Anna sia già lì o verrà più tardi. Che ne dici andiamo?” Senza rispondere, in trance, mi alzai e lo seguì. In effetti la sua casa era a pochi metri dalla stazione, siamo entrati in un ampio portone e poi abbiamo raggiunto il suo appartamento al primo piano, era un ambiente accogliente e ben arredato. Domenico, appena entrato, nell’appoggiare le chiavi sul tavolo, fece scivolare il cellulare a terra. Istintivamente si è piegato per raggiungere dove era caduto, abbassandosi mi ha mostrato le sue chiappe sode. Wow, ho pensato: “Che bel culo che ha!!!” e il mio cazzo ha ripreso a drizzarsi. Poi mi è passato per la mente: “Ma qual è il modo migliore per dirglielo?!” Ho raccolto tutto il mio coraggio e gli ho semplicemente toccato il culo con la mano. Ora c'erano due opzioni: o mi cacciava da casa, oppure accettava la mia provocazione. Lui saltò in piedi perché non si aspettava una cosa del genere e si voltò verso di me. Mi sorrise e mi desse: "Vedo che ti piace il mio fondo schiena … speravo che succedesse. Ci pensavo da quando ti ho visto in stazione!" Si è avvicinato, mi ha fatto sedere nel divano e si è seduto accanto a me e ha iniziato ad accarezzarmi tra le gambe. Fece scivolare lentamente la mano sotto la mia maglietta e mi accarezzò dolcemente il ventre. Ho lasciato che lui prendesse l’iniziativa. Immaginavo cosa potesse accadere di bello da lì a poco. Prendendo il treno quel pomeriggio non me lo sarei aspettato nemmeno nei più rosei sogni. Ad un certo punto si è inginocchiato davanti a me, poi mi ha tolto la maglietta e ha iniziato a baciarmi e accarezzarmi il collo e il petto. Nel frattempo, io gli ho accarezzato con le mie mani la testa. Poco dopo mi ha aperto la cerniera dei pantaloni, li ha semplicemente abbassati assieme al boxer e ha cominciato a farmi un pompino. Era tutto così assurdo ed eccitante, prima una ragazza davvero sexy aveva avuto il mio cazzo in bocca e poi nella sua figa e ora lui, semplicemente indescrivibile. Ho rantolato la mia goduria, gli ho fatto segno di fermarsi e gli ho tolto la maglietta, per massaggiargli il petto e i suoi capezzoli fino alla pancia tonica. Mi sono sfilato i pantaloni e gli slip e poi gli ho aperto la cerniera dei suoi pantaloni. Per prima cosa gli ho infilato la mano e gli ho massaggiato il cazzo, era già piuttosto grosso. Ho iniziato a masturbarlo lentamente. Poi gli abbassai i pantaloni insieme agli slip, lui se li è sfilati in un attimo. Rialzandosi ha quasi sbattuto il suo cazzo sulla mia faccia. Giocavo anche con le mani con il suo sacco e sul suo perineo, cosa che lo faceva impazzire. Gemette e mi disse: “Ora devi fottermi, voglio il tuo cazzo dentro di me. Ti prego scopami il culo.” Si girò inginocchiandosi sul divano e appoggiandosi con le braccia sullo schienale dello stesso. Davanti a me si presentò il suo culo sodo e senza peli. Uno spettacolo davvero piccante. Ho capito le sue intenzioni e ho iniziato a baciargli prima le natiche, e la mia lingua è andata lentamente alla sua destinazione finale, il suo buco del culo. Era già un sogno e quando ho toccato il suo buco del culo con la lingua per la prima volta, ero completamente estasiato. Un brivido piacevole lo percorse e mi disse: "Adesso inizia a fottermi, sono così eccitato!" Così ho cominciato a leccarlo, tra le natiche, fino al perineo e ritorno. Volevo scoparlo, quindi gli ho appoggiato la mia verga tra le sue natiche; quindi, ho fatto pressione sul suo sfintere per penetrarlo. Era poco lubrificato e trovai difficoltà a farlo entrare dentro; quindi, lo massaggiai con il glande cercando di lubrificarlo, cosa che sembrava piacergli particolarmente. Lui chiedendomi di nuovo di scoparlo, mi ha dato del lubrificante che prima aveva appoggiato vicino noi. Ho aperto il tubetto di gel lubrificante, ne ho messo tanto sul mio cazzo duro, l'ho cosparso lungo l'asta. Poi ho distribuito il lubrificante sulla sua calda entrata. Prima l'ho scopato con il dito lubrificando anche l’interno dello sfintere; quindi, ho iniziato a infilare lentamente il cazzo. Domenico però non aveva molta voglia di andare piano, quindi ha insistito e mi ha gridato: "Dai, fottimi, scopami il culo con forza, io sono completamente arrapato!" Ho sentito il calore del suo sfintere quando, all'improvviso, spingendo un po’, la porta si è aperta. Ho cominciato a muovermi dentro di lui con una certa intensità. Sono rimasto scioccato quando ho sentito e poi visto Anna entrare nell’appartamento. Domenico non sembrava essere particolarmente infastidito dalla sua presenza e mi disse: "Dai, continua a scoparmi!!! Non preoccuparti di lei." Anna è entrata, ha chiuso la porta e mi ha detto: "Adesso fai quello che ti chiede. Fottiti il culo di Domenico, non a tutti è permesso scoparselo!" L'intera faccenda mi sembrava un mistero, ma in qualche modo non mi importava, ero troppo eccitato. Quindi ho continuato. Anna, per nulla scossa, si tolse lentamente i vestiti, strisciò sotto me e Domenico e cominciò a succhiargli il cazzo. Mi sarei aspettato tutto, ma non questo. La situazione mi ha spronato ancora di più e ho continuato a fargli il culo con una intensità tale da farlo urlare. “Si … siiiii … continua a fottermi così … mi stai facendo morire.” All'improvviso ho sentito una lingua sul mio buco del culo. Anna aveva smesso di fare un pompino a Domenico e ora mi leccava le chiappe. Non riuscivo quasi più a concentrarmi, faceva così caldo, ero frastornato dalla situazione. Ho tirato fuori il mio cazzo dal culo di Domenico. Loro, insieme, hanno iniziato a giocare con la mia verga. Situazione semplicemente arrapante, due persone armeggiavano sul mio pene. Beh, volevo divertirmi di nuovo con Anna, quindi le ho detto di girarsi e darmi le sue chiappe cosa che ha fatto. Poi l'ho impalata con il mio cazzo direttamente nella sua figa da dietro. Stavo scopando con lei e avevo perso di vista Domenico. Ero al settimo cielo quando all'improvviso ho percepito una sensazione di calore sul culo. Ho capito di cosa si trattasse, Domenico mi stava baciando e leccando il culo, lo stava massaggiando con la sua lingua assieme alle mie palle. Senza dire nulla, ha spinto dentro il mio sfintere un dito ed ha iniziato a scoparmi lentamente mentre io scopavo Anna. Dove dire che la sensazione era molto eccitante, non avrei mai pensato che potesse piacermi. Anche se era una dei miei sogni erotici più ricorrenti: scopare una ragazza mentre un ragazzo mi leccava da dietro. Dopo non molto Anna continuando a masturbarsi il clitoride, con un urlo liberatorio, si irrigidì e poi inizio a vibrare per via del suo orgasmo: “Si … sì … vengo …. vengo .. non fermarti fottimi … fottimi!!!” La situazione era troppo eccitante e non ho resistito a lungo, ho gridato: "Sto arrivando! Vengo … vengo!!!" poi ho scaricato la mia crema calda direttamente nella faccia di Anna che nel frattempo aveva sfilato il mio cazzo dalla sua figa e si era girata a succhiarmelo. Mentre il mio orgasmo si scatenava inondando di sperma il volto, collo e seno di Anna, tutto il mio tratto intestinale si stringeva e si contraeva, sentivo ogni spinta delle dita di Domenico ancora più intensa e all'improvviso lui scaricava il suo seme tra le mani di Anna che nel frattempo lo stava masturbando. Cadiamo tutti a terra esausti, poi ci sediamo sul divano con Anna in centro e noi due ai suoi lati. Ci abbracciamo soddisfatti per il sesso. Dopo qualche chiacchiera ci rivestiamo. Dovetti andare via velocemente per poter proseguire il mio viaggio. Il treno che dovevo prendere sarebbe passato da lì a poco. Quindi li salutai e raggiunsi la stazione. Ero ancora tanto eccitato e sentivo su di me gli odori degli umori di Domenico e di Anna. Avevo trascorso un pomeriggio meraviglioso con due partner eccezionali che mi hanno donato del sesso molto coinvolgente. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Franco56 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 06/01/2025 13:39:48 | |
Giudizio personale: | Ah! a poter passare la stessa avventura!!!!!..Mhhhh!..... | |
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