i racconti erotici di desiderya |
Un vero peccato 1 |
Già mentre mi proponevo da singolo a loro coppia 40enne con tutti quei bei requisiti, quel profilo signorile e con quelle foto splendide, ero certo che mai avrebbero risposto, considerato che peraltro cercavano solamente una coppia. Invece aprendo la mia posta elettronica trovo un loro messaggio nel quale mi dicono che, visto che pur di conoscerli sono disponibile anche a incontrarli in un bar, in un luogo all'aperto, per scambiare quattro chiacchiere tra persone perbene e raffinate, possono venirmi incontro e mi inviano il loro numero di cellulare per metterci in contatto.
La ser, dopo cena, mi sdraio sul letto, con le foto di loro due bene in vista e telefono: dico che sono giorgio, il singolo, e lui di contro mi risponde che è Pietro il marito e ci mettiamo a ridere entrambi. Eliminato l'imbarazzo iniziale cominciamo, come si fa in questi casi con le domande di rito sull'aspetto fisico, sul carattere, sul tipo di attività, sugli hobbes, sulla famiglia, sui figli, etc, fino a chiedere se ci sono state esperienze e quante e relativamente a queste ultime dico che avendo intrapreso da poco questo percorso da singolo, ho potuto,dopo accurata selezione, conoscere una coppia abbastanza giovane (25/33) per me 53 enne con cui continuo saltuariamente ad incontrarmi, specie con lei, considerato che a lui spesso piace solamente stare a guardare. Loro hanno invece rifiutato tante avance in quanto non rispondenti a ciò che vogliono e pertanto sono in attesa di conoscere e incontrare la coppia che li possa realmente coinvolgere. Ci salutiamo riproponendoci di sentirci ancora e così accade che parlo ancora con Pietro un latro paio di volte, sempre cordialmente ma senza mai affrontare il tema conoscenza reale. Uno dei giorni seguenti Pietro mi comunica che se voglio, considerato che si trova occasionalmente in centro posso raggiungerlo nel bar che si trova all'inizio della strada. Dopo un poco lo raggiungo e lo riconosco facilmente in quanto è l'unico che passeggia davanti al bar con il cellulare in mano; gli vado incontro, ci salutiamo e dopo avere parlottato un poco, squilla il suo cellulare e lui si allontana per rispondere, quindi torna sui suoi passi e mi porge il telefono dicendomi che Titti, la moglie vuole salutarmi. Dopo i saluti e i vari come stai e che fai, tutti mi dici di farmi dare da Pietro l'indirizzo di casa loro per andarli a trovare dopo cena per conoscerci. Accetto ben volentieri e all'ora prestabilita son sotto il portone di una delle vie più belle del centro e suono tenendo in mano il pacchetto con i cioccolatini per Titti e la bottiglia di vino rosso per Pietro. Apre lei la porta e mi accoglie con un sorriso smagliante e unitamente a Pietro ci accomodiamo nel salone, loro due sul divano e io su una poltrona di fronte che mi consente di ammirare le gambe di questa splendida donna che è formosa quel tanto che basta per rendere armoniosa ogni parte del suo corpo con quel suo viso ammaliante e perfetto sul quale i suoi occhi verdi e la sua chioma bionda sono il meraviglioso complemento. Siamo tutti e tre un poco imbarazzati e Pietro dice che va in cucina per prendere il cavatappi per il vino, mentre Titti si alza e apre la scatola dei cioccolatini e si porge in avanti per offrirmene, ma in realtà mi offre la vista del suo rigoglioso e prorompente seno che fa un tutt'uno con la camicia che indossa e quasi contemporaneamente mi chiede se ho voglia di baciarla. Immediatamente mi accosto a lei, le prendo il viso tra le mani,e avvicinando la mia bocca alla sua bacio ripetutamente e con dolcezza le sue labbra che a poco a poco si aprono per lasciare entrare la mia lingua che avida va in cerca della sua e subito si intersecano, si bagnano l'un l'altra,; nel mentre torna Pietro che a quella vista non certo inattesa la cinge alle spalle e comincia a baciarle il collo e le fa sentire spingendo tutto il gonfiore dei suoi pantaloni mentre io infilo le mani sotto la gonna e le accarezzo le belle cosce, arrivato sulla pelle nuda vado verso l'interno coscia e fermo le mia dita sul gonfiore della sua patatina che essendo già bagnata inumidisce lo slip che in men che non si dica Pietro le sfila da dietro ed entrambi ci troviamo all'ingresso di quella calda fica. Ora lei, ormai libera da ogni forma di ritegno si abbassa, si toglie le scarpe e si pone in ginocchio davanti a noi , e tirati fuori dai pantaloni i nostri cazzi già duri se li mette in bocca alternativamente e uscendoli fuori li assapora sfiorandoli con la lingua. Ci invita quindi a denudarci e lo fa anche lei ed è uno spettacolo fuori del normale e dopo averci presi entrambi per mano ci conduce nella stanza da letto e qui Pietro mi consente di essere io il primo a penetrarla mentre lei sdraiata allarga le cosce e mi mostra la fica già grondante di umori; Mi appoggio leggermente alle sue gambe, le porto un poco all'indietro le alzo un pochino anche il sedere e le infilo dentro solo la punta del cazzo rovente, lei lo vorrebbe subito tutto dentro, ma io voglio farglielo desiderare un poco e glielo concedo piano piano, poco per volta mentre lei gioca con il cazzo di Pietro succhiandolo con voracità. Appena entrato completamente inizio ad assestarle tre quattro colpi di seguito per poi fermarmi: questo gioco unitamente al cazzo in bocca la eccita da morire e cerca di muovere anche le il bacino per assaporare meglio il cazzo dentro il suo buco; a questo punto la sposto leggermente e la pongo di fianco e così la prendo lateralmente mentre Pietro, dopo un paio di tentativi riesce a penetrarla nel culo. Stretta in questa morsa è prigioniera dei nostri colpi che non trovando più alcuna resistenza scivolano avanti e dietro con regolarità impressionante e appena ci accorgiamo che leiè sul punto di venire e grida vengo e godo con tutto il fiato che ha in gola scarichiamo in quei due vasi comunicanti tutto lo sperma accumulato durante questo focoso amplesso e ci abbandoniamo sul letto esausti. Quando ci riprendiamo un poco, Pietro si alza e torna con dei dolcetti e con i calici di vino. Prima di ricominciare, perchè abbiamo ancora qualcosa da sperimentare, Titti mi dice che non le dispiacerebbe affatto se facessi conoscere loro la coppia mia amica o al limite anche lei soltanto, perchè lei ha la curiosità di sperimentare il rapporto saffico, in quando visionando alcune scene di erotismo saffico avverte dei piccoli eccitamenti al basso ventre. Le dico che ciò potrebbe anche accadere in quanto loro sono molto aperti, ma debbo comunque sondare la loro disponibilità e capire se lei può gradire questo tipo di rapporto del quale non abbiamo mai parlato. Il seguito sarà argomento del prossimo racconto: un vero peccato2 |
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Autore: | MAI DIRE MAI! | Invia un messaggio |
Postato in data: | 14/05/2016 16:25:15 | |
Giudizio personale: | Splendido racconto eccitante e convincente con protagonisti veri amanti del piacere | |
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