i racconti erotici di desiderya

Un sogno da vivere

Autore: Duedelfinixdue
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È una sera di tarda primavera: il cielo è limpido, la brezza ha allontanato la foschia provocata dal caldo torrido rendendo incantevole il panorama che si gode dalla veranda della camera a picco sul mare.
La temperatura è scesa leggermente: ora è gradevole oziare stando sdraiati sul letto con le finestre aperte.
Tu esci dal bagno dopo aver fatto la doccia; con un accappatoio sulle spalle ti avvii la veranda per assaporare la frescura della sera.
Indossi un nuovo paio di sandali neri con il tacco a spillo (mi stai provocando, lo so, stuzzicare e' il tuo fore) e le tue gambe si scoprono ad ogni passo fino alla coscia; solo la mano, con un gesto quasi pudico, impedisce che l’accappatoio si apra lasciando il tuo corpo offerto al mio sguardo goloso di te.
Sulla soglia della porta finestra porti le mani ai fianchi: ora non vuoi più coprirti, giri la testa, le labbra atteggiate ad un sorriso carico di sottintesi mentre il tuo sguardo malizioso mi invita a raggiungerti.
Mi alzo e ti abbraccio da dietro: con una mano mi fermo sul ventre nervoso con l’altra ti stringo all’altezza del seno per sentire il calore della tua pelle, percorsa da brividi, non so se di freddo o ................
Spingi indietro il tuo corpo contro di me, abbandonandomi la testa sulla spalla, allora la mano dal tuo ventre sale leggera fino al collo per poi ridiscendere a disegnare arabeschi sulla pelle ancora umida, ma quando sto per raggiungere l’inguine mi blocchi.
Allora cerco il tuo seno per sentire il turgore dei tuoi seni, mentre ti bacio sul collo tu volti la testa e incontri le mie labbra.
Il tuo sapore ed il tuo profumo mi confonde e la barriera creata dall’asciugamano avvolto intorno ai miei fianchi non riesce più a contenere una strano effetto che va a poggiare contro il tuo sedere....scusa.
Raggiungo di nuovo il tuo centro del piacere: la carezza mi trasmette una scarica elettrica ed un senso di vertigine, mi blocchi ancora la mano e staccandoti dalle mie labbra sussurri che hai in serbo per me una sorpresa;
Dobbiamo vestirci per la cena, l’attesa farà crescere la nostra eccitazione.
Ti allontani e questa volta non ti preoccupi di tener chiuso l’accappatoio, anzi lo lasci cadere con un sorriso malizioso, per continuare il nostro gioco un pochino insolito.
Accetto con piacere questa tua iniziativa deciso a prendervi parte attiva assecondandoti mi sdraio sul letto per contemplarti mentre compi il rito così eccitante della vestizione, ammiro la delicatezza dei tuo gesti nello scegliere il capo intimo, non il solito perizoma bensì delle coulotte aderenti e velate color turchese che ti fasciano le natiche evidenziandone le curve, mettendo ancor piu’ in risalto la tua pelle abbronzata.
Il reggiseno dello stesso tipo e colore è a mezza coppa cosi da raccogliere delicatamente il tuo splendido seno lasciandone una generosa porzione in vista con l'aureola in evidenza oltre il bordo della coppa.
Completi il rito con un vestito leggero di cotone blu di lino (quanti bottoni stai allacciando….troppi?), ne lasci maliziosamente aperti alcuni sia alla scollatura che sulle gambe e guardandomi con intenzione mormori che il numero dei bottoni che slaccerai dipenderà da quanto saprò intrigarti durante la serata.
Accetto la sfida, ormai preso, e mi vesto per la cena.

Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso un ristorantino tipico appollaiato sopra la scogliera: l’ambiente è discreto ed elegante, ci sono un altro paio di coppie che occupano la sala, chiediamo al cameriere di poterci sedere in un tavolo sulla terrazza che domina l’incredibile paesaggio marino inondato dalla calda luce del tramonto e gli ultimi raggi di sole che pervadono il tuo dolce e sorridente volto.
Per tutta la durata della cena, a base di ottimo pesce e di un fresco vinello bianco che va giù come acqua, ridiamo e scherziamo come ragazzini alla prima uscita, il vino ha contribuito a riscaldare l’atmosfera mentre aspettiamo il dolce: una coppa di fragole adagiate su di un candido letto di panna.
Ad un certo momento sposti la sedia ed accavalli le gambe scoprendone una generosa porzione, mi accorgo che hai slacciato altri bottoni, colgo il segnale e ti guardo dritto negli occhi: forse stiamo già facendo l’amore con lo sguardo.
Quando il cameriere ci serve i caffè non fai nulla per ricomporti,anzi, gli sorridi, invitante ( forse è solo la mia impressione?).
Bevuto il caffè giocherelli con un bottone della scollatura che “inavvertitamente” slacci, dopo di che ci alziamo e ci avviamo verso l’uscita, lo stesso cameriere è seduto ad un tavolo e ci saluta;
Tu, senza parlare , ti avvicini a lui, ti chini in avanti, lasciandogli una mancia oltremodo generosa: vedo gli occhi dell’uomo frugare febbrilmente tra i tuoi seni, così sapientemente esposti.
Non posso fare a meno di provare un misto di gelosia e di eccitazione di fronte al tuo “spettacolino”.
Tornando verso di me hai un sorriso soddisfatto, come di gatta ben pasciuta: posso scorgere i capezzoli eretti attraverso la stoffa leggera del vestito, segno inequivocabile della tua eccitazione nooooo sicuramente e' la frescura della sera, penso piu’ ad uno stato di eccitazione, mi prendi sotto braccio e ci avviamo verso il parcheggio.
Arrivati alla macchina ti prendo per le spalle e ti faccio voltare per baciarti: le nostre bocche si uniscono, ci esploriamo a vicenda con la lingua mentre premo il mio corpo contro il tuo, per trasmetterti la mia agitazione.
Mi allontani con dolcezza e con una mano mi accarezzi, dicendomi che la serata è appena iniziata.
-La notte è giovane, devi saper aspettare…- mormori al mio orecchio.

Ti chiedo dove vuoi andare e tu:

-Facciamo quattro passi in paese-
Entriamo in macchina e durante il percorso ogni occasione è buona per ridere, siamo decisamente su di giri, allungo una mano e ti scopro una gamba cominciando ad accarezzare la tua pelle abbronzata e setosa, visto che non reagisci risalgo per tutta la coscia, continuando così senza andare oltre, fino a che non arriviamo a destinazione.
Prima di scendere mi chiedi maliziosa di slacciare altri due bottoni visto che con quella carezza me li sono meritati e decido di liberarne uno sotto ed uno sopra, cosi, quando scendi, hai le gambe ed il seno più esposti agli sguardi.
Le vie del centro sono frequentate ed i negozi aperti fino a tarda notte.
Decidiamo di entrare in un negozio di abbigliamento da mare e lingerie, abbiamo visto in vetrina un costume da bagno intero, molto sgambato e molto scollato sia davanti che dietro. Chiediamo alla commessa la possibilità di provarlo, entri nel camerino e ti cambi; la porta bassa fa si che io possa vederti gli occhi splendenti ed il volto sorridente e leggermente arrossato.
Quando sei pronta apri la porta per farti ammirare ed io resto incantato dallo spettacolo che mi si presenta: il tuo corpo è messo in evidenza dal costume, le cosce sembrano non aver fine, la profonda scollatura mette in mostra i morbidi seni di di velluto dove i capezzoli turgidi fanno bella mostra di se tendendo la stoffa sottile.
I sandali con il tacco sono la ciliegina sulla torta, ti slanciano elegantemente nel tuo movimento quasi felino.
Non so per quanto tempo resto come in trance, fatto sta che quando mi riprendo noto il silenzio che si è creato nel negozio, mi volto e vedo un altro paio di clienti fermi ad ammirarti.
Acquistiamo il costume ed usciamo.
Poi mano nella mano passeggiamo guardando le vetrine; ad un certo punto ti abbassi per mostrarmi un paio di scarpe ed i miei occhi possono così vagare nella scollatura, ora diventata davvero audace: ti sei “dimenticata”di indossare il reggiseno, te lo faccio notare quando ti rialzi, ma non sembri farci molto caso, mi rispondi con un sorriso malizioso ed ammicante.
E non posso davvero fare a meno di abbracciarti e baciarti sulla bocca e sul collo per poi risalire fino all’orecchio dove ti sussurro un grazie molto eccitato, per la bravura che dimostri nel continuare il nostro gioco.
Per tutta risposta mi inviti ad entrare nel negozio di scarpe, cosi potrai farmi un’altra sorpresa.
Un commesso ci accoglie, pronto a servirti, ti siedi sul divanetto in attesa e mi fai cenno di sistemarmi di fronte a te, una volta seduta allarghi leggermente le gambe e attraverso lo spacco, ormai quasi inguinale, esponendo la tua coperta intimita' con disinvoltura mai vista, sicuramente e' l'effetto del vino non mi rendo conto cio' che e' esposta alla mia vista.
Ora sono proprio curioso di vedere il seguito della tua esibizione.
Arrivato il commesso con le scarpe ti alzi per provarle, di fronte allo specchio che mi sta a fianco.
Guardandomi, come per chieder un parere, sposti un lembo del vestito apparentemente per permettermi di apprezzare meglio le calzature, in verità per un attimo lo alzi tutto, sara' l'effetto del vino lo so.
Nello stesso istante noto l’espressione del commesso cambiare da ammirata a sbalordita (lo specchio, penso, ha visto tutto anche lui…), tu richiudi il vestito con naturalezza come non fosse successo nulla e continui a rimirarti come se fossi su una passerella da sfilata, mentre il ragazzo con aria imbarazzata ci chiede cosa intendiamo fare.
Io, fingendo una calma che non provo affatto e sperando che la camicia lunga e larga nasconda la reazioni atipiche, rispondo che comperiamo quelle scarpe che ti stanno così bene, belle scarpe per una splendida donna…
Lui mi guarda dritto negli occhi con sguardo perplesso ed io di rimando gli chiedo se anche lui non è d’accordo sul fatto che la mia compagna sia una gran bella donna. Balbettando un si imbarazzatissimo prende la scatola che gli stai porgendo e si avvia verso la cassa.
Io ti afferro e ti bacio proprio lì, nel negozio di fronte ai clienti e alle persone che passano al di là della vetrina.
Una volta fuori l’eccitazione è talmente forte che voliamo alla macchina senza proferire alcuna parola sull’accaduto ma i nostri sguardi complici si incrociano e parlano per noi.
Eccoci alla macchina giusto il tempo di depositare gli acquisti appena fatti e ci avviamo correndo verso la spiaggia.
Cerchiamo un posto riparato, dietro agli scogli e ci lasciamo cadere per terra, uno sull’altro, ansanti, come due adolescentiche..........il resto lo immagini o il sogno continua, con le sue sfumature un po' colorite.......ma i scendere nella volgarita' e dettagli anatomici .......
Ci guardiamo dritti negli occhi: siamo bravi a far l’amore, ci siamo trovati….la luna piena ci illumina.
Sguazziamo e giochiamo in acqua fino a quando non ci sentiamo intirizziti.
Quando torniamo alla spiaggia per rivestirci, ci accorgiamo della strana luce che ci circonda:..............................è quasi l’alba .
E’ bello vedere sorgere il sole ; ci sediamo vicini ed io da dietro ti abbraccio per goderci lo spettacolo…....




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