i racconti erotici di desiderya |
Un cambiamento inarrestabile. ultima parte |
Al mattino mi sveglio presto, faccio una rapida doccia, e vado in cucina. Preparo la colazione e poco dopo li vedo arrivare insieme. Sua madre mi saluta e ringrazia sia per l’ospitalità, che per la lauta colazione. Mi osserva in silenzio, mi sento i suoi occhi per tutto il giorno addosso. La cerimonia si svolge come previsto. Alla messa delle dieci c’è tutto il piccolo paese che si stringe attorno a quei giovani che hanno imparato a conoscere. Naturalmente per i genitori di Maria nulla va bene. La chiesa e poco adorna, le persone non sono di elevato rango sociale, anche se decisamente chi mi sembra fuori luogo sono loro. Il padre indossa un vestito scuro gessato assolutamente fuori luogo, sembra un gangster di Al Capone, mentre sua madre indossa un abito nero scuro perfetto per un funerale, ma ha la faccia tosta per criticare la madre di Luca che indossa un bell’abito fatto di varie stoffe sovrapposte che lasciano un bel gioco vedo/non vedo, molto intrigante ma nell’insieme molto bello ed elegante. Per la madre di Maria è da puttana! Il pranzo poi è criticato tutto per la sua semplicità e la genuinità delle portate, non in linea con i loro gusti che avrebbero preferito cucinato da uno chef stellato. Hanno così tanta fretta di andarsene che non fanno altro che spingere gli sposi al taglio della torta, poi quasi senza salutare nessuno se ne vanno di corsa. Noi invece ci divertiamo molto, e durante il resto del pranzo balliamo anche fra noi e io in particolare con la sposa che si stringe un po troppo a me. Lentamente gli invitati se ne vanno e una coppia di loro amici si offre di accompagnarli all’aeroporto dove un volo diretto li porterà in luna di miele alle Maldive. Quando ci salutiamo, Luca mi chiede se gentilmente posso riaccompagnare sua madre da casa. Era venuta con i genitori di Maria, ma loro per la fretta di andarsene non le hanno chiesto nulla. Da come la guardavano inorriditi il suo abito considerandolo sconveniente c’era da aspettarselo che l’avrebbero lasciata a piedi. Quando me lo chiede lei è vicino a lui.
“Sarà un vero piacere accompagnare una bella signora come lei. Un onore che spero lei gradisca.” Lei guarda il figlio, poi me e sorride divertita. “Accetto solo ad una condizione: io sono Giulia e tu sei Mario, punto e basta, se continui a darmi del lei mi fai sentire veramente vecchia.” Ridiamo di gusto e alla fine ce ne andiamo anche noi. Lei sale in auto con me, e per il breve tragitto dal ristorante a casa mia dove lei recupera il suo trolly parliamo solo del matrimonio, della bella cerimonia e il riuscito pranzo e dei modi scostanti dei genitori di Maria. Quando riprendiamo il viaggio la radio ci segnala un grave incidente che blocca l’autostrada. Subito ci mettiamo in contato con i ragazzi che ci assicurano che loro viaggiano in senso opposto e non hanno nessuna difficoltà. Per non restare imbottigliati concordo con Giulia di fare la strada costiera. Ci porterà via più tempo ma saremo al suo paese in ogni caso. “Quando era vivo mio marito venivamo spesso in vacanza da queste parti e la costiera era la strada che preferiva per le alte scogliere a la possibilità di tanto in tanto di poterci fermare e fare una passeggiata.” Quando arrivo alla prima scogliera mi chiede di fare due passi. Scende e si incammina con me al fianco. “Sono felice che mio figlio abbia trovato un amico come te. Mi è sembrato che si sente più sicuro e tranquillo. Si vede che fra voi c’è affiatamento e anche con la sposa mi sembra che ci sia un bel legame molto intimo. Per tutto il giorno entrambi hanno sempre cercato il tuo consenso. Passi per Luca, ma lei sembrava pendere dalle tue labbra, o meglio credo che sulle sue labbra avrebbe preferito ci fosse una certa parte di te che sicuramente preferisce.” La guardo stupito ma non tanto. Mi sono reso conto che ci ha osservato per tutti i due giorni che è stata con noi, inutile negare l’evidenza anche se mi ha colto di sorpresa e cerco una linea di difesa. “Quando sono arrivati ero l’unico inquilino del palazzo, era normale che si diventasse amici, e oggi si sono sentiti osservati e avranno cercato un volto amico a cui fare riferimento.” Lei mi stringe il braccio mentre camminiamo lungo la passeggiata e il sole tramonta. “Non mi fraintendere, non sono adirata se ti scopi mio figlio e mia nuora. Sono convinta che se a loro piace a me sta benissimo.” L’ho ascoltata in silenzio, poi una folata di vento più fresco la fa rabbrividire e gli metto la mia giacca sulle spalle. Mi ringrazia e torniamo dentro la vettura e riprendiamo il viaggio. “Sono stata contenta che se ne sono andati i ragazzi specie Maria. Con dei genitori come i suoi scommetto che una volta arrivata qui deve aver fatto un gran sospiro di sollievo. Suo padre è assessore all’urbanistica del comune, è un porco che si scopa la segretaria del sindaco solo per avere le informazioni che gli interessano mentre sua madre direttrice della scuola elementare del paese, che fa tanto la pudica si sfa sbattere dal prete ogni sabato pomeriggio quando va a confessarsi. Gli rode il fatto che io in paese non concedo nessuna confidenza. A tutti piace spettegolare su tutti e tutto, e se non hanno motivi per sparlare se li inventano, ma con me hanno poco da dire, io conosco tutti i loro segreti specie quelli economici, e per questo che con me ci stanno attenti. Quando avevo voglia di cazzo mi prendevo una settimana di ferie e me ne andavo a farmi sbattere molto lontano.” La guardo e mi rendo conto che ho al fianco una donna che mi affascina sempre più, poi mi sorprende con un domanda diretta. “Mia nuora e brava letto?” La guardo e gli sorrido, poi annuisco. “Ti piace più scopare solo con lei o con mio figlio? o te li fai insieme? Mi ha tanto parlato di un amico di nome Bruno, ma non l’ho visto al matrimonio.” La guardo veramente stupito. “Maria è diventata molto brava, e con Luca si trova bene anche a letto sia da soli che con me e Bruno. Lui è rimasto vittima di un incidente che lo ha costretto a letto per questo non era la matrimonio.” “Se ho ben capito ve la scopate in tre, e lei ci gode e pure mio figlio si fa scopare da voi due. Però siete due maiali veramente molto interessanti. Me lo devo ricordare di venirvi a trovare più spesso! raccontami come ve la godete.” Gli spiego a grandi linee quello che facciamo insieme giunti al suo paese è già molto tardi. “Resta a dormire con me questa notte. Te ne vai domani.” Mi lascio convincere appenda dentro casa lei mi incolla le sue labbra alle mie. Un bacio passionale, intenso e carico di piacere. Limoniamo un poco poi ci trasferiamo direttamente in camera sua. Con un semplice gesto si spoglia e noto con piacere che sotto il vestito è stata per tutto il giorno nuda. Mi spoglio e lei si distende sul letto e ci mettiamo a fare un 69 infuocato. Mi lecca e succhia il cazzo mentre geme sotto i colpi della mia lingua. ..hummmm….. ssii ummmmmm da tantooo…lo volevo…un maschioooooooo..huummmmmm… Gode e poi d’improvviso si gira e si mette su di me impalandosi sul cazzo. Si muove con calma, assapora il palo che la trafigge, e se lo gusta piano, con movimenti lenti e ben studiati. Sento che contrae i suoi muscoli vaginali quasi a fare un pompino con la fica gode improvvisamente e trema tutta. Il suo viso è stravolto, una maschera di piacere. Si distende su di me che l’afferro e la metto sotto. Lei alza le gambe e le mette sui miei glutei, la pompo con passione, lei gode, urla e si sbatte sotto di me. Le lascio il tempo di assaporare il piacere, poi la giro e la penetro da dietro, lei gode e poi si solleva e mi apre le natiche. …ssii…daiii..inculamiiii…. pianta il tuo randello dentrooooo…sfondammiiii….ssiiii..ora…. Sfilo il cazzo da davanti e lo pianto con un solo affondo dentro il suo buchetto che dopo un attimo di resistenza cede di colpo e mi accoglie tutto dentro di se. ….hahahhhhiii…piannoo..è da tantto..che non mi scopano il culoooo….ssisi daaiiii…spinggiiiiii…. Le limo il culo tenendola per i fianchi fin quando dopo l’ennesimo orgasmo sono all’apice pure io. Lei se ne rende conto e mi supplica di sborrare. …daiii…sborrra!!!...daii riempimi il culooo…ma un po anche in boccaaa…..sssii goddooo…….. Le affondo in cazzo tutto dentro e poi le schizzo tre sborrate dentro, mi sfilo di colpo e lei è velocissima ad infilarlo in bocca e si prende gli ultimi schizzi direttamente in gola. …eccomiiiii….sborrrooooo!!!!..oraaaaa… Mi succhia anche l’anima. Lecca e pulisce anche le palle e mi lucida il cazzo che adesso inizia a smollarsi un po. Si distende sul mio petto, mi accarezza e poi lentamente mi racconta la sua vita. “Dalla morte di suo padre, Luca è diventato tutta la mia vita. Lo amo più di me stessa. Oggi l’ho visto sereno, mentre ieri sera era teso e nervoso, ma poi vi ho sentito scopare, e mi sono masturbata con voi. Capisco che tu ti stupisca nel sentire queste parole, ma credimi sono in grado di capire benissimo quando fra due persone c’è intimità. Quando ho conosciuto suo padre, avevo ventanni ero una giovane impiegata della banca dove lavoro ancora adesso. Lui aveva quindici anni più di me ed era un maresciallo dei Carabinieri che comandava la piccola stazione che c’è al paese. Erano lui e due suoi graduati più tre carabinieri che stavano insieme da almeno dieci anni. Fra loro c’era intesa, complicità, amicizia e quando la sera finito di lavorare si ritrovavano insieme c’era anche molta intimità. Mi ha sposato dopo solo due mesi di fidanzamento, e sono andata ad abitare in caserma. All’inizio non avevo capito la loro complicità, ma una sera festeggiando il compleanno di uno di loro ho bevuto troppo e alla fine mi sono ritrovata con sei cazzi splendidi davanti alla faccia. Mi hanno eccitato, succhiato e goduto in tutti i modi. Ho avuto per la prima volta due cazzi che mi scopavano il culo e la fica mentre ne succhiavo un terzo e gli altri mi eccitavano toccandomi dappertutto. Per quattro anni sono stata la donna di tutti e sei. Di giorno ero la moglie integerrima del comandante, e loro i suoi rispettosi sottoposti, ma di sera diventavo la loro puttana e mi scopavano fino a sfinirmi. Ero in paradiso! Quando mio marito ha desiderato avere un figlio io gli ho detto che avrei scopato solo con lui.” “Perchè? fra di noi non abbiamo mai avuto problemi e ci sentiamo molto uniti, siamo come fratelli, che differenza fa chi ti ingravida, sei e sarei sempre la nostra donna.” “Mi hanno scopato insieme per un mese intero spesso entrando in due davanti e schizzando insieme le loro sborrate dentro di me. Ovvio sono rimasta incinta e dovevi vedere con quanti riguardi mi hanno trattato per tutta la gravidanza. Quando è nato Luca è diventato il figlio di tutti e sei. Lo accudivano insieme, e mi hanno sempre ringraziato per aver permesso a tutti di ingravidarmi. Hanno ripreso a scoparmi insieme fin quando dopo il terzo compleanno di Luca mio marito non è stato ucciso da una leucemia fulminate che in una settimana l’ha portato nella tomba. Da quel momento è cambiato tutto. Mi sono trasferita in un appartamento, è arrivato un nuovo comandante, una donna acida e pignola, che li opprimeva in continuazione, e uno dopo l’altro si sono trasferiti tutti. Li ho incontrati di tanto in tanto ma ormai era finito tutto e allora ho riversato su mio figlio tutta la mia attenzione finendo per perderlo. Quando si è trasferito qui ho sofferto, ma ero consapevole che era meglio così. Vedendo te come ti rapporti con lui, ho ritrovato la complicità che c’era fra loro sei, e ho capito che andava bene così.” Le racconto quel poco che c’è da sapere della mia vita, di come mi piace vivere, e poi ci addormentiamo. Da quella sera sono passati due anni. Lei si è trasferita in una filiale della banca in un paese poco distante dal nostro. Maria è diventata una meravigliosa troia e spesso si fa sbattere da me e Bruno, ma quando ha voluto restare incinta ha ricevuto dentro solo il mio seme e adesso sono il padre di un bel maschio con la contentezza di Luca. Giulia che abita con me si diverte a farsi scopare sia da me che da Bruno, anche insieme, adesso siamo sul terrazzo di casa mia per l’ennesima grigliata, Maria è di nuovo incinta, ma questa volta ho voluto che si prendesse anche il seme di Luca dentro anche se credo di essere sempre io che l’ho ingravidata. Con Giulia abbiamo un bel rapporto, lei mi ama e io non mi lamento. Mi cinge da dietro e mi bacia sul collo. “Amore vieni la cena è pronta.” . |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | LILLY83 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 29/04/2019 11:17:17 | |
Giudizio personale: | OTTIMO!! esattamente come mi sarei aspettata da te. e poi la confessione dell madre..il gioco di scambio di emozioni, unico!! | |
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Autore: | Baxi18 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 28/04/2019 23:09:08 | |
Giudizio personale: | finale sembrava scontato invece è stupendo. complimenti. | |
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