i racconti erotici di desiderya

Un appuntamento trasgressivo con una coppia– secondo episodio

Autore: Al2016
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Dopo quel fantastico incontro avuto con Marco, ho ripensato spesso alle sensazioni provate, alla piacevole complicità avuta con lui.

Quella esperienza aveva fatto maturare, dentro di me, una nuova fantasia, figlia di quel giorno.

Mi ritrovavo spesso a pensare come sarebbe stato fare sesso con una coppia con entrambi bisex o quantomeno con lui bisex.

Immaginando questa nuova situazione e ripensando al sesso fatto con Marco mi diventava duro, evidentemente la situazione mi eccitava molto.

Decisi di rientrare nel sito di incontri per iniziare a chattare con coppie con tali caratteristiche.

In una di queste mie incursioni sul sito ho accolto un invito a chattare da una coppia dal nome utente "Coppia fantastica bisex ".

Nel mio subconscio, credo, che l’idea di fondo fosse: “La prima volta è andata alla grande perché non provare ancora e magari allargare gli orizzonti”.

Ero molto curioso e volevo provare.

Quindi decisi di mettermi in relazione con questa coppia di possibili amici.

Dopo alcune e-mail, ci siamo dati un appuntamento su WhatsUp per parlare un po’ tra di noi.

Lo scopo era solo di fare conoscenza e valutare le eventuali affinità.

Dopo una breve chiacchierata, loro mi hanno accennato quale fossero le loro intenzioni.

Stavano cercando qualcuno che si unisse a loro per fare sesso in totale libertà e divertirsi insieme.

Ho messo subito in chiaro che ero nuovo a tali situazioni in quanto stavo ancora esplorando questa mia nuova fantasia sessuale.

Ero troppo timoroso per dire che avrei voluto sentire un cazzo duro in bocca perché non ero ancora sicuro se fossi stato in grado realmente di farlo o mi sarei tirato indietro nel momento decisivo.

Ma ancora una volta ero così eccitato che ho pensato: “Perché non allentare la tensione. Fai la loro conoscenza … poi si vedrà cosa potrà nascere. Puoi sempre fermare tutto.”

Loro mi hanno proposto di incontrarci dal vivo ed io ho accettato ben volentieri.

Roberto (la sua compagna si chiamava Nicoletta) durante una lunga conversazione online mi disse: “Perché non ci incontriamo, chiacchieriamo un po’, beviamo qualcosa e poi si vedrà. Se vuoi puoi venire a casa nostra. Non stabiliamo nulla a priori, ma valutiamo la nostra compatibilità. Per noi è possibile anche oggi pomeriggio.”

Proposta che io ho accettato molto volentieri.

L’appuntamento era ormai preso, quel pomeriggio, visto che abitavamo a poca distanza, mi sono preparato e mi sono avviato verso l’indirizzo indicatomi.

Il mio cuore ha iniziato a battere forte mentre mi avvicinavo a casa loro.

La distanza era breve, la loro casa era solo a pochi minuti a piedi dalla mia.

Pensavo tra me e me lungo il tragitto: "Fanculo, cosa stai facendo … torna indietro. Non posso farlo! Cosa succederà? E se sono delle persone violente?"

Poi, per amore della trasgressione e per un certo arrapamento che in quel periodo avevo, ho messo da parte questi pensieri e ho continuato a camminare nella direzione giusta, anche se una certa ansia pervadeva il mio corpo.

Prima che me ne rendessi conto, stavo entrando nel vialetto di una bellissima casa con giardinetto.

Per calmarmi ho cominciato a fare profondi respiri, il pensiero di andare via era ancora presente nella mia mente.

Li avevo già avvisati con un messaggio che ero quasi a casa loro.

Arrivato davanti la loro porta di casa, li vedo all’ingresso ad aspettarmi.

Penso: “Ora non posso più tornare indietro, vediamo cosa nasce, in fondo tutto può fermarsi a livello di amicizia e nulla più.”

Entrando in casa ci scambiamo dei saluti e i soliti convenevoli.

Come è ovvio che sia, nell’area serpeggiava un certo imbarazzo.

Nicoletta disse: “Carissimo, ben venuto a casa nostra. Siamo molto contenti di averti qui con noi.”

Io risposi: “Il piacere è mio, avevo proprio voglia di fare la vostra conoscenza, non vi nascondo che sono molto agitato, credo sia evidentissimo.”

Roberto disse: “Non ti preoccupare, è normale essere agitati quando si incontrano persone che non si conoscono bene. In fondo anche noi lo siamo un po’. Abbiamo tutto il tempo che ci serve per fare conoscenza e poi si vedrà cosa potrà nascere tra di noi.”

Quelle parole hanno avuto l’effetto di tranquillizzarmi, mi sentivo finalmente un po' più rilassato.

Mi hanno fatto accomodare in una grande sala dove erano presenti diversi divani, un pianoforte a muro e dei mobili in stile classico. Il tendaggio era particolarmente curato.

La casa era arredata in modo molto singolare, sicuramente realizzata da un esperto di arredamento.

Infatti, nella chiacchierata successiva, quando abbiamo approfondito la nostra conoscenza, Nicoletta mi disse che svolgeva la professione di Interior Designer.

Roberto, invece, lavorava in una grande azienda di telecomunicazioni come esperto di cybersecurity.

Ci siamo seduti in salotto e, per sciogliere un po' la tensione, mi hanno offerto un cocktail che avevano già preparato.

La prima cosa che notai è che in presenza erano ancora più interessanti che online.

Nicoletta era una donna molto bella, dalla figura snella, con dei seni ben proporzionati.

Guardandola da vicino il suo volto era armonioso e con grandi occhi verdi molto profondi.

Era vestita con un tubino nero che lasciava intuire le sue sensuali forme.

Si poteva intravedere la langery, molto sexy e sicuramente di pizzo nero.

Roberto era molto alto e ben strutturato fisicamente, la sua presenza scenica faceva trasparire grande autorevolezza e una sicurezza da far invidia.

Dal rigonfiamento dei suoi pantaloni si poteva constatare che, molto probabilmente, aveva un bel pacco lì davanti.

Bevevamo e parlavamo di noi, delle nostre amicizie, del nostro lavoro e di tante altre cose, ma non abbiamo toccato, per un lungo periodo, il tasto “sesso”.

Probabilmente complice il cocktail alquanto alcolico, all’improvviso senza nessun accenno premonitore, Roberto disse: “Cosa ne pensi di fare del sesso con noi, in fondo è anche per questo che ci siamo incontrati oggi.”

Sia io, sia Nicoletta, siamo rimasti per un attimo sorpresi dall’uscita di Roberto, poi lei disse: “Ha ragione, mi pare giusto parlare anche di sesso, in fondo la tensione e l’imbarazzo iniziale si sono dissolti … vero Alberto?”

Risposi: “Si è vero, mi sento molto più tranquillo, appena arrivato ero agitato, ve ne siete accorti anche voi. Ora sto bene, non so ancora cosa sarò in grado di fare, ma il desiderio di provare nuove sensazioni e nuove emozioni c’è dentro di me. Poi voi siete delle persone molto belle e seducenti. Quindi se vi va, io ci sto!!!”

Roberto, ricollegandosi a quanto detto, aggiunse: “Noi siamo molto trasgressivi, come ti abbiamo accennato online, tutti e due siamo bisex attivi e passivi. Ci piace il sesso in tutte le sue forme. Non abbiamo, pertanto, limiti. Siamo assolutamente contraria alla violenza. Non ci piace e non la pratichiamo né, tanto meno, lo facciamo agli altri.”

Risposi: “Ottimo, credo che la base di partenza sia comune. E che tutti e due siete bisex mi intriga ancora di più.”

Dopo queste mie parole, loro hanno proposto di trasferirci nella loro camera da letto. La stanza era alla fine di un lungo corridoio.

Mi avvio con la consapevolezza che ormai non potevo più tirarmi indietro.

La camera da letto era arredata anch’essa in modo molto elegante, vi era un letto king size veramente bello.

Appena dentro loro, d’intesa, piano piano, iniziarono a togliermi i vestiti.

Prima il maglione, poi la camicia, rimasto a petto nudo Roberto ha iniziato a massaggiarmi le spalle e il petto mentre Nicoletta iniziava a slacciarmi le scarpe e ad aprire la cintura dei pantaloni.

Mi sentivo avvolto dalle loro attenzioni, sensazione splendida.

Rapidamente rimasi in boxer che con maestria veniva tolto da Nicoletta facendomi rimanere con il cazzo penzolante tra le gambe.

Dopo essere rimasto nudo, loro due, iniziarono a spogliarsi l’un l’altro.

Li osservavo attentamente, erano una coppia molto bella e molto ben fatta fisicamente.

Oltre ad aver intravisto e immaginato sotto il vestito il corpo di Nicoletta, ora lo vedevo nudo. Lei maliziosamente per farsi guardare interamente, fece un lento giro di 360 gradi.

Aveva un seno splendido, più grosso di quello che potessi attendermi. Su come una roccia e con l’aureola dei capezzoli molto grande.

I capezzoli erano già turgidi e molto consistenti.

Le gambe di Nicoletta erano perfette e mettevano in mostra un pube con dei peli ben definiti che lasciavano intravedere le labbra rosa della sua figa e il suo grosso clitoride.

Il culo era molto sodo e ben fatto.

Nicoletta sicuramente attirava sessualmente qualsiasi uomo o donna.

Roberto, una volta denudato da Nicoletta, metteva in mostra il suo bel corpo e, soprattutto il suo enorme cazzo ancora penzolante tra le cosce, aveva le parti intime depilate, comprese le enormi palle.

Il suo culo era strepitoso, sodo e molto pronunciato, molte donne lo avrebbero voluto avere così.

Lui lo metteva in mostra con molta enfasi.

Dopo che si sono spogliati, Roberto mi ha chiesto di distendermi sul letto.

Non appena l’ho fatto, ho sentito una fantastica e calda sensazione di velluto attorno al mio cazzo, Nicoletta si stava dando da fare su di me.

Rimasi sdraiato con gli occhi quasi chiusi per godermi il fantastico pompino che stavo ricevendo.

Nella stanza echeggiavano i rumori prodotti dalla bocca e dalla lingua di Nicoletta.

Mentre mi godevo la sua bocca calda e l’intrepida lingua che scendeva fino alle palle per poi risalire, mi è venuto in mente che avevo perso di vista Roberto.

Cominciai a guardare intorno nella stanza e lo vidi seduto sopra la mia testa ad osservare la sua partner che mi succhiava.

Guardando più attentamente il suo corpo snello e tonico intravedo il suo cazzo ormai duro come una roccia, lui lo accarezzava masturbandoselo.

Un cazzo fantastico. Lungo almeno 22 centimetri, forse anche più, con una buona circonferenza. Vene grosse che spuntavano ovunque.

La cappella aveva una forma quasi perfetta. Grossa e totalmente scappellata.

Gli chiesi, tra un gemito di piacere e l’altro, mentre Nicoletta mi pompava: “Ho visto che sei circonciso. Non che la cosa mi dispiaccia ma solo per curiosità, quel è stata la ragione per cui lo hai fatto?”

Roberto mi rispose: “Non sono circonciso per questioni religiose ma da ragazzo è stato necessario operarmi per la rimozione chirurgica del prepuzio, la piega della pelle che copriva l’estremità terminale del mio pene era quasi chiusa, il glande non riusciva ad uscire fuori.”

Chiesi: “Com’è, molti dicono che migliorino le prestazioni sessuali.”

E lui: “Si è vero ma ogni cosa è sempre personale. La condizione della circoncisione porta il glande ad essere meno sensibile, quindi ci sono aspetti positivi, duro di più, e negativi, diventa duro con più difficoltà. Ma come vedi, questo problema io ora non ce l’ho!!!”

In effetti il suo cazzo era dritto e duro come una roccia.

Quella vista mi fece venire l'acquolina in bocca, come se stessi guardando una succulenta cena.

Allora, senza rendermi conto di quello che stavo facendo, allungai una mano e gli afferrai il cazzo.

È stata una così bella sensazione sentire quell’enorme verga nella mia mano.

Tutto si svolse in un modo così naturale, senza imbarazzo da parte mia.

Mentre stringevo le mie dita attorno al suo bellissimo cazzo lo feci avvicinare a me per prenderlo in bocca.

Finalmente la fantasia che mi frullava in testa fin da quella prima esperienza con Marco poteva essere esaudita.

Girando la testa di lato, avvolgo lentamente le labbra attorno al glande sentendo che mi riempie completamente la bocca.

Faccio roteare la lingua intorno alla cappella assaporandone la carne viva e godendone ogni centimetro della sua verga.

Poi comincio a lavorare con la mia bocca per infilarlo fino alla base del suo cazzo.

Vengo fermato in questa operazione dalla lunghezza della sua asta che mi colpisce in fondo alla gola quando ancora non sono nemmeno a metà della sua lunghezza.

Le mie guance sono tese cercando di infilare quell’enorme cazzo nella mia bocca.

Volevo così tanto andare più fino in fondo ma non potevo.

Quindi, risalgo lentamente fino alla punta, godendomi il gusto delizioso del suo pene e ascoltandolo gemere.

Sentivo Nicoletta ingoiare il mio cazzo giù per tutta la gola dopo averlo leccato in lungo e in largo.

Sensazione bellissima che mi ha mandato in estasi.

Ero arrapato come non mai, una donna mi stava facendo un bellissimo pompino ed io lo facevo ad un altro uomo, situazione mai vissuta prima di quel momento, ma eccitantissima.

Avevo immaginato innumerevoli volte di avere un cazzo in bocca, immaginavo la sensazione di soffocamento che doveva provocare e la goduria di sentire un altro godere del tuo lavoro su di lui.

Queste sensazioni mi conducevano a volere che Roberto sparasse il suo carico di sperma in fondo alla gola.

Notai che lui ha cominciato a gemere e vibrare sotto l’effetto del mio andare su e giù per la sua asta, quindi ho aumentato la velocità.

Assicurandomi di mantenere una buona suzione sul suo cazzo e di usare la mano per muovere su e giù la restante parte del suo lungo pene che non riuscivo a ficcare in bocca.

Potevo sentirlo respirare più pesantemente ad ogni movimento delle mie labbra. Ero in paradiso.

Mi sentivo come il collegamento tra loro due, entrambi traevano piacere da quanto stavamo facendo, amavo questa sensazione.

Ho iniziato ad avvicinarmi all’orgasmo, ero pronto a inondare la bocca di Nicoletta con il mio sperma ma non volevo che quella goduria finisse.

Cercai di trattenermi e di durare ancora un po' così da poter sentire il piacere del pompino che mi stava facendo e tenere ancora quel cazzo duro come la roccia sepolto nella mia bocca.

In quel momento ho sentito qualcosa colpirmi in fondo alla gola.

Dei violenti spruzzi di sperma mi hanno riempito la bocca, era la prima volta che assaporavo il seme di un uomo, il sapore leggermente salato era piacevole.

Per catturarlo tutto, spinsi la testa del cazzo più il basso che potevo nella gola. Ero riuscito ad ingoiare quasi tutto il suo seme, una parte colava lungo il mio mento.

La mia bocca si era riempita di sperma, dal cazzo di Roberto continuava ad uscirne, sembrava che non si fermasse più.

Quella sensazione di lui che esplodeva nella mia bocca mi ha mandato oltre il limite e ho scaricato un enorme carico di sperma nella bocca di Nicoletta.

Lei ha inghiottito abilmente ogni quantità del mio seme mostrando quanta più esperienza avesse mentre io lottavo per non perdere una goccia di quello di Roberto.

Alla fine, il suo cazzo smise di pulsare e il carico smise di riempirmi la gola. Rendendomi conto che Roberto non aveva nessuna intenzione di lasciare la mia calda bocca non mi rimaneva che continuare a succhiarglielo e leccarglielo.

Non potevo perdermi niente di quella ricompensa dolce e salata che mi ha pompato in gola.

L'ho leccato tutto lasciandolo bello e pulito.

Volendo andare avanti e fare di più, mi sono alzato nel tentativo di chiedere cos'altro potevamo esplorare vedendo il cazzo di Roberto ancora in erezione.

Sono andato a prenderlo in mano chiedendomi in quale altro divertimento potessimo dedicarci.

Roberto era molto alto e snello, sospirò mentre massaggiavo la sua verga.

Poi, si girò e si posizionò sul letto a quattro zampe.

Vidi che aveva in mano, passatogli dalla sua compagna, un tubetto di gel.

Ho immaginato a cosa potesse servire.

Gli chiesi: “Che intenzioni hai? Vuoi che ti fotta il culo? Non vorrei farti male. Starò attento e lo farò con delicatezza.”

Lui rispose: “Non ti preoccupare, fai tutto con molta calma e senza nessuna violenza ed andrà tutto bene. Intanto lubrificami e lubrificati abbondantemente.”

Presi molto gel e ho iniziato a spargerlo nel buco del suo culo, poi con un dito ho iniziato a massaggiarlo ed a far scorre il gel all’interno del suo ano.

La sensazione che provavo era molto piacevole. Mi attirava massaggiarlo con le dita ma anche evitare qualsiasi suo eventuale dolore. Una forte vibrazione godereccia mi pervadeva.

Per migliorare la lubrificazione del suo ano ho inserito due dita con molto gel.

Sentivo che questo movimento dentro di lui gli piaceva, lui gemeva e diceva: “Mhmmmmmm! Come sei bravo, Mi piace quello che stai facendo.”

Anche io provavo sensazioni che non avevo mai avuto e, devo dire, erano molto piacevoli.

Certo le dita della mia mano non erano sicuramente grossi come la mia verga.

Lubrificai la mia cappella con altro gel e, quindi, la appoggiai sul suo buco.

Spinsi il mio pene leggermente per aprire la via e, pian piano, superai il primo ostacolo, ero entrato dentro di lui.

Un rumore strano si sentì nell’aria, oltre al suo gridolino di dolore. Sicuramente era da molto che non veniva inculato.

Il dolore per l’allargamento dell’orifizio anale si faceva sentire e lui lo manifestava con dei lamenti. Ma resistette alla tentazione di lasciar perdere.

Io per aiutarlo ad abituarsi alla presenza del mio cazzo dentro di lui, rimasi per qualche secondo fermo, questo per far adattare il suo buco alla dimensione della mia cappella.

Non fu più così sopportabile per Roberto quando tentai di infilare il mio cazzo più in profondità nel suo culo.

Lui disse: “Aaargh … Aaaaahh … Aaaahhh … fai piano, sento molto dolore, ti prego fai lentamente.”

Obbedì e mi fermai per qualche secondo, poi ripresi lentamente il mio movimento di penetrazione.

La sensazione di pienezza che sentiva nel culo era veramente eccitante per lui. Gli piaceva quello che provava e lo diceva: “Si … si … siiii! È meravigliosa la sensazione che provo. Infilalo dentro con movimenti lenti. Spingi fino in fondo. Fottimi, sbattimi anche le palle nel mio didietro!”

Pian piano dall’intenso dolore che percepiva per l’apertura dell’ano, passò a sentire sensazioni di piacere.

Grugniva tutta la sua goduria accarezzandosi il cazzo mentre il suo culo veniva riempito dalla mia verga.

Non riuscendo più a reggere le mie spinte si sdraiò sul letto.

Gli infilai un cuscino sotto la pancia e ripresi a trapanargli il culo.

Il letto tremava mentre lo cavalcavo con una certa intensità, le mie profonde penetrazioni facevano sbattere le mie palle sul suo didietro.

Per la stanza si propagavano oltre ai gridolini di piacere anche il rumore inconfondibile di tale attività.

Davanti a me vidi Nicoletta che si toccava il clitoride mentre si godeva lo spettacolo.

Era piuttosto eccitata da ciò che stava vedendo, disse: "Hai bisogno di più lubrificante?" e afferrò il tubetto di gel per rendersi utile.

Sorrisi e ritirai il cazzo dal suo buco del culo.

Nicoletta lo baciò e poi aggiunse altro gel sul suo culo, cosa di cui lui fu molto grato.

Quindi spinsi di nuovo il mio cazzo dentro, questa volta senza nessuna esitazione o delicatezza.

"Grazie, tesoro." disse Roberto, facendo l'occhiolino a Nicoletta mentre riprendevo a scopargli il suo culo.

La sua schiena era inarcata per via del cuscino, io gemetti profondamente mentre il mio cazzo riempiva di nuovo il buco del culo di Roberto.

Pensai: “Stasera sarai con il cazzo a pezzi ma ne è valsa la pena, è stato meraviglioso fino ad ora provare queste forti sensazioni.”

"Mi sto godendo il tuo culo?" dissi a Roberto, gemendo mentre il mio cazzo continuava a trapanarlo in lungo e in largo.

Nicoletta annuì continuando a masturbarsi.

Poco dopo feci mettere Roberto di nuovo a quattro zampe sul bordo del letto, mi posizionai in piedi, divaricando leggermente le gambe per abbassarmi un po’ per poter infilare meglio la mia asta.

Nicoletta, seduta nelle vicinanze, si masturbava il clitoride e si infilava due dita dentro la figa mentre guardava.

Dopo un po', decise di rientrare in azione.

Nella posizione che aveva assunto Roberto, aveva notato che il suo cazzo era diventato duro mentre lo scopavo.

Leccandosi le labbra, si coricò sotto di lui dicendo: “Mmhhhh, lo voglio tutto per me!” afferrò il suo cazzo e lo accarezzò.

Io ne fui a dir poco sorpreso e guardai Nicoletta.

Sorridendo, lei fece l'occhiolino e poi si spinse ancora più giù sotto di lui e prese il suo cazzo in bocca.

"Wow, continua Nicoletta, che bello!" disse sospirando Roberto.

Lei annuì e massaggiò inoltre le mie palle e il mio cazzo che trapanava il culo di Roberto.

Ero molto eccitato dalla situazione e pompavo con maggior vigore il mio cazzo in profondità nel suo culo, facendolo gemere ancora di più, dicendogli a denti stretti: "Prendi il mio cazzo, goditi anche quello che Nicoletta ti sta facendo, oggi è il tuo giorno!"

Poi continuai: “Il tuo culo e dannatamente stretto, sento le pareti del tuo sfintere stringermi spietatamente il cazzo … la sensazione che mi provoca è meravigliosamente intensa.”

Come aveva detto in precedenza Nicoletta, Roberto ama avere trapanato il buco del culo.

Non gli importava se a scoparlo fosse una donna con un strap-on o il cazzo di un uomo. A lui piaceva aver infilato qualcosa di duro e poi darci dentro.

Dopo aver scopato il suo culo per un po', lo tirai fuori.

"Mhmmmm, sì, è bello, ma ora voglio altro. Mi piacerebbe scopare Nicoletta." Dissi.

Lui sospirò quando il mio cazzo lasciò libero il suo buco del culo.

Roberto era dispiaciuto della cosa e disse: “Una volta che ti sei allontanato ho sentito una sensazione di vuoto, l’effetto piacevole che la tua presenza dentro di me mi provocava prima già mi manca. Ma se vuoi farti Nicoletta non ho nulla in contrario, anche a lei piacerà averti dentro”

Nicoletta, senza partecipare alla discussione, continuava a succhiargli e leccargli la verga.

Io mi spostai in piedi sul letto, poi mi posizionai davanti a lui.

Li sotto c’era Nicoletta, in posizione supina, mi inginocchiai e le allargai le gambe e cominciai a scoparla per bene nella figa.

Roberto ormai era pronto per venire. Nicoletta continuò a pomparlo con forza finché non gli ha fatto raggiungere l’apice del piacere e, quindi, l’orgasmo.

Ingoiò fino all'ultima goccia del suo sperma.

"Mmhhhh, avevo bisogno del tuo cazzo in bocca” disse, guardando Roberto.

Sorridemmo tutti.

Qualunque cosa avevo in mente prima dell’incontro con i miei due nuovi amici è stata da loro esaudita in quella camera da letto.

Ma ancora il pomeriggio di sesso non era finito.

Continuai a pompare dentro la figa di Nicoletta con tutta la mia energia, lei si masturbava il clitoride ansimando e dicendo:” Scopami con forza, dammi tutto il tuo cazzo, lo voglio dentro di me. Sto arrivando.”

Dopo non molto la sentì irrigidirsi e, quindi, scaricare in un sussulto di piacere tutto il suo orgasmo, dicendo: “S … si … siiii … godo … non fermarti sto godendo … Mhmmmm.”

Dopo quella violenta scarica di adrenalina, Nicoletta si alzò e fece sdraiare sul letto Roberto, si misi a cavalcioni su di lui.

Poi posizionò il suo cazzo ancora mezzo moscio nella sua figa umida e calda.

Nicoletta sorrise, accarezzandosi le chiappe mentre accolse il suo cazzo dentro di sé cominciando a cavalcare il bastone che pian piano ridiventava duro.

Disse: “Facciamo che il divertimento continui ... ho ancora voglia di cazzi!”

Lui rispose: “Sono di nuovo pronto e caldo, eccomi qui tutto per te cara."

Lei si stava godendo l’enorme cazzo di Roberto incastrato nelle labbra della sua figa.

Io ammiravo lo spettacolo.

Roberto sapeva esattamente cosa volesse Nicoletta e sorridendo disse: “Credo che la mia donna voglia anche il tuo di cazzo e se la conosco bene vuole che la scopi nel culo. Lei ama le doppie!”

Io risposi: “Qualunque cosa desideri la signora, per me, è un ordine. Sono qui pronto per lei.”

Prendendo il gel lubrificante, mi sono preparato per un divertimento ancora più intenso.

Roberto sorrise, accarezzando le tette di Nicoletta mentre lei cavalcava il suo bastone.

“Wow … lasciamo che il divertimento continui ... roba veramente calda, eccomi qui." dissi, accarezzandomi il cazzo mentre guardavo Nicoletta cavalcare Roberto.

La giovane e sexy donna sembrava divertirsi come non mai con quel grosso cazzo incastrato nella sua figa.

Ammiravo il bellissimo sedere di Nicoletta. Sorridendo, mi misi un po’ di gel e poi mi posizionai dietro di lei con le gambe aperte per superare quelle di Roberto.

Voltandosi velocemente, Nicoletta mi rivolse un sorriso intrigante e un cenno di assenso con il capo. Poi si piegò in avanti mostrando il suo didietro completamente aperto e stimolante.

Esiste un invito migliore?

Quindi, allargai le sue chiappe e infilai il mio cazzo duro dentro il suo buco del culo.

Scivolò dentro quasi senza ostacolo, eravamo tutti e due ben lubrificati.

Trovai difficoltà ad affondare i colpi per via del fatto che lei aveva già dentro nella figa l’enorme cazzo di Roberto.

Sentivo perfettamente la sua presenza. Cosa che mi eccitava tantissimo.

Lei con movimenti lenti del bacino ha spinto la verga di Roberto più in profondità nella sua figa.

Gemeva appassionatamente mentre veniva cavalcata dai due cazzi duri.

Nicoletta, donna molto esuberante, è una vera scopatrice selvaggia.

Lei urlava dal piacere mentre noi due muovevamo i nostri cazzi ... e la loro energia ... nei suoi buchi.

Era evidente che stavamo godendo da matti tutti e tre, nella stanza riecheggiavano i nostri gemiti di piacere, soprattutto quelli di Nicoletta che stava godendosi l’intensità del rapporto a tre come non mai.

Raggiunse il climax prima lei. Con un urlo di goduria che rimbombò per tutta la stanza disse: “Si … si … siiiiiii!!! Godo … godo di nuovo … continuate vi prego continuate … mhmmm!!!”

Sentimmo il corpo di Nicoletta cominciare a vibrare e irrigidirsi. La sua figa e il suo culo si contraevano stringendo i nostri cazzi in un caldo e potente abbraccio.

Nel frattempo, io spingevo il mio pene più in profondità nel suo sfintere.

Gemevo appassionatamente mentre cavalcavo il suo culo.

Prima di quel pomeriggio non pensavo di sopportare l'intensità e la durata di un rapporto così entusiasmante.

Eppure, mi stavo rivelando come un esuberante è vero scopatore di culi.

Urlavo di piacere mentre inondavo Nicoletta con il mio sperma.

Mi stavo divertendo come non mai.

Roberto, quasi in contemporanea stava venendo, tirò fuori il suo cazzo dalla figa di Nicoletta e, alzandosi verso di me, mi esplose tutto il suo seme sulla faccia e sul mio petto.

La sua sborra scorreva sul mio corpo e sulla schiena di Nicoletta. Eravamo tutti e due impasticciati dalle nostre secrezioni e da quelle di Roberto.

Pienamente soddisfatti del sesso fatto ci siamo adagiati sul letto.

Percepivo la sensazione di benessere che emanavano i due miei nuovi amici ed ero loro grato profondamente per avermi accolto nella loro relazione e di avermi fatto far parte.

Dopo un pomeriggio pieno di sesso, io mi sono rivestito e dopo averli salutati con un caldo abbraccio sono andato via.

Roberto e Nicoletta mi salutarono chiedendomi: “Carissimo sei d’accordo di rifare nei prossimi giorni un altro pomeriggio insieme”.

Io risposi: “Certamente, sono assolutamente felice di rivedervi, rimarrò in trepida attesa del vostro invito”.

Molte persone perdono i contatti con amici perché questa è la vita. Con Nicoletta e Roberto feci di tutto per assicurarmi che ciò non accadesse e che la nostra amicizia eroticamente interessante potesse durare nel tempo.


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Autore: Bsx52 Invia un messaggio
Postato in data: 25/04/2024 19:49:47
Giudizio personale:
Ottimo.


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