i racconti erotici di desiderya

Tra elefanti e gazzelle


Giudizio:
Letture: 0
Commenti: 3
Dimensione dei caratteri: [+] - [ - ]
Cambia lo sfondo
Così non va. Esci dalla doccia e vedi la tua immagine riflessa nello specchio, sei grasso. Hai una pancia che sembri un monsignore. No, così non va. Hai dormito poco e male, adesso ti senti stanco e affaticato. Come potrebbe essere diversamente, ieri sera fra pappardelle al sugo di lepre, cinghiale in umido, e altre prelibatezze come antipasto, hai mangiato da far schifo. Basta bisogna dare una svolta, così non può andare. Da quando sei in pensione, fra cene, pranzi e bisbocce varie, hai sempre fatto delle belle ingozzate e adesso quando sali sulla bilancia si vedono tutte. Centodiciotto kg. Cazzo!! Hai proprio esagerato. Il giorno dopo dal medico di famiglia, un vero amico, che ti striglia un poco, decidi di seguire le sue indicazioni. Esami completi, e poi prenoti una consulenza dalla dietologa che lui ti ha consigliato. Ti trovi davanti una bella quarantenne, che in un altro tempo le avresti fatto una corte serrata, solo per la splendida bocca da succhiacazzi che si ritrova, invece ora in silenzio e a testa bassa assecondi i suoi voleri. Ti confeziona una bella lista di lacrime e sangue. Dovrai sudare per riuscire a ritornare ad avere l’aspetto di un essere umano, e non un vecchio elefante grasso e stanco. Mi chiamo Mario, ho sessantanni e sono divorziato da dieci anni, da quando mia moglie si è stancata di vivere quasi sempre da sola per via del mio lavoro che mi ha portato per lunghi periodi lontano da casa. Non le ho fatto una colpa, ci stà che le cose vadano così e adesso che sono da poco in pensione ho scoperto il piacere della vera libertà anche se fisicamente ne ho approfittato un po troppo. Dopo questo inizio di vita da pensionato, ho deciso di rimettermi in forma, dopo anni di vita assolutamente sedentaria. Tuta, scarpette da ginnastica e la ferma convinzione di migliorare il mio aspetto fisico, mi dirigo verso il percorso verde che c’è appena pochi passi da casa mia. Mi basta scavalcare con un passaggio pedonale la statale e mi ritrovo nel percorso verde che gradualmente scende e costeggia il fiume per quasi venti kilometri. Mi incammino con il mio passo che cerca di essere svelto, ma ben presto mi rendo conto di essere in mezzo ad una vera e propria fauna da passeggio, e quello che vedo davanti a me è uno spettacolo che mi riempie di sconforto. Ci sono giovani maschi e femmine che corrono come gazzelle, poi ci sono il gruppo dei vecchi leoni, che camminano piano e parlano di tutto, sono maestri di calcio, tutti allenatori, ci sono i commentatori politici, tutti ministri, e poi ci sono le vecchie leonesse che parlano solo delle nuore, tutte inadeguate ai loro figli, o i generi che sono dei fannulloni rispetto alla santa della loro figlioletta. Poi ci sono i vecchi leopardi solitari che hanno corso una vita adesso si limitano a trotterellare cercando di dare il meno possibile nell’occhio, mantenendo un basso profilo, soli, silenziosi e incuranti di tutto quello che li circonda. E io? Io, mi sento un grosso e impacciato elefante che si muove lento e che fa fatica a fare ogni passo. Cazzo!! Ma come ho fatto a ridurmi così? Io cammino. Passo, dopo passo, giorno dopo giorno, seguendo il mio percorso abituale che mi fa fare otto km e mi fa bruciare i grassi in eccesso e dopo un mese quando mi ripresento davanti alla faccia da troia mi sento molto gratificato nello scoprire che ho già perduto due kg abbondanti. Da quel momento mi sento diverso, adesso mi sembra di essere anch’io un vecchio ghepardo che cammina per il suo sentiero, e mi scopro ad indugiare con lo sguardo, su certi culetti che ti sfrecciano davanti incuranti ben fasciati dentro delle attillatissime tutine Danzas che ne esaltano la forma. Ci provi a stare dietro a quelle che camminano più piano, ma il loro passo è ancora decisamente più veloce. Allora ripieghi su quelle che hanno una decina di anni più o meno di te e vedi delle belle signore toniche, che si mantengono in forma, e lo fanno ben vedere, che sono decise a non mollare, e a mantenersi appetibili. Ma sei concentrato sul tuo obbiettivo, e allora il tuo gioco mentale, è solo un far rabbia agli occhi. Dopo il secondo mese e sei già sceso di oltre quattro kg ti accorgi di lei. Bella, snella giovane, avrà al massimo una trentacinquina. Ti sembra una gazzella che cerca di attirare l’attenzione del felino, quasi a volerlo sfidare. Te ne sei accorto per caso, i suoi pantaloncini attillati hanno attirato la tua attenzione e hai notato che adesso cammina con il tuo passo. Le prime volte ti sorpassava, ti dava uno sguardo, e poi poco dopo, era già lontana, adesso invece, ti cammina spesso o davanti o dietro, e sembra che voglia stare con te, ma non lo fa capire esplicitamente, e questo ti incuriosisce. Poi un giorno quando ti passa di fianco la guardi, le fai un sorriso, e le dai un buongiorno, che lei ricambia, con tanto di sorriso. Il giorno dopo, lo stesso copione, e così per alcuni giorni. Una mattina, che è più caldo, le parli del tempo, e lei rallenta, si mette al tuo passo e camminate insieme, ma senza parlare, uno di fianco all’altro, ognuno con i suoi pensieri. La guardi attraverso i tuoi occhiali, e noti che è veramente bella. Alta come te, sicuramente una terza di seno piena, che quando cammina svelto, sobbalza su, e giù, quasi a farti notare che sono libere sotto la maglietta un pò larga, cosce lunghe e ben tornite, e un culetto che ti fa impazzire. Capelli biondi e lunghi, tenuti raccolti dietro alla nuca con un elastico a coda di cavallo. Lei ti osserva con lo stesso modo, da dietro i suoi occhiali neri e ti scruta senza mai farlo apertamente, è un sottile gioco di sguardi che non si incrociano mai. Poi un giorno casualmente noti un dettaglio a cui non avevi mai fatto caso, lei ti aspetta seduta in auto nel parcheggio che c’è dall’altro lato della statale, dove si vede quando tu scendi, dal cavalcavia, per iniziare il tuo percorso e casualmente lei si trova al tuo fianco. Così decidi di passare a iniziare il gioco della seduzione che ti è tanto caro, che hai giocato per anni di inteso lavoro come autista di bus turistici, che ti ha permesso di infilarti nel letto di stupende femmine vogliose che hai fatto impazzire di piacere. Se la gazzella vuole sentire i denti del vecchi ghepardo allora l’accontenti, e vediamo se è svelta a sfuggire ad un predatore astuto e attento come te. Il giorno dopo sali lentamente, vuoi essere sicuro che lei sia lì ad aspettare, e quando la vedi hai la certezza che ti sta aspettando allora le vai incontro e le offri un caffè al chiosco che c’è lì vicino. Dopo esserti presentato, e scoperto che si chiama Elena, la vedi seduta al tavolino che ti scruta e allora inizi il gioco. Si vede che l’hai sorpresa con il tuo invito, ma tu fingi indifferenza. Sorseggi il caffè senza dare troppo peso, ora è lei che deve rispondere al fatto che tu l’hai beccata che ti aspettava. Ti osserva senza parlare, poi vi incamminate per il percorso verde assieme uno accanto all’altro. Per quel giorno solo scambi di banalità, ma si nota che ha voglia di dialogare con te. Tu sembri indifferente mentre invece vuoi che sia lei ha fare il primo passo. Lo fa il giorno dopo che ti offre lei il caffè.

“Come mai un bell’uomo come te va in giro da solo?”

La guardi un po’ stupito e poi sorridendo le rispondi per le rime.

“Come mai una bella ragazza come te non ha una fede al dito? Sono diventati tutti cechi in questa città?”

Ora è lei che ti sorride, la sua è una risposta decisa.

“Non ci sono più i maschi di una volta. Tutto qui.”

La guardi e hai notato il suo rammarico in questa risposta. Le chiedi di lei e del suo lavoro.

“Vivo in un appartamento poco lontano, sono una veterinaria che lavora in una clinica per animali. Ho tre colleghe, sposate e loro hanno dei bambini piccoli, quindi preferiscono lavorare la mattina perche i figli sono o a scuola o all’asilo. Io copro il pomeriggio e poi la notte ne arriva un’altra che ha il marito che lavora di pomeriggio, quindi le è più comodo così. Non mi dispiace lavorare di pomeriggio, ho la mattina libera e posso camminare e fare tanta altre cose. E tu che lavoro fai?”

La guardo e le rispondo che sono in pensione.

“Accidenti!! ma non è giusto! sei così giovane già in pensione! ma che lavoro facevi?”

Le rispondi che eri un autista di bus turistici, e che il tuo lavoro ti ha portato in giro per il mondo così tanto che la tua famiglia si è accorta che poteva di fare a meno di te. Lei ti guarda e ha come una illuminazione.

“Ecco dove ti ho avevo già visto! Eri uno dei tre autisti che nel 2001 ci ha portato a fare una gita a Torino! Eri quello più anziano, quello che aveva il bus nuovissimo e più bello. Con te c’era uno con i capelli ricci e neri con degli occhi azzurri che ci aveva stregato a tutte e poi un altro un pò più grande completamente rasato.”

La guardi e di colpo ti torna alla mente quella gita.

“Noi eravamo tre classi, e nel tuo bus c’era la professoressa Italia, quella con i capelli castano scuri. “

Te la ricordi benissimo. Una bella donna, alta austera e fiera. Acida come uno yogurt andato a male, che appena salita nel bus aveva messo in chiaro che a comandare era lei, ma tu garbatamente le avevi fatto notare il contrario che dentro il bus eri tu il capo. Lei ti aveva dato uno sguardo stizzito, anche se poi nel corso della giornata si era resa conto che tu non eri un pivello, ma un professionista esperto e lei ne era rimasta piacevolmente colpita. La sera dopo la fine della giornata lavorativa aveva bussato alla tua porta e tu l’avevi fatta entrare. La scusa era di programmare la giornata successiva, ma quando ti aveva visto in accappatoio un pò aperto si era avvicinata a te e le sue unghie laccate di rosso avevano accarezzato il tuo petto villoso e tu l’avevi attirata a te e le avevi dato un bacio sconvolgente. La sua mano era scesa in basso e aperto l’indumento si sera trovata davanti un bel cazzo già quasi duro e grosso. Si era inginocchiata e lo aveva infilato far i denti e se lo succhiava con estrema maestria. L’avevi lasciata fare soprattutto perche mentre succhiava si era spogliata della giacca e della camicetta bianca e sollevandosi aveva fatto cadere la gonna ai suoi piedi assieme al tuo accappatoio. Indossava solo un bel bustino bianco con un reggiseno a balconcino che spingeva in altro il suo seno stupendo, una quarta piena e soda con dei capezzoli grossi e scuri. Sotto quattro sottili strisce di raso finivano per sorreggere delle calze velate color carne. La troia non indossava nessuna mutandina indice che era già partita con l’idea di farsi fottere da te, ma non aveva capito con che aveva a che fare. Ti aveva trascinato sul letto dove si era distesa e inarcate la cosce aperte ti aveva invita a leccarle la fica già fradicia. Per un vero cultore come te, della leccata di fica ti era quasi sembrato troppo facile. Avevi annusato il suo odore di femmina in calore sentito il buon profumo di troia che già schiuma di piacere per l’eccitazione. Le avevi insinuato la tua lingua lungo il solco, e l’avevi arrotolata infilandola velocemente dentro come un piccolo cazzo e una stilettata dopo l’altra l’avevi subito portata al piacere e lei si era sorpresa dalla facilità con cui la facevi venire.

..sisi sei stupendo!! ssi mi fai venire!!...vengooo!!

La sentivi tremare sotto di te, ma non sazio le avevi sollevato le gambe fin sopra le tue spalle e poi avevi proseguito a leccarla scivolando dal clito alla rondella del culo dove avevi infilato la lingua sempre arrotolata e lei lo aveva gradito molto.

.sei…..meraviglio!!!..ssi..mi..piace..anche…il…culooo…sssii..dai che vengo!! accidenti! mi fai venire….. ssii…dai…..venggoooo…..scopami!..dai!.

Naturalmente tu non eri assolutamente d’accordo. La zoccola doveva implorare non ordinare di scoparla, e su questo ti giocavi la tua reputazione. Avevi continuato a leccarla e lei dopo l’ennesimo orgasmo ti aveva preso per i capelli e attirato su di se. Il tuo cazzo ora durissimo si era incastrato perfettamente nello spacco della sua fica gocciolante e la tua cappella premeva decisa sul suo clito e lo schiacciava mentre tu ti muovevi lentamente sue giù. Lei era in preda ad un desiderio di cazzo tremendo.

..scopami!...dai scopamiii!! adesso!!!...

Aveva allungato una mano verso il basso, ma tu l’avevi bloccata e portate le mani sopra la sua testa tenendole entrambe ferme l’avevi immobilizzata. Il tuo sguardo era deciso come la tua voce.

“Mi devi supplicare di scoparti. Solo così forse lo farò! sei una troia che deve capire chi comanda nel letto!”

I suoi occhi resi languidi dal piacere ti imploravano come la sua flebile voce.

..Ti prego scopami…non ne poso più…..ti prego spingilo dentro……ti supplico…… sono una troia che vuole essere scopata da te…ti scongiuro...dammelo…….ti pregooo……

Avevi fatto scivolare la cappella appena fra le grandi labbra e l’avevi appena imboccata. Lei se ne era accorta e ti guardava con infinito languore.

…. ti supplico scopami….sono tua……ti supplicoo..

In quell’attimo ti eri sentito vincitore, adesso dovevi sconvolgerla e ti accingevi a giocare il tuo primo asso. La tua innata resistenza che ti aveva reso indimenticabile per tutte le femmine che ti eri scopato. Un affondo e le eri entrato tutto dentro. Avevi sentito il cazzo scivolare dentro di lei, calda e bagnata fino a sbattere in fondo. Lei aveva aperto la bocca sconvolta e poi ti eri sfilato e lo avevi spinto di colpo ancora dentro. Il tuo corpo aderiva perfettamente la suo. I suoi occhi erano stupiti e le sue labbra tremavano dal piacere. Ad ogni affondo lei spalancava la bocca per gridare, ma nessun suono ne usciva, poi aveva incominciato a godere subito.

…VENGO!...VENgooo!...vengooooooooooooo!!…

Aveva incominciato a godere a raffica in breve non si capiva dove finiva un orgasmo e incominciava l’altro. Si poteva dire che era un continuo piacere. L’avevi pompata a lungo e dopo l’ennesimo orgasmo l’avevi girata di lato e sollevata la gamba sua sopra di te la scopavi di nuovo. Avevi bagnato le dita e ti eri messo e giocare con il suo buchetto. Lei quasi destata da questo nuovo piacere lo aveva gradito molto.

…siii..mi piace..sentirlo in culo….ssi uhummmm…

sei …sei..STUPENDOOOO!!non ho mai goduto tanto..con nessun maschio….sei un vero toro!!!...

Ma tu non eri ancora sazio. Con un colpo deciso di reni l’avevi messa su di te. Il desiderio di giocare con i suoi seni e la voglia di vederla sconvolta ti aveva fatto prendere questa decisione e lei per un attimo ne era rimasta sconvolta. Impalata su di te adesso lo sentiva tutto dentro.

…ODDIOOooo!!!! lo sento fino nello stomaco!!!

Poi aveva incominciata saltellare su e giù nella inutile speranza di sentirti sborrare e tu ovviamente lo sapevi che tanto non sarebbe successo e ti divertivi a impastare i suoi seni e torturare i capezzoli stingendoli fra le dita e lei impazziva per questo piacere perverso che le facevi provare.

…ssiii..mi paice sei stizzi forteee!! cazzo!! godo!!.

Aveva goduto tanto fin quando sfinita si era accasciata sul tuo petto con il fiato corto e il cuore che batteva come un tamburo impazzito. A quel punto dentro di te era nato il desiderio di sondare anche l’altro buco. Ti eri sfilato da sotto e messo dietro di lei l’avevi di nuovo scopata con forza. Lei lo aveva sentito e subito era impazzita di nuovo.

…pianoooooo!! lo sento fino in gola!!! ..vengo..

Aveva ripreso a godere come prima ma tu intanto le stavi già bagnando il buco del culo con la saliva e dopo il suo ennesimo grido di piacere lo hai sfilato da davanti e senza indugi con un colpo deciso lo hai spinto tutto dentro quel culo hai desiderato sfondare dal primo momento che ci avevi messo gli occhi addosso.

…..hhhhaaaaa..mi spacchii!!!.....ssi spingiiiii…ssi ..

Dopo un attimo di irrigidimento la troia aveva subito preso a godere anche di culo e tu da porco navigato le hai afferrato una mano e poi le hai fatto capire che doveva masturbarsi. Lei era rimasta un attimo indecisa ma poi aveva in qualche modo infilato due dita nella fica e tu le sentivi attraverso la sottile membrana che si muovevano ritmicamente alle tue pompate. In breve aveva avuto un orgasmo sconvolgente.

…Vengo!!..cazzooooo!!..mi fai venire di culooo!!...ODDIO PISCIO!!!........ssiiiiiiiiiiiiii…

Le era sembrato di pisciare, invece per la prima volta stava squirtando. Tu, le hai afferrato la mano intrisa di quel piacere sconvolgente e l’hai portata alla bocca facendole assaporare il suo stesso piacere.

“Non stai pisciando, sei venuta e hai squirtato!”

Sconvolta si era lasciata sollevare in ginocchio e tu le avevi stretto i seni nelle tue meni mentre adesso le sgarravi il culo con colpi bestiali e sempre più veloci. Volevi inondare quel buco slabbrato. Lei convolta quasi non reagiva più e allora tu l’hai appoggiata distesa e sei venuto dentro di lei che quanto lo ha sentito nel culo ha avuto come un attimo di nuova vita.

….eccomi troia ti sborro in culoo..oraaaaaa!!!!!...….siiiiiiiiiiiii…ti sento…sei bollenteee…ssiiii………

Sei rimasto un poco immobile dentro di lei poi di sei disteso di lato e lei dopo un attimo si è girata e si è allungata sul tuo petto ti ha preso il cazzo in bocca e te lo ha succhiato e pulito alla perfezione. Dopo si è rivestita sommariamente tu l’hai accompagnata fino alla porta, una veloce occhiata al corridoio, la sua camera era davanti alla tua. Uscendo ti ha dato un bacio.

“Mi hai fatto godere come non ho mai fatto in vita mia sei un vero toro grazie.”

Le hai assestato una pacca sul culo e te ne sei andato a dormire. Il giorno seguente lei era la stessa di sempre, acida e stronza con tutti tranne te, poi la sera ha trovato il modo discreto per dirti che sarebbe venuta cercarti di nuovo. Quando è entrata in camera tua ti sei fatto trovare già nudo e lei si è spogliata in una attimo restando in reggicalze e autoreggenti con pizzo bellissime. Distesa sul letto ha incominciato a succhiarti con estrema bravura quando un rumore l’ha distratta, dalla porta del bagno sono entrati i tuoi colleghi già nudi e lei dopo un attimo li ha invitati a partecipare al gioco. L’avete scopata per diverse ore sfondando e riempiendo tutti i suoi buchi. I tuoi colleghi le sono venuti dentro due volte, sia in culo che davanti mentre tu dopo una lunga scopata le hai riversato in bocca tutta la tua sborra che lei ha gradito molto. Certo che te la ricordi la signora Italia, ma nonostante le insistenze di questa giovane donna sua allieva adesso fai il gentiluomo.

“Dimmi la sincera verità, te la sei portata a letto? tutti ne avevamo il sospetto, ma nessuno ne ha avuto la certezza.”

Tu la guardi le fai un sorriso sornione poi essendo finito il vostro giro davanti alla sua vettura la saluti. Lei è lì ad un passo da te. Sembra che ti stia offrendo le sue labbra per essere baciate. Siete molto vicini, ma all’ultimo momento tu non la baci. Lo vedi che lei se ne stupisce te ne vai. Quando ti volti a guardarla da sopra il cavalcavia vedi che da un pugno al volante della vettura come un gesto di stizza. Rifletti e ti rendi conto che forse stavi per cadere nella sua trappola. Se ti baciava era lei che ti aveva dominato. Se rifiutava il bacio era lei che avrebbe avuto il predominio su di te. Così le hai lasciato il dubbio e adesso è lei che ti deve cercare in quanto si è offerta a te, in ogni caso sei in una posizione di vantaggio e questo è in fondo quello che volevi. Il giorno dopo non la vedi e nemmeno il successivo. Pensi che potrebbe avere degli impegni di lavoro, oppure si è offesa, ma non credi in questa ipotesi. Il terzo giorno la vedi che ha parcheggiato un po più distante quasi a non voler essere vista e tu fingi di ignorarla. Lei vede che te ne vai e ti rincorre.

“Mario aspetta!”

Ti giri, lei si avvicina, ti guarda senza dire nulla poi ti bacia all’improvviso resti quasi immobile per un attimo poi rispondi al bacio quando senti la sua lingua entrare prepotente in bocca e giocare con la tua. Un bacio lungo, carico di passione e desiderio. Poi senza dire nulla ti prende per mano, e con la sua vettura vi allontanate per qualche minuto sempre in silenzio fino ad un caseggiato moderno. Salite in casa e appena chiusa la porta dietro di te lei torna a baciarti con passione e adesso ti tocca il pacco che si è già indurito al solo pensiero che adesso tu la farai impazzire di piacere. Certo ti a portato nella sua tana, ma sei sicuro che sarai tu a dominarla e su questo non hai dubbi. Si inginocchia ti fa scendere la tuta fino ai piedi e subito si trova danti il tuo bel cazzo già quasi alla massima erezione.

…hmumm..che bel cazzo!!!.....mmhummm…..

Lo mette subito in gola e lo succhia da vera esperta. Lo tiene con le sole labbra mentre si sfila i suoi indumenti e tu fai la stessa cosa. In un attimo siete nudi e lei si rialza e ti porta vicino al comodo divano dove lei si distende ti attira a se. La ragazza non ha nemmeno l’idea di chi ha invitato nella sua tana e adesso è giunto il momento di dimostrare a questa troietta che razza di porco ha fra le sue gambe. Le baci il collo poi scivoli giù e succhi i capezzoli piccoli ma duri e li mordi. Lei gradisce e geme ti spinge verso il basso, è impaziente di sentire la tua lingua sul sesso che sta già grondano ma tu lo fai con calma le imponi i tuoi tempi e questo la sconvolge ti vuole sentire lo implora.

…ssi dai mi fai impazzire ..ti desideroooooo….

Scivoli in basso e senti il profumo della fica che è pregna di succo e sta già colando. Le sollevi la gamba e la metti sulla spalliera ben in alto così ti ritrovi il taglio davanti alla tua bocca e affondi in quel nettare che vuole solo essere gustato. Scivoli in basso e insinui la lingua a cucchiaio dentro fra le grandi labbra che si dischiudono e lasciano sgorgare tanto nettare. Gode e tu la fai impazzire leccando e stuzzicando anche il suo buchetto che freme e si contrae quando cerchi di violarlo con la lingua arrotolata. Ha un potente orgasmo che la fa tremare.

…ssi cazzooo..vengoooo!! mi sconvolgiii!! vengoooo….ma sei incredibile!!!!!...sssiii…..

Ti stupisci della facilità con cui la fai godere eri convinto che avresti dovuto faticare molto di più, invece si sta sciogliendo sotto i colpi della tua lingua che incessantemente le martellano i punti più sensibile dopo un poco lei ti reclama.

..ti prego..scopamiiii…ti vogliooooo…daiiiii…

Senti che già ti implora mentre tu ancora non sei disposto ad accontentarla, deve supplicare, sottomettersi alla volontà del maschio che la sta dominando. Indugi ancora ti tira su di se, ma tu la guardi dritta negli occhi e lei capisce che sei tu che comandi.

..ti supplico scopami..mi stai facendo impazzire..ti prego…sei meraviglioso..mai avuto tanto piacere..

La senti che sta fremendo sotto di te. Sei già soddisfatto e così con un colpo ben studiato le affondi dentro il tuo cazzo che la dilata e scivola lungo le pareti che si aprono al passaggio di un simile ariete. La senti stretta, ti calza il cazzo come un guanto. Ti stupisce che sia così stretta, ma non ci fai troppo caso, la scopi e adesso devi dimostrarle che tu sei il massimo. Arrivato in fondo la guardi mentre dalla sua bocca aperta non esce nessun grido. Le sfili un po di cazzo e poi lo affondi nuovo con colpo finale che le sbatte sull’utero e la fa gridare di piacere. Appena entrato e già gode, di questi passi sarà sfinita fra poco.

…ssiii…bellissimoooo..vengooo…vengoooooo!!!..

La sbatti con un bel ritmo costante e ben cadenzato. Lei gode raffica e poi pensa che cambiando posizione le sarà più facile far schizzare anche a te. Ti blocca e si sfila da sotto, ti fa sedere sul divano e ti sale sopra impalandosi. Ha commesso il suo sbaglio più grosso, tu adori sentire la femmina sopra di te. Le afferri i seni e li torturi facendole male e lei gode come una pazza scatenata mentre ti pompa il cazzo salendo su e giù sempre più forte. Gode e viene in continuazione.

…ssii vengooo...........adesso..mi..........sventriiii..ssistupendooooo….vengoooooooooooo..ora!!!.....

Le afferri le natiche e le dilati. Insinui un dito nel culo. Lei sobbalza stupita, poi si concentra nel tentativo di farti sborrare, ma viene ancora fin quando sfinita di adagia sul tuo petto stremata. La fai scendere e la matti di spalle, le appoggi il cazzo di nuovo nella fica, ma lei si sottrae, ti prende per mano e ti porta in camera da letto dove si sdraia e ti offre il suo culo stupendo.

..scopami nel culo..a fai piano che non lo prendo da un bel po di tempo…. dai spaccami e sfondalo..

Le infili un dito, poi due, senti che cede senza opporre resistenza, affondi il cazzo nella fica slabbrate fradicia dei suoi umori e lo inzuppi lubrificandolo, poi lo appoggi alla rondella, lei fa un sospiro e tu affondi dentro lentamente ma con decisione, fin quando il tuo corpo non aderisce al suo. Lei si irrigidisce, resti fermo, sbatte due volte i pugni sul letto, poi ti muovi con calma, ma lei ti incita spaccare quel culo stretto.

…dai porco!! scopami il culo…. dai muoviti..slargalo forte e fammi male…daii….

La prendi per i fianchi e ti muovi deciso, senza pietà. Gode e urla e tu le imponi di masturbarsi la fica per goder e di più. La sollevi e le strizzi i seni mentre in ginocchio sul letto le spani quel culo che hai desiderato subito per tutto questo tempo. Ha due orgasmi molti intensi, poi si gira e ti supplica di sborrare non nel culo, ma nella fica. Resti un attimo stupito da una simile richiesta, ma non hai nessun problema a sfilare, cazzo dal culo e piantarlo di colpo in fica con lei che si sconvolge di nuovo dal piacere che prova e ti chiede di riempire il suo ventre. Piegata giù con il viso appoggiato al materasso, le dai gli ultimi colpi e poi ti scarichi dentro di lei nello stesso istante che anche lei gode.

…ssis ti sentoo..mi fai venireee… oraaaaa!!.....

..ssii eccomiii..sborroooo!!! sentilo..sborroooo!!!.

Senti le contrazioni dei muscoli vaginali che ti risucchiano il cazzo e lo mungono e spremono fino all’ultima goccia. Sfinita si distende e tu ti metti di lato e la guardi. Solo allora vedi una figura di un uomo nudo che si materializza uscendo dalla porta del bagno. Lo guardi e per una attimo resti sulla difensiva, ma è lei che mette tutto a posto.

“Lui è il mio compagno. Stiamo insieme da sei anni, ma ha un problema di eiaculazione precoce, non riesce a controllarsi e sborra subito. Lo amo e lui mi adora. Dopo una lunga riflessione abbiamo deciso che mi dovevo trovare un vero maschio, un bull come si dice adesso. Lui mi ha lasciato mano libera, e io ne ho provato quattro, tu sei il quinto e devo ammettere che sei in assoluto il migliore che abbia mai incontrato. Quando ti ho visto la prima volta al percorso verde non mi ricordavo dove ti avevo già visto, poi passando davanti alla mia vecchia scuola me lo sono ricordato. Sapevo già che ti eri scopato la nostra professoressa perche due anni dopo aver finito la scuola ho avuto una breve avventura con il tuo collega, quello senza i capelli e lui mi aveva raccontato che voi l’avevate scopate anche in tre e che tu eri stato quello che era durato di più di tutti facendo sbroccare la prof. Ero decisa a smettere di farmi scopare da tipi più scarsi di lui, gente che pensa solo al proprio piacere e basta. Quando gli ho raccontato di te, lui e mi ha spinto a fare una ultima prova anche con te. Devo ammettere che ha avuto ragione, sei di gran lunga il migliore e adesso vorremo farti una proposta se vuoi diventare il mio stallone fisso. Tu potrai scoparmi ogni volta che vorrai sia da sola che con lui presente se non ti disturba, e ti assicuro che per noi sarebbe bellissimo.”

Mentre lei mi ha dato le spiegazioni, lui si è insinuato fra le sue gambe si è messo leccare la mia semenza che sgorgava dalla sua fica e poi ha baciato a lei in bocca e mi hanno guardato in attesa di una risposta che non poteva che essere affermativa. Anzi quando hanno saputo che io ero in affitto ha voluto che mi trasferissi da loro. Dopo un anno e mezzo, il mio aspetto fisico e notevolmente migliorato. Lei ci tiene alla mia salute e alla mia linea. Con lui è stata subito amicizia, è un simpatico ragazzo che adora la sua donna e adesso abitiamo insieme, scopiamo insieme e anche lui è migliorato, a forza di schizzare alla fine si svuota e riesce ad avere una minima resistenza e a volte la scopa assieme a me. Da tre mesi lei ha partorito un bel maschietto che abbiamo chiamato Angelo. Lui non ha avuto nessun problema ad accettarlo come suo, in fondo le schizzava dentro anche lui anche se lo faceva velocemente, quindi c’è il ragionevole dubbio. Lei adesso ne vuole un altro, intanto andiamo tutti e tre spesso a camminare per il percorso verde e io spingo con piacere la carrozzina con dentro il pargolo e mi fa piacere vedere la gente che sorride pensando che sono il nonno che accompagna il nipote al parco. Dentro di me invece mi sento un rinnovato leone che ha deciso di risparmiare la gazzella e guarda i vecchi elefanti che si aggirano smarriti nel parco.



giudica questo racconto

Attenzione, solo gli utenti registrati su Desiderya.it possono esprimere giudizi sui racconti

Per registrarti adesso CLICCA QUI

Se sei un utente registrato devi autenticarti sul sito: CLICCA QUI


I vostri commenti su questo racconto
Autore: Ladybutterfly Invia un messaggio
Postato in data: 02/04/2020 01:44:04
Giudizio personale:
Stupendooo!! Mi ci rivedo completamente!!

Autore: Baxi18 Invia un messaggio
Postato in data: 19/03/2020 11:50:48
Giudizio personale:
splendido racconto. Molte persone si saranno identificati in questo racconto.

Autore: LILLY83 Invia un messaggio
Postato in data: 21/02/2020 17:48:21
Giudizio personale:
splendido, ironico e molto divertente con un bel pizzico di erotismo.bravo!


Webcam Dal Vivo!