i racconti erotici di desiderya |
Sull'autobus una mattina... |
Quella mattina ero particolarmente in ritardo sul lavoro, avevo passato una serata rimanendo alzata fino a tardi. La sveglia era suonata, ma l'avevo zittita con una mano. Mi ero fatta una doccia veloce....quella mattina avrei avuto un incontro importante con una delegazione estera. Mi ero vestita con una minigonna nera, una camicetta bianca molto scollata senza reggiseno sotto e con un bellissimo tacco 12, come piacciono a me. Alla fermata dell'autobus c'era molta gente...dopo pochi minuti era arrivato il mio ed era strapieno.
Con qualche piccola spinta mi ero intrufolata in quella bolgia perchè non potevo perderlo ero in un ritardo pazzesco. Eravamo tutti schiacciati ed i ns. corpi aderivano perfettamente l'uno all'altro. Questa situazione, oltre al caldo pazzesco, mi piaceva...non so perchè. Ad un certo punto percepii da dietro una mano che mi accarezzava le natiche prima leggermente, ma poi con più decisione visto che non c'era stata una mia reazione contraria. Questa mano sconosciuta incominciò a scendere sulla mia coscia piano piano fino ad arrivare alle calze. Un brivido mi prese e quasi mi impietrii...non sapevo cosa fare, se voltarmi o ribellarmi.....ero completamente bloccata tra tutti quei corpi stretti e sudati. Quella mano mi accarezzava la coscia ed incominciava a salire sotto la mia minigonna...era già arrivata al bordo delle mie autoreggenti....! Imbarazzata mi accorsi che stavo agevevolando lo sconosciuto perchè avevo leggermente allargato le cosce permettendo alle sue dita di accarezzarmi l'interno delle gambe. Questo movimento mi eccitò particolarmente ed un brivido mi pervase tutto il corpo.....le dita curiose sfioravano,ora, il perizoma già ben umido...toccavano la sua intimità e le sue labbra. Lei inarcò la schiena sempre di più alzando i glutei. Totalmente rapita da quel delicato, ma deciso tocco....ormai il perizoma era spostato ed era dentro di lei....il dondolare dell'autobus dava il giusto ritmo a quel movimento che si faceva sempre più profondo dentro di lei. Lui si era avvicinato al suo orecchio e le aveva sussurrato che era una donna stupenda e che non era riuscito a resistere. Queste poche parole , sussurrate al'orecchio, provocarono in lei un gemito di piacere, prontamente nascosto da un colpo di tosse. Lui voleva farla impazzire, voleva sentire il suo piacere nelle sue dita, così aumentò un pochino il ritmo della masturbazione...sentiva il sesso di lei pulsare sempre più violentemente sotto i suoi colpi.......... Non sapeva veramente come comportarsi, ma decise, vista la situazione di lasciarsi fare completamente dallo sconosciuto e vedere fin dove avrebbe osato. Quelle lunghe dita le stavano frugando il sesso ed entravano sempre di più...anzi le stava agevolando inarcando la schiena. L'uomo incoraggiato la penetrò forse con due dita e questo le provocò un'altro sussulto tanto che la vicina che era davanti a lei si voltò con sguardo interrogativo e penso notò lo sguardo ormai perso. Nello stesso istante allargò decisamente le gambe e sentì contemporaneamente l'aria fresca che le accarezzava il sesso donandole quell'ulteriore piacere. La mano di lei si portò dietro per cercare il sesso di quest'uomo così intraprendente. Non lo trovò subito, ma dopo qualche minuto di lungo palpeggiare, le venne in mano un qualcosa di molto duro....poteva essere lui, ma non capiva.....la sua mano sui pantaloni lo faceva impazzire. aveva una erezione fortissima... Sentiva il suo cazzo pulsare sui jeans, sempre più duro. Voleva farla girare e farla inginocchiare e farle assaggiare fino in fondo quella pazzesca eccitazione.....ma non si poteva, vista la situazione. Sentiva e guardava la mano strofinare sulla patta. quelle mani ben curate, con le unghie rosse e smaltate erano per lui uno stimolo in più a continuare nella sua esplorazione. Sempre più in profondità, sempre più non curanti di essere in mezzo alla gente. Come se il mondo fosse tutto li, in quelle dita in quelle mani, in quello spazio così angusto. Lui si avvicinò ancora di più e le disse di nuovo all'orecchio : ti voglio, ora! Un brivido mi pervase tutto il corpo e mi fece diventare le gambe di burro, quasi da svenire. Quella voce, quelle parole mi avevano colpito nell'intimo....e sussurrai "anch'io".....! Lo sconosciuto allora piano piano mi prese ilperizoma e me lo sfilò piano piano...io per agevolarlo alzai prima una e poi l'altra gamba ed alla fine mi sentii completamente nuda.....quelle mani mi palparono completamente i glutei e si portarono piano piano sul mio ventre...! Sentii un rumore di cerniera che si abbassava e subito dopo il suo membro mi sfiorò il culo. Era dritto come una salsiccia e stava cercando il mio sesso. Il cazzo era duro , grosso, venoso.........la cappella rossa puntava dritta verso il suo scrigno......il luogo era assurdo, ma l'eccitazione era così tanta che non si preoccupava della gente che saliva e scendeva dal bus.........la cappella premeva nella ricerca spasmodica del suo intimo. era bagnatissima e arrivato vicino, scivolò dentro di lei con una spinta profonda e decisa........li in piedi su un autobus pieno di gente che si stava scopando una meravigliosa sconosciuta........più pensava a questa situazione più entrava a fondo in lei....più spingeva avanti e indietro....più sentiva gli umori caldi di quella donna meravigliosa colargli sul grosso cazzo.... La situazione era allo stesso momento eccitante ed imbarazzante....non sapevo nemmeno chi fosse colui che violava la mia sessualità, ma ero felice e avrei voluto che quel momento non finisse mai. Non sapevo che faccia facessi, ma mi accorsi che la donna che era davanti a me mi fissava con uno sguardo interrogativo....le sorrisi e lei pure lo fece....e si tranquillizzò. Mi inarcai piano e tutto entrò ancora più profondamente.....lo sentii pulsare dentro di me sempre di più. Sentii il respiro sul collo e la lingua scivolarmi dietro le orecchie....ansimare sempre di più....poi uno, due, tre colpi assestati bene ed un'onda di piacere caldo mi colò lungo le coscie, viscido.....! da quanto era grosso fece difficoltà ad uscire dalla mia vagina, ma quando ci riuscì un'ulteriore onda di liquido seminale uscì e gocciolò sul pavimento.....era venuto tantissimo dentro di me, in un modo pazzesco…mai visto nulla di simile. Con un gesto rapido fece rientrare il suo sesso nei suoi pantaloni. L'eccitazione era ancora grandissima, lo sentiva pulsare, ancora durissimo, nell’ angusto spazio dei boxer....sul pavimento dell'autobus i segni evidenti di un orgasmo epocale....voleva vederla in viso, ora. Cosi le prese una mano e con decisione, ma enorme dolcezza, la girò....un viso diabolicamente angelico. Uno sguardo da cerbiatta in calore incastonato in una faccia nobile e dolce. Ciglia lunghissime, occhi splendidi, le gote ancora arrossate da quello che era successo pochi istanti prima......una donna splendida.....un sogno aver fatto quello che avevano fatto con quella donna meravigliosa di cui ignorava ancora il nome. Lui le sorrise, con un misto di imbarazzo e di soddisfazione, "Piacere, >Davide" le disse. "Piacere Tiziana" risposi ma mi uscì con un filo di voce e credo che si accorse del mio imbarazzo misto ad eccitazione. Rimasi a guardare in viso quel ragazzo che mi aveva cambiato la mattina e dopo averlo baciato dolcemente quelle labbra carnose mi voltai di colpo e scesi velocemente dall'autobus lasciando a terra le mie mutandine ancora bagnate tra i suoi piedi. Corsi velocemente via e mi persi tra la molta gente di quella mattina.... TIZIANA e DAVIDE |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Invasi | Invia un messaggio |
Postato in data: | 18/01/2012 15:07:03 | |
Giudizio personale: | splendido racconto, tu sarai sicuramente fantastica.COMPLIMENTI | |
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