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Storia di incesti

Autore: Renatino18
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Storia di incesti.

Questa è una storia tipica accaduta in un piccolo paese ancora lontano dalla civiltà dei consumi e lontano dal mondo patinato di giornali e televisione e di come la smania della ricerca del piacere e dei soldi facili possa portare a travolgere la vita dei ragazzi meno capaci di resistere alle lusinghe di di un certo modo di vivere. Vivevo allora nella mia vecchia casa, rimasto solo, dopo che mia sorella signorina era morta dato anche che non mi ero mai sposato: avevo trovato conveniente affittare il secondo appartamento del mio palazzotto, sul mio stesso pianerottolo, ad una giovane madre con il suo ragazzo, lei in cambio, per buon cuore e non certo per bisogno, mi assicurava il mantenimento della casa e mi aiutava a fare i servizi. Anna, cosi si chiamava la donna in questione, era partita dal paese per andare a servizio a Roma, presso una importante famiglia, quando aveva solo 17 anni ed era di una bellezza impressionante( il nostro paese era famoso per aver fornito le più belle modelle ai pittori della capitale), ne era tornata dopo circa 18 anni sistemata economicamente , ma con un figlio solo suo in quanto mai riconosciuto dal padre e che aveva tenuto per tutto questo tempo presso una sua sorella, che gli aveva fatto frequentare come interno un collegio tenuto da religiosi fino al diploma, diploma preso solo poco tempo fa… come detto ormai da quasi sei mesi era tornata in paese, e la nostra vecchia amicizia si era presto riannodata…anch’io da giovane avevo inutilmente spasimato per la sua bellezza…. A me aveva confessato che il figlio era stato concepito in una delle tante notti di sesso cui i suoi datori di lavoro la avevano quasi subito indotta approfittando della sua ingenuità e del potere che potevano far pesare su di lei ,

notti che erano cominciate quasi subito, e nel suo letto si erano rapidamente insinuati prima la signora, lesbica e troia come poche..poi il padrone di casa, prestante alto funzionario dello stato, che doveva molto della sua carriera alle grazie della bella moglie generosamente concesse a tanti, ed infine il figlio, povero ragazzo praticamente della sua età, unico rapporto in cui vi fosse stato una simulacro di affetto….ma quando la gravidanza non era sta più nascondibile , la famiglia, che era troppo importante per sputtanarsi, aveva preferito lasciarla libera dietro il pagamento di una cospicua somma, le aveva anche trovato una casa famiglia dove lei aveva trascorso il periodo di gravidanza e dove aveva dato alla luce il figlio, che però aveva preferito metterlo a balia dalla sorella e lei si era messa in proprio, diventando una ricercatissima prostituta di alto livello, guadagnano somme notevoli che in parte aveva speso per mantenere il figlio e tenere un alto livello di vita a roma…quando era tornata al paese e aveva riprerso il figlio con sé, aveva provato due distinte ed opposte sensazioni:di gioia per la bellezza del ragazzo, 175 di altezza x 66kg di peso, biondo naturale, occhi azzurri intenso viso ovale di un incarnato roseo, bpcca grande, tumida, collo lungo gambe ditte e lunghe ,un bel torace glabro con accenno di seno, un apparato genitale ancora un po’ piccolo, ma sano ed un culetto tondo, sodo e burroso leggermente troppo prominente per essere quello di un ragazzo…..per contro la avevano indispettita un carattere schivo timido, molto insicuro, bigotto, alla scuola dei salesiani non aveva brillato e si bisbigliava neanche molto copertamente che non provasse attrazione per le ragazze ma che di contro si fosse lasciato strapazzare un po’ troppo dai compagni più grandi.. come detto, alla morte di mia sorella Angela, scomparsa prematuramente, dato che aveva solo due anni più di me con la quale avevamo diviso tutto, infatti né io né lei avevamo voluto mai sposarci,io avevo trorvato la tranquillità sessuale fra le braccia di anna, ma nel non breve periodo di solitudine era riaffiorate in me certe tendenze sessuali che mi avevano portato in gioventù a sottomettere e a possedere alcuni compagni di scuola, alcuni figli di vicini di casa e a stringere una relazione con un professore che nell’intimità di casa sua si vestiva e si truccava da donna e che mi considerava il suo stallone. Fatte queste premesse giungiamo all’estate in cui tutto ebbe inizio..Anna ,come detto, indispettita per il caratte del figlio luigi me lo affidava il pomeriggio perché oltre a ripetizioni gli insegnassi a vivere e devo ammettere che mai avevo sentito un desiderio sessuale così acceso come quello che mi spingeva ad insidiare il buon Luigino, anche se per rispetto alla madre, cercavo di contenermi…una mattina molto particolare, mentre anna ed io giacevamo sudati uno a fianco dell’altra dopo un dolcissimo ed estenuante rapporto sessuale che ci aveva coinvolto con tutte le nostre caapacità, lei dette la stura alle confessioni private coinvolgendomi totalmente…così io venni a sapere che anna aveva subito ceduto alle avance dei padroni di casa, per inesperienza e per naturale senso di sottomissione, giungendo ad avere rapporti completi non solo con il padrone stesso, ma con il figlio 16enne e con la stessa madre, tribade scatenata, che non sapeva proprio di chi fosse figlio Luigino, ma dal carattere pensava che fosse il frutto dei rapporti con il padrone di casa,un uomo prestante e bello, quanto debole e incapace di liberarsi dalla tutela della moglie, che nella casa famiglia aveva ceduto alle voglie sia del direttore, un vero vecchio porco , che della ginecologa, una lesbica folle..che uscita aveva ritenuto saggio affidare alla sorella il bambino , impegnandosi in una attività che per la sua abbagliante bellezza e per le sue innate capacità imprenditoriali, le veniva facile, giungendo a gestire una sua propria rete fatta da studentesse, commesse, e da non poche giovani spose desiderose di lusso e svaghi che i mariti non potevano loro assicurare,che aveva ceduto tutto con un buon guadagno, anche se le spese erano state elevatissime , anche per la necessità di comprare il silenzio di tanti,che rientrata in paese aveva ripreso il figlio scoprendo che la sorella, bigotta e introversa ne aveva fatto un impotente psicologico, che nel collegio ove era stato tanto tempo chiuso era stato certamente lo zimbello dei compagni più grandi, che ,scafati e sempre arrapati, avevano sicuramente trovato il modo di godersi le sue grazie, a suo giudizio, troppo femminee…che lei doveva a me il ritrovato equilibrio e che considerava me il suo definitivo ingresso nel mondo delle famiglie, dato che aveva sempre mirato ad ottenere il mio amore, considerandomi per la mia posizione sociale in paese un traguardo da raggiungere…..io , travolto dal senso di calore ed affetto che anna era stata capace di trasmettermi mi liberai di tanti pesi, ammisi che con mia sorella,come detto più vecchia di me di due anni, avevo avuto una relazione incestuosa completa che si era arrestata solo perché la mia povera mamma aveva intuito la verità..che da quel momento mi ero dedicato a sfogare le mie voglie su alcuni compagni di scuola più deboli di me che si prestavano di buona voglia a farsi fottere nel culetto a farmi pompini sugosi, in cambio della mia protezione..poi fu la volta del figlio del farmacista che sottomisi nel corso di una festa in costume, lui scioccamente o maliziosamente si era vestito da puttanella, e che divenne la mia amante fissa per tutto il periodo dei miei studi universitari….mi ero appena laureato che avvenne la disgrazia di mio padre e di mia madre, periti in un incidente automobilistico, ritornai di corsa in paese, presi in mano gli affari di famiglia, lasciando subito il mio amante ormai ridotto ad una femminuccia , che seppe consolarsi rapidamente..egualmente mia sorella lasciò il quasi fidanzato…neanche due mesi dopo riprendemmo a scoparci.. e ci siamo fisicamente uniti con la più variata ricerca di senzazioni fino alla morte di mia sorella…anna ed io ci eravamo capiti, avevamo tanto da nascondere tutti e due..ma volevamo intraprendere una nuova vita insieme..il problema emergente fu Luigino…anna precisò immediatamente che non solo non amava quel figlio, impostogli dalla lussuria dei due uomini che avevano approffitato della sua giovinezza e della sua inesperienza, che non aveva quasi mai visto, che gli ricordava in ogni momento la sua disgrazia alimentando dentro di lei la mai sopita voglia di vendicarsi, ma che detestava perché lei sapeva che era uno sporco “ricchione”, che era già stato profondamente utilizzato da alcuni compagni di collegio più grandi di lui e che ormai era troppo tardi per riportarlo sulla buona strada, lo aveva infatti affidato a più riprese a sue abilissime amiche che avevano tutte fallito, non riuscendo neanche a fargli tirare l’uccellino se non infilandogli 2° 3 dita nel culetto..ecco perché aveva concepito un mostruoso piano per realizzare il quale aveva bisogno della mia piena collaborazione.. mi chiedeva in pratica di trasformarlo in una puttanella , tramite la quale realizzare la sua vendetta…..provai a resistere,….ma crollai subito, d’altra parte ditemi voi come rifiutare la possibilità di scopare una favola di ragazzo quando anche la donna che te lo chiedeva ti stava lavorando il cazzo con il più fantastico culo che avessi mai conosciuto..le promisi che il pomeriggio lo avrei dedicato a verificare a che punto fosse Luigino per poi trasformarlo in una calda e vogliosa e appetibile troietta…quando arrivò il pomeriggio vidi Luigino un po’ triste, preoccupato..cominciai a sondarlo e siccome avevo già ampiamente guadagnato la sua confidenza, feci presto a fargli dire che tre ex compagni di liceo, tre ragazzi grandi e grossi dopo esserselo ben bene palpeggiato e accarezzato , lo avevano invitato ad andare ad un ballo mascherato a casa loro…gli avevano anche suggerito di mascherarsi da donna…e questo per il prossimo sabato..insistei per capire quali fossero i suoi reali timori…scherzando gli dissi che forse volevano goderselo..spupazzarlo, insomma, fotterselo..mi sembrò terrorizzato..mi disse che se lo avesse saputo la madre lo avrebbe cacciato..che lei voleva che andasse con donne…ma che..oh..insomma lui provava grande gioia a scherzare con gli altri ragazzi..che pertanto avrebbe voluto andarci, se io lo avessi coperto con sua madre e se gli avessi insegnato a ballare..si vergognava tanto a non saperlo fare..scoppiai a ridere..poi gli dissi che non solo gli avrei insegnato a ballare, non solo lo avrei coperto con sua madre, ma lo avrei anche aiutato a mascherasi e a truccarsi , solo che da lui mi aspettavo come ringraziamento niente di meno di quello che sarebbe stato disposto a concedere ai tre amici…accettò senza discutere, e siccome era caldo eravamo quasi nudi, mi precisò subito che non gli interessavano i balli figurati, bensì che voleva saper decentemente ballare i lenti e i l ballo ella mattonella..gli dissi che ero veramente lieto dii fargli da maestro..me lo strinsi, gli feci mettere le braccia intorno al mio collo e la sua boccuccia all’altezza della mia orecchia, con un braccio lo strinsi stretto alla vita, mentre l’altra mano si perdeva sulle sue meravigliose chiappette sode e sporgenti..luigino mi si incollò contro, la sua linguetta prese ad accarezzarmi l’orecchia, mentre mi sussurrava che era pronto a pagarmi la lezione..la mia mano si infilò nei suoi boxer e raggiunse il culetto , mentre le dita sempre più impazienti si infilavano nel morbido e disponibile buchetto, invero senza incontrare resistenza apprezzabile..la mia testa si spostò e la mia bocca raggiunse la sua…scattò un bacio di una intensità incredibile, le lingue si attorcigliavano, si succhiavano….in un momento di respiro mi mormorò in bocca che mi amava e che voleva che lo scopassi.. dopo avergli tolto anche i boxer lo misi sulla dormeuse con il pancino appoggiato al bracciolo, così che il culetto si apriva libero e disponibile..mi ricordava la posizione preferita dalla mia sorellina..lo sfondai, meglio, lo penetrai fino in fondo scorrendo come dentro un guanto di morbida pelle calda e umida….stringendolo forte, torturandogli i capezzoli e continuando a baciarlo in bocca lo scopai con movimenti a volte corti e veloci, a volte lunghi e lenti , facendogli aritmicamente sbattere contro le sue divine chiappette i miei grossi e pelosi coglioni…… dopo un tempo che sperai abbastanza lungo per fargli ricordare per molto il mio randello, gli sborrai con fiotti lunghi e densi dentro il culetto, Luigino stava venendo per la seconda volta, continuando ad impiastricciarmi il divano con i suoi due orgasmi…una sborra molto scarsa ,chiara e quasi acquosa da farmi ritenere che non fosse idonea a fecondare una donna…dopo il giusto riposo, riempito da coccole e bacetti, riprendemmo le lezioni di ballo anche se dovevamo fermarci spesso..durante una pausa, avendogli io fatti i miei più sinceri complimenti per quanto fosse abile e completo come troietta, ridendo mi confessò che in collegio, dopo tre mesi non solo era gia stato deflorato e scopato in bocca e in culo dai suoi compagni più grandi, guadagnandosi il titolo di miss collegio, ma che era già diventato l’amante fissa del prefetto e del frate confessore…cui con il tempo si dovevano aggiungere il preside, due professori ed il custode..Quando finì il collegio, a giugno, lasciava vedove inconsolabili..si fa per dire…Come loro sicuramente si erano consolati con qualche giovane nuovo alunno, lui aveva capito che bastava frequentare il mercato del lunedì e venedì per trovare uomini disposti a fare pazzie per il suo culetto…bastava essere un po’ disponibili…poi mi confessò di essersi innamorato di me ma che la mia indisponibilità lo aveva tanto fatto soffrire..io mantenni la promessa ed attingendo alla biancheria intima di mia sorellina da giovane lo truccai e lo vestii così bene d farmi ricordare Angela…dovetti amarlo e possederlo nuovamente completamente..godemmo come maialetti.. Il sabato luigino venne da me, prese l’abbigliamento che gli avevo fatto provare e lo mise in una borsona da ginnastica, poi si consegnò felice agli amici che erano venuti a prenderlo. Erano le 3 del pomeriggio…me lo riportarono alle 22.30, sfinito, segnato da succhiotti e morsi, stanchissimo, per fortuna che la madre sapeva che sarebbe rimasto da me..andando a dormire, mi confessò che alla festa c’erano i tre ragazzotti,tre signori anziani , e altre due troiette come lui….non gli avevano dato un momento di requie, le tre troiette erano stati trombate in continuazione, evidentemente erano tutti impasticcati di viagra e ciascuna aveva quasi in continuazione un cazzo in bocca e uno nel culetto…non solo..ma erano stati sottoposte a trattamenti sadomaso, a morsi, a leccate, a penetrazioni con dildi e vegetali…inoltre dovetti lavarlo tutto perché impiastrato di sperma anche se praticamente era già addormentato…quando lo vidi tranquillamente riposare andai da Angela che mi chiese se secondo me luigino era pronto per operare a roma , come puttanella, trans naturale…siccome le confermai che luigino non aveva più nulla da imparare, lei mi disse cosa aveva progettato per vendicarsi:.lo avrebbe prima fatto trasformare affidandolo alle cure di un famoso chirurgo estetico che per soldi lo avrebbe dotato di un seno invidiabile, quindi avrebbe incaricato la sua amica, colei che aveva rilevato la sua organizzazione, di inserirlo nel giro giusto a roma….così il Luigino, o Luigina che dir si voglia, avrebbe imparato a guadagnarsi il pane e soprattutto si sarebbe elevato dal giro di merda del paese……ma non era tutto….solo 6 mesi dopo seppi quale era stato il piano diabolico di angela…l’organizzazione lo aveva messo nei letti della famosa famiglia che tanti anni prima aveva costretto alla prostituzione la giovane ed inesperta ragazza di paese e aveva poi fatto sapere loro quali fossero i reali rapporti di parentela intercorrenti fra loro e la trans che si erano tante volte goduta come oggetto di piacere sessuale!!!!!!!!!!!



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Rafel Invia un messaggio
Postato in data: 28/02/2008 01:59:52
Giudizio personale:
troppo scontato


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