i racconti erotici di desiderya |
Simona: parcheggio |
ci rivedemmo qualche giorno dopo insieme agli amici, ma non riprendemmo alcun discorso sul pomeriggio trascorso al mare. A me stava bene, d'altronde il problema era suo, io mi stavo solo godendo un piacevole momento estivo, e si sa d'estate non si ha voglia di intraprendere situazioni serie.
Mi chiamò un sabato pomeriggio, proponendomi di fare un giro per un gelato; faceva caldo e decisi di accettare. Così la passo a prendere, poi arriviamo al lungomare, parcheggio e ci facciamo una lunga passeggiata. Andiamo al bar a prendere il gelato, e continuando a passeggiare, parliamo del più e del meno. Lei si avvicina a me, cerca di abbracciarmi, di legarsi, al che cerco di sfruttare la situazione. Quando poi mi dice che ha voglia di tornare in spiaggia con me, le propongo di fare un giro, e di passare da una spiaggia, lei sorride e accetta. Così saliamo in macchina, io le metto la mano sulla coscia per tutto il percorso, e la porto in un posticino riservato, una strada non asfaltata, che arriva in uno slargo davanti alla spiaggia. È un posto deserto dove ci vanno le coppiette a scopare. Scendiamo dalla macchina e scendiamo in spiaggia, passeggiamo e chiacchieriamo. Simona mi dice che sarebbe bello fare il bagno, io mi mostro disponibile, ma lei rifiuta, cosi mi spoglio, e mi butto in acqua. Mi faccio un bagno veloce, poi esco, vado da lei, che fa finta di non guardare, la bacio sulla guancia, non sai che ti sei persa. Così rientriamo in macchina, io ancora nudo, spostiamo i sedili abbassando gli schienali e rimaniamo li a parlare. Dopo un po' arriva una macchina, un suv, si parcheggia a una decina di metri da noi, e i due in macchina, un signore sulla cinquantina con una bella biondina si appartano. Si trovano dal lato mio, io mi giro per vedere che fanno, poi invito Simona a guardare. Lei pare eccitata nella nuova visione di guardona, e ci trova gusto. Le dico di mettersi su di me cosi può guardare. Lei lo fa e mentre guardiamo la biondina che nuda si mette a cavalcioni sul suo partner, a me viene duro sentendo Simona calda su di me. Lei ride, ma è totalmente rapita da quei due. Prendo ad accarezzarle i piccoli seni, da sotto la maglietta e le sta al gioco, si muove un po strusciandosi sul mio membro sempre più eretto. Si eccita di quella situazione e con il culo poggiato sullo sterzo prende a limonare con me. Le tolgo la maglietta e lei toglie il reggiseno, io per tutta risposta le stringo un seno e le succhio l'altro. Si eccita e inarca la schiena: a me quel piccolo corpicino mi eccita un casino. Infilo le mani nei suoi jeans prendendole le chiappe aprendogliele con forza, sospira e mi offre il collo, non posso tirarmi indietro e le stampo un bel succhiotto sul collo facendola mugulare. Continuiamo così, finchè non la invito a spogliarsi, e lei lo fa senza problemi. Intanto Simona è assorta a guardare nella macchina accanto, la signora è a cavalcioni sul compagno, galoppando con soddisfazione e Simona è eccitatissima e incuriosita da quella prestazione e visione inattesa. Ci spostiamo sul sedile conducente, abbasso lo schienale e lei si sistema, sempre incuriosita e attenta a ciò che c'è fuori e non a me. Io prendo a giocare con il suo sesso. Lo accarezzo con due dita, spronando le labbra ad aprirsi, la massaggio accuratamente, stringendole di tanto in tanto il seno con la mano libera. Lei si sdraia sul sedile, e mi allarga le gambe, così io mi abbasso e dopo averle sputato sulla fessura prendo a baciarla e leccarle. Prima inizio con dei bacini sulle gambe e sui bordi, poi con la lingua prendo a giocare ed espolorare le sue labbra, senza usare le dita, ma usando solo la lingua. Sento prendere la mia testa con una mano, le succhio un labbro e poi la guardo: è eccitatissima, guarda fuori mentre mi spinge la testa sul suo sesso e con l'altra mano gioca col seno. La sento ansimare sempre più forte inarcare la schiena, stringermi sempre più la testa, e le gambe, è bagnatissima, la sento scolare sulla mia bocca, raccolgo il suo liquido, poi risalgo sul suo corpo baciando fino a succhiarle i capezzoli quasi a strapparglieli a morsi, lei gode doge tantissimo. Anche la tipa della macchina accanto ha appena finito di godere e si sta rilassando sul suo sedile, così visto che non ha più nulla da guardare le prendo la testa e dopo averle sbattuto il pisello in faccia glielo infilo dentro. Vado fino in fondo voglio che lo prenda tutto. Spingo e spingo forte, lei sempre non respirare a volte, e la lascio recuperare per poi riprendere. Mentre lei è intenta a succhiare, io accendo il quadro della macchina e abbasso il finestrino, sapendo che dall'altra macchina ci guardano. Quando lei se ne accorge, mi guarda un po' intimorita, io la tranquillizzo dicendo che tocca anche a loro guardare, e così lei decide di giocare. Riprende a segare mentre le strizzo i capezzoli, finchè non ce la faccio più e provandolo a uscire in tempo le inondo la faccia. Le sorrido, poi con le dita, le pulisco la faccia, raccogliendo lo sperma e mettendoglielo in bocca. Quando si rasserena, le dico di prendere la tovaglia per pulirci, nel borsone messo nel cofano; lei dopo una occhiata veloce in giro, scende dall'auto prende quello che serve nel cofano e rientra, senza prima aver lanciato un sorriso ai vicini. |