i racconti erotici di desiderya

Ritorno a marmore

Autore: Tettomane74
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...riscendevano la strada di montagna piena di tornanti. Luglio sul Gran Sasso

é uno spettacolo di natura che non si dimentica facilmente: l' aria fine e pura

ti penetra nei polmoni, il profumo dell' erba nelle narici, il sole illuminava

la pelle di Vale mentre guidava per riscendere a valle. Ale, al suo fianco,

canticchiava sereno. Sereno come poche volte si era sentito negli ultimi mesi...

sereno come soltanto Vale riusciva a farlo sentire. Questo gli passava per la testa.

Quella ragazza che fino a Marzo era stata solo una voce al telefono e una serie di

frasi in una finestrella di chat... ora era diventata una realtà dalla quale sentiva

che avrebbe fatto fatica a staccarsi.

Arrivarono a valle, in uno spiazzo in cui una baracca agriturismo offriva per i viagiatori

un ottimo punto di ristoro. Si fermarono a mangiare e bere, un lauto pasto, molto vino,

un caffè, e parecchia grappa.

Il corpo riscaldato da tutto quell' alchool, la mente annebiata, eppure i sensi di

colpo risvegliati. Un circolo di ormoni che invadono tutto il corpo...

Ora di rimettersi in viaggio per tornare a Marmore. L' improvvisa sonnolenza di Ale

venne spazzata via dal contatto improvviso della mano di Vale sulla sua gamba... no,

tra le sue gambe. Reazione istantanea di un corpo che si indurisce... ancor più

quando Ale si gira verso lei che risponde a quello sguardo con un diretto "Ale, ho voglia...".

La mente in questi casi non ragiona.. é obnubilata completamente dai sensi, dalla

voglia di toccarsi, di aversi. La macchina che si accosta lungo la strada e i

due si avviano su una collineta, a una 30ina di metri dal ciglio della strada.

Lei che si distende per farsi spogliare, mentre nel frattempo provvede a spogliare lui.

Bocche avide, mani esploratrici... contatto di corpi che non vedono l' ora di unirsi...

Non c' é tempo per spogliarsi completamente... i pantaloni di lei volano via, e la camicia

si apre mettendo in mostra quel seno che lui ormai conosceva a memoria.

Quei capezzoli così grandi e duri, così reattivi.... ora fremevano già tra le labbra e tra

i denti di lui... spazzolati sapientemente con la lingua che creava circoli intorno,

causavano rantoli di piacere che Vale viveva sempre in maniera totale.

Il bacino di lui, nudo, premeva contro quello di lei... con il pene eretto e duro

che sfregava contro la peluria tra le gambe di Vale. Un giochino che lei sembrava gradire

moltissimo... ma non c' era tempo per i giochini... Vale con aria dura e assatanata

guarda Ale dritto negli occhi e gli ordina 'scopami dai!'.

L' ultima vocale di quella frase é seguita di colpo da un urletto di piacere gridato

con il fiato mozzato, lui stava già dentro di lei con un colpo secco, duro, veloce,

per poi fermarsi in profondità dopo essersi fatto strada nella figa di lei.

Già bagnatissima eppure ruvida, sensibilissima. Una sensazione che lui, prima di

conoscere Vale, non aveva mai provato. Il bacino che inizia a muoversi lentamente mentre

le avide braccia di lei lo stringono a se... i colpi accelerano di ritmo, sono fendenti

profondi che sembrano volerla aprire...

'così... dai... sbattimi ancora....' parole che all' orecchio di Ale suonano come

una supplica alla quale non può negarsi... e ancora i colpi son più duri, più profondi...

'dai godi dentro di me... riempimi ti prego..'

Ma ancora non è arrivato il momento.

Per tutta risposta Ale esorta Vale a mettersi in ginocchio e porgergli le terga...

durante questa manovra i due si accorgono che, nel frattempo, 2 macchine si erano fermate

sul ciglio della strada e assistevano a questo spettacolo d' amore e sesso...

'O mio dio Ale ci stanno vedendo...'

Per tutta risposta lui la penetra in un sol colpo alla pecorina... facendola urlare e gemere....

'beh che vedano pure, e che ti sentano urlare...' le sussurrò lui nell' orecchio.

Le mani di Ale stringevano le natiche di lei, come per tenerle ben serrate mentre

il cazzo la riempiva e la scopava... come per far sentire lo sfregamento ancora più totale...

lei scuoteva la testa avanti e indietro mugoalndo e pronunciando parole che normalmente

l' avrebbero fatta vergognare di se stessa... ma che in quel monento ottenevano come

unico risultato quello di eccitare ancora di più l' uomo che da dietro la scopava con forza...

pochi minuti intensi, poi lei che lo implorava... 'ti prego ora devi schizzarmi...'

Vome fosse un ordine, lui estrasse il suo cazzo dal corpo di lei appena in tempo per

sputare caldissimi e copiosi fiotti sulle natiche di lei, sulla camicia, sulla

parte di schiena che era rimasta scoperta... un orgasmo assurdo come solo lei glieli

faceva avere... stremati si accasciarono per terra sull' erba, ansimanti, uno sull' altra.

Secondi di silenzio in cui i due corpi in contatto tra loro mettono in comunicazione

anche le loro menti... le loro anime...

un bacio sul collo di lei e poche parole 'mi fai sentire bene..'... poi il silenzio.

Qualche minuto dopo riscesero dalla collina, vedendo ripartire le macchine che si erano fermate...

salirono in macchina... si guardarono a lungo.. un sorriso...

Marmore é ancora lontana...


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