i racconti erotici di desiderya

...questa volta è l'ultima !!


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Sono le 16:00 del 02 Aprile dello scorso anno, ed eccomi nuovamente in macchina con il mio padrone: il "Porko" . Come chi è il Porko??? Ormai con l'arma del ricatto, dispone del mio corpo e mi usa per i suoi giochi e dei suoi amici che chiama clienti; per conoscerlo meglio dovete leggere i miei primi racconti. Dove stiamo andando??? E' inizio mese, ed abbiamo il consueto incontro con il "Cliente" per la fornitura di materiale informatico, inizialmente, e poi...... Siamo in viaggio e mentre lui è intento a guidare, palpeggiandomi di tanto in tanto la coscia ed il culo, eccitato a tirarmi fuori del jeans il perizoma, io sono seduta in silenzio, tenendo tra le mani la tuta che mi ha portato. La guardo e cerco di immaginare cosa mi aspetta questa volta. E' una tuta in latex nero, con tacchi annessi, ed un cappuccio che copre la testa ed il volto, che lascia una apertura solo alla bocca. Ho provato ad indossarla ieri sera a casa, dopo che me l'ha consegnata in ufficio, è molto sexy indosso, poichè aderentissima, ma quando metto il cappuccio non vedo più niente e percepisco un senso di angoscia e disorientamento, che a dire il vero mi mette un pò paura. Giunti a destinazione, saliamo velocemente ed entriamo nell'ufficio, dove il "Cliente" ci aspettava seduto alla scrivania con al fianco una donna vestita solo dell' intimo, che non avevo mai visto prima. "..vi aspettavo un pò prima..sbrighiamoci che gli amici sono impazienti.."disse il cliente. La donna, sulla cinquantina abbondante di età, capelli lunghi biondo platino, molto in carne, indossava un reggiseno rosso che conteneva a difficoltà i suoi enormi seni, calze nere a rete con reggicalze rosso, tacchi con zeppa altissimi 15 cm, non indossava l'intimo di sotto, per cui mostrava un folto pelo nero. Lei, si avvicinò verso di me e presami per mano mi portò in bagno per farmi preparare. "Anna...piacere" disse lei e si avvicinò scambiandoci due bacini sulle guance, "..piacere Jessika" risposi. Mentre mi spogliavo, mi guardava con stupore e tiratami uno schiaffetto sul culo "..che bel corpo tonico che hai...e che culetto stupendo...avessi io il tuo fisico" mi disse con ammirazione. Quelle parole mi fecero molto piacere, soprattutto dette da una donna e provai un brivido di eccitazione. Questa volta ci misi un attimo a prepararmi, non dovevo fare altro che indossare la tuta e non c'era nemmeno bisogno di truccarmi, solo un bel rossetto rosso acceso, "..pronta..." dissi, tirnado un lungo sopriro. La donna mi diede un dolce bacio sulle labbra, mi prese per mano ed entrammo. "..oh dio mio.." esclamai; avevo dinanzi a me, oltre al Porko ed al Cliente, tre uomini di colore totalmente nudi. Tre omaccioni alti, robusti, neri come la notte, dal quale corpo ciondolavano dei cazzi lunghissimi nonostante ancora moschi. A quella esclamazione, la donna subito mi aiutò ad indossare il cappuccio...rimasi al buio, ed immobile, sopraffatta dalla paura di non vedere più nulla attorno a me. Venni presa e fatta girare, mi passarono di mano in mano e sculacciata, spinta e sballottata fra di loro, fino a quando persa l'orientamento ed il precario equilibrio, caddi a terra, tra le loro srisa e ghignazzi. Mentro ero a terra, confusa con la testa che mi girava, ricevetti vari ceffoni in faccia, che non potevo capire da chi e da quante persone provenissero. Successivamente fui messa in ginocchio, e mi trovai in faccia la figa di Anna; in bocca sentii la folta peluria così iniziai a leccarla avidamente, assaporando tutti i suoi caldi umori, era gia caldissima ed un lago di piacere. Improvvisamente qualcuno mi prese le mani e me le bloccò dietro le spalle con violenza, procurandomi non poco dolore e mi spinse la testa verso un cazzo. Mi trovai ad ingoiare i cazzi dei tre neri. Pur non potendo vedere, intuivo che fossero i loro per il forte odore e sapore che ha la pelle degli uomoni di colore. Gia conoscevo il sapore di un cazzo nero, provato qualche anno addietro da un giovane ambulante senegalese. Due dei loro cazzi erano lunghissimi, sicuramente superavano i 23 cm, ma uno era di spessore enorme, poichè non riuscivo a tenerlo in bocca e a stento ingoiavo la cappella, che da sola mi riempiva la bocca. Dai mugugni di piacere, intuivo che apprezzavano molto il mio lavorare di bocca, quando ad un tratto venni abbandonata a me stessa, in compagnia del solo cane che sentivo strusciarsi addosso. I mandinghi si erano riversati su Anna, poichè la sentivo urlare di piacere come una matta; godeva e urlava forte, senza trattenere il suo piacere, mentre gli altri la riempivano di parolacce "..godi puttana....prendilo tutto.... sei una troia...ti piace troia...". Nell'aria si sentiva odore di sesso, ed eccitata, vagai a quattro zampe nel buio, fino a quando incontrai una gamba di Anna. Così, affamata ed eccitata, iniziai a baciare e leccare la sua gamba, per poi scendere al piede e tacchi. Leccavo e suchiavo avidamente, fino a quando i maschi presi dalla foga dell'orgasmo iniziarono a sborrarmi in bocca. Ricevetti in bocca un lago di sborra, era quasi nauseante per quanta ne avevo ingoiata.

Dopo venni alzata per mano, portata in bagno e fatta accomodare nella vasca. Lì ricevetti un fiume di pioggia dorata; la sentivo ovunque ricoprire il mio corpo ed il mio volto. Venni intimata a berla, ma io furbamente la tenevo in bocca per farla sgorgare dolcemente addosso senza ingoiarla. Quando tutti finirono di svuotarsi la vescica, Anna rimase con me in bagno, dicendomi che voleva fare la doccia insieme. Mi aiutò a togliere la tuta e rimasi nuda, poi si spogliò ed entro nella vasca con me. Lei era in piedi dinanzi a me seduta .."ora voglio che bevi anche la mia ... ma la devi ingoiare davvero ...è l'unico modo per farmi provare l'orgasmo.." mi disse. Ubbidiì ed abbandonata alle sue parole, aprii la bocca verso alla sua figa e subito fui invasa dal suo caldo piscio, che al contrario di quello degli uomini non aveva un sapore nauseante. Mentro bevevo la calda pioggia dorata, lei si masturbava impetuosamente il clitoride, cadendo in un violento orgasmo di urla frenetiche di piacere. Poi mi prese la testa e la avvicinò alla figa, ordinandomi di leccarla. Iniziai a leccare avidamente le sue labbra, affondando dentro la lingua; il sapore era di piscio misto a quello degli uomori del piacere, ed ebbi un'erezione. Lei si accorse della mia eccitazione e subito volle prenderlo in bocca. Nonostante il mio cazzo non fosse piccolo, lo ingoiò in un sol boccone, tenedolo a lungo in gola provocandomi eccitazione con giochetti di lingua. Nel frattento mi aveva messo un dito nel culo, al quale ne seguì un altrò che mi dilatò per bene lo sfintere. Oramai ero eccitatissima e fui colta da un orgasmo improvviso che gli riempì la bocca; mi baciò dolcemente la cappella e fece cadere la mia sborra pian piano sul suo enerme seno. Alla vista di quei seni enormi bagnati da sperma e saliva non resistetti, ed iniziai a leccarli tutti per ripulirli. "..sei eccezzionale... è tutto vero quello che si dice su di te.." mi disse. Poi avvicinò la sua bocca alla mia, ed iniziammo a limonare aggrovigliando avidamente le nostre lingue, passandoci con la lingua lo sperma da una bocca all'altra.Facemmo la doccia, lavandoci e scherzando insieme; fu un momento dolce e piacevole. Di là il Porko mi aspettava impaziente di rientrare a casa. Anche se alla fine dei conti fu una bella serata trasgressiva, mi promisi che "questa volta è stata l'ultima"; devo essere forte e reagire; non posso essere la schiava di uno che dispone del mio corpo per i suoi ed altrui piaceri.


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