i racconti erotici di desiderya

Quella prima volta

Autore: Jenette
Giudizio:
Letture: 1580
Commenti: 2
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Finalmente il momento era arrivato. Avevo risposto all'annuncio su internet. Rubrica coppie. L. e P. coniugi qurantenni cercano coppie, trav, singolo bisex. La coppia si presentava come Bisex sia lei che lui, disposti a molto ...anche pissing..... Io ho risposto dicendo che ero TRAV . Ma in verità non mi ero mai travestito fino ad allora. Fino a quel momento ...atteso e poi finalmente giunto. Mi preparo per l'evento. Devo trovarmi alla stazione di Firenze per le ore nove di sera. Ad aspettarmi ci sarà la coppia, o forse lei o forse solo lui. Non so. Mi preparo eccitato o meglio.....eccitata perchè indosso subito, dopo la doccia, un perizoma trasparente rosso e poi calzo delle autoreggenti nere sulle mie gambe ben depilate e snelle. Mi sono depilato tutta, completamente ad eccezione di un ciuffetto di peli a triangolino sul pube. Il culetto pure è glabro e l'ho lubrificato tutto, mettendoci anche il dito dentro con il lubrificante naturale acquistato al sex- shop. Indosso una gonna corta con spacco vertiginoso e una maglietta attilatissima e corta che lascia scoperto il pancino e l'ombelico. Sopra vesto una pelliccia sintetica chiara sbarazzina, che copre tutto ma che posso maliziosamente aprire per esibirmi ed eccitarmi ed eccitare da vera puttana. La parrucca a caschetto, con un leggero fondo tinta e il rossetto chiaro completa l'opera. Così non mi può riconoscere nessuno e soprattutto posso apparire una troietta vera in calore. Sono eccitata e già bagnata.

Prendo un taxi. Il taxista mi guarda complice. Mi siedo sul sedile davanti e si parte. Durante il breve tragitto il taxista cerca di attaccare bottone e io mi eccito. So di piacere come puttana, come donna, e spero che mi dimostri il suo interessamento. Maliziosamente mi scopro le gambe, alzo distrattamente la gonna e lascio intravvedere il perizoma. L'uccello mi si è gonfiato a dismisura. Il taxista vede tutto e allunga una mano sulla mia coscia. Io gli dico che è uno sporcaccione, ma glielo dico con voce rotta dal piacere e senza resistenza o indulgenza. Lui continua a tastarmi la gamba poi scivola verso il mio cazzo e lo sfiora, poi imdugia poi lo tocca e poi.....siamo arrivati. Mi guarda e dice che se lo lascio continuare mi fa uno sconto sulla corsa, anzi me la fa gratis. Io non rifiuto e dico "continua allora porcone voglio vedere cosa mi fai qui in auto, alla stazione dove ci sono tutti a passare e possono vederci". Lui di irsposta me lo prende in mano e comincia a stantuffarmelo. Si sbottona anche la patta dei calzoni e tira fuori il suo uccello, niente male, e comincia a menarselo. Io lo guardo un pò. poi non ce la faccio e vado giù con il volto fino ad averlo davanti alla faccia. quel cazzo turgiso e scappellato. Non lo prendo in bocca. So che lo vorrebbe ma resisto per farlo eccitare ancora di più. Lui non resiste e viene abbondantemente sulla mia faccia. Mi bagna anche i capelli. Mi alzo e vado per scendere, non prima di essermi riassettata. Ci salutiamo. Corsa in taxi gratis. Che puttana che sono. E via in carrozza verso l'incontro di Firenze. (continua 1)

Jenette


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Bricconcello Invia un messaggio
Postato in data: 11/05/2008 16:18:05
Giudizio personale:
come suol dirsi, piove sul bagnato...
ahah,,
che troia sei

Autore: Franco58 Invia un messaggio
Postato in data: 07/02/2008 12:31:43
Giudizio personale:
scritto bene e verosimile. brava.


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