Man mano che mio fratello cresceva, forse per pudore, forse per rispetto, allentava le attenzioni su di me. Spesso lui usciva, i miei genitori anche, ed io restavo sola in casa, o meglio con Frankie, un bel cane di media taglia. Abitando in una villetta di campagna, indossavo dei leggin's aderentissimi nei periodi freddi, oppure degli short's in poliestere, a pelle, nei periodi più caldi: quasi una coulotte che mi lasciava mezzo culetto di fuori. Ma, abituata sin da piccola a vivere senza nulla, li odiavo e, non appena sola, me ne liberavo restando,sotto sotto, come mi aveva fatto ed insegnato a stare, la mia mammina. Fortunatamente lei aveva sempre a disposizione oltre alla famigerata "peretta", anche un gran bel "clisterone" in vetro, di circa 2,5 litri, e, ogni volta che restavo da sola, ne approfittavo alla grande. Spesso anche Frankie cercava di "intervenire", leccandomi intimamente, ed io mi divertivo a girare per casa con la cannula conficcata nel culetto. Altre volte mi dilettavo a...trattenere nella pancina, il più a lungo possibile, tutta l'acqua del clistere. Poi, un bel dì, pensai che, se era così bello penetrarsi con una cannula sottile, chissà come sarebbe stato più "confortevole" infilarsi qualcosa di più grosso!?! Nel periodo scolastico disponevo di svariate matite e penne, tra cui una multipenna a dieci colori, di considerevole diametro....Già tutta nuda sotto, ed eccitatissima, mi insalivai il buchetto ed iniziai a spingermela dentro. Mi faceva male, ma il piacere che provavo superava di gran lunga quella lieta sofferenza....alla fine, quando l'ebbi tutta dentro, mi sentii più aperta e, soprattutto....più Donna !?!
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