i racconti erotici di desiderya |
Photò |
Avevo convinto una mia amica, che aveva già posato per me varie volte, a fare delle foto glamour presso un professionista che aveva pubblicato un annuncio in cui ricercava una modella ; la sera dell’ incontro era stata accuratamente preparata, tutto era stato pianificato lingerie abiti accessori erano stati accuratamente selezionati.
Giunti allo studio , abbiamo conosciuto il fotografo, un ragazzo sui 22 anni , e dopo i saluti iniziali siamo entrati ;Nando cercava di fare conversazione e di creare un feeling con Mary ora con una battuta ora con una chiacchiera mentre preparava il set fotografico . Quando tutto era quasi pronto Nando invitò Mary a spogliarsi in quanto ci sarebbe voluto del tempo prima che si togliessero i segni degli elastici sulla pelle ma avendo previsto il problema le avevo fatto indossare un tailleur con minigonna e sotto solo un reggicalze senza neanche le mutandine mentre la giacca nascondeva una camicetta in seta quasi del tutto trasparente e due bei seni piccoli ma sodi . Mary tentennava , così , per superare quel l’ attimo di incertezza, le son andato dietro abbassando la zip della gonna che è scesa giù mostrando le splendide cosce coperte da calze in seta nere ed un reggicalze anch’ esso nero molto alto di gusto retrò . Nando dopo un attimo di indecisione esclamò “la fica è molto bella come il resto , anche il “pelo” è ben curato .Ora fammi vedere le tette tesoro ”. Mary tolse giacca e camicetta ,poi si sedette su uno sgabello in sky accavallando le gambe e piegandosi in avanti nel tentativo di coprirsi il più possibile ma Nando, tirandola a se, la fece alzare e la sospinse con una mano sul culo verso il set dicendole” fatti vedere, sei così bella” . Prese la sua Nikon e, mentre diceva a Mary cosa fare, cominciò a scattare ma dopo alcuni minuti si mostrò insoddisfatto e mi chiese se poteva essere più autoritario in quanto Mary non collaborava sufficientemente e si mostrava sempre critica con un atteggiamento od una espressione. Gli risposi di farsi rispettare e di fare tutto quanto egli riteneva opportuno ; a quelle parole Nando si avvicinò a Mary ,e dopo averla guardata negli occhi,le infilò una mano tra le cosce insinuandosi con due dita nella sua vagina mentre con la seconda la cinse per evitare che si scostasse poi si girò verso di me dicendomi” guarda la mano è tutta bagnata, le piace, è tutta eccitata ma non lo vuole ammettere nemmeno a se stessa”. Poi rivoltosi verso Mary le disse”adesso fai la femmina!” e con una sonora sculacciata la spinse nuovamente sul set ove Mary cominciò ad assecondare maggiormente Nando che mentre le faceva assumere le pose , non mancava mai di palpeggiarla dappertutto toccandole ora la fica ora il culo ora i suoi capezzoli per farli venire più fuori(necessità sceniche diceva) . Mary era entrata nella parte si cambiava la lingerie senza il minimo imbarazzo talvolta aiutata anche da Nando che le sistemava il “ pelo” sotto le mutandine o infilava queste ultime tra i glutei, assumeva le posizioni indicatele ed obbediva a tutti gli ordini; era bellissima con quegli accessori in toulle, in pizzo quasi sempre trasparente e lei ci giocava toccandosi sotto la sua guida. Dopo molti scatti ,Nando decise di fermarsi per un break e con una mano sul culo di Mary si diresse, ed io con loro, verso un piccolo divano . Nando cominciò a baciarla e leccarla ora sui seni, che succhiava avidamente, ora sulla fica già oltremodo bagnata, poi si mise in piedi davanti a lei e per i capelli, in maniera decisa , la tirò giù dal divano facendola inginocchiare e, sbottonata la cerniera , le riempì la bocca con il suo cazzo. Per alcuni minuti Nando continuò ad andare su e giù nella bocca di Mary tenendola per i capelli così che quella non potesse sottrarsi o ridurre la spinta data al cazzo dal suo movimento , quindi uscì dalla sua bocca e riposizionò Mary sul divano inginocchiata e con il culo diretto verso di lui. Fece forza sui glutei divaricandoli per fare entrare aria nella fica e per divertirsi nel sentirne il rumore, poi la penetrò mentre io presi il posto lasciato libero. I gemiti riempirono la stanza mentre lui mantenendola per i fianchi la scopava ed io le riempivo la bocca, i seni venivano sballottolati dai colpi che si susseguivano poi Nando ad un certo punto venne ed inondò la fica di Mary , rapido prese la Nikon , poi quando le prime gocce di sperma cominciarono a venire fuori fece una sequenza di scatti ,la tirò a se e la baciò tenendole le mani dietro la schiena e così facendo tutto lo sperma le colò sulle cosce . Mary allora si andò a lavare in bagno e Nando mi chiese se poteva spingersi ancora oltre invitando degli amici da lui preavvertiti e pronti ad intervenire; acconsentii nuovamente e lui li chiamo prontamente dal cellulare. Giunsero pressoché immediatamente, in tempo per vedere Mary che usciva dal bagno con la sola camicetta poggiata sulle spalle ignara dei nuovi ospiti; provò a coprirsi ma Nando la bloccò e la presentò ai suoi due amici come la modella che avrebbe fatto assieme a loro delle foto. Gli ultimi arrivati erano dei bei ragazzi , si spogliarono subito e mostrarono i loro fisici palestrati e Nando cominciò a fare degli scatti che ricordavano le composizioni di Helmut Newton:la sostenevano in aria,le tenevano le cosce aperte, le coprivano i seni o la fica e spesso assumevano delle pose autoritarie seguendo le sue indicazioni. Con il passare degli scatti i due divennero più arditi e le loro mani senza alcun limite si insinuavano nelle parti più intime di Mary che, forse, pur sapendo già come sarebbe finita, cercava di limitarli finche uno dei due disse all’altro”senti anche tu odore di femmina montata?” Fù un attimo , quasi una inconscia parola d’ordine, ed i due furono su di lei, la misero sotto e quasi subito il primo dei due se la stava già scopando dopo alcune sue timide resistenze poi l’altro se la tirò sopra e la penetrò mentre il primo cominciò ad umettarle l’ano con i suoi stessi umori e quindi la sodomizzò. Il corpo di Mary veniva scosso dai colpi, Nando aveva posato la nikon e stava riprendendo con una telecamera da tutte le angolazioni la monta , i gemiti tornarono a riempire la stanza fino a quando i due quasi all’unisono vennero inondandola di sperma, poi si alzarono e dopo qualche attimo anche lei fu in piedi e si diresse nuovamente verso il bagno con una mano tra le cosce per evitare di sgocciolare sulle cosce e per terra. Quando uscì era con una mutandina addosso, mi chiese di riaccompagnarla a casa, radunò le sue cose e si rivestì poi al momento del commiato salutò i tre e si diresse traballante verso l’auto. Dopo qualche giorno andammo a ritirare le foto , alcune erano veramente molto belle. |