i racconti erotici di desiderya

Padrona un mio sogno

Autore: Dolcetto69
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E dunque eccoci al grande giorno. Aveva ovviamente organizzato tutto lei in una domenica pomeriggio, a casa mia, arrivarono insieme, lei elegantissima, come sempre, lui un bel ragazzo moro, alto 1m e 90, fisico tonico palestrato, carnagione scura da lampada, fisionomia mediterranea.

Cominciammo così , dopo le presentazioni , una conversazione normalissima , come amici che si conoscevano da sempre, finchè all'improvviso , come un fulmine a ciel sereno, arrivò secco e deciso l' ordine di Ornella

" Vai in sala, spogliati completamente, indossa il collare con guinzaglio e aspettaci

in ginocchio rivolto verso la porta...!! "

Dovetti quindi attendere in quel modo, come ordinatomi, circa una decina di minuti, che mi sembrarono interminabili, ero eccitatissimo ed al tempo stesso

intimorito da tutto ciò che non potevo immaginare che sarebbe accaduto.

Stavo prendendo a masturbarmi in quella posizione quando di colpo si aprì la porta.

Entrarono nella stanza lenti ma decisi, lei praticamente nuda, bellissima come sempre con addosso solo una sottilissima e cortissima vestaglietta nera trasparente, che lasciava quindi intravedere il suo corpo bellissimo adornato in più da una sottilissima catena girovita d'oro ( sapeva che mi eccita tantissimo ) ed i suoi stupendi piedi sempre curatissimi adornati nello stesso modo e con le stesse mules che aveva quando la vidi la prima volta, in mano aveva un frustino.

Lui aveva addosso solo un kimono di raso ed ai piedi che sembravano ben curati (non mi erano mai interessati i piedi maschili fino a quel momento) della ciabatte nere infradito.

Mi girarono attorno mentre io rimanevo in quella posizione, guardando verso il basso per l'iniziante senso di umiliazione finchè lei disse :

" Lo sai che da questo momento sei il nostro servo, la nostra cagna e la nostra troia, vero ?! "

" Si, Ornella "

" Si cosa?!?!" e mi arrivò una prima frustata piuttosto forte sulla schiena.

" Si, Padrona " un'altra frustata sulla schiena.

" La risposta è incompleta, stronzo !! "

" Si, Padroni "

" Ah, ecco..bravo " e partirono con un risata fragorosa e beffarda che accresceva ulteriormente il mio senso di umiliazione. Lei prese in mano il guinzaglio e mi tirò verso il basso, finché, sempre in ginocchio, mi ritrovai con la faccia a pochi cm. dai piedi di Alex.

" Porgi i tuoi omaggi al tuo Padrone che oggi incontri e potrai servire per la prima volta!" e già cominciai sentire quella sua voce rotta dall'eccitazione che ben conoscevo.

Cominciai così a baciare e subito dopo leccare i dorsi dei piedi di Alex, e fu per me inaspettata l'erezione che mi procurò questo insieme di umiliazione ed eccitazione.

Sentivo che loro si stavano nel frattempo palpando e baciando, ed improvvisamente arrivarono per terra degli sputi mandati da entrambi, che subito sempre entrambi calpestarono..

Subito Alex

"Lecca gli sputi rimasti a terra ! " ed io cominciai a farlo e dopo un po’ lei

“E adesso ci devi leccare le suole!", leccai quindi le loro suole, e presto mi ritrovai la bocca impastata dei loro sputi e della polvere delle loro calzature.



Subito dopo Lei mi trascino con il guinzaglio di fronte a loro che si erano seduti sul divano, ordinandomi di stare sempre in ginocchio e subito dopo:

" Leccami i piedi, cagna!"

Cominciai così per l'ennesima volta quel rito eccitantissimo, cominciando dalle sue splendide dita, risalendo il dorso, leccando contemporaneamente anche le ciabattine, finchè, dopo averle tolte, mi potevo dedicare con dedizione alle piante ed al tallone, fino a quasi consumarmi la lingua, con la coda dell'occhio vedevo che intanto loro continuavano i loro palpeggi e baci, e lei prese a tirare col guinzaglio, per farmi salire con la lingua sulle sue splendide cosce, io non smisi neanche per una frazione di secondo di leccare, e quando ero quasi all ' altezza della figa arrivò secco l'ordine

"E adesso lecca i piedi al tuo Padrone !!

Iniziai così a leccare nuovamente i piedi di Alex che fino a quel momento erano ancora calzati dalle ciabatte infradito, partii anche con lui dalle dita, e lei, con la sua voce sempre più rotta dall'eccitazione :

"Lecca anche in mezzo alle dita, come fai con me!", cosa che io non esitai neanche un momento a fare, poichè sempre più eccitato ed umiliato, e proseguii con i dorsi e successivamente con le piante poichè nel frattempo lui si era levato le ciabatte, e non potevo fare a meno di sentire l'odore non di sporcizia ma comunque forte che queste emanavano, poichè già un po’ sudate.

"Ti piacciono i piedi di Alex ?!?" mi chiese lei sempre più eccitata, poichè con la coda dell'occhio potevo scorgere lui che aveva iniziato a masturbarla, mentre continuavano baci e palpeggiamenti, e lei contemporaneamente glielo stava menando lentamente ma senza sosta, portandolo velocemente ad un'erezione completa.

" Si, Ornella.." subito mi arrivò una frustata sulla schiena fortissima che mi fece sussultare, e quindi mi corressi

" Si, Padrona Ornella ...!! un'altra frustata violentissima che questa volta mi fece urlare

" Si, Padroni .." e li sentii ridere entrambi in modo sfacciato e sempre più eccitato , mentre Alex le diceva

" ..Non è male come leccapiedi, ‘sto segaiolo! "

A quel punto vidi lei tirare su entrambe le gambe di lui che non smetteva di masturbarla , così Alex si trovava con il culo ed i genitali esposti all'altezza del mio viso. Lei con il guinzaglio mi strattonò fino a portarmi con il viso a pochi cm, dal suo culo e così mi ordinò sempre più arrapata

"Leccagli il culo . .oohh" ed io obbedii provando una eccitazione ad un livello che non potrei neanche descrivere.

Mentre leccavo intravedevo lui che mi guardava con un sogghigno beffardo ed oramai eccitato visto il suo cazzo durissimo e lei eccitatissima per quello scenario perverso:

"..Ahh ... lecca .. troiaa ... .uhmm ..." e giù un'altra frustata, e subito dopo ad Alex "Fagli sentire .. uhmm ... a questo segaiolo leccapiedi quanto sono bagnata ... ohhh..!!", così Alex estrasse le sue dita che fino a quel momento non avevano smesso di masturbarla e le passò velocemente 3-4 volte attorno al suo ano per depositargli sopra la ciprigna di Ornella, dopodichè lui mi ordinò

" Riprendi a leccare..!!" io obbedii e leccando potevo sentire distintamente il sapore del suo ano mescolato a quello di Ornella

"Aahh ... ti piace .. eehh?!?! ... oohh .. troia ... uuhmm ... continua e leccare ..." Ornella era ormai sempre più fuori di sè dall'eccitazione

"Ahh ... lo so che ti piacerebbe continuare .. oohh ... troia ... uhmm ... ma ora leccagli le palle! "

Obbedii e presi a leccare le palle per alcuni minuti ad Alex che continuava anche lui a restare visibilmente eccitato. Aveva il cazzo duro come il marmo mentre riprese a masturbare e slinguare Ornella ... e quest'ultima

"E adesso voglio che gli lecchi per bene il cazzo!"

Ormai non avevo più ritegno, mi sentivo un oggetto in loro possesso , non avevo più una mia dignità ed al tempo stesso mi rendevo conto che tutto ciò mi piaceva e mi eccitava in un modo indescrivibile.

Quindi era chiaro che avrei eseguito qualsiasi cosa mi avessero ordinato di fare.

Iniziai così a leccare il cazzo di un uomo, era la prima volta che lo facevo, ma l'istinto sopperiva all'inesperienza.

"Dai, troia che ti piace" mi umiliava lei, dopodichè giù a ridere entrambi

"Succhialo adesso, segaiolo!" mi ordinò tonante Alex, e mi infilò la sua cappella in bocca riempendomela completamente. Era molto dotato, 22-23 cm. Circa!

Mentre i due erano avvinghiati uno addosso all'altro, baciandosi e palpandosi continuamente, Ornella accostò il suo piede al cazzo di Alex, in modo

che ogni volta che tiravo fuori il cazzo di Alex dalla mia bocca, mi ritrovavo anche il piede di lei da leccare insieme al cazzo che poi riprendevo a succhiare.



Ad un tratto Alex estrasse il suo cazzo dalla mia bocca ed Ornella mi tirò su la testa con il guinzaglio e mi ordinò

"Rimani in ginocchio così e guardaci senza masturbarti, se ti azzardi a farlo senza che io te ne abbia dato il permesso ti scortico vivo a suon di frustate" e sempre più eccitata, si sdraiò sul divano a cosce aperte e Alex le si buttò addosso strapazzandola e leccandola dappertutto

Lei era ansimante e stravolta dalla libidine, ciò nonostante non smetteva mai di dare un’occhiata se obbedivo al suo rodine.



Alex nel frattempo aveva cominciato a scoparla selvaggiamente.

Io accennai istintivamente a toccarmi il cazzo e subito mi arrivò una frustata di Ornella

"Ti piacerebbe menartelo, eehh? Guarda invece come scopano i veri uomini, lui è bravissimo e tu sei capace solo di farti le seghe, ma ora non devi farti neppure quella, devi solo guardare e sbavare. Poi se deciderò di essere buona …”

Alex continuava a chiavarla senza sosta, e ogni tanto guardava me umiliandomi con un' accenno di sorriso beffardo mentre continuava a pistonare Ornella.



Finalmente lei si degnò di accontentarmi

"Dai segaiolo, menatelo adesso ...aahh, ma senza venire, guai a te se vieni ora”

Eseguii subito il suo ordine , cominciando a menarmelo velocemente, e lei, dopo un paio di minuti mi ordinò:

"Adesso leccami i piedi mentre scopo" io eseguii, e mi chinai a leccare le piante dei piedi che cominciavano ad essere piuttosto sudate.

Alex la stava pistonando sempre più forte e lei riprese ad umiliarmi dicendomi di guardare come sa scopare un vero uomo.

Stava godendo e si dimenava sempre più come un'ossessa e poi di colpo mi sferzò con 3 colpi di frusta.

“Ohh … basta leccarmi … continua a menartelo senza venire, ora fatti più in là che voglio prenderti a frustate mentre il mio Alex mi scopa .. ahhh”

Feci come Ornella aveva detto e lei riprese in mano la frusta colpendomi in modo disordinato tra gli spasimi del piacere e anch’io iniziai di nuovo a menarmelo in preda alla più intensa eccitazione.

Venni distratto ancora dalla sua voce roca che mi diceva:

“Brutto porco di un segaiolo, perché non ci ringrazi, perché non manifesti la tua gratitudine verso i tuoi padroni?

Era vero e allora mi profusi in mille devoti ringraziamenti:

“Oh grazie miei Padroni, mi piace tanto essere il vostro schiavo, lo schiavo di una coppia come voi, grazie, vi supplico di tenermi al vostro servizio e farò sempre tutto quello che mi ordinerete di fare”

“Ancora, ancora, voglio sentire che ci supplichi, voglio sapere che sei il nostro umile schiavo, ci devi supplicare ancora” e mentre diceva questo altri colpi di frusta arrivavano sulla mia schiena ormai dolorante.

Ad un certo punto vidi che erano quasi sul punto di godere entrambi e Alex si fermò, qualche istante per riprendersi e Ornella mi ordinò di sdraiarmi con la testa in su ed appoggiata sul bordo del divano. Lei salì sul divano a carponi con la figa ad un decina di cm. sopra il mio viso, e Alex gli infilò il cazzo da dietro. Praticamente scopavano alla pecorina con me sotto di loro, che avevo la faccia proprio a pochi cm. dai loro sessi.

Alex riprese a scoparla con la velocità che aveva quando si fermò poco prima, ed era per me un'altra cocente quanto eccitante umiliazione dover guardare quel grosso cazzo che a pochi cm. dal mio viso entrava ed usciva così veloce e potente dalla figa di Ornella che era talmente bagnata che la sua ciprigna colava direttamente sul mio viso.

Ornella ormai ansimava ed urlava tutto il suo godimento come un' indemoniata e a stento riuscì ad ordinarmi:

"Ahhh tira fuori la lingua e leccaci ohhh leccaci..ahhhh”

Io eseguii e misi la lingua sul punto dove il cazzo andava avanti ed indietro così che potessi leccarli contemporaneamente....sentii che anche lui aveva aumentato, oltre che il ritmo della scopata ,ad ansimare mentre Ornella praticamente aveva preso letteralmente ad urlare fuori di sè (al punto che temetti che i vicini sentissero tutto ) ed era sul punto di raggiungere l'orgasmo finale come sentì la mia lingua sotto di loro mi urlò :

“Ahhh … ti piace ehhh? … ohh troia leccaci, leccaci mentre godiamo sulla tua faccia, segaiolo lecca lecca”

Erano sul punto di esplodere ed infatti ciò avvenne pochi istanti dopo con lei che urlò a squarciagola e con tutti i suoi umori che colavano sul mio viso. Subito dopo anche lui godette e sul mio viso c’era ora anche il suo sperma che colava fuori dalla figa dalla quale lui aveva estratto il suo arnese ancora gocciolante.



Era un’ umiliazione cocentissima ed i Padroni, non appena si ripresero dall'orgasmo guardandomi scoppiarono in un'altra fragorosa e sbeffeggiante risata , dopodichè Ornella mi ordinò

" Continua pure a fare il tuo dovere, cagna, pulisci con la tua lingua!" e mi porse la figa tutta imbrattata di sperma da leccare, e man mano che eseguivo ormai come un automa senza un briciolo di ritegno lei, con un sorrisetto beffardo continuava ad infierire

"Leccatela tutta ed ingoiatela, non devi perdertene neanche una goccia" e quando ritenne che poteva bastare mi ordinò ancora

"E ora ripulisci il cazzo di Alex...avanti, cosa aspetti, devo dirti sempre tutto, sei un incapace? "

Eseguii anche quell' ordine, con Alex che mi umiliava dicendomi

"Dai, troia di un segaiolo, pulisci tutto ... ah, ah, ah!" sentendo che mentre leccavo ed ingoiavo il suo sperma , il cazzo stavo tornando velocemente ad indurirsi.

Ormai avevo varcato il limite, e non distinguevo più ciò che fino a poco tempo prima stava da una parte o dall' altra di questo limite stesso, senza forse nemmeno rendermi più conto che forse in quel momento non sapevo più cosa fosse limite, inconsciamente parlando, ma la sorpresa più grande e che tutto ciò mi piaceva terribilmente, cercando forse solo di ricordarmi che l' unico limite era quello tra gioco e realtà ... ma a quel punto qual'era il gioco? Qual'era la realtà? Ed anche questo concetto mi eccitava sempre più, pur senza sapere dove mi avrebbe portato.

Mentre stavo ripulendo con la lingua il cazzo di Alex che ormai era praticamente duro, vidi che Ornella stava indossando il suo strap-on che ormai lasciava a casa mia e con il quale mi aveva sfondato il culo tante altre volte prima.

Venne verso di me e me lo puntò sulla bocca mentre io stavo continuando a leccarlo ad Alex e mi disse:

"Capisco che tu ora ci abbia preso gusto, troia ... ah, ah, ah ... ma ora lecca questo" e così presi in bocca quel fallo mentre vidi che Alex si era seduto sul divano gustandosi la scena divertito e con il cazzo duro che prese a menarsi lentamente.

Ornella continuò:

"Ti consiglio di insalivarlo per bene, perchè non useremo nessun altro tipo di lubrificante, oggi .. ah, ah, ah ... leccatelo bene ... ah, ah, ah!"

Ornella era cinica, spietata ed allo stesso tempo perversamente eccitante e di lì a poco mi ordinò:

"Rimani in ginocchio ma mettiti a percorina rivolto verso Alex" nuovamente con la voce rotta dall'eccitazione, io obbedii, lei mi estrasse lo strap-on tutto insalivato e si posizionò dietro di me che ero a pecorina con i piedi di Alex a pochi cm. dal mio viso, sempre più eccitato che si menava sempre più veloce li cazzo ormai nuovamente durissimo.

"Sei pronto ... troia? fra poco ti sfondo ... ah, ah, ah" disse Ornella con uno strano modo, sussurrato, dolce e perverso al tempo stesso.

Sentii che puntò la punta dello strap nel mio ano, qualche istante poi con un colpo secco e improvviso mi penetrò, cominciando poi ad andare avanti ed indietro lentamente ma andando sempre più a fondo ogni volta che entrava e mi ordinò

"Lecca i piedi ad Alex, cagna" continuando ad incularmi sempre più velocemente.

Io tirai fuori la lingua ed Alex mi porse direttamente le sue piante dei piedi da leccare In effetti quando l'avevo fatto prima avevo avuto l'impressione che era proprio sotto le piante dei suoi piedi che gli era piaciuto sentire la mia lingua; ed infatti mi disse: "Tira fuori la lingua, cagna d'un segaiolo leccapiedi, ti piace prenderlo in culo, eh ? ... ah, ah, ah ... lecca, troia!"

Anche ad Alex ormai piaceva essere parte di quel gioco perverso, non era più solo un ruolo attivo per una scopata un po’ diversa dal solito, come probabilmente aveva potuto considerare il tutto fino a qualche ora prima.

Cominciavo a vedere anche nel suo volto un'eccitazione diversa , consona a quello scenario così perverso che stavamo vivendo. Aveva preso a menarsi il suo grosso cazzo sempre più duro mentre muoveva, girava e rigirava le sue piante dei piedi sulla mia lingua, ed Ornella lo incitava da dietro , mentre ormai mi stava inculando con sempre maggior velocità e vigore

"Dai ... amore ... oohh ... fagli leccare bene i piedi a quella troia d'una cagna ... ah, ah, ah ... lo senti come ti sto sfondando, ehh ?!? ti piace ... vero troia ..?!?! .. uhhmm .... continua a leccare...cagna...!!! " Ornella ormai mi stava letteralmente sfondando sempre più veloce ed ormai in preda alla libidine cominciò a frustarmi sulla schiena.

Alex, di fronte a me, sempre più eccitato sollevò nuovamente le gambe come aveva già fatto all'inizio, ed avendo lui in mano il guinzaglio questa volta mi tirò verso di lui e mi ordinò:

"Leccami il culo, troia" cominciai così ad eseguire, mentre lui sempre più eccitato si menava il cazzo durissimo sempre più velocemente ed ogni tanto interrompeva per schiaffeggiarmi, umiliandomi dicendo

"Lecca bene, troia d'una cagna, o poi ti frusto io sul cazzo da segaiolo, fai il tuo dovere di schiavo al nostro servizio,”

Ornella dietro che mi stava devastava il culo:

"Dai piccola troietta, lecca il tuo Padrone, fallo per me che sono la tua Padrona, però forse ci vuole ancora qualche frustata e sì lo so … con la frusta si ottiene tutto” e così prese a frustarmi nuovamente la schiena, sempre più forte, mentre Alex, senza dirmi nulla mi porse davanti alla mia bocca le sue palle e sempre schiaffeggiandomi: "Continua a leccare, cagna!"

Ornella da dietro mi stava inculando così forte e veloce che ora cominciavano a farmi male anche le chiappe che sbattevano contro il suo pube... e mi urlava:

"Ahhh dimmi che ti piace, su dillo che sei il nostro schiavo, dai ringrazia i tuoi Padroni che si stanno occupando di te”

Ed io, cercando di non interrompere il leccaggio delle palle di Alex

"Si, Padroni ... mi piace tanto ... grazie, Padroni"

Ornella con una risata tanto sguaiata quanto perversa prese a frustarmi sulla schiena ancora più forte provocandomi un urlo che non riuscii a trattenere ed Alex, in modo altrettanto perverso, mi disse

"Ti piace , eh troia ? e allora vediamo quanto ti piace questo."

E mi infilò letteralmente la cappella in bocca, alzandosi in piedi, e praticamente cominciò scoparmi in bocca senza smettere di schiaffeggiarmi di tanto in tanto , e velocissimamente si coordinarono tra loro cosicchè all'entrare di Ornella in culo corrispondeva l'uscita dalla mia bocca del cazzo di Alex e viceversa , coordinandosi anche tra i colpi di frusta violentissimi di lei con gli schiaffi di lui.

Capii che essendo in pratica l'uno di fronte all'altra mentre mi penetravano , avevano preso a baciarsi nuovamente mentre continuavano a fottermi violentemente, e subito dopo alle frustate sulla schiena ed agli schiaffi, mi arrivarono addosso gli sputi di entrambi ed Alex

"Allora, troia ... ti piace .. eh ..?"

Ed Ornella

"Aahh ... troia ... non ne hai ancora abbastanza ... ooohhh … veroo?! ... bene .. schiaffi e sputi … uhhmm ... perchè il bello deve ancora arrivare!" e sentii che a bassa voce disse a lui

"Ok, amore ... adesso tocca a te"



Io ero al limite delle forze, e di colpo si fermarono entrambi, Alex passò il guinzaglio nelle mani di Ornella e quest'ultima diede il frustino ad Alex , si cambiarono di posizione, ed Ornella , che mi ordinò di rimanere nella stessa posizione , subito mi piazzò in bocca lo strap-on che fino a pochi istanti prima mi aveva inculato e mi ordinò:

"Toh, troia ... ripuliscilo per bene!" era già seduta di fronte a me e mi tolse subito lo strap-on dalla bocca semplicemente perchè voleva toglierselo.

Così fece e così tutto era pronto per ricominciare, e subito Ornella con il suo solito tono mi disse minacciosa

"Allora sei pronto? Fra poco scoprirai che cosa vuol dire essere sfondato da un cazzo vero ... ma ti assicuro che alla fine ci ringrazierai ah, ah, ah," e subito mi tirò con il guinzaglio verso i suoi piedi che ripresi a leccare con tanto desiderio ed adorazione mentre lei subito aveva preso a toccarsi la figa. Nonostante l’orgasmo di prima continuava ad essere parecchio eccitata.

Dietro di me sentii Alex che stava cominciando a puntarmi la sua cappella contro il mio già devastato culo, mi diede un colpo di frusta che equivaleva a 3 insieme di quelli di Ornella e mi fece allargare le chiappe annunciandomi che stava per arrivare.

Io ubbidii e sentii la sua grossa cappella premere contro il culo, un attimo, un colpo secco, ed era dentro di me!!

Cominciò a stantuffarmi lentamente e già così il senso di umiliazione unito al dolore era sempre più parte integrata in me, era sempre più parte di me. Ornella prese subito ad incitarlo

"Dai .. amore ... foottitelo ‘sta troia d'una cagna leccapiedi ... uhhmm ... e tu lecca ... troia!"

Mentre le leccavo i piedi, ora più saporiti perchè sudati, fra le dita e leccando le piante prima con la lingua tra la suola interna della ciabattine poi scalze dopo avergliele tolte, lei si stava masturbando in modo osceno, sembrava indemoniata, e stravolta mi urlava:

“Ahh .. lecca, cagna … ohh lecca che ti piace prenderlo in culo, vero che ti piace? E non aspettavi altro, avere un cazzo di un uomo nel tuo culo da segaiolo, su rispondi” e subito mi arrivarono una decina di ceffoni uniti ad altrettante frustate di Alex che mi fece urlare, tanto ero il dolore di queste unite a quello dell'inculata che si faceva sempre più veloce e potente.

Ornella di colpo sollevò i piedi impedendomi di continuare a leccarli, io ormai tramortito tra dolore, eccitazione e umiliazione, feci per cercare di alzare la testa come per avvicinarmi ai piedi , ma Ornella subito mi strattonò verso il basso , riprendendo a schiaffeggiarmi e mi disse:

“Vuoi leccarmi ancora i piedi? cagna ingorda ?

“Sì, ti prego Ornella”

Altri 4 schiaffoni

“Cosa hai detto??”

“Scusami Padrona”

E lei senza smettere di masturbarsi

“Se vuoi che io ti conceda ancora i miei piedi devi supplicare il tuo Padrone ancora più forte, hai capito?

Non mi restava che ubbidire e fare come lei diceva.

"Ti , prego, Padrone, inculami ancora più forte!” e subito Alex:

"Ah, ah, ah, non ho sentito bene" ed io:

“Ti supplico Padrone, inculami ancora più forte, sfondami come fossi una cagna.”

Alex aumentò velocità e potenza in modo devastante, mi sembrava che mi stesse entrando un treno in culo."

“Va bene così, troia ? ah, ah , ah " e giù altre potenti frustate sulla schiena.

Stavo quasi per svenire.

“Rispondi, troia di una cagna” intervenne Ornella sempre più eccitata.

“Ohh si Padroni, sìììììì, grazieeee”

Ornella mi ridiede i suoi stupendi piedi da leccare.

Ormai anch'io ansimavo ma non solo per l'eccitazione ma anche per l'inculata che si stava facendo veramente dolorosa ed Ornella incurante di ciò:

"Ahhh, continua a leccare, cagna schifosa” mentre continuava sempre più freneticamente a masturbarsi ed a schiaffeggiarmi, ed Alex subito dopo altri devastanti colpi di frusta mi impose di risalire dai piedi di Ornella fino al suo buco del culo nel quale cercai di affondare la mia lingua.

Ero stravolto ma i miei aguzzini non avevano pietà eccitati dalla situazione con Alex che con grande forza continuava a stantuffarmi in culo.

Mentre continuavo a leccare il culo di Ornella notai che contemporaneamente stavo leccando anche la sua ciprigna, poichè era bagnatissima da tanto era eccitata e gli umori le colavano fino al culo. A quel punto lei mi urlò:

“Implora il tuo Padrone di spaccarti il culo, voglio che te lo spacchi tutto”

“Nooo, pietà, non resisto più, vi supplico pietàaaa, vi supplicooo”

“Cosaaaa?” urlò Ornella in preda all’eccitazione, “cosaaa? Vuoi che ti cacciamo via, vuoi che perdere per sempre la tua Padrona e l’onore di poterla servire?”

Ormai non sapevo più cosa volevo o non volevo e mi affrettai a ubbidire

“Sì faccio tutto quello che voi volete, ubbidisco, ubbidisco, sìì spaccatemi il culo come voi volete, fate di me quello che volete, sììì voglio essere il vostro schiavo”













Ero letteralmente esausto e stravolto dal dolore, non riuscivo più a tenere gli occhi aperti dal male, ma dovevo resistere. Mi sentii tirare con i guinzaglio ed era Ornella che mi stava dando la sua figa fradicia da leccare.

”Apri bene gli occhi e leccami la figa che voglio godere ancora … ohh sìì cosììì … continua … non ti fermare, ohhh … sìì che bello … continuaaaaaa”

Ornella stava avendo uno dei suoi poderosi orgasmi che io bene conoscevo, ma questo era ancora più forte, sconvolgente, la sua figa era un lago che mi inondava la bocca.

Alex mi stava entrando fino nelle budella e lei mi stava conficcando le unghie nella schiena. Leccavo e urlavo dal male.

“Sì urla e lecca, voglio che urli nella mia figa, non staccarti e lecca, urla pure, voglio che urli e che mi lecchi … ahhhhhh”

Mi sembrò che una cascata mi entrasse in bocca ... urlò tutto il suo orgasmo che entrò completamente nella mia bocca ... subito dopo toccava a lui ... uscì improvvisamente dal mio culo distrutto, mi scavalcò e mi mise il culo in faccia, ordinandomi

"Leccami il culo, troia” e mentre presi a leccargli il culo lo sentii urlare un' orgasmo violento, sborrando sui piedi di Ornella.



A quel punto, con il culo in fiamme, Ornella mi ordina

" Ripuliscigli il cazzo!" cosa che non esito minimamente a fare, ormai sono un automa nelle loro mani.

Mi riprendo in bocca quel cazzo che fino a pochi istanti prima mi ha squarciato le viscere, ripulendolo completamente dallo sporco del mio culo e dalla sborra rimasta e lei ancora:

"Adesso lecca la sborra caduta a terra ... troia!” mentre ci sputano entrambi in mezzo io eseguo, attento a non lasciare a terra neanche una goccia sia di sborra che di sputi , e noto che lei ha rimesso le ciabattine con i piedi ricoperti di sborra e lei:

"Ingoia tutto, fino all'ultima goccia ,troia"

A quel punto mi ordinano di sdraiarmi a terra pancia in su ed Ornella:

"Ora inizia a menarti il cazzo!" dopodichè si accovaccia su di me e mi ordina:

"Apri la bocca, cagna " io lo faccio ed Ornella comincia a pisciarmi in bocca

“Mandala giù, cagna , non perdertene neanche una goccia e non smettere di menartelo, sei o non sei un segaiolo?!"

Terminato lei tocco a lui

"Spalanca bene la bocca cesso ... ah, ah, ah" e cominciò a fare la pipì in bocca dicendomi

"Se lasci cadere a terra delle gocce di piscio ti riempio di frustate .. ah, ah, ah" e per mettermi alla prova pian piano spostava il getto di piscio obbligandomi a seguirlo con la bocca

"Mandala giù tutta , cesso, ah, ah, ah” mi derideva. A quel punto lei mi tirò su con il guinzaglio ed ordinò

" Ripuliscici per bene ora" e mi fece cominciare da lui che mi infilò nuovamente il cazzo in bocca che era ancora semiduro. Potevo sentire ancora il sapore del mio culo, misto a quello del suo sperma ed ora anche quello acre del suo piscio. Mi tolse il cazzo dalla bocca per fare spazio a lei che mi porse quindi ancora la sua figa da leccare e ripulire e così risentii nuovamente il sapore della sua ciprigna misto a quello del suo piscio.

“Dai fatti una sega, segaiolo che non sei altro, ora puoi godere, ma fai in fretta ched non abbiamo tempo da perdere a vederti che ti meni l’uccello” Era Ornella che finalmente mi dava il permesso di godere. Alex, dietro mi stava frustando e con questo mix di sensazioni di piacere e dolore venni in un orgasmo liberatorio che sancì quindi la fine di quella giornata storica.





Si ricomposero velocemente perchè era già sera, avevamo anche perso lo nozione del tempo.

Quando furono sul punto di uscire da casa mia,Ornella mi venne incontro per salutarmi, lo fece anche Alex, tutto come se nulla fosse successo

"Dobbiamo scappare, si è fatto tardi, ci sentiamo domani al telefono" mi disse Ornella, e bastò una sua lieve carezza sulla mia fronte per farmi rivedere il confine tra gioco e realtà.

















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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Zebrino Invia un messaggio
Postato in data: 13/02/2009 10:40:16
Giudizio personale:
scritto molto bene,sembra reale,ti appasiona


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