i racconti erotici di desiderya |
Oltre ogni limite |
Oltre ogni limite
Stai disteso sul letto al buio. Cerchi di dormire, ma non ci riesci, e come potresti, hai fatto un tale casino che sarebbe da darti il premio, “testa di cazzo d’oro”. Ripensi a tutta la faccenda e ne rigiri i fatti, ma in ogni caso tutto quello che ti è accaduto è puramente merito tuo. Adesso hai trentanove anni, lavori come autista di bus, e sei un bel ragazzo. Alto, fisico asciutto, bella presenza, biondo con occhi azzurri e hai un’aria simpatica accattivante che fa subito presa con le donne. Sei sposato da sedici anni e hai un figlio di quindici. Tua moglie è una bella donna, un po minuta, dal fisico esile e sembra non avere trentasette anni ma ne dimostra al massimo venticinque. È una bella donna che però non ama essere al centro della scena, cosa che invece a te fa un piacere unico. Lei è timida, riservata e di una ingenuità che a volte ti disarma, qualunque scusa tu gli racconti lei ti crede! Ti ama, è innamorata di te che all’apparenza sei un bravo ragazzo, un ottimo padre e un bravo marito, tutto casa e lavoro. Con lei il sesso è assolutamente normale, tu la ecciti, lei si bagna e poi la penetri con calma, uno o due orgasmi e poi vieni, tutto nella norma. Pochissime volte le hai messo il cazzo in bocca, a lei, la cosa sembra infastidirla, e le hai fatto il culo, ma non sempre lei lo gradisce, un rapporto tranquillo senza scossoni. A te andava benissimo visto che la trasgressione la trovavi con tutte le troie che ti scopavi, anzi eri felice che tua moglie non fosse una troia, come le altre. Nella realtà sei un vero bastardo che la cornifica da sempre. Si, a te portare a letto e scopare altre donne ti ha fatto sempre sentire un vero maschio. Ne hai scopate tante, con la complicità di un tuo collega più vecchio che ti ha lasciato un piccolo monolocale con bagno in un angolo molto discreto della città vecchia. Nella tua rete ci sono finite in tantissime. Bionde, more, giovani o meno giovani, anzi all’inizio le così dette milf erano le tue prede preferite. Si le volevi signore sui quaranta/quarantacinque, erano perfette! In genere quel tipo di donna era in una fase della vita in cui il marito è impegnato nel fare carriera nel lavoro, il figli hanno circa quindici o sedici anni e allora vogliono la libertà e lei la milf si sente trascurata e tu con un poco di attenzioni, e qualche complimento suscitavi la loro attenzione, un bel caffè due chiacchiere e poi giù nel letto a scopare. La prima volta ci mettevi anche l’anima. Dovevi dimostrare che al mondo solo tu sai far l’amore, come diceva Califano, e questo era un vero asso che non sbagliava mai. Te le scopavi per bene alcune volte e poi sotto un’altra. Ti sei goduto anche le straniere. Quattro o cinque tedesche, altrettante inglesine, qualche francese. Alcune dell’est, ma troppo facili da scopare, una messicana, ma la più dura da scopare era stata la giapponese. Non c’era verso di metterglielo dentro, ma alla fine anche lei si era presa il tuo cazzo e se anche non era riuscita a spingerlo dentro che circa la metà alla fine aveva goduto tantissimo che poi non voleva più smettere. E le nazionali? Tutte rigorosamente maggiorenni! Su questo sei sempre stato coerente, mai sotto i diciotto, e qualche volta era stata dura rifiutare, ma tu su questo non hai mai trasgredito. E la sessantenne? Accidenti che scopata era stata. Ti scopavi la baby sitter, una rumena dal culo perfetto! E lei lo aveva raccontato alla sua padrona, e alla fine ti era toccata anche lei, ma non era stato un sacrificio, aveva si sessantanni, ma se li portava veramente bene, come lo succhiava! Una vera professionista del bocchino! Alle tue attenzioni non erano sfuggite nemmeno due mogli di tuoi colleghi, e pure una collega impiegata era finita sotto di te, ma forse quella che aveva fatto divertire molto era quella che aveva il marito gelosissimo. Te la scopavi con lei appoggiata alla finestra mentre parlava con lui, e quando lui rientrava tu salivi le scale al piano di sopra per non incontrarlo e poi te ne andavi alla chetichella. Si era stata veramente molto divertente, come la giovane sposina che avevi aiutato a rifare il letto matrimoniale e poi lo aveva collaudato insieme a te mentre al telefono parlava con il marito. Si, ti sei veramente divertito, e tua moglie non ha mai sospettato nulla. Poi senza accorgertene hai fatto la cazzata delle cazzate. È comparsa lei, la fidanzate del nipote di tua moglie, un diciannovenne tutto Fantacalcio e Playstation. Lei un fiore di bambolina bellissima e molto trascurata. La prima volta ti è piaciuta, ma non le hai dato molta importanza, me lei invece ti aveva già messo fra i suoi pensieri. Circa tre settimane dopo, una domenica al mare l’avevi vista in costume annoiarsi a morte mentre il bamboccione giocava a beach volley. Il suo corpo ti era rimasto negli occhi, quel culetto a mandolino, le cosce snelle e ben tornite, le labbra un po piccole, e i seni una seconda con due capezzoli che volevano bucare la stoffa del costume. L’avevi fatta divertire con battute e scherzi, nulla di male, ma per lei era stato un giorno da ricordare: una persona l’aveva notata e fatta ridere, tanto per lei, e poco per te. La sera ti eri eccitato così tanto che avevi scopato tua moglie, una cosa anomala visto che non lo facevi mai più di due volte a settimana. Ma la ragazzina era diversa. Vedevi che spesso il suo sguardo indugiava su di te, e tu non facevi altro che favorire questo gioco, anzi la volta successiva le avevi detto che un bel fisico come il suo andava valorizzato con un abbigliamento veramente sexy, una mini e scarpe alte. La volta dopo si era presentata con una mini raso fica da urlo, e scarpe tacco dodici, lì, avevi capito che era ora di affondare il colpo, tanto più che il tontolone nemmeno l’aveva notato il cambiamento. Ti aveva anche detto che tre volte a settimana andava il pomeriggio in palestra con il bus, poi che lui non l’accompagnava mai. Avevi resistito due giorni, poi il terzo eri lì alla fermata e lei fasciata da una splendida e attillatissima tutina Danzas, era salita in auto con te. Le hai chiesto se doveva obbligatoriamente andare in palestra o se le sarebbe piaciuto fare un’altra ginnastica e lei aveva risposto con occhi lucidi dall’emozione che qualunque tipo di ginnastica alternativa le andava benissimo. Mezzora dopo era nuda sul letto dentro la tana del lupo. Te l’eri lavorata a dovere. Avevi giocato il tuo primo asso. Le avevi leccato la fichetta depilatissima facendola venire due volte. Era sconvolta!! Si era impossessata del tuo cazzo restando stupita dalle dimensioni, sicuramente non un super dotato ma molto più grande di quello del fidanzato. Lo aveva succhiato, leccato e infilato con molta disinvoltura tutto in gola, evidente che a lei il cazzo da leccare piaceva tantissimo. Si era dedicata a leccare tutta l’asta, insalivandola per bene, e aveva anche dato una bella succhiata alle palle scivolando con la punta della lingua fino al tuo fiorellino anale e la cosa ti era piaciuta tantissimo anche a te. …scopamiiii!!!!..daiii.non resisttooooo…. L’avevi messa sotto e con molta lentezza le eri entrato dentro facendo scorrere tutta la cappella lentamente lungo le pareti che si aprivano fino a sbattere con un colpo secco sul fondo facendola sborrare subito. ….uhummmm…ssiiiii…vengooo!!! cazzo mi fai venire subito!!!!...seei unicoooooo….. La sentivi tremare poi avevi incominciato un pompaggio da vero maestro. Era strettissima, ma la sentivi aprirsi ad ogni affondo fin quando se l’era preso tutto dentro, e aveva perso il numero delle volte che ti aveva gridato vengo!! Sfinita e col fiato corto l’avevi rigirata e messa su di te. Impalata sulla tua mazza aveva incominciato a saltellare su e giù godendo a non finire, si muoveva anche ruotando il busto come la più consumata delle danzatrici del ventre. Sfinita si era accasciata sul tuo petto. ..sei fanatstico!! Mi ha sfinito e ancora non sei venuto!! Sei unico!!.... A quelle parole avevi giocato il secondo asso che ti portava mille punti. “Veramente io mi sono appena scaldato. Se sei stanca smettiamo, io posso anche non venire.” Si era tirata su e ti aveva fissato con occhi increduli. “ scherzi?..adesso tu vieni, mettimi come vuoi, ma vieni, ti voglio sentire schizzare dentro di me, sono protetta.” Era quello che volevi sentire. L’hai girata di lato e scopata a non finire, mentre con le dita della mano le lubrificavi il culetto che essendo molto rilassata per tutto il piacere provato non opponeva nessuna resistenza. Quando l’hai girata e le hai appoggiato la cappella su quella meraviglia della natura lei si è girata, e ti ha pregato di fare piano. ..fai..piano..sono vergine…… Tu senza muoverti le hai detto che se non voleva non era obbligata, ma sapevi benissimo che non si sarebbe opposta se non altro per tutto il piacere che le avevi fatto provare. Hai spinto un poco e lei si è un attimo irrigidita, ti sei fermato, ma ti ha incitato a spingere fono in fondo. ..daiii…spingiloooo..daiii siii..cazzooo mi sfondiiii. Due colpi secchi ed eri tutto dentro di lei. Sei rimasto immobile, e quando lei dopo un paio di respiri si è rilassata hai preso a muoverti. All’inizio facevi piano, ma ben presto ti sei reso conto che oramai si era abituata al tuo cazzo l’hai sfondata a dovere spaccandole il culo e facendola venire altre due volte. ..ssiiiii…..venggoooo!!!!!..cazzo che bello!!!! Daii vieniiiii…ti volgio sentire dentrooooo….. Hai cercato di reggere ancora un poco, ma eri al limite anche tu e le hai inondato il culo di sborra. Lei sentendo il tuo orgasmo è venuta di nuovo. …ssiiii….sborroooo!!! ssi ti inondooo il culloooo!!! …ssiiiii..ti senttoooo!!!! Sei bollenteee!!! Vengo!! Era stato un momento unico per lei, quasi routine per te, ma eri soddisfatto, sfondare quella meraviglia di culo era stato un vero capolavoro. L’avevi scopata per circa tre mesi, poi era diventata una cosa un po troppo ripetitiva, e allora avevi coinvolto nel gioco anche il tuo vecchio collega. Lei all’inizio era stata un poco restia al gioco a tre, ma poi lo aveva accettato perchè oramai era innamorata di te e avrebbe fatto qualunque cosa pur di accontentarti. Per un po l’hai affidata a lui, che se l’era scopata anche con altre persone, ma lei era te che voleva e quando si è resa conto che ormai era già finita ti aveva fatto una mezza scenata dentro casa tua davanti a tua moglie che ne era rimasta scioccata. Per la prima volta lei aveva aperto gli occhi e forse non credeva più a tutte la tue bugie. Ti eri reso conto della cazzata, ci avevi messo su una pezza, ma per un poco avevi dovuto rigare dritto, eri senza saperlo sotto inchiesta da parte di tua moglie che come tutti i cornuti ci ripensano sempre dopo alle cose dette prima. Pur di sviare i sospetti avevi accettato di andare in vacanza con la sua socia. Ambra era una sua amica fin dalle elementari. Sposata con Pietro un tipo molto serio e di poche parole, riservato e dal fisico imponente. Alto oltre l’uno e novanta per almeno centotrenta chili di peso tutto muscoli e nemmeno un filo di grasso, con delle mani grandi e dure che sembravano delle pinze, faceva il muratore, che col tempo aveva messo su una bella impresa edile. Ambra era una bella donna. Non le avevi mai dato tanta confidenza per il semplice motivo che stando giornalmente con Anna tua moglie era difficile trovare il modo di scoparla, e poi fino a questo momento non ti era sembrata una preda appetibile, ma ora con più di un mese di astinenza trasgressiva ti sembrava veramente un bel bocconcino. Avevi notato mentre leggevi il giornale che lei indugiava con lo sguardo su di te. Anna gli aveva di sicuro raccontato del casino con la ragazzina, e lei con la sua faccia da troia ora si accarezzava il seno con finta noncuranza. Eravate soli sotto l’ombrellone, Anna e Pietro al porto per comperare del pesce e lei che in un certo modo ti stava stuzzicando con una buona probabilità di successo visto che il tuo cazzo si stava già gonfiando sotto il costume, le avevi dato una bella occhiata e avevi visto i capezzoli crescere sotto il costume. Ma il ritorno dei consorti aveva rimandato tutto. Non potevi sapere che anche lei era sotto inchiesta da parte del marito che da qualche tempo sospettava che la troiona lo, cornificava. Andare al porto con Anna era stata la scusa per lasciarla sola sperando che facesse qualche cazzata. Non aveva detto niente a tua moglie perche sospettava una complicità fra donne. Anche Anna era stata zitta, non voleva sbandierare i suoi sospetti sul marito. “Ecco il pesce, ora vai a cucinarlo”. Le parole di Pietro fecero girare Ambra che fece cenno di no col dito per lei il pesce si poteva solo prendere già cucinato o al ristorante. Avevi colto al volo l’occasione e ti eri offerto volontario per aiutarla, pensando dentro di te che forse ci poteva scappare l’occasione di stuzzicare la vaccona. Anna e Pietro si erano dati una occhiata che in un primo momento non aveva fatto capire nulla ad entrambi, ma poi i sospetti erano emersi e silenziosamente vi avevano seguito, immaginando ognuno di beccare il consorte in fallo. Appena in casa lei si era diretta in bagno, mentre tu accendevi il barbecue per arrostire il pesce lei se ne era venuta indossando un leggerissimo pareo che nulla lasciava all’immaginazione. Due occhiate in giro e in un secondo eravate incollati al muro della cucina con lei che si era inginocchiata davanti a te ti aveva sfoderato il cazzo infilandoselo tutto in gola. …. Huhuummmm..si questo si che è giustooo!!!.. Non avevi capito quello che diceva, ti gustavi la pompa incurante del fatto che dietro di voi c’erano due spettatori che in silenzio osservavano la scena. Te lo aveva succhiato e leccato da vera bocchinara, mentre con la mano libera si era masturbata e poi sollevandosi e appoggiando i gomiti al tavolo si era offerta a te. … Dai mettilo dentro….. dai scopami che non resisto!!! Non te lo aveva dovuto dire due volte. Avevi appoggiato la cappella spennellandola fra li labbra della fica gocciolante e poi con un secco affondo eri entrato tutto dentro di lei. Si era tenuta al tavolo mentre con un gemito ti aveva incitato a sfondarla tutta. …ssiiii…daii sbattimi il cazzo dentroooooo…. Ssiiii Avevi incominciato a sbatterla con impeto e furore. Lei godeva subito e in maniera molto rumorosa, tanto che le avevi tappato la bocca per paura che sentissero tutti. Dopo un po ti era venuta voglia di farle il culo, e senza dire nulla lo hai sfilato e appoggiato la suo culo. ..ssiii..ma piano..quello stronzo di mio marito ce l’ha troppo grosso e mi fa sempre male…daii… Una spinta decisa ed eri tutto dentro. La vacca aveva un culo così aperto che sembrava che lo avevi di nuovo messo davanti. Pochi colpi e lei ha goduto, poi anche tu eri al limite e allora lei ti ha chiesto di sborrarle in bocca. ..ssii daii schizzami in gola…dai ..ssi lo voglioooo.. Ancora un poco e poi ti eri scaricato fra le sue labbra che ti avevano imprigionato la punta e non se ne erano persa nemmeno un goccia. Fuori intanto Anna si era girata e dopo aver visto la scena di voi due che stavate scopando se ne stava andando, quando si è trovata davanti Pietro. Lui l’aveva afferrata fra le braccia e mentre lei scoppiava in un pianto dirotto lui aveva capito che non era la complice di sua moglie. “Tranquilla, calmati, e vedrai che gli e la faremo pagare a tutti e due, ma tu mi devi promettere che farai tutto quello che ti dirò io. Giuramelo!” Lei dopo un momento di sconforto si era sentita a suo agio fra quelle braccia forti che la stringevano tutta facendola sentire protetta. Aveva alzato gli occhi ancora bagnati e incontrato il suo sguardo si era sentita illanguidire tutta. Era bellissimo sentirsi protetta da quel maschio possente, e aveva giurato che avrebbe eseguito alla lettera tutte le sue istruzioni. Passarono i tre giorni rimasti di ferie come se nulla fosse accaduto, e poi una volta a casa Pietro le chiese di fargli sapere quando lui inventando una scusa si assentava da casa. In questo modo aveva scoperto dove i due amanti si incontravano. Adesso aveva bisogno delle chiavi di quel posto e chiese ad Anna di cercarle. Non fu facile trovarle, lui le teneva dentro il cruscotto della macchina, ma con un pizzico di fortuna, un pomeriggio che lui era al lavoro ne aveva fatta una copia che poi consegnò a Pietro. Andarono insieme a vedere il posto. Appena dentro lui che le era alle spalle la strinse a se, la voleva e lei voleva lui, quasi un senso di compensazione. Fecero sesso in maniera furiosa. Era come se ognuno dovesse scaricare la tensione che si era accumulata in tutto questo tempo. Poi dopo ripetuti orgasmi avevano parlato e lui si era confidato con lei raccontando anni di sospetti e tradimenti, mentre lei per la prima volta si era sentita diversa, amata e desiderata e questo era grazie a lui che alla fine le aveva chiesto se voleva divorziare per formare una famiglia con lui. Dopo un attimo di riflessione aveva accettato e per non avere problemi avrebbero aspettato che i rispettivi compagni fossero dentro il luogo dove ora loro si erano finalmente trovati. Ma non tutto era andato come previsto. Mentre uscivano dal monolocale erano stati visti da te e che per puro caso andavi a prendere le lenzuola per portarle in lavanderia e eri rimasto stupito da quello che avevi visto. Tua moglie con Pietro non te lo saresti mai pensato e poi entrando avevi notato che per quanto avessero rifatto il letto c’erano chiare tracce del fatto che i due dovevano aver scopato. Era stato un duro colpo. Non credevi che tua moglie fosse troia e invece anche lei come le altre aveva trovato il tipo giusto che se l’era scopata. Avevi annullato l’incontro con Ambra dicendo che avevi dovuto lavorare, ma adesso steso nel letto stavi cercando una via d’uscita da una situazione in cui non ti eri mai trovato. Un bel casino. La guardi che dorme accanto a te. Hai a immaginato lei che si scopava Pietro. Per la prima volta ti sei sentito come tutte le donne che ti sei portato a letto il giorno dopo che non le scopavi più, messo da parte e questo ti dava molto fastidio. Per alcuni giorni ci hai riflettuto e hai notato che lei con finta superficialità ha sempre cercato di sapere quando saresti stato assente e alla fine le hai porto il fianco, dicendo che l’indomani eri lontano tutto il giorno, mentre nella realtà avevi preso un giorno di ferie. Sei uscito di casa e ti sei appostato nei paraggi e dopo un poco lei è uscita e tu l’hai seguite e hai visto che si è incontrata con lui e sono andati ad appostarsi davanti al tuo scannatoio in attesa che tu ci entravi con la troia di Ambra, ma hai giocato d’astuzia e presa Ambra le hai mostrato il pericolo. Lei stupita è andata su tutte le furie e hai dovuto faticare per non farla andare a litigare con tua moglie. Alla fine te ne sei andato e sei tonato a casa e quando Anna è tornata il suo sguardo era quello di che ormai non ha più nulla da dire. Il divorzio e la tua nuova situazione ti hanno per un momento fatto piacere, invece ora sei disteso sul letto e ti domandi se ne valeva veramente la pena. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Baxi18 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 29/05/2019 15:17:13 | |
Giudizio personale: | splendido, intenso e come sempre ben scritto! | |
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Autore: | Lilly&vagabond | Invia un messaggio |
Postato in data: | 11/05/2019 09:39:08 | |
Giudizio personale: | che potenza in questo racconto!! il narratore lo descrive molto bene e lo rendo unico. bello davvero. | |
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