i racconti erotici di desiderya |
Mogliettina premurosa....continua |
Giro la chiave del portone, apro e mi trovo di fronte la sig.ra del primo piano. Questa non ci voleva, sono in ritardo.
“Buona sera!” “buonasera signora” Faccio per imboccare la scale ma un semplice saluto non le basta “che combinazione, poco fa ho visto sua moglie” Panico “E’ già arrivata?” “eh si…chissà che cenetta le sta preparando!” “eh già..corro da lei allora” Come un Caronte condominiale che mi accoglie all’inferno, mi congeda “vada, vada e buona serata” Corro per le scale, due alla volta. Arrivo di fronte alla porta e mi fermo un attimo. Apro. La sento parlare al telefono, arrivo in salotto e La vedo seduta sul divano, davanti al pc portatile poggiato su un tavolino basso davanti a lei. “Si, perfetto, mi faccia avere per domattina quel prospetto, arrivederci.” La guardo implorando perdono, lei ricambia con il solito sguardo di disprezzo “Dove cazzo sei stato” “scusami..em mi scusi padrona..ho fatto tardi al lavoro” “vieni subito qui idiota” Mi metto in ginocchio davanti a lei che mi fissa un istante, giusto per tenermi la testa ferma a guradarla e poi arriva più forte del solito un ceffone in piena faccia “come ti permetti di arrivare tardi da quel lavoro da fallito che ti ho trovato io eh…ci vuole tanto a imbustare ripulire i cessi di uno schifo di autogrill? Ti ho fatto mettere nel turno pomeridiano a posta per averti qui quando torno” Aspetta una risposta che non arriva, ho paura. Nell’attesa prepara qualcosa con la bocca, con quell’inconfondibile movimento delle labbra serrate e quando sto per parlare mi arriva uno sputo in pieno viso che mi ricopre occhi e naso. Inizia a colarmi sulla faccia e prima che cada a terra lei mi prende per i capelli e mi mette la faccia tra i suoi piedi calzati da stivali. Inizia a pulirsi le suole con la mia faccia imbrattata della sua saliva “Allora…raccontami caro…com’è andato il lavoro oggi…hai pulito molti cessi? Ahahah” “Si padrona” “L’hai fatto con la lingua, come fai qui a casa?” “no padrona, li non posso…ci sono i colleghi” Quasi infastidita dalla ovvia risposta pigia più forte con lo stivale sulla mia bocca “Parlerò con Giulio per farti mettere a lavorare da solo…non mi va che ti svaghi sparando cazzate con i tuoi colleghi” “il Sig. Giulio ti saluta e dice che…” “Che dice, dimmi coglione” “che allora ve bene per domani sera” “ah bene…avevo proprio voglia di una scopata come si deve” Squilla il telefono e mi rendo conto di tutto…il mio datore di lavoro è uno degli amanti di mia moglie. Sicuramente all’incontro di domani, come a tutti gli altri, dovrò presenziare in qualità di cameriera succhia cazzi, lecca culi e pulisci umori vari. Mentre parla al telefono si sfila uno stivale e mi poggia il piede sulla bocca. La calza che porta è pregna di sudore e come sempre la sfilo per accogliere il piede nudo con la mia lingua. Inizio a pulirlo, sempre più innamorato della mia dea e dei suoi sapori “Si Lisa lo so…ma è talmente figo che il rischio lo corro volentieri….va bè intanto domani viene a cena Giulio, il direttore dell’autogrill….vediamo che sa fare…hiihii…intanto ha trovato lavoro all’imbecille……..pulisci cessi ahahahahahhaha…anche se come pulisci piedi sta diventando davvero bravo….si proprio ora è qui sotto che lecca…certo, te lo farò riprovare quando torni, ciao…baci” “Dai coglione, vammi a preparare la cena…prima però portami quella busta che ho un regalino per te” In memoria dei vecchi tempi mi illudo che sia un vero pensiero carino, ma quando glielo porto lo prendo e lo scarto torno alla realtà. E’ come un strap-on al contrario, con un cazzo finto legato a una cintura, ma a differenza dello strap on classico qui il cazzo va verso l’interno, verso l’esterno invece va una sorta di coda canina. “Stasera avrai anche la coda da cagna. Mettitit subito la divisa da serva…veloce che ho fame” Mi cambio al volo o più precisamente mi spoglio completamente, mi metto un grembiulino che mi lascia scoperto il culo, una parrucca bionda e delle ridicole scarpe con tacco che mi fanno camminare malissimo. Torno d alei “Veloce qui a quattro zampe” In pochi minuti mi infila il “regalino” dietro ridendo di memi manda a calci nelle palle in cucina, mentre io sono sempre a quattro zampe. Fortunatamente avevo preparato un sugo la mattina che scaldo in pochi minuti mentre la pasta cuoce. Quando la porto ni tavola lei è già seduta. “metti nel piatto e vai al tuo posto” Per tutto il tempo della cena come ogni sera, sto sotto al tavolo a leccarle i piedi in attesa che alla fina mi butti nella mia ciotola qualcosa anche a me. Dopo poco, quando si è stufata della mia lingua mi dice di avvicinarle la ciotola…sono veramente affamato, ma mi scordo che ancora non mi ha punito per il mio ritardo “tieni coglione sto schifo di pasta che hai fatto…stasera però la condiamo bene bene” Arriva su la ciotola, si alza la gonna e ci piscia abbondantemente dentro, mentre mi guarda con un sorriso soddisfatto. Dopo aver sputato due o tre volte si rimette a sedere e mi prende la testa “prima di mangiare un bel bidet e se non finisci tutto, la conserviamo per domani a colazione” |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Skyline | Invia un messaggio |
Postato in data: | 29/11/2008 03:16:07 | |
Giudizio personale: | Non è un aspetto del sesso che mi interessa non capisco cosa si possa provare. | |
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Autore: | Astonkr | Invia un messaggio |
Postato in data: | 30/05/2007 12:48:21 | |
Giudizio personale: |
capisco i gusti, lei una Master con l palle ma lo slave in questione mi fa proprio schifo. ALMENO MANGIA!!!!! |
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Autore: | Miguelslave | Invia un messaggio |
Postato in data: | 15/11/2006 15:34:38 | |
Giudizio personale: | quando ci fai leggere il continuo | |
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Autore: | Target55 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 01/11/2006 19:40:07 | |
Giudizio personale: | Assolutamente suggestivo!!!! spero di leggere presto il seguito... | |
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