i racconti erotici di desiderya

Mio cugino

Autore: Robbysexmodena
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Che pomeriggio del cazzo, passato a pomiciare con Mariella ma niente di più, ho il cazzo durissimo. Quasi quasi vado su al Pincio, forse riesco a farmi fare un pompino. Cosa vuole questo?

“Scusa, mi puoi dire la strada per il Pincio?”

“Facile, è alla fine della salita.”

“Grazie!”

Ho paura che mi dovrò fare una sega stasera, non c'è anima viva. Ho voglia di gelato. Che bella Roma di sera, quassù c'è un panorama stupendo, tutta illuminata, finisco il gelato e vado a casa.

“Che città meravigliosa Roma!”

E' il tipo di prima.

“Certo che è bella!”

“Ciao, mi chiamo Luca, ti va di bere qualcosa insieme?”

“Certo, perché no?”

“Ma non sono solo. Ho un amico in macchina, si chiama Gino.”

Andiamo alla macchina, deve averne di soldi il tipo, vediamo come va a finire la serata, sicuramente vogliono scopare in tre.

“Ci vieni spesso al Pincio?”

“Quando capita!”

“Dove andiamo?”

“A casa di mio zio, vicino Piazza Farnese. Adesso lui si trova in vacanza non so dove. Ci veniamo spesso a Roma, abitiamo vicino Ancona, un paesino del cazzo. Qui veniamo per divertirci, ci piacciono i maschietti.”

“L'avevo capito!”

“Ad Ancona siamo troppo conosciuti!”

Siamo arrivati in via Giulia, si apre il portone, parcheggiamo la macchina. Che bel posto, il giardino interno sembra un bosco.

“Bel posto!”

“Proprio bello, andiamo su!”

Il palazzo è veramente bello, saliamo in casa. Veramente fica roba da non crederci una casa stupenda piena di oggetti antichi e di ricordi di viaggi molto belli. Gino si avvicina, mi mette una mano sul cazzo. Mi abbraccia e mi bacia, lascio fare.

“Prima facciamoci una sauna e una bella doccia.”

C'è anche la sauna in questo appartamento. Devono avere una barca di soldi gli zii. Li seguo, cazzo una camera solo per la sauna. Non si fanno mancare niente, box sauna, box doccia capiente, panchine e tavolino in legno.

“Beviamo qualcosa, la sauna ci mette un po' ad essere pronta.”

Gino torna con del Porto. Ci spogliamo completamente nudi, mi vergogno un po' delle dimensioni del mio cazzo confronto al loro. Quello di Luca moscio è quasi grande come il mio dritto. Anche Gino in quanto a cazzo non scherza. Entriamo in sauna. Mi metto tra di loro, Luca mi accarezza il cazzo, Gino mi prende la mano e l'appoggia sul suo. È duro e grosso, lo scappello e comincio a segarlo. La bocca di Luca è una ventosa fantastica.

“Ragazzi qui fa troppo caldo!”

Usciamo dal box sauna, fa veramente troppo caldo, mi faccio la doccia, ci si sta in tre qui dentro. Esco dal box e entrano loro. Gino si inginocchia e lo succhia a Luca. Mi asciugo e vado in sala, finisco il Porto. Aspetto, sono eccitato, che situazione intrigante. Arrivano.

“Vieni, andiamo in camera!”

Li seguo, il letto è enorme tutto in ferro battuto, attaccate ai montanti ci sono delle manette, mi lascio cadere sopra. Luca mi viene vicino, ha il cazzo durissimo ed enorme. Prende il mio e mi sega. Mi morde i capezzoli, mi piace, mi lecca la pancia. La sua lingua scivola, prende in bocca le palle e le succhia, cazzo che bello, sale fino alla cappella, la fa sparire. Li sa proprio fare i pompini. Mi lecca il culo, sento la sua lingua sul buchino. Gino si avvicina con il cazzo duro tra le mani, si mette in ginocchio sul mio petto, ho la sua cappella davanti la bocca.

“Succhiamelo, fammi sentire come sei bravo.”

Adesso che faccio? Non ho preso in considerazione uno sviluppo del genere, pensavo che avrei fatto come al solito l'attivo. Un pompino ci può stare, ho già preso in bocca il cazzo di Silvio, non deve essere diverso con Gino. Si sega davanti la mia bocca. Luca continua a succhiamelo divinamente, mi ha infilato un dito nel culo, lo spinge dentro e succhia. Prendo il cazzo di Gino, lo scappello e lo faccio sparire in bocca, l’esperienza fatta con Silvio serve. Mi piace sentirlo così duro, mi piace succhiarlo. Anche a lui piace molto il servizio che gli sto.

“Cazzo se sei bravo. Basta, così mi fai venire. Ora facciamo dei giochini, facciamo tutto noi, tu non ti devi toccare, ora ti mettiamo le manette.”

“Perché le manette?”

“E' un gioco, niente di strano, ci piacciono le cose normali. Ora ti metto questo fazzoletto sugli occhi, rilassati e lascia fare a noi.”

Lascio fare, sono eccitato e curioso, vediamo che succede, mi ammanettano mani e piedi. Cazzo, ma sono manette vere.

“Ma sono vere!”

“Certo, altrimenti ti liberi!”

“Perché, che volete fare?”

“Vedrai, ti piacerà molto.”

Mi bendano, non vedo niente, li sento parlare, sono completamente immobilizzato. Non avevo previsto neppure questo! Cazzo sono bloccato, me ne rendo conto solo adesso. Sono preoccupato, vuoi vedere che vogliono incularmi? Ho voglia di prenderlo ma questi hanno dei cazzi enormi. Sento una lingua che lecca un capezzolo e una bocca che morde l’altro, mi fa male. Una mano mi sega. Qualcuno si siede sul mio petto, ho una cappella vicino la bocca, è grande. Comincio a leccarla, la prendo in bocca, faccio fatica ma è dentro. Succhio, mordo è dura.

“Ecco bravo, così, succhiamela!”

Ho il cazzo di Luca in bocca, lo pompo. La lingua di Gino mi lecca dappertutto. ha le mie palle in bocca e le succhia. Cazzo che bello, mi fa saltare sul letto. Luca mi scopa in bocca a fatica, non riesco a prenderlo tutto dentro, ma mi piace. Gino comincia a farmi un pompino, sento la sua bocca chiudersi come una ventosa sulla mia cappella, è fantastico! Infila un dito nel culo e spinge.

“Lo sai che succhi veramente bene. Ti piace proprio.”

“Hai proprio un bel culetto.”

Gino smette di succhiarlo. Riesco a togliermi la benda, ho il cazzo di Luca in bocca, spinge, faccio fatica a tenerlo, arriva in gola, mi strozza. Gino si allontana, Luca mi sbatte in faccia il suo cazzo.

“L'hai portato?”

“Sì!”

“Adesso ti allarghiamo il culo!”

“Ragazzi non scherziamo, io sono vergine e voi avete dei cazzi enormi.”

“Bene Gino, abbiamo un verginello.”

“Non mi sembra tanto verginello, ha il culo abbastanza aperto.”

“Non sono mai stato inculato.”

“Che cazzo dici, ti ho infilato tre dita dentro. Ti piacerà.”

“Accontentatevi del pompino!”

“Voglio il tuo culo!”

Cazzo, in che situazione mi sono cacciato, questi mi rompono il culo.

“Dai ragazzi, non fate gli stronzi, per favore!”

“Guarda qui che ho!”

Gino ha in mano un barattolo di lubrificante, se lo mette sul cazzo.

“Ora ti faremo divertire.”

Il suo dito mi lubrifica il culo, lo sento spingere, stuzzicarmi il buchino. Mi piace, cazzo se mi piace. Le dita sono diventate due e poi tre. Spinge le sento, scivolano, stuzzicano, mi piace. Smetto di succhiarlo a Luca, continuo a segarlo.

“Hai un bel culetto allenato. Ti hanno già inculato.”

“Giuro, è la prima volta, fai piano.”

Ho paura, ma lo voglio, speriamo non faccia male. Ho solo preso cazzi di gomma ma molto più piccoli. Gino mi toglie le manette.

“Girati!”

Mi stanno per inculare ed io non faccio niente. Che cazzo posso fare? Mi metto alla pecorina, devo rilassarmi. Gino viene dietro, ho una mano sul fianco, appoggia la cappella sul buco, la sento, spinge, scivola via. Riprova, scivola via.

“Aspetta, faccio io.”

Prendo il cazzo in mano, lo avvicino al buco, sento la cappella che spinge, la sento, sta entrando, fa un po' male. Mi prende i fianchi e spinge, lo sento entrare, entra di spinta, è tutto dentro, comincia ad incularmi.

“Visto che è entrato? Fa male?”

“Un po', fai piano.”

Lo sento scivolare dolcemente, mi tocco il culo, è tutto dentro sento le sue palle. Luca si mette davanti a me, ho il suo cazzo duro sulle labbra, le apro e lo ingoio. Cazzo che situazione, un cazzo nel culo ed uno in bocca. Che battesimo del fuoco. Che bello, scivola, mi piace. Spingo anche io, lo voglio sentire tutto. Succhio Luca, mi scopa in bocca. L'hanno capito che mi piace. È incredibile, ho un cazzo enorme nel culo, scivola e non fa male, mi piace. Ho usato i surrogati giusti, quando lo racconto a Silvio.

“Non hai un culo, hai una fica! Sei una troia. Ti piace il mio cazzo vero?”

Cazzo se mi piace, Luca mi scopa. sono eccitatissimo, ho il cazzo che mi scoppia tra le gambe e nessuno dei due lo tocca, mi sembra di impazzire, è una tortura. Gino continua a incularmi.

“Sei un frocio, una troia, una zoccola!”

Ha ragione, sono una troia, una zoccola? Mi sento una troia e mi piace sentirmi così, essere trattato così. Mi sdraio, Gino mi allarga le gambe e lo rimette dentro.

“Sei una pompinara, succhia!”

Luca è seduto sul mio petto e spinge il cazzo nella mia bocca. Mi piace la sua cappella dura, ci gioco con la lingua. Mi tiene ferma la testa, spinge, ho la bocca piena di sborra. È la prima volta che mi sborrano in bocca, strano sentirla in bocca, ho sempre pensato che facesse schifo, invece no. Mando tutto giù, non posso fare altro, Luca non lo tira fuori, l'ho succhio fino all'ultima goccia. Anche questo non l’avevo previsto!

“Ti è piaciuta la mia sborra?”

Non rispondo, sono troppo concentrato sul cazzo di Gino che spinge sempre più forte, lo sento scivolare dentro, spingere sempre di più. Mi piace, mi fa impazzire, sto godendo da matti, comincio ha farmi una sega, cazzo se è bello. L'ho cinturo con le gambe, voglio la sua bocca. L’ho sfila e mi sborra in faccia, la sento colare sul mio viso poi me lo infila in bocca.

“Succhia troia... succhia tutto, bevi.”

Ho in bocca ancora il sapore della sborra di Luca, succhio, mando giù. Ci sdraiamo vicini.

“Mi sono proprio divertito, hai un bel culo, accogliente. Da quanto tempo batti?”

“Ci vado ogni tanto al Pincio, comunque questa è la prima volta che mi inculano.”

“Impossibile! Succhi troppo bene e hai il culo allenato!”

“Io, comunque, ancora non sono venuto!”

“Ti faremo sborrare noi tranquillo.”

Gino prepara una canna, ci siamo bevuti due bottiglie di vino. Sono su di giri. Mi tolgono le manette alla pecorina e mi ammanettano di nuovo. Luca mi viene dietro. Gli è tornato duro di nuovo. Ha il cazzo più grosso di quello di Gino.

“Ora sentirai qualcosa che non hai sentito mai, farò dolcemente.”

Sento la sua cappella spingere sul culo, fa fatica ad entrare.

“Tranquillo, rilassati che ora entra. Ecco lo senti entra.”

Lo sento, sento il mio culo che si allarga sempre di più. Lo sento scivolare dentro di spinta, fa male.

“Fai male, fermati.”

Continua a spingere. Fa male.

“Cazzo, piano, fai male!”

“Godi troia! Ti piace il mio cazzo, lo senti tutto vero? E’ un bel cazzo duro, tutto per te.”

Continua ad incularmi, il male è passato, mi piace sentirlo così, enorme che scivola dentro il mio culo, è da sballo mi sento tra le nuvole. Spingo anche io, lo voglio sentire tutto. Chi cazzo l'avrebbe mai pensato che fosse possibile avere un cazzo così grosso nel culo e invece mi sta inculando e mi piace da morire.

Me lo sta aprendo per bene, spinge sempre più velocemente, che bello. Che frocio che sono. Mi faccio una sega, mi piace troppo, sborroooooooooo. Spinge, lo tira fuori.

“Succhia tutto!”

Lo prendo in bocca che mi riempe di sborra.

"Succhia troia, succhia così, bevila tutta.”

Succhio e mi piace.

“Abbiamo trovato il nostro divertimento romano, disposto a tutto. Ti va di diventare la nostra puttanella?”

Beh, sarei un idiota a dire di no!





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Voglia 123 Invia un messaggio
Postato in data: 09/12/2021 12:06:05
Giudizio personale:
Mi e' venuto il cazzo di marmo. Mi devo fare una sega.

Autore: Corallino Invia un messaggio
Postato in data: 22/05/2015 14:40:42
Giudizio personale:
Che invidia!!!!!!!!


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