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L'odore della donna eccitata

Autore: Joesoul
Giudizio:
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Commenti: 1
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Se per un attimo percepisci la fragranza di una donna eccitata, inevitabilmente ti ecciti. Quell’odore è unico, non assomiglia a nessun altro. E’ forte e speziato ed impregna totalmente. Quando una donna è eccitata persino lo sguardo cambia: diventa fisso, aggressivo e attraversato da lampi di lussuria. E’ l’estate del 2008 e sono a fare la spesa al supermercato. Come al solito è quasi il momento della chiusura serale. Non so’ bene cosa prendere. Vago per gli scaffali poi mi fermo davanti al settore surgelati. Una donna sui 35-40 anni è li’ che osserva dai vetri del freezer, indecisa su cosa prendere. Arrivo vicino a lei, la superoo per andare dall’altra parte. E lo sento! E’ lui. L’odore di una donna eccitata. Lei è tesa, tiene le cosce strette e ogni tanto fa un piccolo movimento e un sospiro. E’ inequivocabile: attraversa uno di quei momenti in cui le mutandine sanno di umido costante. Mi blocco facendo finta di essere interessato ad una zuppa di farro surgelata. Sono ad una ventina di cm da lei. L’odore diventa profumo per me e assume un volume incredibile. Lei improvvisamente si gira e mi dice “è proprio difficile scegliere”. Sento per un attimo anche quell’essenza del sapore forte, quasi dolcemente agliato, che esce dalla sua bocca. Non so perché, forse è per quell’istinto maschile naturale, animale che rispondo di getto “io se potessi prenderei lei”. La guardo quasi meravigliandomi di aver potuto pronunciare quella parole. Lei si gira. Un lieve rossore sul viso. Mi fissa come se stesse combattendo una battaglia dentro e ne aspettasse il risultato. Sospira. Si guarda attorno. E’ ansiosa. Io le tengo sfacciatamente lo sguardo addossoo. Lo sente. Si arrende con ”adesso pero’, subito e in macchina perché è troppo tardi e a casa mi aspettano”. Non riesco piu’ a pensare a nulla. Cosa mai poi ci sarebbe da pensare? Non voglio perdere tempo. Sono le 19.20 usciamo. Incredibilmente usciamo. Lei carica la spesa sulla sua auto, io nella mia. Partiamo. Lei mi viene dietro. Facciamo qualche km e ci fermiamo in un grande parcheggio semivuoto di un’azienda. Lei scende entra nella mia e ripartiamo mentre penso lucidamente a dove, in quale posto isolato, posso andare. Si me ne viene in mente uno. Il suo odore di donna in piena tempesta ormonale riempie la mia auto. Io guido e lei mi sbottona i pantaloni. E’duro. Il mio sesso è durissimo. Lei lo afferra e geme forte. Io guardo la strada. Sono le 19.35, è giorno pieno. Prova a metterselo in bocca ma c’è poco spazio tra il volante ed il sedile. Infine ci riesce. S’incastra. Io guido con una sola marcia, la terza. Ogni tanto il motore va su di giri, specie quando lei affonda affamata e succhia avida così tanto da farmi quasi male. E’ violenta, aggressiva, caotica. Ha voglie da soddisfare. Si alza, le sue labbra sono umide di saliva e anche il mio sesso. Lo stringe ancora più forte quasi volesse staccarmelo. Si alza la gonna e si toccae tra le cosce. Affonda tutto il palmo, lo preme forte sempre piu’ velocemente. Ad occhi chiusi emette costanti mugolìi, come una nenia ripetuta.E’ bellissima questa scena. La mia eccitazione è alle stelle e non mi frega niente che qualche camionista, dall’alto, vede e suona il clacson che sembra. Finalmente prendo la strada di campagna tutta buche. C’è in fondo uno spiazzo ed una vecchia rimessa di fieno. Una strada senza uscite. Se viene qualcuno non sarà possibile fuggire, ma non importa. A questo punto non ho piu’ pensieri razionali. Lei si accarezza i seni, prende con dita i capezzoli, prima uno poi l’altro e se li tira. L’altra mano non molla il mio sesso che sembra esplodere. Parcheggio nel primo posto possibile. Mi giro e la bacio. Quasi svengo dal sapore della sua bocca che mi succhia la lingua e ogni tanto mi morde le labbra con i denti. E’ scatenata, spietata. Vuole sentirsi piena ovunque. Scendiamo mezzi nudi. La spingo sul il cofano della macchina. La giro, le alzo la gonna, scosto solo le mutandine senza togliergliele. E la riempio. Llei grida e spinge verso di me. E’ liquida e aperta come mai ne ho vista una. Mi incita, spinge indietro il culo mentre un fiume di umori lucidi avvolgono il mio sesso. I suoi peli gia’ si attaccano a gruppetti. Ad ogni colpo rimbalzo sui suoi glutei quasi dettasse lui i ritmi. Allungo una mano e le afferro i seni, li tiro, li stringo impazzito. Non posso piu’ ragionare e allora le afferro i capelli, la tiro indietro ma lei resiste. Tiro piu’ forte ma lei resiste arcuando la schiena in modo innaturale e mi incita ancora. Come selvaggi ci muoviamo alla ricerca del piacere. Affondo dentro di lei con violenza, lo tolgo fradicio e lo infilo senza dolcezza nel suo culo invitante. Il suo urlo è immediato, ma non si ritira: anzi spinge ancora di piu’. Due colpi e torno dentro il suo sesso. E cosi’ ancora e ancora, finche lei si irrigidisce. Per un attimo dimentica di respirare e poi urla uno due cinque volte e si accascia distrutta sul cofano che lucido non la trattiene. Scivolando per terra si gira, restando appoggiata alla ruota con la schiena. Ansante, con le braccia abbandonate, il viso in alto, gli occhi chiusi e il respiro che esce con fatica. Prendo in mano il mio sesso e lo tocco. Immediatamente vengo con schizzi che inondano l’auto, la gomma e il suo viso. Lei ad occhi chiusi allunga la lingua e raccoglie quello piu’ vicino e lo beve. Mi tremano le gambe ma non posso cadere per terra. E’ tardi. Cerco un asciugamano che naturalmente non ho. Uso il fazzoletto per pulirle un po’ il viso. Lei non si muove, mi rivesto e rientro in macchina..sono le 20.30. Glielo dico. Lei apre gli occhi preoccupata. Si alza e cerca di rimettersi a posto, prende la sua borsa, usa tutto quello che c’è di utile per sistemarsi. ”Portami alla mia auto dai..che è tardissimo” Per strada non parliamo, la guardo di sfuggita: il suo viso è ancora rosso e anche il suo collo, come succede alle donne dopo aver raggiunto il piacere. Arrivo al parcheggio. Mi saluta con ciao e scompare. Arrivo a casa di corsa..mi getto sotto la doccia e ripenso a quanto è avvenuto...è incredibile...un uomo e una donna sconosciuti che si son trovati ad essere irrazionali nello stesso attimo...qualcosa di raro come una balena bianca. Non so’ neanche il suo nome…non l’avevo mai notata e non l’ho rivista piu’se non per caso…insieme ad un uomo… in posti lontani da quel supermercato. Non è rimasto molto di lei e di come era fatta…ma è rimasto molto di come tutto sia nato. A volte le cose accadono perché ci si trova al momento giusto con le persone giuste…con quali si crea un feeling immediato…che non dipende da parole dette ma dallo scoprire nello stesso momento il proprio desiderio e quello dell’altro…che coincidono. E allora tutto avviene improvvisamente…senza preparazione..senza tattiche o strategie….esplode..selvaggiamente…in mille fuochi colorati…poi senza altro rumore.. tutto torna nel normale…senza lasciare traccia che non sia l’immenso piacere provato… Non so’ voi..ma da quella volta io sto molto piu’ attento ai profumi delle donne che incontro…..ed ho smesso coi surgelati che ..se lasciati in macchina…si sgelano in poco tempo nelle sere d'estate.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: NikkoRoma Invia un messaggio
Postato in data: 09/03/2009 00:09:07
Giudizio personale:
a me una cosa simile è accaduta con un altro maschio...appena ho un attimo di tempo lo scrivo e lo pubblico.....

questo è comunque arrappante..molto...


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