i racconti erotici di desiderya

Le mie femmine

Autore: Masaraj
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Amo le donne. Sono così complicate, caparbie, indecise, fragili, determinate, divertenti, isteriche, premurose, forti, dolci, vendicative, generose, spietate.

Le amo.

Ma in particolare mia moglie, che oltre a possedere tutte le qualità che ho elencato, amo per la sua empatia, la sua ironia, la spensieratezza, perché è disinibita e perché mi è complice.

Non ci sono limiti, il sesso per lei è un’arte, la sua fantasia a volte mi travolge e mi coinvolge in giochi che mai avrei pensato di praticare.

Ad Agosto eravamo in Toscana, da mia suocera (racc. Adele ndr) per qualche giorno di relax di ritorno dalla vacanze. Si stava abbandonati e soddisfatti delle contorsioni appena concluse dove avevo generosamente elargito in pari misura il mio cetriolo, prima scivolando a turno nelle passere di entrambe, poi, su richiesta di Valeria, mia moglie, sono passato all’orifizio stretto e sempre accogliente, quindi anche Adele ha voluto la sua parte. Le ho infilato il cazzo nel culo lentamente assecondando i suoi gemiti e poi quando ho sentito che si era rilassata ho preso a stantuffarla energicamente mentre la lingua di Valeria giocava coi suoi capezzoli e le dita di mia suocera lavoravano frenetiche col clitoride. L’ho sentita gemere per l’orgasmo e dopo due o tre affondi ho travasato dalle mie palle al suo sfintere tutto lo sperma disponibile.

Così, come dicevo prima, spossati e rilassati, eravamo sdraiati a goderci quella sensazione di appagamento che segue dopo essersi donati senza risparmio.

-”Quanto vi piace prenderlo dietro?”- chiedo a entrambe.

-”Dipende.”- risponde pronta Adele.

-”Deve essere fatto solo se lo si vuole veramente.”- aggiunge, guardandomi.

-”E’ vero, devi sentirti pronta, rilassata.”- chiarisce mia moglie. Le sue dita giocano col mio capezzolo. Mentre la mano di Adele a preso ad accarezzarmi la pancia.

-”Se non sei pronta a riceverlo senti solo un gran dolore”- mi spiega mia moglie.

Il discorso di dipana in mille spiegazioni, le mie due donne, raccontano senza pudori le loro sensazioni quando praticano questo tipo di rapporto.

Hanno ancora voglia di scopare e non ne fanno mistero mentre tentano sapientemente di risvegliare il mollusco tra le mie gambe, ma lui al momento non collabora. Allora iniziano a dedicarsi l’una all’altra, lasciandomi spettatore privilegiato dei loro giochi. Si esplorano vicendevolmente con le mani, si assaggiano con la lingua, offrono ai miei occhi i loro sessi dischiusi, bagnati, invitanti. Appaiono quasi magicamente tra le loro mani un paio di sex toys ronzanti con cui si danno piacere continuando a limonare con passione. Poi compare un dildo verde fluo a due cappelle lungo quanto un capitone, Adele lo tiene in mano e fa stendere mia moglie sulla schiena, lubrifica una delle due cappelle spompinandolo un pò mentre maliziosa mi guarda negli occhi e poi tra le gambe, notando che il mio cannolo si sta gonfiando. Quindi appoggia la punta alla passera pronta di mia moglie e con una leggera pressione glielo infila dentro. Che spettacolo, le labbra spalancate della figa di Valeria avvolgono il cilindro fluorescente e la parte sporgente penzola come un cazzo tra le sue gambe. Mia suocera si sdraia a sua volta incuneando le gambe tra quelle di mia moglie, la sua figa è a pochi centimetri da quella della mia consorte. Capisco le intenzioni e mi butto nella mischia. Afferro il cilindro di silicone e infilo la seconda cappella di quel giocattolo iridescente nella mia bocca, lo succhio, lo ricopro di saliva, guardo le due “maialine” sorridermi, poi lo introduco lentamente nell’apertura trepidante di mia suocera che geme di piacere. Il serpente di silicone scompare del tutto alla mia vista risucchiato da quelle due bernarde ingorde. I corpi si contorcono, gemono, io cerco di darmi da fare con la lingua passando da un clitoride all’altro. Si danno piacere a vicenda con me spettatore passivo, marginalmente partecipe del loro amplesso. Poi i gemiti di Adele si fanno più insistenti sino a quando grida a tutti l’apice del suo piacere e si abbandona a braccia aperte. Cerco le sue labbra e le infilo la lingua in bocca lei risponde a quel bacio con passione cocente, l’uccello è duro come un pezzo di legno la sua mano ne prende possesso, mentre si libera dal cilindro gommoso che teneva dentro di sé.

-“Ora voglio un cazzo vero, il tuo cazzo lo voglio dentro di me, adesso”- esclama imperativa mia moglie.

Mi giro verso di lei, le sfilo il dildo fradicio dei loro umori, appoggio il glande all’ingresso spalancato della figa gocciolante di Valeria, le scivolo dentro in un attimo mentre lei emette un gridolino di compiacimento. Alza la testa verso di me e cerca la mia bocca, intrecciamo le nostre lingue con avidità, rimaniamo immobili così, col mio cazzo nella sua figa che sento contrarsi attorno alla mia turgida erezione, nessun movimento se non quello delle nostre lingue. Adele, alle mie spalle si tira su e prende tra le mani i miei testicoli e inizia a giocarci mentre appoggiandosi alla mia schiena prende a baciami un fianco.

-“Sei bravo a fare i pompini.”- esclama la sua voce alle mie spalle.

-“Come?”- rispondo un po’ interdetto.

-“Eh si, l’hai succhiato davvero bene il cazzone di gomma”- dichiara mia moglie.

-“Mi è sembrato ti piacesse”- aggiunge mia suocera.

Mentalmente chiedo a me stesso se mi è piaciuto e mi sorprendo a rispondermi di “si” ma con l’attenuante della situazione eccitante in cui ero coinvolto e poi era un giocattolo di gomma, mica un cazzo vero. Mi ritrovo così in uno stato di strana eccitazione mentre scopo mia moglie come se, inconsciamente, volessi ribadire il mio ruolo di maschio, la stantuffo con impeto. Ma lei mi ferma.

-“Aspetta”- dice lei, ansimando.

-“Possiamo farti provare cosa si prova a prenderlo nel culo?”- chiede maliziosa.

-“Che cazzo dici?”- le rispondo in modo brusco.

-“ Amore, prima hai chiesto cosa sentiamo a prenderlo lì, se vuoi te lo facciamo provare.”- aggiunge sibillina.

-“Non se ne parla!”- esclamo io perentorio.

Ma le due sono davvero ostinate e cercano in tutti i modi di convincermi, mia moglie mi ricorda quanto sia intenso il piacere che provo quando lei mi infila un dito nell’ano. Mia suocera sostiene la tesi dicendo che la sensazione di riempimento è impagabile e che questo non toglierebbe nessuna dignità al mio ego di maschio è solo un gioco erotico tra noi, una nuova sperimentazione per me, ma anche per loro, un diverso modo di trovare appagamento dando e ricevendo piacere l’uno dall’altro.

In questo modo Adele e Valeria, facendo leva sulla mia curiosità, senza lesinare lusinghe sul modo in cui godono quando scopiamo insieme, riescono, a fare breccia, mi convincono con qualche riserva.

Mi ritrovo così carponi a leccare la figa di mia moglie, il perineo, l’ano, infilo la lingua nella sua bernarda e assaggio il suo sapore che ben conosco. Mentre sono impegnato in queste pratiche mia suocera si applica eseguendo le stesse cose su di me. Sento la sua lingua leccarmi l’orifizio mentre mi stringe delicatamente i coglioni, la sento premere come se volesse penetrarmi, io contraggo il buco del culo, lei insiste.

-“Rilassati, non ti faccio male”- dice per tranquillizzarmi.

Io provo una sensazione di piacere e al tempo stesso di timore, il tutto unito all’eccitazione che avverto sentendo la mia donna godere mentre le sto spalmando la lingua sulla passera bagnata dei suoi umori e dalla mia saliva. Sento qualcosa di consistente spingere il mio orifizio lubrificato, sapientemente, dalla lingua di mia suocera, una pressione leggera e sento il suo dito farsi strada dentro di me. Mi piace, non sento dolore, lo sento premere contro la prostata, mi eccito ancora di più, lecco avidamente le grandi labbra della figa che conosco così bene, Valeria mugola e si muove offrendomi il suo pube. Mentre il dito che ho nel culo scivola piano avanti e indietro sento il mio sfintere rilassarsi e quando un secondo dito preme, leggero, per farsi strada, lo accolgo senza fatica, avverto solo una leggera fitta che passa subito quando questo trova il suo posto nel mio sfintere. Succhio avidamente il clitoride gonfio di mia moglie, anzi le sto praticando un vero pompino, con le dita le ho scappellato la punta e con la lingua gioco col suo bottoncino del piacere, mentre Adele continua a chiavarmi con le dita nel mio didietro.

Sono eccitatissimo, sento la mia cappella pulsare, gonfia e vogliosa di infilarsi in una figa accogliente, mi accorgo che un terzo dito di mia suocera si fa strada nel mio ano perché la fitta che provo è un tantino più forte della precedente ma, quando anche questo trova il suo spazio nel mio culo tutto diventa piacevole. Adele spinge, ritrae, rotea lentamente, dolcemente una sensazione nuova, piacevole, un calore si diffonde nel mio basso ventre. Io lecco succhio e spompino la bernarda di mia moglie che geme ed ansima.

-“Direi che sei pronto”- esclama mia suocera e ritrae le dita. Quasi non lo avverto, concentrato in quello che sto facendo. Mi accorgo che lei non è più dentro di me perché contraendo lo sfintere non sento più le sue estremità. Lei ha preso il vermone verde fluo, lo ha lubrificato per bene e ora sento la punta premere contro il mio ano, una leggera pressione, rilasso i muscoli e il cazzo gommoso si fa strada dentro di me sempre più su, ben oltre il punto in cui sentivo le dita di Adele. Lo pilota avanti e indietro scopandomi lentamente. Non avrei mai pensato potesse essere così piacevole ma del resto ho a che fare con due esperte di livello altissimo.

-“Mettimelo dentro!”- afferma con tono inderogabile Valeria, la mia consorte complice.

L’accontento. Se è possibile la percepisco lubrificata dei suoi umori come mai prima, la scopo lentamente affondando l’uccello dalla punta sino alla base poi mi ritraggo quasi uscendo e poi ancora giù, piano, con calma mentre mia suocera asseconda i miei movimenti, scopandomi il culo col dildo extraterrestre allo stesso ritmo dei miei affondi dentro la sua figliastra. Ad un tratto mi chiede di aspettare un momento, la sento muoversi dietro di me mi volto per quanto mi è possibile senza uscire dalla calda tana di mia moglie, la vedo girarsi e mettersi a pecorina appoggiando le sue chiappe alle mie poi afferra l’estremità del sex toy che penzola dalle mie chiappe, lo appoggia al suo buco del culo e gemendo lo fa scomparire dentro di se.

-“Dai scopaci insieme, stallone.”- esclama determinata.

-“Si, sbattici come non hai mai fatto, amore”- supplica mia moglie.

Queste due Femmine con la loro fantasia, l’assenza di inibizioni riescono a coinvolgermi mentalmente e fisicamente in questo nuovo gioco erotico, mandandomi fuori di testa. Mi fanno sentire oggetto sottomesso alle loro voglie ma, allo stesso tempo, protagonista del loro piacere.

Comincio a muovermi piano cercando una sincronia nel ritmo con cui scivolo dentro Valeria quello con cui spingo nel culo di Adele lo stesso cetriolo che sta scopando me, le due maestre ansimano sonoramente ed io mi unisco al coro aumentando la velocità degli affondi e il volume dei gemiti, a volte mi sembra di percepire il gommoso cazzo nella pancia, altre volte di affondarlo fino in gola a mia suocera, mentre stantuffo mia moglie che ha preso a gemere con forza, quasi urlando.

Per Valeria l’orgasmo si manifesta all’improvviso i gemiti si interrompono, inarca la schiena, anche il respiro si interrompe per lunghissimi secondi, poi con un grido liberatorio si adagia sul letto, appagata, il volto rilassato in una espressione di beatitudine.

Io non sono ancora pronto, ne ho ancora un po’ e anche mia suocera, così mi ritraggo lentamente da mia moglie e mi giro verso Adele, la penetro da dietro le afferro i seni e la tiro verso di me mettendomi in ginocchio con le cosce divaricate, lei mi asseconda posizionandosi tra le mie gambe, in ginocchio a sua volta, ed inizia a cavalcarmi mentre io spingo in su il bacino, ci scopiamo con impeto, poi mi dice di sdraiarmi, ho ancora il battacchio verde nel culo, lei monta sopra di me afferra l’estremità di gomma e se la infila nel culo, poi si sporge all’indietro afferra il mio cazzo pulsante e lo fa scomparire nella sua accogliente figa ed inizia a cavalcarmi come se fosse posseduta. Si fa scopare la passera dal mio uccello di carne turgida e il culo dal suo giocattolo in silicone che a sua volta scopa me nel mio lato B.

Il coinvolgimento erotico/mentale mi travolge portandomi all’apice e le inondo la vagina con una esplosiva eiaculazione accompagnata da un sonoro gemito, lei si impala ancora per qualche secondo e infine arriva anche per lei l’orgasmo, violento e ripetuto.

Ci ritroviamo tutti e tre abbracciati, appagati, sconvolti e al tempo stesso sorpresi dall’intensità di questa esperienza per noi nuova.

-“E’ stato stupendo.”- afferma mia moglie e mi bacia con passione infilandomi tutta la lingua in bocca.

-“Incredibile”- conferma Adele.

-“Erano anni che non provavo un orgasmo di questa intensità”- aggiunge e mi bacia delicatamente.

-“Concordo con voi.”- ammetto senza pudore.

-“Mi avete fatto provare sensazioni sconosciute”- affermo con gratitudine.

I giorni sono passati in fretta, ci sono state altre scopate altre piccole fantasie, sono davvero fortunato ad avere queste due donne sempre disponibili.

La matrigna di mia moglie è donna di esperienza, un giorno che eravamo soli in casa, mi ha raccontato con dovizia di particolari di una scopata con suo marito e un giovane keniano che faceva loro da guida durante un viaggio in Africa. Il racconto ci ha eccitati a tal punto che non abbiamo saputo trattenerci finendo nudi, sdraiati, avvinghiati in un sessantanove. Rientrando, Valeria ci ha trovati così, mentre io leccavo la figa di mia suocera con un dito infilato nel suo culo e lei mi succhiava il cazzo con un dito infilato nel mio didietro.

-“E io?”- ha chiesto un pò imbronciata.

Entrambi abbiamo allungato le braccia invitandola ad unirsi a noi.

Però le vacanze finiscono, il lavoro chiama e siamo dovuti rientrare, sentiamo Adele regolarmente. Per il ponte dell’immacolata ci ha chiamato per verificare che andassimo a trovarla, Valeria ha messo il vivavoce.

-“Si mami, tranquilla veniamo.”- la rassicura.

-“Bene, perché ho un nuovo giocattolino.”- dice sibillina.

Sono curioso, cosa avrà escogitato questa volta? Vai a saperlo. Credo che mia moglie ne sia a conoscenza ma, quando cerco di saperne di più, lei fa spallucce e mi guarda con un sorrisetto malizioso. Ormai non importa, siamo quasi arrivati, tra non molto lo scoprirò.



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